Attenzione: Molte delle informazioni che trovate in questo sito risalgono al 1997-1998 e con tutta probabilità sono obsolete. Le lascio in Rete per i lettori che all'epoca hanno acquistato il mio libro e potrebbero avere un interesse "storico" nel leggerle.
Per cercare di mantenere aggiornato il mio libro Il telefonino, ho gestito una mailing list informale sulle ultime novità e particolarità di telefonini e dintorni. Alla mailing list si potevano iscrivere lettori e non lettori. L'iscrizione era in ogni caso gratuita.
Uso il passato perché la mailing list sulla telefonia italiana è chiusa e difficilmente riprenderà.
Detto molto schiettamente, ho dovuto ridimensionare drasticamente i miei impegni di lavoro in questa direzione e dubito che per i prossimi anni avrò occasione di tornare a occuparmi di telefonia al livello di competenza e tempestività che una ML richiede.
In secondo luogo, da quando ho scritto Il Telefonino sono diventate disponibili ottime mailing list alternative e una serie di newsgroup dedicati alla telefonia italiana.
Alcuni articoli sono stati corretti, modificati o aggiornati rispetto alla loro prima diffusione nella mailing list.
01. Il servizio Memotel: la segreteria virtuale - 2 Maggio 1996Static Wikipedia 2008 (no images)
Il 2 maggio 1996, Telecom Italia ha attivato il servizio Memotel,
che consente di avere un servizio di segreteria telefonica sul
Il servizio e' molto simile a quello offerto dalla Segreteria
Telefonica Centralizzata sui cellulari.
Se un utente del servizio Memotel viene chiamato e non risponde,
dopo cinque squilli la chiamata viene deviata su una segreteria
telefonica centralizzata, dove il chiamante puo' registrare un
messaggio.
Quando l'utente solleva la cornetta dopo che qualcuno ha lasciato
un messaggio, sente un "tu tuu" diverso da quello normale, che lo
avvisa della presenza di messaggi.
A questo punto digita la sequenza *#64# e riascolta i messaggi.
__I costi___________________________
Canone: 3.000 lire al mese piu' IVA 19%.
Consultazioni della segreteria: gratuite se fatte dal proprio
numero di casa sono gratuite, a pagamento se fatte da altro
telefono. In quest'ultimo caso, si paga quello che si pagherebbe
per telefonare all'abbonato Memotel.
Registrazione e modifica del proprio annuncio personalizzato:
gratuita.
Cancellazione dei messaggi in giacenza: gratuita.
___I comandi________________________
Per ascoltare da remoto (da altro telefono): si telefona al proprio
numero e si digita *#64#[PIN] durante l'annuncio.
___Le prestazioni__________________
Durata possibile per l'annuncio: 30 secondi.
Sicurezza: grazie a PIN, che di default e' 1234.
Il numero di squilli non e' modificabile.
___Come si richiede________________
Per telefono al 187. Il tempo di attivazione e' circa una settimana.
Si riceve a casa un opuscolo informativo contenente tutte le
istruzioni.
___Chi lo puo' richiedere___________
Qualunque abbonato Telecom Italia collegato ad una centrale numerica.
___Tempi di attivazione______________
Nel mio caso personale, sono trascorsi solo cinque giorni tra
richiesta telefonica e attivazione. Il bel manualetto ed il
regolamento d'uso del servizio Memotel sono arrivati pochi giorni
dopo.
___Prova gratuita____________________
Secondo la letterina allegata al manuale, il servizio e' in prova
gratuita per quattro mesi, scaduti i quali inizia l'addebito delle
3000 lire mensili, salvo rinuncia da parte dell'utente.
Tutte le operazioni di consultazione, modifica messaggi ed
impostazione sono GRATUITE anche dopo il periodo di prova.
___Interrogabilita'___________________
Memotel e' interrogabile anche da un qualsiasi altro telefono o
telefonino purche' abilitato ai toni. In caso di consultazione
dall'esterno, si paga la chiamata equivalente (da dove siete
fino al vostro telefono di casa).
__Vantaggi rispetto alla segreteria di casa______
Se va via la corrente, in genere le segreterie non funzionano.
Memotel si'.
___Eliminare l'avviso di chiamata________________
Il servizio Memotel consente di fare a meno dell'avviso di chiamata.
Infatti se abbiamo attivato Memotel e qualcuno ci chiama mentre siamo
al telefono, la chiamata va (o puo' andare) in segreteria.
Non solo: se qualcuno chiama mentre il telefono e' occupato, riceve
un messaggio speciale, diverso da quello normale.
Per noi utenti del modem l'avviso di chiamata e' sempre stato un
cruccio e Memotel sembra offrire un'alternativa interessante che
salva capra e cavoli.
___Codici principali____________
Attivazione: *63#
Disattivazione: #63#
Verifica: *#63#
Accesso alla segreteria: *#64#, PIN, #
Accesso da altro telefono: comporre il proprio numero; quando si
sente la risposta di Memotel, digitare # PIN.
___Annunci registrabili_________
Memotel viene fornito di default con due annunci preregistrati:
uno risponde quando siete assenti, l'altro quando siete gia' al
telefono.
Gli annunci sono comunque registrabili dall'utente ed hanno una
durata massima di 30 secondi l'uno.
___Limitazioni__________________
Ogni messaggio registrato puo' durare al massimo 90 secondi.
Ogni messaggio non ascoltato o non cancellato viene conservato in
segreteria per 15 giorni.
Memotel puo' accogliere fino a 15 messaggi (se la segreteria e' piena,
chi chiama sente un annuncio speciale che lo avvisa del problema).
Il tempo dopo il quale entra in azione Memotel e' fisso: 20 secondi.
____Incompatibilita'______________
Memotel non e' compatibile con il trasferimento di chiamata:
se attivate il TDC, le chiamate vengono deviate e basta.
Non e' compatibile con la sveglia (114).
Non e' compatibile con la dettatura telegrammi (186) e con la chiamata
urbana urgente (197). Per usare questi servizi occorre disattivare
temporaneamente Memotel.
___Stranezze_____________
Memotel e' accessibile anche facendo il proprio numero dal proprio
telefono: normalmente questo darebbe l'"occupato", ma con Memotel
attivo si entra in segreteria (e si paga la telefonata!).
___Pericoli in agguato__________
Dato che in genere il servizio viene attivato qualche giorno prima
dell'arrivo della busta con le istruzioni, e' possibile che qualcuno
vi chiami e lasci un messaggio in Memotel prima che sappiate che il
servizio e' stato attivato e prima che riceviate le istruzioni su
come usarlo, con il risultato di avere messaggi in giacenza senza
accorgersene (se non dal suono diverso del "tu tuu" quando sollevate
la cornetta).
___Dubbi sulla riservatezza_________
Un partecipante ha espresso qualche dubbio sulla vera riservatezza
dei messaggi Memotel. In effetti con questo sistema la "segreteria"
si trova da qualche parte nella rete Telecom invece che a casa vostra
ed e' logico presumere che ci siano funzioni di test o backdoor che
consentono ai tecnici Telecom di ispezionare il contenuto delle
segreterie.
Va detto che nel manualetto si dice che la Telecom non puo' risalire
al vostro PIN se lo modificate; puo' soltanto resettarlo al valore di
default.
Non solo: il PIN di default e' 1234, e saranno sicuramente molti gli
utenti che non lo modificheranno, lasciandosi quindi esposti ai
buontemponi. Sarebbe forse stato piu' corretto dare un PIN diverso a
ciascuno (o perlomeno distribuirne diversi ripetitivamente).
In effetti, pero', non credo che in una segreteria uno lasci
abitualmente messaggi di natura cosi' confidenziale da richiedere
una segretezza assoluta. D'altronde anche la segreteria normale,
quella che si tiene in casa, e' aperta alle "intercettazioni" delle
altre persone che abitano o hanno accesso alla casa medesima.
Basta schiacciare un pulsante.
Memotel, per contro, e' comunque protetto da un PIN code, quindi anche
se qualcuno ha accesso al vostro telefono non puo' consultare i
vostri messaggi. Le segreterie di casa non sono protette.
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02. Le schede prepagate - 8 maggio 1996
Due o tre dati sull'uso delle schede telefoniche prepagate della
Telecom:
pezzi venduti nel 1988: 12 milioni
pezzi venduti nel 1995: 190 milioni
telefoni pubblici abilitati: 60% sui 380.000 complessivi
fonte: Sorrisi & Canzoni n. 19/96
Considerato che e' tutta plastica da gettare, non mi sembra una
soluzione molto ecologica.... Oltretutto una ricerca che ho avuto
modo di leggere indica che una scheda telefonica dura circa 450 anni
se non viene regolarmente smaltita.
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03. Errorini Telecom Italia Mobile - 18 maggio 1996, aggiornato il 28
novembre 1996
Se avete un telefonino GSM TIM, controllate bene la vostra bolletta.
Chi mi segue in Fidonet avra' forse letto del mio messaggio di
segnalazione di una magagna nella bolletta GSM: in un mese mi sono
state addebitate ben 39 attivazioni e disattivazioni dei "servizi
supplementari" (non e' dato sapere quale dei tanti), tutti
esattamente in concomitanza esatta al secondo con tutte le chiamate
fatte in roaming.
In parole povere, secondo la documentazione in bolletta, sono stato
cosi' abile da attivare o disattivare gli STS mentre ero al
telefonino con qualcuno.... Improbabile, vero?
Non solo: nella bolletta successiva tutte le chiamate in roaming sono
state registrate due volte. In pratica risultava che avevo fatto due
chiamate contemporaneamente, la seconda piu' corta di un secondo
rispetto alla prima.
Ovviamente c'era qualcosa che non quadrava. Infatti ieri mi e' giunta
la conferma da TIM che c'e' stato un errore nella generazione delle
bollette, per cui mi manderanno una nota di credito.
[Nota: a novembre 1996, non avevo ancora ricevuto alcun rimborso. L'ho
poi ricevuto alcune settimane piu' tardi].
E' senz'altro lodevole che la TIM riconosca i suoi errori (anche se
solo dopo quattro mesi, tre fax, e tre solleciti alla direzione GSM
di Milano). Tuttavia mi pongo un dubbio.
Gli errori di addebito sono saltati fuori a me solo perché io ho la
documentazione del traffico e spulcio paranoicamente la bolletta. E
chi non ha la documentazione?
In totale l'errato addebito era poca cosa, in tutto dieci-dodicimila
lire. Ma moltiplicato per tutti gli utenti GSM, fanno tanti bei
soldini.
C'e' solo da augurarsi che TIM provveda spontaneamente a rimborsare
gli utenti. Si accettano scommesse!
A onor del vero, secondo il Sole-24 Ore del 15/5/96, Telecom Italia
(da cui TIM deriva) ha avuto in due anni 11000 conciliazioni, di cui
"l'85% si e' risolto con un accordo tra le parti, il 65% si e'
concluso con uno storno di importi a favore dell'utente, il 32% con
una rateizzazione della cifra contestata e il 6% con una conferma
degli addebiti ma un'esenzione della mora."
Riflettendo su questi dati, mi sembra sia importante notare che ben
due contestazioni su tre (65%, per la precisione) hanno comportato un
rimborso all'utente. Questo vuol dire che gli errati addebiti non
capitano solo a me, anche se 11.000 conciliazioni (e quindi, presumo,
contestazioni) in 2 anni su 26 milioni di utenti sono davvero poca
cosa.
Aggiornamento del 28 novembre 1996
Se avete un GSM TIM, probabilmente potete chiedere un rimborso per
errati addebiti.
Ricordate la faccenda di cui ho parlato qualche tempo fa, nella quale
mi risultavano addebitati in bolletta scatti in piu' per ogni
conversazione ricevuta all'estero? Ogni conversazione ricevuta era
documentata QUATTRO volte: una normale, una identica ma con una
durata modificata di un secondo, e due volte per "ATT/DIS S.S." (uno
scatto ciascuno).
Ho fatto domanda di rimborso (a MARZO di quest'anno) e oggi ho
ricevuto il rimborso (di "ben" 8.394 lire, su una sola bolletta di
145.000: il 5% circa, insomma).
A parte i tempi geologici necessari per il rimborso, questo dimostra
che la mia protesta era fondata.
Questo errore di fatturazione ha con tutta probabilita' colpito TUTTI
GLI ABBONATI GSM di TIM CHE HANNO EFFETTUATO O RICEVUTO CHIAMATE
ALL'ESTERO.
L'errore perdura anche nelle mie bollette attuali, quindi TIM non lo
ha ancora corretto ne' si e' premurata di avvisarmi che intende
rimborsare anche gli altri errori.
Pertanto se avete cellulari GSM TIM, o conoscete chi ne ha, raccontate
questo fatto (non e' una diceria, ho qui tutta la documentazione e la
posso pubblicare sul Web) e chiedete loro di avviare una procedura di
rimborso.
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04. Telecom .... Off Line? - 19 maggio 1996
Salone del Libro, Torino, 19/5/96. Vado allo stand Telecom per vedere
Internet su ISDN, ovvero il fantastico servizio Telecom On Line.
"Posso vedere come funziona?". "Certo!" risponde la dimostratrice.
Click, Click, Click...
Non funziona. "Ehm...." La signorina della Telecom prova a farlo
funzionare aprendo... la finestra dei settaggi della scheda.
Rilancia il tutto, digita "www.tol.it" in Netscape, NON preme Invio e
poi clicca sul pulsante Directory. In basso compare "connecting to
home.netscape.com", e la signorina dice che tra poco vedremo il sito
di TOL.
Attendere prego....
Due minuti dopo siamo ancora li, ovviamente, perché il Winsock non ha
mai fatto login.
Non me la sono sentita di spiegare alla signorina che forse era meglio
chiamare qualcuno che se ne intendeva e me ne sono andato ridendo.
Se questo e' il risultato medio del prodigioso sforzo della Telecom
per entrare in Internet, sara' dura per l'Italia uscire dal ghetto
informatico.
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05. Come sapere dove si trova un GSM - 20 maggio 1996
Da una mia prima serie di prove informali, sembra che sia possibile
sapere quando un telefonino GSM e' in roaming all'estero.
Infatti se provate a chiamare un GSM che e' fuori copertura, ma e'
stato "visto" l'ultima volta da una rete non italiana, ottenete il
messaggio "l'utente e' irraggiungibile" nella lingua del paese
visitato.
Faccio un esempio. Ho chiamato un GSM Eurofamily TIM che so per certo
si trova all'estero, specificamente in Francia.
Il cellulare era fuori copertura o spento: ebbene, ho ottenuto un
messaggio _in francese_, dall'operatore francese (non da TIM), che
mi avvisava in tal senso.
Questo solleva un dubbio sul diritto alla privacy di un utente
cellulare. La France Telecom, o Telecom Italia, insomma qualcuno mi
ha fatto sapere dove si trova il mio amico. E se lui ci teneva a
farsi i fatti suoi e non dirmi che era in Francia?
Morale della favola: se volete andare all'estero senza farlo sapere,
assicuratevi di a) non portare il telefonino oppure b) di stare
sempre in copertura.
Il Grande Fratello ci guarda!
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06. Nuovo prefisso internazionale per Montecarlo - 4 luglio 1996
Il Principato di Monaco adesso ha un prefisso internazionale tutto
suo: e' 00377. Prima aveva lo 0033 della Francia.
A me l'informazione e' arrivata da un newsgroup, ma la conferma mi e'
costata SEI scatti al 176. Novecento lire (IVA inclusa) per sapere un
prefisso mi sembrano francamente un po' care.
Comunque ve la regalo, cosi' la prossima volta che chiamate la vostra
banca a Montecarlo sapete che il numero e' cambiato e non spendete
soldi con il 176. ;-)
Non ho visto alcuna pubblicita' o segnalazione in bolletta di questo
cambiamento. Forse invece di assillarci con reclame "Wow!"
"Fantastique!" per le nuove tariffe internazionali, Telecom avrebbe
potuto fare una comunicazione semplice semplice, attaccata magari
alla pubblicita' delle tariffe per la Francia.
Va detto, comunque, che se componete il vecchio prefisso otterrete
(almeno temporaneamente) un messaggio di avvertimento del cambio di
prefisso.
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07. Follie telefoniche estere - 4 luglio 1996
Se pensate che Telecom sia la fonte di tutti i mali, beh, ricredetevi.
Se pensate che le tariffe telefoniche italiane siano una giungla
inestricabile, considerate questa.
Ho visto ieri sera la pubblicita' della British Telecom per lo "sconto
a sorpresa". In pratica, se fate una qualsiasi telefonata che duri piu'
di dieci minuti, la telefonata successiva vi costa la meta'.
Qualche tempo fa ho visto che la Kitekat, (si' quella del cibo per
gatti) regala buoni sconto per le telefonate, sempre in GB.
Non ci sono gia' abbastanza casini nella vita senza introdurre queste
amenita'? Personalmente credo che queste trovate siano specchietti per
le allodole la cui sostanza ed efficacia per il consumatore e' prossima
a zero. Per usarle ci si complica la vita in modo demenziale.
Ovviamente le opinioni espresse qui sono le mie personali. Per
condividerle dovete mandarmi 10.000 lire, possibilmente in gettoni
telefonici.
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08. Quattro cifre sui telefonini in Europa - 8 luglio 1996
Quattro cifre sui telefonini in Europa
8 luglio 1996
Nell'ultimo anno, il numero di abbonati cellulari (analogici e
digitali) in Europa e' passato da 12 a 20 milioni.
Per il GSM, ecco qualche dato sulla crescita nei vari paesi:
Francia da 337.000 a 797.000
Belgio 53.000 146.000
Italia 45.000* 170.000**
Germania 2.500.000
Grecia 125.000 255.000
Portogallo 122.000 241.000
Svezia 200.000 905.000
*dato 1994
**dato Ottobre 1995
Fonte: I&T Magazine, Commissione Comunita' Europee DG-III e DG-XIII,
Aprile 1996.
In Italia, Omnitel dichiara 300.000 abbonati, TIM 772.795 (su quasi
4,5 milioni in totale).
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09. Tolte tariffe telefonini dall'avantielenco - 14 luglio 1996
Dal nuovo elenco Telecom, in distribuzione in questo periodo, sono
scomparsi i costi delle chiamate ai cellulari.
Capisco che i cellulari siano ora gestiti da compagnie diverse da
Telecom, ma questa scelta non fa altro che aumentare la gia' fitta
nebbia che aleggia nella giungla delle tariffe. Adesso per sapere
quanto ci costa una chiamata fisso-cellulare dovremo telefonare alla
TIM e/o ad OPI.... Ma quanti sono disposti a stare in linea 5-10
minuti, anche su numero verde, per sapere il costo di una chiamata?
Cosi' la maggior parte degli italiani non potra' sapere quanto costano
le telefonate cellulari, salvo telefonare alla Telecom o a Omnitel (e
aspettare in linea un buon cinque minuti).
OK, OK, Telecom e TIM sono ora due aziende separate e quindi Telecom
non deve avvantaggiare TIM, rispetto a Omnitel, facendole pubblicita'
nell'Avantielenco. Giusto. Pero' sarebbe bastato mettere anche le
tariffe per le chiamate verso i telefonini Omnitel e la "par
condicio" sarebbe stata rispettata.
Invece le tariffe cellulari sono scomparse dall'Avantielenco per
riemergere un po' clandestinamente nelle Pagine Gialle. Il posto piu'
ovvio dove cercarle, vero?
Il guaio e' che nelle Pagine Gialle sono indicate SOLO le tariffe per
le chiamate verso TIM. Di Omnitel non c'e' traccia.
Considerato che le Pagine Gialle sono pubblicate dalla SEAT, che e'
una divisione della STET, e che la TIM e Telecom sono anch'esse della
STET, si direbbe che questo sia un notevole esempio di scarso fair
play. Potrei ipotizzare una violazione delle leggi antitrust, ma non
sono un legale e quindi non mi sbilancio.
Certo e' che favorire cosi' sfacciatamente la propria "costola"
radiomobile mi pare poco corretto.
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10. Un nuovo modo di usare il GSM come segreteria? - 15 luglio 1996
Per sbaglio, mentre lasciavo un messaggio sulla segreteria
centralizzata di un telefonino TIM, ho premuto il tasto #.
E' partito un annuncio che mi chiedeva se volevo cancellare il
messaggio o se volevo riascoltarlo. L'ho riascoltato e poi ho premuto
1 per confermare che il messaggio mi piaceva.
Subito la segreteria mi ha chiesto se volevo che il messaggio fosse
mandato "normale" o "urgente": ho scelto urgente, e perbacco, lo
short message e' arrivato a destinazione immediatamente.
Ho poi verificato sul mio stesso GSM (sempre TIM), e in pratica ho
scoperto una funzione che non credo sia documentata (almeno a me,
come abbonato, non l'hanno mai segnalata): in pratica, componendo
direttamente il numero dell'abbonato GSM TIM preceduto da 55 si entra
nella sua segreteria, senza fargli squillare il telefonino, e gli si
puo' lasciare un messaggio (fin qui la cosa e' di dominio pubblico).
La parte che non credo sia documentata e' questa: in questo modo,
premendo # alla fine del messaggio, si puo' correggere il messaggio
lasciato, riregistrarlo, e addirittura integrarlo (con il 4)
aggiungendo un seguito.
Alla fine viene chiesto se il messaggio e' soddisfacente e se ne
volete segnalare la presenza mandando uno Short Message normale o
urgente (scegliete urgente, arriva molto prima!).
Quando si accede normalmente alla segreteria, invece, queste scelte
non vengono presentate.
Al di la' della scoperta piu' o meno interessante, mi viene in mente
un nuovo modo di usare con piu' discrezione il telefonino: affidare
il numero "vero" (quello diretto) solo alla cerchia degli
indispensabili, che quindi vi potranno chiamare direttamente; e
affidare agli altri il numero della segreteria, in modo che non
possano disturbarvi al telefonino ma possano comunque farvi avere un
messaggio.
Lasciando il vostro telefonino acceso, verrete informati della
giacenza del messaggio dall'arrivo di uno Short Message e potrete
riascoltare il messaggio a vostro comodo e decidere se richiamare o
meno.
In questo modo potete dare liberamente in giro il vostro numero di
telefonino (quello della segreteria, pero'!!) sapendo di essere
comunque protetti dagli scocciatori.
Anche se in realta' per "scoprire" il vostro vero numero di telefonino
basta togliere il 55 (per i GSM TIM, non so per gli OPI -- attendo
informazioni), questo e' un dettaglio che ben pochi sanno.
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11. Cambiamenti nella numerazione internazionale - 8 agosto 1996
Cito dal sito Internet di Telecom Italia:
------------------ quote -------------
MODIFICHE NUMERAZIONE INTERNAZIONALE: AUSTRALIA, VIETNAM E SRI LANKA
Telecom Italia informa i suoi clienti che sono state apportate
modifiche ai numeri telefonici di Australia, Vietnam e Sri Lanka.
In particolare per quanto riguarda l'Australia i numeri telefonici
a Sydney cambieranno nel modo seguente: - dopo il prefisso 00612 i
vecchi numeri di 7 cifre dovranno essere preceduti dalla cifra "9"
- dopo il prefisso 00612 i vecchi numeri di 6 cifre dovranno essere
preceduti dalle cifre "91".
Tali variazioni decorreranno dal 22/7/1996 per i numeri che
iniziano in 2, 3, 4, 5, e dal 29/7/1996 per i numeri che iniziano
con 6, 7, 8.
Per quanto riguarda il Vietnam i numeri telefonici sono cambiati
nel modo seguente: - la cifra "8" é stata aggiunta all'inizio di
tutti i numeri telefonici degli abbonati alla rete fissa; - la
cifra "0" é stata aggiunta tra la prima e la seconda cifra dei
numeri telefonici degli abbonati alla rete cellulare.
Nello Sri Lanka é in corso un progressivo cambiamento dei numeri
telefonici nazionali a cui sono interessati i distretti di:
Panadura (modifica dell'Area Code da 01 a 034), Kandy, Piliyandala,
Colombo, Negombo, Gampaha, Matara, Bandarawela, Jaffna, Ja-Ela,
Hatton, Hikkaduwa.
Telecom Italia ricorda che ulteriori chiarimenti possono essere
richiesti al servizio informazioni internazionali "176" (con
addebito di 6 scatti).
---------------- end of quote ---------
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12. Quanto costa realmente una telefonata? - 16 agosto 1996
Leggendo la rivista americana Fortune ho trovato un dato interessante:
negli Stati Uniti, una chiamata "long distance" (interurbana su
qualsiasi distanza, anche fra stati diversi dell'Unione) viene offerta
dalla Sprint, una delle principali societa' di telecomunicazione, a
dieci cent al minuto a qualsiasi ora.
Dieci cent sono, al cambio attuale, circa 155 lire.
Dal momento che Sprint non lavora per beneficenza, potremmo dunque
dire che e' possibile vendere una telefonata da Los Angeles a New
York a 155 lire al minuto senza rimetterci.
E' come se da noi telefonare da Palermo a Stoccolma costasse queste
cifre. Invece costa mille lire al minuto e piu' -- quasi dieci volte
tanto.
Lo so che le differenze fra societa' come Sprint e la Telecom Italia
(o France Telecom, per fare qualche altro nome) sono tante da
riempire un libro. Tanto per cominciare, Sprint e compagnia bella non
hanno l'obbligo di fornire il servizio anche al piu' sperduto paesino
(Telecom si', anche se fa pagare salato l'allaccio in questi casi);
Sprint vende soltanto telefonate su lunghe distanze e non si deve
preoccupare di gestire le chiamate locali.
Tralascio poi dettagli non trascurabili, come il fatto che le tasse
che gravano sulle telefonate sono il 19% in Italia (IVA) e al massimo
l'8% negli Stati Uniti. Ma questo e' un problema di governo, non di
societa' telefonica.
Ho segnalato queste cifre principalmente per darvi un punto di
riferimento preciso la prossima volta che discutete con qualcuno a
proposito del costo delle telefonate.
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13. Cose telefoniche demenziali - 28 agosto 1996, aggiornato il 5
agosto 1997
In un momento di depressione ho compilato una lista delle cose piu'
sciocche della telefonia italiana. Sia ben chiaro che so benissimo
che alcune cose non dipendono da Telecom, TIM o Omnitel, ma parlo dal
punto di vista del consumatore quadratico medio, cui non potrebbe
fregar di meno di sapere di chi e' la colpa; tanto a lui tocca pagare
e tacere.
A proposito, la lista e' aperta ad ogni critica e suggerimento!
1. La sveglia automatica (114)
Chi non ha una sveglia sul comodino o nell'orologio digitale che ha al
polso? Con quel che costa (cinque scatti) usarla tutti i giorni, tanto
vale spendere 30.000 lire una volta sola e prendersi la sveglietta da
comodino, che perlomeno non ha una tolleranza di DIECI MINUTI (leggere
avantielenco).
Giudizio: eternamente incomprensibile.
2. La comunicazione interurbana intersettoriale
Questo e' il nome di alcune delle chiamate da telefono fisso che, pur
senza richiedere il prefisso, sono tariffate come le chiamate col
prefisso. Per sapere quali chiamate senza prefisso costano cosi'
care, dovete sapere a che "rete urbana" appartenete voi ed ogni
singolo vostro interlocutore. Una faticaccia demenziale. La totale
mancanza d'informazione dell'utenza su questo fatto, eccetto mezza
oscura paginetta nell'avantielenco, e' avvilente.
Giudizio: Un classico intramontabile.
3. Il caos dei prefissi dei telefonini
Ci sono NOVE prefissi diversi per chiamare i telefonini (dieci se
includiamo l'RTMS*), e a ciascuno corrisponde una tariffa diversa.
L'utente non sa piu' come districarsi quando deve chiamare un
telefonino, se non portandosi appresso una tabellina. Non sarebbe
piu' semplice applicare la stessa tariffa a tutte le chiamate da
fisso a cellulare, indipendentemente dal prefisso, come avviene in
alcuni paesi? Le chiamate da cellulare potrebbero continuare a
seguire tariffe diverse secondo il contratto scelto dall'utente del
telefonino.
Giudizio: Ennesimo colpo dell'Ufficio Complicazione Cose Semplici.
*Aggiornamento del 5 agosto 1997: la rete RTMS e' ora chiusa.
4. Il persistere delle chiamate tramite operatore
Perché una lunga telefonata fatta tramite operatore costa meno di una
chiamata uguale fatta componendosi da soli il numero nella maniera
normale? L'elettronica non dovrebbe servire per eliminare lavori
assurdamente monotoni come quello dell'operatore e per ridurre i costi?
In pratica risulta che l'uso delle centrali elettroniche costa di piu'
dell'uso di schiere di centralinisti....
Giudizio: la sconfitta finale del buonsenso, la soluzione finale alla
disoccupazione.
5. La soneria badenia
Sono anni che me lo chiedo: che cos'e'? Nel Devoto-Oli "badenia" non
esiste, eppure e' uno degli accessori elencati nelle Condizioni di
Noleggio e Manutenzione dell'avantielenco [almeno fino al 1996]. Se
qualcuno sa cos'e' e perche' e' chiamata in un modo cosi' lunare, me
lo dica.
*Aggiornamento del 5 agosto 1997: due fonti Telecom danno spiegazioni
discordanti: una capoturno di Bergamo dice che si tratta della suoneria
a campana che si mette nelle officine rumorose e nei capannoni. Prezzo
solo lire 150.000 piu' lire 50.000 per l'installazione. Un altro
contatto in Telecom dice che si tratta della piccola suoneria esterna
montata a muro negli impianti domestici.
Giudizio: orripilante.
6. Il canone Teledrin
Italia, paese di cellulari... italiani maniaci? No, tutt'altro: i
cercapersone, cosi' popolari all'estero, in Italia costano piu' dei
cellulari come canone. Teledrin solo tono: 16.750 al mese, Teledrin
numerico: 22.500 lire, Euromessage alfanumerico nazionale: 36.500.
Tanto vale farsi un cellulare, cosi' almeno puoi anche chiamare e
parlare, no?
Giudizio: Illogico, capitano Kirk.
7. Il costo della telelettura
Ma perché per sapere quanto consumiamo dobbiamo pagare? La telelettura
del contatore costa uno scatto. Telecom teme che la gente intasi le
linee passando la giornata a teleleggersi il contatore?
Giudizio: scatto.... d'ira invereconda.
8. Il costo degli Short Message
Giusto perché non si pensi che ce l'ho con Telecom e TIM, segnalo
un'aggiunta gentilmente offerta da Omnitel Pronto Italia (OPI), ed e'
il costo dell'invio di uno Short Message a un utente in roaming.
Da consultazione con il NV OPI, se mandate uno Short Message ad un
loro GSM in roaming internazionale (fuori Italia, insomma), il
ricevente paga la tariffa di roaming pari a quella di un minuto di
telefonata. In media sono novecento lire.
Giudizio: Short Message - Long Bill.
*Aggiornamento del 5 agosto 1997: ora questo addebito non esiste piu'.
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14. Conviene poco il Tim Club - 29 agosto 1996
Telefonando al 915 potete avere il 15% di sconto sui tre numeri di
telefonino che chiamate piu' spesso dal vostro GSM Telecom Italia
Mobile.
Che gentili, direte voi. Ma la cortesia ha un prezzo: 10.000 una
tantum di attivazione (prima c'erano anche 2.000 lire di canone, ma
adesso e' stato eliminato, come da comunicazione in bolletta di
agosto 1996). Se variate i numeri cui volete applicare lo sconto,
sono altre 10.000 lire. Il tutto, ovviamente piu' 19% di IVA.
Ma facciamo due conti veloci. Il 15% di sconto, applicato alla tariffa
massima di 1.524 lire/minuto degli Eurofamily, significa spendere 1.295
lire, quindi 229 lire, in meno se telefono di giorno dal mio
Eurofamily. Sugli altri contratti il risparmio e' ancora minore.
Francamente mi pare un po' improbabile che uno si faccia un
abbonamento Eurofamily per poi telefonare tanto di giorno e che
chiami sempre, ossessivamente, gli stessi tre numeri di telefono. Si
fa molto prima a cambiare da Eurofamily a Eurotime, cosi' il
risparmio vale per TUTTE le telefonate, no?
Sara' che magari non ho capito qualcosa, quindi se v'interessa
chiamate l'167-011777 e chiedete chiarimenti.
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15. La Call IT non conviene piu' - 7 novembre 1996, aggiornato il 5
agosto 1997
In un msg di qualche tempo fa consigliavo la carta Call IT Omnia per
risparmiare rispetto al telefono di casa.
Con l'avvento delle nuove tariffe telefoniche, il risparmio si e'
ridotto al punto che non ne vale piu' la pena, se non per poter
telefonare da telefoni altrui addebitando a se stessi le chiamate.
Aggiornamento del 5 agosto 1997
Da quando ho scritto l'articolo, Telecom Italia ha ribassato le
tariffe della Call IT. Puo' darsi pertanto che per alcune telefonate
la Call IT sia di nuovo tornata conveniente.
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16. Collisioni in orbita - 7 novembre 1996
Puo' darsi che abbiate visto la puntata della serie di fantascienza
"UFO", un classico degli anni Sessanta, andata in onda qualche mese
fa alla Rai, in cui il mitico comandante Straker si preoccupava
dell'intasamento di detriti spaziali (guanti persi dagli astronauti,
motori ausiliari dei vettori, interi satelliti non piu' attivi) che
circolano intorno alla Terra in varie orbite, e del pericolo che
questi oggetti, che girano a velocita' elevatissime (anche 28.000
km/ora), ponevano per i voli spaziali e per i satelliti.
Ebbene Straker aveva ragione, anche se per ora non risulta che gli UFO
si annidino fra i rottami per tendere agguati: infatti la BBC, a
ottobre di quest'anno (1996), ha riferito nel programma "Tomorrow's
World" della prima collisione documentata e certa fra un relitto
spaziale e un satellite.
Sin dagli anni '60 ci sono state circa 30 presunte collisioni
(situazioni in cui un satellite cessava di funzionare senza motivo
apparente, con sintomi compatibili con un impatto a velocita'
elevatissima). Ma il 24 luglio 1996 un satellite militare britannico
e' stato senza ombra di dubbio centrato in pieno da un frammento di
un missile Ariane lanciato nel 1986.
Il risultato e' stato, come dire, piuttosto devastante. La telemetria
fornita dal satellite ha chiaramente indicato che l'apparecchio ha
preso a girare su se stesso in modo incontrollabile ed e' quindi
diventato inservibile. Il centro di osservazione radar antimissile di
Fylingdale, vicino a York, in Inghilterra, si e' coordinato con i
registri degli analoghi sistemi di early warning statunitensi per
risalire all'oggetto colpevole della collisione.
Cosa c'entra tutto questo coi telefoni? Semplice. A parte il fatto che
molti canali di telecomunicazione internazionale ormai viaggiano su
satelliti, sono in costruzione numerosi reti telefoniche interamente
satellitari, che ci consentiranno di usare il telefonino anche in mezzo
al deserto o all'oceano. Mi riferisco a reti come Iridium (66
satelliti), Globalstar o Teledesic (ben cinquecento).
Questi enormi progetti prevedono il lancio di un numero considerevole
di satelliti che andranno a occupare orbite basse, dove i relitti
abbondano. E' solo una questione di tempo prima che uno di questi
satelliti venga colpito e si disintegri in mille pezzi. Considerato che
ciascuno costa decine di miliardi e che e' stimato che ne verranno
danneggiati due o tre all'anno, i relitti spaziali sono un costo di
gestione mica da ridere.
Ma quanti frammenti ci sono la' fuori? Secondo Tomorrow's World, che
ha intervistato ricercatori e specialisti attivi in questo campo, ci
sono oltre 8.000 oggetti in orbita di dimensioni superiori a quelle
di una palla da golf (quelli di dimensioni inferiori non si contano e
sfuggono ai radar). Di questi, soltanto 400 sono satelliti operativi.
Ci sono in orbita anche 31 reattori nucleari disattivati, risalenti
alle missioni Cosmos dell'ex Unione Sovietica.
Cio' che preoccupa gli esperti e' l'effetto valanga (cascading) .
Infatti una volta che viene centrato un satellite in una determinata
altezza orbitale, si forma una nuvola di nuovi detriti che "spazzola"
una vasta area di spazio e puo' a sua volta andare in collisione con
altri satelliti, e cosi' via. Dato che tutti i satelliti di queste
reti telefoniche sono alla stessa altezza orbitale, l'intero sistema
di telecomunicazione potrebbe andare in mille pezzi in tempi molto
brevi.
L'intero articolo e' tratto da dati forniti dal programma Tomorrow's
World della BBC, andato in onda a ottobre 1996 alla BBC2 e
ritrasmesso il 7/11/96 sul canale satellitare BBC World.
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17. Fuga utenti Omnitel, TIMMY a gonfie vele - 20 novembre 1996
Secondo il Giornale del 19/11/96, "voci" indicano che in Omnitel si
sta verificando una vera fuga di utenti. A fronte di 500 nuovi
clienti al giorno, ce ne sono infatti 1500 che disdicono il
contratto.
Sarebbe interessante sapere l'opinione degli abbonati Omnitel che
partecipano alla ML. Se volete mandarmi un msg dicendo cosa ne
pensate del servizio o qualsiasi altro commento alla questione,
fatelo pure, poi pubblichero' un'analisi.
Lo stesso articolo del Giornale segnala che nei primi 45 giorni di
vendita sono gia' stati attivati 400 mila abbonamenti.
La TIM Card e' attualmente l'abbonamento in assoluto piu' conveniente
sul mercato per chi desidera semplicemente essere reperibile in Italia
(questa e' una mia considerazione).
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18. Crisi telefonica causata da Internet in California - 26 novembre
1996
Molti (e io con loro) hanno segnalato che gran parte del divario
tecnologico e di diffusione di Internet fra Italia (Europa in genere)
e USA e' dovuto al fatto che le chiamate urbane si pagano a tempo.
Questo pone un freno severo, ad esempio, all'uso di Internet come
alternativa al fax. Il privato o la piccola azienda non puo' infatti
permettersi di spendere uno o due scatti ogni quarto d'ora per vedere
se c'e' posta.
Si e' spesso pensato che se gli operatori telefonici americani possono
permettersi di dare le chiamate urbane gratis, lo stesso si potrebbe
fare in Italia. In questo modo gli utenti (anche non professionali)
potrebbero usare le linee telefoniche come "linee pseudo-dedicate",
favorendo la diffusione capillare di Internet.
Non e' cosi'.
Infatti i primi risultati negativi della tariffa urbana zero in USA si
sono verificati proprio questa settimana in California. Secondo un
rapporto fornito dall'emittente TV European Business Network (su
Eutelsat), la California e' rimasta vittima di un totale blackout
("gridlock", ingorgo) delle comunicazioni telefoniche a causa
dell'eccessivo numero di persone che stavano usando la propria linea
telefonica e lasciandola permanentemente aperta per viaggiare sul Web. L'intasamento e' stato tale che neppure le chiamate d'emergenza al 911 riuscivano ad essere completate. Da questa notizia sembra evidente che non possiamo pensare, né ora né in futuro, salvo che Telecom predisponga molte piu' linee di quelle attuali, che in Italia si possa arrivare all'abolizione della TUT per favorire Internet. Il rischio di intasare il sistema telefonico é troppo grande. Questo non vuol dire che io sia contrario ai ribassi tariffari, per carita'. Dico solo che una telefonata urbana completamente gratuita sarebbe un invito troppo allettante per i Web-surfisti troppo avidi. Meglio sarebbe, forse, predisporre una tariffa urbana gratuita per i primi 5 minuti (il tempo di scaricare un volume piu' che ragionevole di email) e a tempo dopo i primi 5 minuti. Coloro che abitano nell'Olimpo delle decisioni e seguono questa ML, ascoltino la mia umile invocazione!!! ====================================================================== 19. Accesso agli 166 dai cellulari ETACS - 27 novembre 1996 Il Sole 24 Ore del 27/11/96 pubblica un'inserzione di TIM secondo la quale e' ora possibile per gli utenti ETACS richiedere l'abilitazione ai servizi 166. Il numero verde da contattare per informazioni e' l'167-011.777. Secondo quanto riferitomi dal suddetto NV, fino al 5/12/96 sulla rete ETACS sono disabilitati soltanto gli 144; gli 166 sono accessibili a tutti. A partire dal 5/12/96, invece, verra' iniziata la graduale disabilitazione di quest'accesso, che si concludera' il 3/1/97. Se non la si vuole, occorre fare richiesta scritta tramite raccomandata alla TIM. Per quanto riguarda gli abbonati GSM, invece, nebbia totale: dopo aver contattato tre operatori diversi, uno mi dice che l'accesso agli 144 e 166 e' totalmente libero (ma sul mio Eurofamily non funziona), l'altro (Roma 1051) mi conferma ma non mi sa dire quanto costano le chiamate e dice che per questo devo rivolgermi a un fantomatico "numero dei servizi Audiotel"; il terzo (Milano Sud 4369) dice che gli altri due sbagliano e che l'accesso agli 144 e 166 e' bloccato irrevocabilmente. La teoria, e ripeto "teoria", piu' ricorrente fra gli operatori TIM e' che l'accesso GSM agli 144 sia permanentemente bloccato, mentre quello agli 166 e' attivabile su richiesta, mentre per gli ETACS gli 144 e gli 166 sono entrambi accessibili su richiesta. E' bello avere delle certezze nella vita, vero? Per gli abbonati Omnitel, invece, il 190 conferma che non e' possibile alcun accesso. ====================================================================== 20. Satellitari sempre piu' leggeri ed economici - 27 novembre 1996 Da Time International del 2/12/96 (esce in anticipo di qualche giorno): La Singapore Allied Satellite Technology ha presentato il telefono satellitare GMP 2000. Pesa 2,2 kg e sara' disponibile da dicembre in tutto il mondo. E' abilitato anche alla trasmissione di fax e di e-mail. Il costo e' di 4185 dollari (circa sei milioni di lire), mentre le chiamate costano 3 dollari (4500 lire) al minuto, indipendentemente dalla distanza fra chiamante e chiamato. Considerato che un banale cellulare normale Motorola StarTac costa 2.500.000, e che una normale chiamata Italia-Egitto dal normale telefono di casa costa 4.000 lire, non e' neanche poi tanto caro. E' un'alternativa interessante per scavalcare del tutto Telecom, TIM, Omnitel e ogni altra forma di telefonia italiana, se ci tenete. ====================================================================== 21. Siti per invio gratuito SMS - 29 novembre 1996, aggiornato il 22 aprile 1997 Due siti che vale la pena di visitare se vi appassiona il GSM: http://www.studionet.it/sms/ (invio gratis di sms) http://www.worldaccess.nl./~alex/sms/smsc.htm Aggiornamento del 22 aprile 1997 Un partecipante alla ML mi segnala questo suo URL: http://www.comune.modena.it/118/framesms.html dal quale potete mandare SMS tramite l'austriaca Mobilkom. Funziona ed e' gratis. Il servizio e' ospitato dal 118 di Modena Soccorso (http://www.comune.modena.it/118/). Per evitare che faccia la fine di tanti altri servizi analoghi, vi
invito a usarlo con parsimonia. Ma siete tutte persone ragionevoli,
altrimenti non sareste iscritti alla mia ML, quindi la
raccomandazione e' superflua.
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22. Pubblicita' poco chiara per lo StarTAC - 2 dicembre 1996,
aggiornato l'11 dicembre 1996
Leggo su un quotidiano una pubblicita' a piena pagina che reclamizza
il microscopico Motorola StarTac GSM e cito testualmente: "la nuova
tecnologia [bla bla] garantisce 9 ore* di autonomia di conversazione
e 145 ore* di standby".
Prestazioni sorprendenti, e a ragione; infatti bisogna leggere la nota
a pie' pagina per scoprire che "l'autonomia e' riferita alla batteria
principale da 900 mAh congiuntamente a quella ausiliaria da 900 mAh",
cioe' all'autonomia con DUE batterie.
E' un po' come dire che una Punto ha un'autonomia di 1500
chilometri... basta fare due rifornimenti! [ma leggete
l'aggiornamento qui sotto]
Capisco che chiunque abbia 2.750.000 lire da spendere per un cellulare
(tanto infatti costa lo StarTAC GSM) giusto per sfoggiare "io ce l'ho
piu' piccolo del tuo" (machismo alla rovescia?) sia meritevole di
raggiri di questo tipo e quindi non inoltrero' protesta formale al
Giuri' per l'Autodisciplina Pubblicitaria.
Aggiornamento dell'11 dicembre 1996
Le due batterie da 990 mAh vengono montate contemporaneamente sul
cellulare, non alternativamente, e quindi in un certo senso il
cellulare ha una batteria sola divisa in due: una meta' si puo'
mettere sotto carica mentre l'altra viene utilizzata.
Pertanto devo essere meno critico che nel mio primo msg e faccio umile
ammenda....
Tuttavia va detto che il testo della pubblicita' e' ingannevole lo
stesso, dato che non viene spiegata questa caratteristica
particolarissima del cellulare. Ha indotto in equivoco me, facendomi
pensare male della Motorola, e potrebbe fare altrettanto con altri.
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23. Ennesima disinformazione pubblicitaria Telecom - 11 dicembre 1996
Avrete visto sui giornali intere paginate che descrivono i servizi
telefonici supplementari, dicendo che "da oggi" il vostro telefono
diventa intelligente.
Il modo in cui e' formulato il testo induce a credere che ci siano dei
nuovi servizi, o perlomeno nuove modalita' per servizi esistenti, o
almeno un cambio di tariffa.
Niente di tutto questo.
Infatti ho verificato con il 187 che non e' cambiato assolutamente
nulla. Pertanto non perdete tempo a chiedere informazioni sulle
novita': non ce ne sono.
Sinceramente trovo vergognoso questo tipo di pubblicita'
disinformativa. Fa credere alla gente che siano state apportate
enormi migliorie (guarda caso proprio prima del prossimo aumento del
canone telefonico) quando invece i servizi offerti sono gli stessi di
prima.
Attendiamo con ansia che la STET spenda altri milioni in nuove
operazioni cosmetiche di questo tipo. Propongo, ad esempio, i
seguenti slogan, validi e veri tanto quanto quello attuale:
"Da oggi il telefono diventa intelligente: puo' fare anche le
interurbane!"
In un secondo tempo:
"Da oggi il tuo telefono e' ancora piu' intelligente: puo' cantare le
musichette!"
(con il DTMF).
E infine, per giustificare il prossimo aumento:
"Da oggi il vostro telefono diventa un supergenio: pensate che puo'
non solo telefonare, ma persino RICEVERE le chiamate!!!!".
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24. Nuovi costi Teledrin - 16 dicembre 1996
Anche se la maggior parte degli operatori TIM non lo sa, le tariffe
per chiamare via modem un Teledrin alfanumerico e lasciargli un
messaggio (allo 036666) sono cambiate.
Infatti si sono praticamente dimezzate, passando da un massimo di 800
lire di neanche sei mesi fa a un massimo attuale di 480 lire.
Le vere tariffe, tuttavia, non sono molto facili da scovare. Ho
parlato con diversi operatori Telecom e TIM, uno dei quali non sapeva
neppure dell'esistenza del servizio 036666. Ho dovuto dirgli che ci
avevo scritto sopra un libro per dimostrargli che non stavo
blaterando a vanvera.
In ogni caso, le nuove tariffe Teledrin alfanumeriche sono uguali a
quelle del quarto scaglione (oltre 60 km) per le normali chiamate
interurbane.
La pagina Internet di TIM (www.tim.it) dedicata al Teledrin riporta
invece che le tariffe sono quelle del QUINTO scaglione. Ma il quinto
scaglione non esiste.
Ho inviato un email alla TIM per ricordare loro che il quinto
scaglione e' stato abolito non nella scorsa riforma delle tariffe, ma
addirittura in quella precedente.
Se tuttavia volete darmi man forte, inviate anche voi un cortese
sollecito a ccare@tim.it.
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25. Problemi col videotelefono Nexus della Telecom - 18 dicembre 1996
Puo' darsi che abbiate visto la pubblicita' Telecom del babbo Natale
imbranato che chiede se c'e' un telefono quando entra nel negozio
Telecom.
Fra i telefoni esposti c'e' anche il videotelefono Nexus, e questo mi
ha fatto venire in mente che qualcuno potrebbe essere tentato di
acquistarlo a natale.
Il videotelefono Nexus era venduto, esattamente identico, anche in
Inghilterra (a prezzi decisamente inferiori a quelli Telecom, guarda
caso). Tuttavia e' stato ritirato dal mercato alcuni mesi fa percheé
gli acquirenti erano del tutto insoddisfatti della qualita' del
funzionamento.
Telecom pare invece che lo venda ancora, almeno stando alla
pubblicita'....
Caveat emptor!
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26. Confronto costi British Telecom/Telecom Italia - 1 febbraio 1997
Notiziole fresche dall'Inghilterra, dove mi trovo ora: chiamare
l'Italia con la British Telecom, dal telefono di casa, costa 26
Telecom Italia, per la stessa tratta, chiede invece 4 scatti a inizio
chiamata (151 x 4 = 604 lire) piu' 705 lire al minuto, nella tariffa
notturna (dopo le 22), IVA inclusa. Tre minuti di Italia-Inghilterra
con Telecom Italia, insomma, costano 2700 lire contro le 1800 lire di
BT.
BT, inoltre, offre gratuitamente uno sconto del 10% sui cinque numeri
piu' chiamati; un numero puo' essere estero. Si arriva cosi' a 540 lire
al minuto (1620 lire per tre minuti contro 2700 lire di Telecom
Italia).
No comment!
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27. Rimborso degli anticipi conversazioni per i cellulari - 2 febbraio
1997
Traggo dal Sole 24 Ore del 2/12/96 e riassumo:
I contratti cellulari TIM Etacs e GSM includono, fra le spese di
attivazione, una somma che viene pagata dall'abbonato a titolo di
"anticipo conversazioni".
Per gli abbonamenti Family/Time (Etacs) e Eurofamily/Eurotime (GSM),
questo anticipo e' di 100.000 lire. Per gli abbonamenti "tipo affari"
(Etacs Business, GSM Europrofessional) l'anticipo ammonta a 200.000
lire (se si paga tramite conto corrente bancario).
Il Regolamento di Servizio, pubblicato nell'Avantielenco (che e' di
Telecom, ma pare sia vincolante anche per TIM, almeno per gli
abbonati che hanno sottoscritto abbonamenti all'epoca in cui le due
societa' erano ancora unite come SIP), dice che la somma versata come
anticipo conversazioni "deve essere commisurata al 30 o 50% della
media bimestrale, calcolata per un periodo annuale".
In altre parole, dopo un anno di abbonamento, se avete bollette molto
modeste, potete calcolare la media dei vostri consumi (solo di
conversazione, non di canone o altro). Se questa media e' minore
dell'importo dell'anticipo, avete diritto a un rimborso.
Esempio: se la vostra bolletta Eurofamily si aggira mediamente intorno
alle 50.000 bimestrali (come capita spesso se il traffico e'
praticamente tutto in ricezione), togliete 40.000 lire per canoni e
tasse e vi restano 10.000 lire, che rappresentano il consumo per
conversazioni.
Pertanto il vostro anticipo deve essere il 30 o al massimo il 50% di
quelle 10.000 lire, vale a dire 3.000-5.000 lire, per cui avete
diritto al rimborso di 97.000-95.000 lire.
Come evidenziato dall'articolo, il rimborso non avviene
automaticamente: dovete richiederlo voi tramite raccomandata.
Preparatevi a tempi d'attesa pazzeschi: nel caso citato, la
raccomandata era stata spedita a ottobre del 1995 e dopo un anno non
era ancora stata ricevuta alcuna risposta.
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28. Cambiamenti tariffari della rete fissa Telecom - 13 marzo 1997
Eccovi i punti principali delle nuove tariffe. La fonte e' il Sole 24
Ore dell'8/3/97.
DALLE 0.01 DELL'8/3/97
il canone mensile per la prima linea domestica (Categoria B) e' ora di
14.300 lire IVA esclusa.
il canone mensile per la seconda linea domestica (categoria C) rimane
invariato a 13.350 lire.
il canone mensile per le linee d'ufficio rimane invariato a 22.700
lire.
il canone a basso traffico rimane invariato a 8.300 lire.
scompare la fascia di punta del mattino, ma solo per le chiamate
urbane. Quindi ora restano due fasce urbane: 8-18.30 (fascia
ordinaria, 220 secondi a scatto) e 18.30-8 (fascia notturna, 400
secondi a scatto).
scendono leggermente i costi delle interurbane nella fascia di punta e
in quella serale.
Questo e' tutto, per ora. Nei mesi a venire, invece, arriveranno:
-- sconti per Internet (fino al 50%)
-- ulteriori riduzioni sui costi di chiamata
-- accessi ISDN residenziali a 32.000 lire al mese (contro le 50.000
attuali)
Ma di questo vi racconto a tempo debito: per ora vi dico soltanto che a
mio modesto parere l'unica cosa interessante e' la formula che offre,
contro un canone di 1.500 lire al mese, uno sconto del 50% su TUTTE le
chiamate urbane e settoriali che durano piu' di 15 minuti (i primi 15
si pagano a prezzo pieno, i successivi a meta' prezzo).
[Nota: le tariffe ribassate per Internet sono state poi annullate dal
Ministero delle Poste]
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29. Quanto costa chiamare un cellulare - 22 marzo 1997
Giusto per fare il punto della nuova situazione tariffaria:
Sia per i GSM, sia per gli ETACS, quando un cellulare chiama un altro
cellulare prevale sempre la tariffa di chi chiama.
Quando si chiama un cellulare da casa, con abbonamento Telecom
standard, ci sono due tariffe:
-- quella "affari" si applica ai seguenti prefissi: 0335, 0336, 0337,
0348, 0333, 0339
-- quella "family" si applica ai seguenti prefissi: 0338, 0330, 0368,
0360, 0347
Quando si chiama un cellulare da una CABINA o altro posto telefonico
pubblico, fate attenzione: LO SCATTO COSTA 168 LIRE piu' IVA invece
di 127 lire. A questo si aggiungono DUE SCATTI (sempre a 168 lire)
alla risposta.
Pertanto, siccome chiamare un Family di giorno (lun-ven) costa uno
scatto ogni 5 secondi, da casa un minuto di chiamata vi costera' 60/5
= 12 scatti a 127 lire = 1524 lire + IVA 19% = 1813 lire.
Mentre dalla cabina vi costera' 60/5 + 2 = 14 scatti a 168 lire = 2352
lire + IVA 19% = 2798 lire.
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30. Nuove tariffe telefoniche consultabili su Internet - 24 marzo 1997
Come accennato in un mio precedente msg, dal 7 di marzo telefonare in
rete urbana costa meno.
Attenzione: non basta non dover comporre un prefisso perché la
chiamata sia urbana, la rete urbana deve essere la stessa, come
indicato nella vostra guida Telecom.
I nuovi costi sono stati pubblicati su Internet dall'Anuit. La forma
e' schematica, ma e' un ottimo inizio, ed e' senz'altro meglio di
quello che sono riuscito a preparare io sul mio sito di
Geocities....
L'indirizzo e' http://www.anuit.it.
Trovate anche altre informazioni direttamente da Telecom all'indirizzo
http://www.mks.interbusiness.it/manovra.html.
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31. Infostrada fa pubblicita' ingannevole - 25 marzo 1997
Riassumo dal "Giornale" del 25/3/97:
Infostrada e' stata condannata dal garante per la concorrenza per aver
fatto pubblicita' ingannevole quando affermava di offrire un servizio a
tariffe piu' convenienti di quelle Telecom tramite una carta
telefonica, la Dialoga card, che in realta' consente solo chiamate
internazionali e per di piu' a costi nettamente superiori a quelli
Telecom.
In effetti i costi della Dialoga card sono elevatissimi e per niente
concorrenziali con quelli Telecom, a meno che stiate telefonando da
un albergo (dove viene applicato un ricarico molto elevato).
Lo stesso discorso vale per quasi tutte le Calling Card propagandate
da AT&T, MCI e Sprint: costano un occhio in piu' rispetto alle
tariffe Telecom. Per queste ultime, pero', c'e' una differenza: usate
negli USA sono effettivamente piu' a buon mercato delle cabine
telefoniche e dei normali abbonamenti domestici o in albergo.
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32. Il libro sui cellulari della Jackson - 25 marzo 1997
Ricordate che vi avevo chiesto un'opinione sul libro "Guida alla
Telefonia Cellulare" di Giancarmelo Moroni, pubblicato da Jackson?
Beh, anche se e' mio diretto concorrente, sono andato in libreria e ho
osato sfogliarlo. Lo commento qui principalmente per facilitarvi la
scelta fra il mio e quello della Jackson; considerato che quello
Jackson e' sigillato, c'e' il rischio di acquistare un testo di
contenuto diverso dal previsto.
Nota: penso di non violare la netiquette se io, autore, recensisco un
libro altrui; anche perché i due testi (mio e quello Jackson) non sono
in diretta concorrenza fra loro ma si complementano. Se qualcuno si
offende, me lo dica!
La Guida alla Telefonia Cellulare contiene 167 pagine, di cui 67
dedicate ad una lista di fornitori e rivenditori cellulari di tutta
Italia. Se e' questo che vi serve, lo troverete solo qui; nel mio
libro non c'e'. La Guida offre inoltre dettagli sulla telefonia
satellitare (che mancano nel mio) e sulla tecnica dei ripetitori
cellulari (che io ho saltato).
Insomma, si tratta di un taglio molto piu' teorico e tecnico rispetto
al mio, che e' piu' concreto e pratico. Se v'intriga sapere come
funziona una stazione base GSM e ne volete anche una bella serie di
foto, comprate il libro Jackson; se volete una trattazione piu'
orientata alla gestione quotidiana del vostro telefonino, credo che
il mio sia piu' adatto.
I prezzi, fra l'altro, sono praticamente uguali.
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33. Meditazioni sui pericoli dell'ora legale - 28 marzo 1997
Amici, si avvicina quel periodo nefasto dell'anno in cui dobbiamo
spostare le lancette dell'orologio (e con somma gioia di noi
informatici, anche quelle di tutti i PC di casa, del
videoregistratore, della sveglia, dell'allarme,
dell'automobile....una pacchia).
[Nota: io ho deciso di tenere i miei computer fissi sull'ora di
Greenwich (GMT), che e' quella usata da molti server Internet anche
in USA].
Che c'entra coi telefoni? Vengo al punto.
Mi sto domandando che cosa succede al conteggio delle telefonate
quando scatta il cambio di ora (per passare dal legale al solare o
viceversa).
Esempio 1. Faccio una telefonata che inizia alle 1.59 del mattino del
giorno in cui si cambia l'ora portando avanti gli orologi. Ho
telefonato per due minuti, ma gli orari di inizio e fine chiamata
sono rispettivamente 1.59 e 3.01. Siamo sicuri che la chiamata venga
conteggiata per due minuti e non per un'ora e due minuti?
Esempio 2 (peggio ancora). Nel giorno di ottobre in cui si
portano indietro le lancette, inizio una telefonata alle 2.59
del mattino. Alle 3 gli orologi vanno rimessi indietro di un'ora,
cioe' alle 2. Se sto al telefono due minuti, quindi, risulta che ho
iniziato alle 2.59 e ho finito... alle 2.01. Siamo sicuri che i
contatori riescano a gestire questo apparente controsenso?
Aggiornamento del 3 aprile 1997
La risposta di un partecipante alla ML, di indubbia competenza, e una
maggior dose di buon senso da parte mia mi inducono a tornare sulla
questione.
Innanzi tutto, niente paura per i telefoni della rete fissa: il
calcolo dei costi si basa sugli scatti ed e' quindi irrilevante il
cambio dell'ora. Tuttavia si porra' il problema quando, a fine anno,
Telecom passera' al conteggio a tempo. Speriamo che il software di
gestione sia pronto per tempo!
Il problema e' invece reale per i cellulari Omnitel, dove il
conteggio e' gia' a tempo. Qualcuno vuole fare qualche esperimento?
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34. Abbonamenti cellulari a scrocco da Lubrano - 2 aprile 1997,
aggiornato l'8 e il 9 aprile 1997
Due o tre meditazioni sulla trasmissione di Lubrano di ieri sera,
dedicata alla pirateria delle bollette cellulari.
L'ingegnere della TIM ha cercato di difendere l'indifendibile, dato
che gli errori erano smaccatamente dovuti alla mancanza di controlli
e alla incomunicabilita' cronica degli operatori TIM.
Fra l'altro, devo dire pero' che non mi risulta che Lubrano abbia
preinformato l'ingegnere dei casi che avrebbe presentato. La
correttezza vorrebbe che se si invita qualcuno per chiedere
chiarimenti, gli si spieghi chiaramente cosa gli verra' chiesto di
chiarire, cosi' si documenta per tempo e risolve qualcosa invece di
dare vaghi "non si preoccupi".
Mi ha irritato enormemente il suo uso snob del termine "welcome
letter". Possibile che in Italia ci si debba ostinare a usare parole
inglesi (perfettamente sostituibili con "lettera di benvenuto")
quando si vuole dare importanza a qualcosa? O e' semmai un desiderio
di parlare in modo che noi umili sudditi non possiamo capire e ci
sentiamo ignoranti? Basta pensare all'abuso che si fa in questi
giorni della parola "welfare" in politica...
Altra questione fondamentale sollevata in trasmissione: TIM non
risponde mai per iscritto. Gli utenti sono costretti a fare fax,
mandare raccomandate, e quant'altro: TIM fa una telefonatina e basta
per dire "non si preoccupi", ma non manda mai risposte scritte. A
meno che registriate la telefonata (come faccio io), non rimane
alcuna prova di cosa ha detto e promesso TIM.
Sia come sia, la TIM ne e' uscita con le ossa rotte. Poco vale la
giustificazione della TIM secondo la quale i casi presentati ieri
sera risalivano al 1995 e quindi erano dovuti ad una procedura
antifrode ancora imperfetta. Telecom gestisce cellulari dal 1990:
possibile che dopo quasi sette anni siano ancora "in rodaggio"?
Omnitel, grande assente di persona ma molto presente nelle opinioni
ed esperienze personali descritte in trasmissione, ha invece brillato
per semplicita': niente parole altisonanti, ma soltanto una semplice
telefonata a casa dell'abbonato per verificare che tutto sia
legittimo e che chi ha aperto l'abbonamento sia davvero chi dice di
essere. E questo gia' dopo soli due anni di "rodaggio".
Quando il rappresentante TIM ha sentito questa soluzione, si e'
giustificato dicendo che Omnitel e' piccola e puo' permettersi di
telefonare a casa a tutti i suoi utenti. Bella spiegazione!
Omnitel ha 1 milione di abbonati dichiarati, contro i 6 di TIM.
Per me, 1 milione di abbonati non e' da azienda "piccola". Telepiu',
che arranca intorno ai 600.000, allora dovrebbe dichiararsi fallita?
Omnitel gestisce questo milione con meno di 3.000 dipendenti;
purtroppo non ho cifre precise per TIM, ma sarebbe interessante
sapere il rapporto numerico fra abbonati e dipendenti delle due
aziende.
Sia ben chiaro: Omnitel ha le sue pecche, e mi sono arrivate
segnalazioni di impreparazione e burocratizzazione anche da suoi
utenti, ma e' ahime' sempre meno peggio di TIM, come testimoniato
dalla trasmissione di Lubrano.
Aggiornamento dell'8 e 9 aprile 1997
Ricordate il funzionario del comune di Vigevano che aveva esposto il
suo caso a "Mi manda Lubrano" qualche giorno fa?
Un ambulante aveva dato, come indirizzo per le bollette del
cellulare, quello del Municipio di Vigevano, che ora secondo TIM
doveva pagarle.
Dino de Vincenzi, cosi' si chiama il funzionario, ha avuto fior di
rassicurazioni dal rappresentante TIM chiamato a rispondere durante
la trasmissione. "Non si preoccupi" erano state le sue parole "lei
non ha ancora pagato nulla e non dovra' pagare nulla".
Anzi, il rappresentante TIM diceva che la parte lesa era proprio TIM;
il fatto che l'utente dovesse perdere tempo in raccomandate, disdette
e certificazioni burocratiche era poca cosa, di fronte al fatto che
TIM si trovava con un bolletta che non sapeva a chi far pagare.
E ora, il seguito: dalla "Provincia Pavese" dell'8 aprile 1997 riassumo
quanto segue.
Due giorni dopo il programma, al Comune e' arrivata la lettera della
TIM, indirizzata al signor E.T. (l'ambulante) che preavvisa la
risoluzione del contratto, avvisando che TIM sara' inoltre costretta
"a promuovere un'azione legale di recupero, le cui spese le saranno
addebitate sull'importo dovutoci".
Altro che "non si preoccupi". Tuttavia ci sono alcune considerazioni
da fare: la lettera della TIM era probabilmente gia' in viaggio da
prima della trasmissione, quindi potrebbe anche non avere rilevanza.
In secondo luogo, la TIM ce l'ha con il signor E.T., non con il
Comune; quindi in teoria il Comune non dovrebbe subire conseguenze da
un contratto che non ha sottoscritto (a parte la scocciatura di
rispondere a una caterva di ingiunzioni).
Altra curiosita': due fonti attendibili e indipendenti mi dicono che
negli anni settanta fu introdotta in Italia una norma che consentiva
ai nomadi di dichiarare il Municipio come propria residenza. Serviva
a consentire a persone senza fissa dimora di ottenere documenti e
certificati elettorali.
Se e' cosi', TIM era nel giusto quando ha accettato le generalita'
del signor E.T., che si e' dichiarato residente presso il Municipio
di Vigevano.
Sia come sia, pare dunque che questo sia un metodo molto efficace per
telefonare a scrocco: si va in un negozio TIM, si apre un contratto
(ma l'anticipo non lo chiedono a uno che e' senza fissa dimora? Non
gli chiedono qualche garanzia in piu'?) e si dice di mandare la
bolletta al Municipio. Se il Municipio e' amministrato
distrattamente, paghera' la bolletta pensando che sia una delle sue
tante legittime. Male che vada, si potra' telefonare a sbafo per
qualche tempo finche' TIM non si accorge che le bollette non vengono
pagate.
Non intendo di certo istigare nessuno a compiere atti immorali di
questo genere, ma quando uno paga regolarmente le proprie bollette e
poi vede che c'e' tanta gente che invece scrocca (e in modi cosi'
facili che sembrano fatti apposta), perbacco, anche il piu' ligio
degli animi si sente tentato di seguire il cattivo esempio...
E' proprio vero; in Italia non c'e' gusto a essere onesti.
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35. Costi occulti Omnitel - 3 aprile 1997
Di norma, il trasferimento delle chiamate alla segreteria e'
gratuito: l'abbonato GSM Omnitel chiamato non paga per deviare le
chiamate dal suo numero a quello della segreteria.
Ho gia' segnalato che il trasferimento e' gratuito soltanto quando si
e' in Italia: infatti se si e' all'estero il trasferimento si paga (e
caro!), a meno che sia incondizionato.
Sorpresa! C'e' un caso in cui il trasferimento si paga anche quando si
e' in Italia. Basta essere in roaming nazionale con TIM.
Cito dalle pagine Web di Omnitel:
Il trasferimento delle chiamate alla Segreteria e' gratuito, tranne
nei casi in cui siete in:
Roaming Nazionale: il costo del trasferimento delle chiamate e' a
vostro carico e dipende dalla durata delle chiamate e dai costi del
traffico previsti dall'abbonamento sottoscritto;
Pertanto, se un utente Omnitel va in una zona d'Italia dove TIM
consente il roaming nazionale, attiva il trasferimento condizionato
alla segreteria, e poi spegne il cellulare (o non risponde o esce
dalla copertura), paghera' anche le chiamate trasferite alla
segreteria.
Occhio!
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36. Occhio all'errore nella rivista Amico Cellulare - 9 aprile 1997
Detesto dover parlar male di un giornale che ha recensito cosi'
positivamente il mio libro, ma mi sento in dovere di segnalare un
errore importante nel numero di aprile (che ho comprato per pura
vanita' personale).
A pag. 66, a proposito della Tim Card, si dice che "per l'abbonato
ricevente e' previsto un addebito pari a lire 200 per ciascuna
chiamata entrante". In altre parole, se avete una Tim Card e qualcuno vi chiama, voi paghereste duecento lire. Preso dal panico ho chiamato il 119, dove hanno seccamente smentito la questione. E' vero che il 119 non brilla per efficienza e competenza, ma stavolta penso proprio che ci si possa fidare, anche perche' questa storia di pagare le chiamate entranti non e' indicata da nessuna parte nella documentazione TIM. Temo quindi che gli amici dell'Amico Cellulare abbiano preso un abbaglio! Per il resto la rivista e' piuttosto ben fatta, anche se ottomila lire sono tantine (considerato che con tre numeri uno si puo' comprare il mio libro ;-)). ====================================================================== 37. Il primo telefono mobile della storia? - 14 aprile 1997 Dal sito www.ericsson.com traduco e riassumo: TELEFONIA MOBILE PRIMA DELLA I GUERRA MONDIALE? Il signor Lars Magnus Ericsson fondo' nel 1876 la societa' omonima, che ovviamente all'epoca non produceva cellulari. Nel 1910, ritiratosi dalla gestione della propria azienda, nel frattempo diventata multinazionale, fu convinto da sua moglie Hilda a comprare l'ultima novita' tecnologica, vale a dire un'automobile. Le auto dell'epoca erano poco affidabili oltre che rare, e Lars era riluttante ad usarla... finché Hilda gli garanti' che avrebbe potuto portare con sé il suo beneamato telefono. Lars Ericsson e Hilda, infatti, inventarono cosi' quello che si puo' considerare il primo telefono mobile del mondo. Consentiva soltanto chiamate uscenti, ma era pur sempre un telefono installato in auto. Quando Lars voleva telefonare dalla macchina, la accostava accanto ad un palo telefonico e Hilda usava due lunghe aste per agganciarsi a una coppia di fili delle rete telefonica. Le aste erano poi collegate al telefono di Lars. Hilda cercava una coppia libera (dove non era gia' in corso una conversazione); quando la trovava, Lars girava la manovella della dinamo del proprio telefono e generava il segnale di chiamata al centralinista della centrale piu' vicina. Indubbiamente il centralinista era un po' sorpreso di sentire la voce di Lars quando rispondeva al segnale di chiamata, ma il sistema funzionava adeguatamente. ====================================================================== 38. Curiosita' telefoniche dall'Inghilterra - 22 aprile 1997, aggiornato l'1 maggio 1997 Sono di nuovo in Inghilterra per qualche tempo a caccia di novita' carine. I dettagli li rimando ai prossimi messaggi, ma ve ne anticipo una carina: qui e' possibile sapere quanto costa (anzi e' costata) ogni singola chiamata digitando un semplice codice. E' quello che propongono di introdurre in Italia, qui c'e' gia' da un paio d'anni. In compenso, le tariffe cellulari qui sono molto piu' elevate che in Italia. Cosa piu' importante: se andate all'estero con il telefonino, ricordate di fare sempre una chiamata di prova (basta far squillare qualche telefono), altrimenti la rete non vi riconosce subito, con risultati strani. A me e' successo questo: all'arrivo in GB, sono stato accolto dalla rete Cellnet. Avevo attivato la segreteria in modo che rispondesse se ero fuori copertura o avevo il cellulare spento. Qualcuno ha cercato di chiamarmi e pur essendo io in copertura, la chiamata e' stata dirottata in segreteria. La cosa strana e' che lo Short Message di avviso giacenza messaggi e' arrivato subito, invece. Ma per mandarmi lo SMS, la rete Cellnet doveva sapere dove trovarmi, quindi mi doveva accettare e riconoscere. Altra curiosita': qui, come in Francia, esistono le chiamate cellulari "locali". Vale a dire che se chiamate un numero (mobile o fisso) situato nella zona in cui vi trovate in quel momento, pagate meno rispetto alla stessa chiamata verso un numero piu' lontano. Esempi: Sono a Milano e chiamo un numero di Milano dal cellulare: pago meno che se chiamassi Torino. Carino? Attenzione, e' facile perdersi nel caos tariffario con queste offertine... Aggiornamento dell'1 maggio 1997 Qui in Inghilterra non e' vietato usare il telefonino in auto, con o
senza impianto vivavoce. L'approccio legislativo usato qui e', come
molte altre cose in questo paese, originale e molto diverso da quello
continentale e soprattutto italiano.
In Italia e' stato necessario introdurre un articolo specifico del
codice della strada per vietare l'uso dei telefonini in auto, salvo
che siano dotati di apposito impianto che consente di tenere le mani
sul volante.
Qui, invece, il ragionamento e' piu' semplice. Invece di fare leggi ad
hoc, basta applicare quella esistente, che punisce qualsiasi
comportamento che riduca l'attenzione del guidatore o causi guida
pericolosa. Incluso, quindi, l'uso (o abuso) del cellulare.
Pertanto non occorre il viva voce in GB; basta che la conversazione
telefonica non vi distragga al punto di commettere errori di guida.
Per contro, anche se installate un vivavoce in auto, potete essere
accusati lo stesso di uso scorretto del cellulare se guidate
pericolosamente durante una telefonata.
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39. Trasmissione dati GSM senza cellulare - 4 maggio 1997
Al CeBit, la Nokia ha presentato il Cellular Card Phone, che in
sostanza e' una scheda PCMCIA dotata di antenna e trasmettitore GSM
che trasforma un computer portatile in un telefonino.
Infilando questo accessorio in qualsiasi PC dotato di alloggiamento
PCMCIA, il computer puo' trasmettere dati, mandare e ricevere SMS e
fax e collegarsi a Internet fino a 38400 bps.
Non solo: il portatile, se ha altoparlanti e microfono, diventa un
telefonino "viva voce". Comodo!
La Nokia risolve la questione della trasmissione dati in modo piu'
semplice rispetto al "normale" sistema, che richiede una catena
composta di:
-- cellulare abilitato alla trasmissione dati
-- cavetto di collegamento
-- scheda dati PCMCIA
Questa catena, oltre a essere maledettamente scomoda e ingombrante da
portare in giro (provato personalmente), e' anche molto costosa.
[Esistono anche telefonini che usano direttamente la seriale del
portatile, ma non fanno comunque a meno del cavetto e per quel che ne
so non possono trasmettere dati e fax, ma solo SMS]
La soluzione della Nokia sembra promettere una variante piu'
economica e piu' semplice sul tema della trasmissione dati GSM. Molto
spesso, infatti, ci sono incompatibilita' fra scheda dati e cellulare
che obbligano a comperare una scheda della stessa marca del cellulare
(e i costruttori lo sanno e ci lucrano, benedetti loro). Tentare
combinazioni fra componenti di marche diverse e' un gioco da roulette
russa, considerati i costi degli sbagli.
La scheda della Nokia pesa solo 60 grammi e non ha bisogno di
batterie esterne (usa quelle del computer portatile). Si prevede che
costera' quanto un Nokia 2110 (molto meno di un milione) quando sara'
commercializzata nella seconda meta' del 1997.
Mi vengono pero' in mente due magagne possibili.
1. La gestione della SIM. Questo accessorio contiene la SIM card al
suo interno (fra l'altro accetta soltanto il formato mini-SIM; se
avete un cellulare con alloggiamento SIM grande, dovrete mettere mano
alle forbici, come descritto nel mio libro). Se il vostro abbonamento
cellulare usa una SIM sola, sia per trasmettere dati sia per le
chiamate a voce (come avviene negli abbonamenti TIM e Omnitel),
questo significa che:
o rinunciate del tutto al telefonino e ricevete anche le chiamate a
voce sul computer (che deve essere permanentemente acceso e portato
in giro)
oppure ogni volta che volete fare trasmissione dati dovrete tirare
fuori la SIM dal telefonino e infilarla nel Cellular Card Phone
Nokia.
Scomodo, non vi pare?
2. Interferenze. Il secondo problema e' che la parte trasmissiva della
scheda sporge di pochissimi centimetri dal corpo del computer
portatile. Se immaginate un accendino messo di fianco
all'alloggiamento PCMCIA, avrete un'idea degli ingombri davvero
minimi.
Splendido e ultracompatto, indubbiamente, ma significa anche che
l'antenna (interna) dell'apparecchio e' a pochi centimetri dalla CPU
e dal disco rigido del vostro portatile.
Se avete un GSM, avete senz'altro notato quali effetti poco piacevoli
possano avere le emissioni a 900 MHz dei GSM su altoparlanti, ABS,
airbag, videoregistratori, televisori e radio. Personalmente non mi
fiderei troppo a esporre il mio computer portatile a un campo
elettromagnetico cosi' ravvicinato.
Sospetto che sia questo il motivo per cui l'apparecchio e' in Classe
5 GSM, vale a dire che ha una potenza di trasmissione di soli 0,8
watt (contro i 2 watt dei normali telefonini GSM). La Nokia dice che
non ci sono problemi di potenza insufficiente, dato che i cellulari
in genere comunque usano questo livello di potenza, ma....
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40. Conferme degli SMS - 11 maggio 1997, aggiornato il 13 maggio 1997
Ricevo da un partecipante della ML questo suggerimento, giratogli dal
Call Center Omnitel di Milano. Non ho avuto occasione di verificarlo,
ma sono sicuro che lo farete voi per me!
Per ricevere la notifica che un SMS e' stato ricevuto, basta digitare
quattro Y maiuscole ed uno spazio prima del testo da inviare.
Esempio: per avere conferma del messaggio "Elena ti amo",
inviate "YYYY Elena ti amo".
[Ogni romantico riferimento a mia moglie e' voluto]
Quando il destinatario dell'SMS riceve il messaggio, sul display del
mittente dovrebbe comparire un msg di conferma.
Fatemi sapere se funge!
Aggiornamento del 13 maggio 1997
Ritorno sull'argomento per girarvi una segnalazione giunta da un
partecipante:
Anche TIM supporta la conferma degli SMS; basta mettere all' inizio
del messaggio la stringa "*N#" (asterisco-N-cancelletto) per avere la
conferma. Se inoltre mettete all'inizio del messaggio *F#, e inserite
come destinatario un numero di fax G3, mandate un fax.
Ma chi paga per l'invio del fax? Sorpresa: offre TIM.
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41. Ventidue nuovi contratti cellulari TIM - 12 maggio 1997
Proprio quello che ci voleva: VENTIDUE nuovi tipi di contratto
offerti da TIM. Quanto basta per mandare (quasi) in pensione una
bella fetta del mio libro. Ma provvedero' ad un aggiornamento via
Internet.
Molti di voi mi hanno chiesto un'analisi delle nuove tariffe TIM,
visto che non sono riusciti a raccapezzarsi. Cosa vi fa pensare che
io sia piu' intelligente di voi?
Comunque sia, eccovi un paio di meditazioni sulle nuove tariffe. Non
le copro tutte in dettaglio, ma vorrei proporre alcuni ragionamenti
generali.
Novita' seria: Eurobasic
Questo, secondo me, e' un abbonamento molto interessante per l'utente
semioccasionale (cinque-dieci minuti di telefonate uscenti al mese).
Il canone e' zero, come il Libero Omnitel, ma le telefonate costano
833 lire (IVA 19% inclusa) a qualsiasi ora (contro le 1898 lire del
Libero).
Non ha limitazioni di roaming: questo consente a chi viaggia in
Europa di avere, con costi fissi molto bassi, il roaming completo
senza i problemi del "roaming turistico" degli Eurofamily.
Oltretutto, se telefona in Italia di giorno, spende molto meno.
Se avete a cuore quello che spende la gente per chiamarvi dalla rete
fissa, inoltre, questo abbonamento ha il prefisso 0335, che
corrisponde alla tariffa affari, che costa nettamente meno dei
prefissi 0347 del Libero Omnitel e 0338 degli Eurofamily ed Eurotime
TIM.
Consigliato.
Novita' meno seria: i minuti prepagati
Fate molta attenzione a questo tipo di offerte. Se non siete grandi
telefonatori tutti i mesi dell'anno, rischiate di spendere piu' di
prima.
Infatti i minuti prepagati offerti dalle varie formule TIM sono i
primi 10, 30, 60, 120, 240 o 480 di ogni mese. Se usate i minuti
prepagati nella fascia tariffaria piu' conveniente, ci rimettete;
questo, oltretutto, e' molto probabile, visto che avrete
presumibilmente scelto l'abbonamento piu' adatto alla fascia oraria
che usate di piu'.
Spiegazione: Piero ha un Eurofamily, che ha scelto perché usa il
cellulare per telefonare soltanto di sera o nei fine settimana. Se
sceglie la formula Eurofamily 30, ad esempio, con 25.000 lire al mese
ha i primi 30 minuti prepagati. Ma dato che lui telefona solo nella
fascia oraria piu' economica, 30 minuti prepagati a 170 lire al
minuto equivalgono a uno sconto di 5.100 lire. Piero pero' ha pagato
20.000 lire di canone in piu' rispetto all'Eurofamily senza minuti
prepagati (ora sceso a 5000 al mese di canone).
Altra considerazione, gia' messa a suo tempo nel Telefonino: il
canone si paga tutti i mesi, mentre il traffico lo si paga solo
quando lo si fa. Se scegliete una formula a minuti prepagati,
prepagherete quei minuti anche nei mesi in cui non li usate a fondo
(non sono infatti consentiti riporti). Attenzione!
Tuttavia va detto che nelle formule a minuti prepagati, anche i
minuti non prepagati costano meno rispetto alle formule normali. Ad
esempio, nella fascia piu' cara con un Eurofamily normale si pagano
1500 lire al minuto, mentre con un Eurofamily 60 (con un'ora di
traffico prepagato) si pagano 1150 lire al minuto (piu' IVA) per
tutti i minuti successivi ai 60 prepagati.
Ribassi dei canoni
Se non optate per le formule a minuti prepagati, i canoni scendono in
questo modo:
Eurofamily: da 10.000 a 5.000 lire al mese
Eurotime: da 18.000 a 15.000 lire al mese
Europrofessional: da 50.625 a 35.000 lire al mese
(Cifre IVA esclusa)
Cosa succede agli utenti attuali
Secondo la bolletta TIM, dal primo di maggio gli abbonamenti
Eurofamily ed Eurotime gia' sottoscritti rimangono a canone invariato
ma entrano nella fascia con 10 minuti prepagati; gli abbonati
Europrofessional esistenti mantengono anche loro il canone invariato
ma hanno 30 minuti prepagati.
Migrazione
Una volta a bimestre si potra' passare da una formula all'altra
(all'interno di una delle famiglie di abbonamento Eurofamily,
Eurotime o Europrofessional) gratuitamente andando ad un negozio
TIM.
Attenzione alle telefonate brevi!
Dal primo giugno, TIM segue l'esempio Omnitel e fa pagare 238 lire
(IVA inclusa) all'inizio della telefonata. Il tempo delle telefonata
viene poi calcolato al secondo, anziché a scatti, sulla base delle
tariffe del proprio abbonamento.
Questo in sostanza significa che chi faceva telefonate brevissime
("Pierabuttalapastasonoalcaselloarrivotradieciminuticiao"), che prima
gli costavano uno scatto (151 lire IVA inclusa), ora paghera' 238
lire + i secondi di effettiva conversazione.
In questo modo sparisce, purtroppo, uno dei fattori che rendeva gli
abbonamenti TIM piu' convenienti rispetto agli Omnitel.
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42. Costi delle chiamate cellulari agli 166 - 13 maggio 1997
Finalmente risolto il mistero di quanto costano le chiamate cellulari
ai 166 (i 144 non sono accessibili). Una noticina della TIM, inclusa
nella mia ultima bolletta, elenca chiaramente i costi:
166-8 1785 lire/minuto + tariffa cellulare
166-6 1071 lire/minuto + tariffa cellulare
166-2 714 lire/minuto + tariffa cellulare
166-1 2975 lire/minuto + tariffa cellulare
166-0 476 lire/minuto + tariffa cellulare
(i costi sono calcolati IVA 19% inclusa)
Quindi attenzione: una chiamata diurna da un family a un 166 costa
fino a 2.975+1.820 = 4.795 lire al minuto.
Ogni commento e' superfluo.
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43. Tim Card: storie di ordinaria burocrazia - 16 maggio 1997
Ogni tanto mi dissimulo fra gli innocenti acquirenti di cellulari e
ne seguo uno per vedere "dal vivo" come funzionano le cose. Oggi non
ho pedinato nessuno: avevo un "complice" che mi ha permesso di
seguirlo mentre acquistava una TIM Card. Si e' scontrato con un
patetico muro di gomma di burocrazia. Ma l'ha superato
"all'italiana".....
Va detto che le TIM Card, tessere prepagate GSM, sono un'ottima idea,
copiata anche all'estero (in Belgio, ad esempio). Sono una soluzione
ideale per chi viene dall'estero in Italia e vuole un numero di
telefonino locale temporaneo: gli permettono di evitare completamente
le spese di roaming. Idem vale per le Libero Ricaricabile Omnitel.
Prima sorpresa: le TIM Card sono introvabili. Abbiamo dovuto girare
numerosi negozi, sentendoci dire che non ne ricevevano da mesi. Alla
fine, in un supermercato ci hanno detto che l'indomani sarebbe
arrivato un "esile" rifornimento di Card e che bisognava affrettarsi
per essere i primi.
Ci presentiamo il giorno dopo: il mio collega, un traduttore
straniero in visita in Italia, chiede la TIM Card. Gli viene chiesto
un documento d'identita' e il codice fiscale. Io sto in disparte e
ascolto, facendo finta di studiare i cellulari sotto il bancone.
Problema: ovviamente il mio amico, essendo straniero, non ha un
codice fiscale italiano. Non solo: il suo passaporto, guarda un po',
non e' italiano. "E' europeo" ribatte lui "non siamo tutti europei
allo stesso modo?".
Non per TIM. Anzi, non per la Polizia italiana: infatti il negoziante
gentilmente spiega, dopo essersi consultato con il servizio clienti
TIM, che non e' permesso vendere TIM Card agli stranieri, anche se
comunitari, per motivi di pubblica sicurezza.
"Ma come" dice il mio collega "ma io pago in contanti e anticipato,
non posso mica truffare la TIM con questo abbonamento! E avete visto
i miei documenti. Questo e' un passaporto con le mie generalita', se
vuole c'e' anche la patente... Che cos'altro devo dimostrarvi?".
Niente da fare. Il mio collega non puo' avere una TIM Card. Tuttavia,
se vuole puo' fare un abbonamento vero e proprio, gli dice il
negoziante (sul quale, penso io, potrebbe fare telefonate per milioni
e non pagarle, truffando la TIM).
In effetti salta fuori che il problema e' di mafia: sissignore, la
Polizia esige che le TIM Card siano vendute solo a residenti italiani
con documenti d'identita' e codice fiscale validi. In questo modo, se
un criminale telefona a qualcuno usando una TIM Card, guardando il
numero del telefonino nei tabulati TIM la polizia puo' sapere chi ha
fatto la chiamata e risalire dunque al perfido malfattore. Almeno
questa e' la teoria.
In pratica, credete che i malfattori siano cosi' cretini da andare di
persona a comprarsi una TIM Card? Naturalmente mandano qualcun altro
(possibilmente incensurato) al loro posto e poi si fanno dare la TIM
Card.
Fatta la legge, trovato l'inganno -- e' un proverbio che il mio
collega ha imparato presto nelle sue esperienze in Italia. Infatti
gli suggerisco sottovoce di ricorrere ad un prestanome italiano. In
pochi minuti, e sotto gli occhi del negoziante, che e' ben
consapevole del fatto che sta vendendo una TIM Card che verra' usata
da chi secondo legge non ne ha diritto, il prestanome compra la TIM
Card... e la passa immediatamente al mio collega ancor prima di
allontanarsi dal bancone di vendita.
Sia ben chiaro che questa non e' una magagna inventata da TIM: e' una
demenziale norma antimafia. Di cui la mafia, ovviamente, si fa un
baffo, ma di cui gli stranieri in viaggio in Italia pagano le inutili
complicazioni.
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44. Tim Card. due o tre info poco conosciute - 21 maggio 1997
La TIM Card non ha un'attivazione cosi' "immediata" come potrebbe far
pensare la pubblicita'. In un esperimento recente, per essere
precisi, ci sono voluti 45 minuti prima che la rete TIM mi
consentisse di ricevere chiamate su una TIM Card. Le chiamate
uscenti, invece, erano possibili sin da subito.
[Nota: un altro utente di cui ho seguito le vicissitudini ha dovuto
aspettare due giorni].
45 minuti non sono una grande attesa. Basta ricordare che se
acquistate una TIM Card, non sarete reperibili proprio subito: date
un'oretta di margine.
A proposito di attivazione: richiede, come probabilmente sapete, che
l'utente effettui una chiamata. Questo significa spendere subito
parte dell'importo di traffico prepagato. Non e' possibile
"svicolare" da questa spesuccia iniziale chiamando un numero verde o
un altro numero gratuito (tipo il 119 o il 916): la chiamata deve
essere a pagamento, altrimenti la TIM Card non si attiva.
Le confezioni delle TIM Card possono avere un adesivo con la scritta
"PLUG-IN". Questo puo' indurre l'acquirente a pensare che la SIM
all'interno sia di quelle "mini", che magari e' incompatibile con
l'alloggiamento SIM "grande" di molti cellulari. In realta' la
tessera all'interno di queste confezioni e' nel formato grande, ma ha
le prefratture per trasformarla in piccola.
Fra l'altro, l'immagine del chip sull'adesivo mostra una piastra a 6
contatti: 3 su un lato, 2 sull'altro, e 1 rappresentato dalla zona
metallica intorno ai primi 5. Questo e' il "vecchio" formato delle
SIM (ora i contatti sono otto).
Magagne linguistiche: il numero gratuito 916 consente all'utente di
sapere in ogni momento il saldo residuo della sua TIM Card. Il
servizio e' offerto in tre lingue: italiano, inglese e tedesco (non
si sa perché, dato che almeno ufficialmente gli stranieri non possono
comperarle, come ho raccontato in un msg precedente). Tramite il
cellulare si puo' scegliere in qualsiasi momento una di queste tre
lingue.
La cosa buffa e' che il saldo iniziale in italiano e', come scandito
dalla vocina elettronica, "cinquanta mila lire". Quello inglese, of
course, e' "fifty thousand lire". Ma quello tedesco e' piu' ricco:
infatti dice "funfzig ein tausend", che e' tedesco un po'
maccheronico per dire "cinquantUNO mila". Ovviamente e' un errore del
programma di sintesi vocale, ma e' molto comico.
Il messaggio gratuito che si ottiene quando si chiama una TIM Card
non ancora attivata, invece, e' sbagliato in inglese. Una voce
assolutamente non madrelingua dice infatti "The number you have
dialled cannot be assessed", che significa "Il numero che avete
composto non puo' essere stimato".
Intendeva dire, probabilmente, "accessed", vale a dire "Non e'
possibile accedere al numero che avete composto".
Strano che con tutti i $ che racimola TIM non abbiano speso
qualcosina per trovare una speaker che sapesse leggere civilmente
l'inglese. Se ci sono responsabili TIM in ascolto, mi offro io gratis
(sono madrelingua inglese)!
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45. Niente roaming nazionale con il Libero Ricaricabile Omnitel - 28
maggio 1997
Sapete probabilmente tutti che Omnitel ha diritto al "roaming
nazionale": in alcune zone d'Italia, puo' usare le stazioni cellulari
TIM per i propri utenti.
Tuttavia c'e' un abbonamento Omnitel che non consente il roaming
nazionale, ed e' proprio il Libero Ricaricabile. E' scritto un po' in
piccolo, ma lo dice il sito Internet di Omnitel (www.omnitel.it).
Fate attenzione, quindi, se lo state valutando. Rischiate di non
poter telefonare in alcune parti del paese, anche se la copertura di
Omnitel sta aumentando.
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46. Shopping cellulare all'estero e in Italia - 6 giugno 1997,
aggiornato il 9 e l'11 giugno 1997
Il Belgio sembra essere un bel posto dove comperare un telefonino. Ho
visto un Philips GSM (senza fronzoli ma recente, compatto e
dignitoso) a 360.000 lire, IVA inclusa e senza dover sottoscrivere
abbonamenti locali.
Considerato che l'IVA in Belgio e' il 21%, se avete la possibilita'
di acquistare in esenzione (basta avere una partita IVA non belga),
la cifra per acquistare un cellulare scende a 297.000 lire.
Aggiornamento del 9 giugno 1997
OK, di solito non faccio pubblicita', ma visto l'interesse suscitato
dai prezzi che ho trovato in Belgio, cito i modelli:
Tutti i prezzi includono l'IVA locale del 21%.
Philips GSM TCD312 (Fizz Dingo) 360.000
Philips GSM Spark VD 768.000
Siemens GSM S6 672.000
Ericsson GSM GH 388 816.000
Tuttavia uno dei piu' informati partecipanti alla ML mi dice che
anche in Italia si compra bene, anzi _meglio_!
Aggiornamento dell'11 giugno 1997
Torno sulla questione dei prezzi dei cellulari GSM all'estero: come
dicevo, un partecipante mi ha mandato un msg in cui indica prezzi (e
punti di vendita) ancora migliori di quelle 360.000 lire ivate che
avevo scovato in Belgio.
Ora che ho avuto il suo cortese OK per citare il msg, ve lo giro tal
quale:
>Ericsson GO118 Lire 299.000 venduto da Bussola (trento)
>Motorola d470 Lire 349.000 venduto da World Music (trento)
>Philips Fizz Lire 299.000 venduto da Media World (s.giovanni lup.- VR)
Sicché si compra meglio in Italia che all'estero.
Non e' consuetudine di questa ML fare pubblicita'; ma informazioni di
questo tipo, a mio modesto parere, sono troppo utili al consumatore per
essere considerate banali inserzioni pubblicitarie. Ma se qualcuno si
offende per la pubblicita' gratuita a marche e modelli, me lo dica.
Buona spesa!
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47. Batterie ricaricabili senza ricaricabatterie - 7 giugno 1997
E' inutile spendere un sacco di soldi in un telefonino ultracompatto
se poi il ricaricabatterie "da viaggio" rimane ingombrante come
quello di un telefonino normale.
Ho visto su un catalogo per corrispondenza delle batterie NiMH che
fanno a meno del ricaricabatterie perché ce l'hanno incorporato, il
che riduce notevolmente gli ingombri.
In pratica, hanno una spina (tipo americano a 2 poli piatti) che si
estrae dal corpo batteria e si innesta direttamente nella presa (in
Italia ci vuole un piccolo adattatore). Il corpo della batteria
racchiude, oltre alle celle della batteria vera e propria, anche la
circuitazione di ricarica.
I modelli di cellulare per i quali vengono offerte queste originali
batterie sono gli Ericsson, tutti i Motorola, e il Nokia 2110. I
costi sono intorno alle cento-centodiecimila lire.
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48. Nuove leggi italiane vietano Internet via satellite - 15 giugno
1997
Questo messaggio c'entra apparentemente un po' poco con la telefonia
in senso stretto, ma se pensate che tutti voi che leggete la ML vi
collegate a Internet via telefono, capirete il nesso.
L'avevo postato originariamente nella mia ML aperiodica su Internet e
dintorni, ma vista l'importanza oserei dire "politica" (nel senso di
limitazione della liberta' d'informazione) e visto il mezzo putiferio
che ha causato il msg, lo riposto anche qui.
Internet via satellite vietata in Italia
A settembre del 1997, il consorzio Eutelsat iniziera' la distribuzione
del servizio Internet tramite i suoi satelliti in tutta Europa. Il
segnale sara' ricevibile con le normali antenne paraboliche e
consentira' un flusso in ricezione di circa 2 megabit al secondo (il
segnale in trasmissione verra' mandato via normale modem e telefono).
Questo, combinato con costi che si aggirano intorno alle centomila lire
l'anno, dovrebbe produrre un salto di qualita' impressionante nell'uso
di Internet. Per dirne una, diventano seriamente possibili le
trasmissioni TV via Internet anche per gli utenti normali.
Questo vale in tutta Europa... ma non in Italia! Infatti il decreto
legislativo 11 febbraio 1997, n. 55, recita all'articolo 6 che
"L'abbonamento alle radiodiffusioni nazionali costituisce titolo alla
installazione e alla utilizzazione di antenne destinate alla
ricezione di programmi radiotelevisivi da satellite, collegate
esclusivamente a ricevitori radiotelevisivi".
All'articolo 20, dedicato alle sanzioni, terzo comma, si legge "Nel
caso in cui l'antenna destinata alla ricezione di programmi
radiotelevisivi via satellite non sia collegata esclusivamente a
ricevitori radiotelevisivi si applica la sanzione amministrativa da
lire cinquecentomila a lire tre milioni".
Il quinto comma dice che "Il ministero delle Poste e delle
telecomunicazioni puo' provvedere direttamente, a spese
dell'interessato, a suggellare o a rimuovere l'impianto e sequestrare
le apparecchiature terminali e gli apparati di rete".
In altre parole, se vi beccano a ricevere Internet via satellite
attaccando il computer alla vostra parabola, vi multano fino a tre
milioni e se non basta vi portano via tutto, computer compreso. Alla
faccia della liberta' d'informazione.
Non tutto e' perduto, pero': questa e' una delle solite centomila leggi che vengono predisposte in Italia ma mai applicate (salvo quando fa comodo per colpire il nemico di turno). Pertanto, visto che sara' impossibile controllare casa per casa chi ha la parabola per vedersi le partite o le donnine nude e chi invece ce l'ha per ricevere Internet, tutta questa manfrina burocratica non servira' a niente. Ognuno di noi si procurera' il proprio ricevitore dati satellitare e saremo tutti criminali.
Fonte: il Sole 24 Ore, 12 giugno 1997, pagina 11.
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49. Nuove tariffe dei servizi 12, 176, eccetera da cellulare TIM - 16
giugno 1997
Dal primo maggio 1997 valgono le seguenti tariffe per le chiamate che
iniziano con la cifra 1 fatte dai cellulari TIM:
12 (elenco abbonati) 12 scatti + tariffa del cellulare
1412 (informazioni sugli abbonati partendo dal numero) 8 scatti +
tariffa del cellulare
176 (richiesta numeri internazionali) 12 scatti + tariffa del
cellulare
197 (chiamate urgenti) 4 scatti + tariffa del cellulare
161 (ora esatta) 4 scatti + tariffa del cellulare
1421 (accesso anonimo a Itapac): tariffa del cellulare
1422 (accesso identificato a Itapac): tariffa del cellulare
116 (soccorso ACI): 1 scatto
160 (Informazioni postali) 4 scatti + tariffa del cellulare
164xx (servizi Pluritel): tariffa del cellulare
167-xxxxxx (numero verde): gratuito
193xx (Golden Number): gratuito
196xx (Golden Number): gratuito
Variano anche le tariffe per chiamare gli 166 dai cellulari, ma
questo l'ho gia' descritto in un altro msg.
Fonte: comunicazione TIM, maggio 1997.
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50. Chiusura della rete ETACS italiana - 17 giugno 1997
Aggiornamento per pagina 17 del "Telefonino": a giugno del 1997, il
Ministero delle Poste italiano ha stabilito che le frequenze radio
cesseranno di essere disponibili per la rete ETACS entro il 2005. E'
prevedibile quindi che poco dopo il 2000 la rete verra' gradualmente
smantellata, rendendo man mano inutilizzabili i telefonini ETACS.
Fonte: il Giornale, 14 giugno 1997, pagina 18.
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51. Aggiornamento costi SMS in roaming - 23 giugno 1997
Un piccolo aggiornamento per i lettori del mio libro:
Pagina 171: Le "massicce variazioni" che prevedevo nella nota a
proposito degli SMS ricevuti in roaming si sono avverate. Anche se
molti operatori Omnitel al Servizio Clienti (190) giurano il
contrario, infatti adesso se un utente Omnitel riceve uno Short
Message mentre e' in roaming all'estero non paga niente.
Fonte: verifica personale fatta in Inghilterra il 18 aprile 1997.
[Prima -- almeno secondo gli operatori -- si pagava UN MINUTO DI
INTERNAZIONALE!]
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52. Tutti i numeri di telefono italiani cambieranno (DUE VOLTE) - 2
luglio 1997
Fossi in voi, amici e amiche, mi preparerei alla fine millennio con
una massiccia dose di pastiglie di fosforo, come sto facendo io.
Infatti oltre a ricordare come si usa l'euro, come funziona il
"nuovo" stato italiano, e oltre a pregare che il problema dell'anno
2000 non vi azzeri il conto in banca, dovremo ricordare DUE cambi
completi della numerazione dei telefoni.
Tenetevi forte, la botta e' dura.
19 giugno 1998. Per fare qualsiasi numero italiano dall'Italia
bisognera' includere il prefisso. Se sono a Milano e chiamo Milano
(anche il mio vicino di casa), dovro' comporre lo 02 prima del suo
numero.
Se voglio farmi chiamare dall'estero, dovro' avvisare che da quel
momento in poi chi mi chiama dovra' comporre il prefisso italiano (in
genere 0039) seguito dal mio prefisso teleselettivo, ma senza
togliere lo zero come si e' fatto fino ad ora.
Insomma, per chiamare l'utente di Milano dall'estero non si fara'
piu' 0039-2-123456, ma si dovra' fare 0039-02-123456.
Meta' dicembre 1998. Appena dopo che ci saremo ripresi da questo caos
e avremo ristampato biglietti da visita, bollettari, fatture, carte
intestate, aggiornato pagine Web e simili, si cambiera' tutto di nuovo.
Al posto dello zero del prefisso interurbano andra' un bel 4. Per cui
l'utente di Milano da 02-123456 diventera' 42-123456. Per chiamarlo,
tutti gli italiani, compresi i suoi vicini di casa, dovranno comporre
il numero incluso il "prefisso" 42.
Chi lo chiama dall'estero continuera' a mettere il prefisso per
l'Italia, per cui comporra' 0039-42-123456.
Cambiera' anche la numerazione dei cellulari: verra' eliminato lo
zero iniziale, che diverra' un 3. Cosi' il numero 0347-123456
diverra' 3347-123456 e per chiamarlo dall'estero si comporra'
0039-3347-123456.
[Speriamo che con l'occasione si renda uniforme la tariffa per
chiamare qualsiasi cellulare dalla rete fissa. Sarebbe un piccolo
sollievo al posto dei nove prefissi attuali]
Fonte: Il nuovo piano regolatore delle telecomunicazioni, descritto a
pag. 14 del Sole 24 ore di martedi' 1 luglio 1997.
Spero di non avervi rovinato la giornata.
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53. Aggiornamento accesso alla segreteria Omnitel - 6 luglio 1997
Un lettore nonche' partecipante alla mailing list mi segnala questo
aggiornamento, che vi giro volentieri:
Pagina 108: da giugno 1997, per sapere se ci sono messaggi nella
vostra segreteria Omnitel usando un telefono della rete fissa (o
qualsiasi apparecchio che non sia il vostro telefonino) o
dall'estero, non e' piu' necessario comporre lo 0347 20.20.200 o 0347
20.20.300 a seconda della cifra iniziale dell'abbonamento piu' il
proprio numero di telefonino.
Ora e' sufficiente chiamare il numero del proprio telefonino,
inserendo 20 fra il prefisso e il numero. Ad esempio, l'abbonato
numero 0347-12.13.14.15 chiamera' lo 0347-20-12.13.14.15.
Fonte: rivista "Segnale libero" Omnitel, anno 2 n. 2, p. 9.
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54. Nuovi numeri 199-xx.xx.xx - 9 luglio 1997
Dopo gli 144 e gli 166, un altro prefisso "a rischio?". Tranquilli,
e' meno allarmante di quel che sembra.
Sfogliando Sorrisi e Canzoni di questa settimana ho pescato la
pubblicita' del Cynar, dove si invita a chiamare il 199.109.109 per
partecipare a un concorso piu' o meno irrilevante.
Allarmato dalla forma di quel prefisso, cosi' simile all'144 e 166,
ho telefonato al volo al 187 per chiedere informazioni.
L'operatore Pavia 142 risponde seccata che "non e' una linea Telecom"
e che quindi non sa dirmi quanto costa.
"Ma scusi, se non e' una linea Telecom, di chi e'?" ho chiesto io.
Dopotutto in Italia esiste ancora il monopolio telefonico. Seguono
balbettii sconclusionati, secondo i quali i numeri 199 sarebbero come
gli 197 (chiamate urgenti) e comunque non si puo' sapere quanto
costano "perché non sono linee Telecom". Suggerisce di chiamare
l'Ufficio Prenotazioni (1795) perché forse loro sanno qualcosa.
Chiamo il 188, risponde l'operatore numero 0870, che casca dalle
nuvole e mi chiede dove mai ho visto questo numero 199; secondo lui
non esiste e io mi sto sbagliando. Quando gli dico che e'
reclamizzato su Sorrisi & Canzoni si arrende all'evidenza. Il suo
esperto e prezioso consiglio e' di provare a chiamare il numero e
vedere quanto mi costa.
Grazie, chissa' quanto piglia di stipendio per dare suggerimenti
cosi' astuti. Comunque, per risparmiare fatica a voi e per chiudere
la faccenda, chiamo l'199.109.109.
"Telecom Italia" risponde la vocina registrata "informazione
gratuita..." eccetera. Insomma, la vocina dice che la chiamata costa
quanto un'interurbana fra 30 e 60 km.
Rimane il dubbio di sapere quanto costa un'interurbana fra 30 e 60
km. Chissa' se al 187 lo sanno, viste le nuove tariffe appena
introdotte.
Manco a dirlo, ho riagganciato subito prima che finisse l'annuncio
gratuito. Tanto il Cynar non lo bevo!
Ho poi chiamato il 177 (servizio reclami) e ho sporto reclamo,
indicando i numeri identificativi degli operatori. L'addetto al 177
mi ha richiamato e spiegato quello che avevo gia' sentito
dall'annuncio gratuito. Ha detto anche molte altre cose che vi
risparmio, visto che si tratta di "giustificazioni" della
disinformazione espresse in buon commercialese.
Morale della favola: quando chiamate la Telecom per informazioni,
prendete SEMPRE nota dell'identificativo delle persone con cui
parlate. Se non vi danno informazioni chiare, o se non sanno dirvi a
chi chiederle, protestate al volo al 177. Se stiamo zitti e
sopportiamo, la Telecom non avra' mai modo di sapere quanto siano
impreparati (e talvolta proprio cafoni) i suoi operatori.
Tanto la chiamata al 177 e' gratuita e sfogarsi fa bene.
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55. Documentazione del traffico incompleta: perché? - 10 luglio 1997
Come probabilmente sapete, sulla rete fissa e' possibile richiedere
la documentazione del traffico gratuita e quasi integrale, nel senso
che elenca tutte le chiamate (interurbane, internazionali e urbane)
ma solo se consumano piu' di 4 scatti.
Quando ho chiesto al responsabile del 177 (servizio reclami Telecom)
il motivo di questa limitazione, mi ha spiegato che la Telecom e'
obbligata per legge a fornire il servizio in questo modo (non mi ha
saputo dare gli estremi della legge). Il motivo, a suo dire, e' che
una documentazione davvero integrale rischiava di violare la
confidenzialita' dell'utente. Ecco come (non ridete).
Metti caso, dice testualmente il 177, che uno abbia l'amante e le
telefoni da casa. La moglie potrebbe scoprirlo dalla documentazione.
Sicché il legislatore avrebbe ordinato a Telecom di non documentare
le telefonate di meno di 4 scatti per questo motivo. Forse i
legislatori sono grandi cornificatori e si vogliono parare le
spalle?
Mi domando come mai questo problema non e' stato posto per i
cellulari (dove la documentazione e' davvero integrale). Oltretutto,
se uno telefona all'amante e consuma piu' di 4 scatti alla volta, la
chiamata viene documentata comunque: quindi che c'entra la privacy?
Il 177 giura serissimamente che e' il legislatore ad avere disposto
in tal senso e che la Telecom esegue e basta. Non solo: afferma senza
traccia di ironia che la scelta e' stata fatta per venire incontro
"alle esigenze della maggioranza dei clienti Telecom". In altre
parole, la maggioranza dei clienti Telecom fa le corna alla moglie?
Io l'ho chiesto, ma la risposta e' stata, come dire, imbarazzata.
A parte la spiegazione un po' farneticante del responsabile Telecom,
ci potrebbe essere un motivo piu' serio del pericolo-corna per questa
mancata documentazione.
Immaginate un bambino maltrattato che chiama il Telefono Azzurro da
casa (costo: zero scatti, quindi non documentato). Se i suoi genitori
vedessero la chiamata in bolletta, potrebbero fargli passare dei
guai.
Lo stesso scenario potrebbe valere per i numeri verdi tipo Drogatel o
quelli della Alcolisti Anonimi, per il Telefono Rosa eccetera.
Avere una documentazione incompleta del traffico e' una scocciatura,
ma credo che se i motivi sono questi valga la pena di accettarla.
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56. Cordless compatibili Fido ora in vendita - 12 luglio 1997,
aggiornato il 5 agosto 1997
Gli apparecchi cordless compatibili con il sistema Fido della Telecom
sono ora in vendita. Per sapere se un cordless sara' compatibile con
Fido e con gli altri sistemi DECT, verificate che sia conforme allo
standard GAP (Generic Access Profile). Tuttavia la conformita' allo
standard GAP e' necessaria ma non e' di per sé sufficiente perché un
cordless possa usare il Fido.
Infatti dalla Italian Cellular Home Page
(http://www.venus.it/cellular) mi giunge questa precisazione, che vi
giro con il permesso del mittente:
"E' vero che tutti i cordless con protocollo GAP sono compatibili con
FIDO (un elenco molto piu' completo lo trovi sul mio sito
http://www.venus.it/cellular/dect/handsets), ma la Telecom ha reso
noto che almeno inizialmente gli unici telefoni che verranno
abilitati per il servizio FIDO sono il DECTY ed il DECTOP FREE.
Entrambi i telefoni, commercializzati solo da Telecom Italia, hanno
un software modificato rispetto a quello fornito dalle case
costruttrici, con alcune funzionalita' specifiche per il servizio
FIDO di Telecom Italia."
Comunque eccovi una breve e parziale lista di prodotti compatibili
GAP gia' in vendita: Bosch DECT-COM 557, Panasonic KX-TCD915JT,
Philips Xalio 6200 Plus e Xalio 6600 Vox, Siemens Gigaset
1010/1054/1015 (l'unico di cui ho il prezzo, che e' 450.000 lire per
il 1010), Telecom Decty. [Fonte: Guida ai Telefoni Cellulari, Gruppo
Futura, n. 10 (estate 1997)]
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57. Codici per cellulari Siemens - Tetris nel telefonino - 9
settembre 1997
Che diamine, le bambine dormono, il Majordomo pare funzionare...
quasi quasi mi arrischio a scrivere un breve articolo.
Vi segnalo un sito interessante: www.gsmag.com, tutto dedicato ai GSM
in Europa e altrove. Ci sono molte info interessanti e una bella
mailing list; ma ahinoi, e' tutto in inglese. Se ve la cavate con
questa lingua, troverete molte chicche. L'autore del sito ha anche un
certo senso (caustico) dell'umorismo che non guasta.
Ma veniamo alla questione chiave: i codici per i cellulari Siemens.
Nel mio libro "il Telefonino" (Apogeo) accennavo all'esistenza di un
cellulare sul quale si puo' giocare a Tetris. Visto che tanti di voi
me l'hanno chiesto, OK, vi dico di quale telefonino si tratta.
Ma ricordate che usate questi codici a vostro rischio e pericolo.
Io per primo non li ho verificati ne' intendo farlo, anche se li
considero affidabili visto che mi arrivano da due fonti indipendenti.
Se qualcuno li prova e funzionano, me lo dica. Idem se fanno uscire
fumo azzurro dal telefonino ;-).
I codici sono validi per SIEMENS S1/S3/S3 COM/S4 e SONY CMDX-1000.
Attivazione MONITOR MODE
Siemens S1/S3: Menu, 9 (Phone Options), 7 (Phone Status), tasto MENU
sinistro, 5553756, tasto di riaggancio (quello rosso).
Siemens S3 COM/S4/Sony CMDX-1000: come sopra, ma con 7684666 al posto
della sequenza di numeri precedente.
Uso del MONITOR MODE
Premere il pulsante destro di controllo del display per passare dalla
modalita' 1 alla 2 e viceversa.
Ripremendo il pulsante dovreste ottenere l'elenco delle sei celle che
trasmettono i segnali piu' forti in quel momento.
CH Channel Number / numero canale
RX Signal Strength (dB) / Intensita' del segnale
N NCC (Colour Code)
B BCC (Colour Code)
CI Cell ID (in Hex)
C1+ Tempo prima che il telefonino faccia handover forzato
LAI Location Area Identity.
Visualizza il Network ID code (42F010 = 240.01) e l'MSC
TXPWR Transmit Power (dB) / Potenza di trasmissione
RXAM Receive signal strength cut-off point / soglia di stacco del
segnale in ricezione
TS Time Slot Number (solo durante chiamate)
TA Timing Advance. Anticipo per sincronizzazione:
distanza dal trasmettitore in km x 2 (solo durante chiamate)
PL Power Level / livello di potenza (solo durante chiamate)
Tetris sul Siemens S1
Accendere il telefono e immettere il PIN. Prima che il telefono si
colleghi alla rete GSM, eseguire le seguenti operazioni:
Scegliere F 9 (impostazione funzioni)
Scegliere "send own number" e premere il pulsante destro di scelta.
Premere 9.
Buon divertimento! Usate il 2 come freccia a sinistra e l'8 come
freccia a destra, girate il blocco con 5 e fatelo cadere con 4.
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58. Cellulari tristandard da Ericsson - 17 settembre 1997
Mentre in Italia si dibatte piuttosto sterilmente sul futuro terzo
gestore e il DECT e' fermo per l'ennesima polemica su chi deve fare
cosa e perche', all'estero la tecnologia non indugia di certo.
Da piu' parti si e' suggerito che il DECT da solo non basta, a causa
dei limiti di copertura (solo cittadina): l'ideale sarebbe un
telefonino bistandard, che funzionasse da GSM fuori citta' e da DECT
in ambito cittadino.
Alcune case produttrici hanno gia' annunciato e commercializzato
cellulari bistandard, abbinando vari tipi di rete cellulare, ma
Ericsson ha fatto un passo in piu': ha iniziato la vendita del primo
cellulare tristandard digitale in due modelli: il PD328 e il PD398.
Questi cellulari funzionano su tre reti differenti: il D-AMPS a 1900
MHz, il D-AMPS a 800 MHz e l'AMPS a 800 MHz. Certo, sono reti della
stessa famiglia e non vengono usate in Europa (sono usate in 90
paesi, fra cui Nuova Zelanda e Brasile, per un totale di 74 milioni
di utenti); ma e' comunque un risultato notevole, specialmente
considerato che gli apparecchi mantengono le stesse minute dimensioni
cui la Ericsson ci ha abituato: sono grandi come il GH337 e il 338
(con aletta copritastiera). L'unica differenza e' la grandezza
dell'antenna fissa, che sporge considerevolmente dal telefonino (e'
lunga come meta' dell'apparecchio).
Fonte: inserzione pubblicitaria Ericsson, Time International, 17
settembre 1997.
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59. Roaming TIM in USA - 20 settembre 1997
Il 18 settembre scorso (1997) TIM e il gestore statunitense Omnipoint
hanno attivato il roaming reciproco: gli utenti TIM possono usare il
proprio abbonamento GSM anche nello Stato di New York, mentre gli
abbonati Omnipoint possono usare il proprio abbonamento sulla rete TIM
in Italia (a condizione di essere residenti nello Stato di NY).
Attenzione, pero': si tratta di un "SIM roaming". In altre parole,
l'abbonato TIM deve inserire la propria SIM in un cellulare Omnipoint
(noleggiabile a basso prezzo) e viceversa. Questo e' richiesto dalle
frequenze differenti usate in USA (1900 MHz) e in Italia (900 MHz) e
permette comunque di mantenere il proprio numero di telefonino.
Si tratta di una soluzione comunque provvisoria in attesa della
prossima commercializzazione dei cellulari multibanda.
Fonte: il Sole 24 ore, 19 settembre 1997, p. 14.
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60. Trasmissione dati GSM a 64 kbps - 20 settembre 1997
Se state pensando di investire in un sistema di trasmissione dati/fax
per il vostro telefonino, vi conviene aspettare qualche mese.
Entro l'anno prossimo, infatti, verra' introdotto lo standard "GSM 2
plus": a parte la possibilita' di operare su piu' bande (non solo i
900 MHz europei ma anche i 1900 MHz del GSM statunitense), la
velocita' massima reale (non compressa) di trasmissione dati passera'
dai 9600 bps di oggi a 64 kbps, vale a dire quanto una linea fissa
ISDN.
Fonte: il Sole 24 ore, 19 settembre 1997, p. 14.
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61. Cellulari nella bara? - 29 settembre 1997
Perdonatemi il tema un po' macabro, ma non siete mai stati colpiti
dall'idea angosciante di essere ritenuti morti (che so, dopo un coma)
e invece risvegliarvi sigillati nella bara?
Dopotutto, casi (documentati) come questi ne sono successi. Chi lavora
nei cimiteri, poi, racconta spesso delle posizioni molto strane in cui
vengono trovati taluni cadaveri durante le riesumazioni.... brr.
Il pensiero mi ha colto leggendo un articolo che e' stato pubblicato
da numerosi quotidiani italiani con tono piuttosto ironico. Il 22
settembre 1997, in un paese alle porte di Rho (Milano), si sono
tenuti i funerali di un giovane di 25 anni finito in coma e
dichiarato morto dopo un incidente stradale. La madre, angosciata
dalla possibilita' di una morte apparente, ha riposto un telefonino
acceso nel taschino del vestito indossato dal figlio.
[Fonte: il Giornale, 27 settembre 1997]
Parliamone seriamente: se avete di queste paure (tutto sommato
comprensibili: un sondaggino fra parenti e amici mi ha rivelato che
sono in molti ad averle), qual e' la strategia migliore per avere
buone probabilita' di sopravvivere a un evento cosi' drammatico?
Per prima cosa, la madre sbaglia lasciando il telefonino acceso: dato
che e' il presunto defunto che deve chiamare soccorso e che di
ricevere telefonate non gliene cale, e' meglio spegnere il cellulare
per far durare il piu' possibile a lungo la batteria.
In secondo luogo, riporre il telefono nel taschino potrebbe
significare che il ragazzo non possa raggiungerlo: le bare sono
notoriamente luoghi angusti. Meglio metterglielo in mano oppure
fissarlo al coperchio, in modo che possa azionare il cellulare con la
bocca e vedere se riesce a comporre il 113.
Infine, e' meglio mettersi d'accordo prima dell'infausto evento: se il
giovane si dovesse svegliare, si accorgera' di avere un telefonino nel
taschino, o si fara' prendere dal panico?
Poi c'e la questione del segnale: dovendo scegliere, suggerirei un
abbonamento ETACS o GSM di TIM. La copertura e' attualmente piu'
estesa di quella di Omnitel (il segnale TIM e' mediamente piu' forte)
e un metro di terra produce un bel po' di attenuazione. In piu', in
determinate circostanze, la bara puo' avere uno strato metallico
(zinco) che trattiene molto le onde radio. Quindi meglio scegliere il
gestore che offre maggiori possibilita' di poter telefonare
correttamente anche in condizioni di segnale critiche.
C'e' anche il rischio di non essere creduti se si telefona al 113 o al
112 e si dice di chiamare soccorso dall'interno di una bara. Meglio
mettersi d'accordo per tempo, magari con delle disposizioni
testamentarie precise, e telefonare a un parente o un amico fidato
che sia al corrente del piano d'emergenza. Quindi, nel caso dei GSM,
non conviene togliere la carta SIM dall'apparecchio (le chiamate al
112 si possono fare anche senza SIM inserita) per riusarla.
Ultima questione: un abbonamento ETACS dara' meno problemi burocratici
con TIM: Infatti le carte SIM sono di proprieta' della societa' che le
emette e in teoria vanno restituite (in pratica non lo fanno in molti).
Sarebbe piuttosto difficile convincere Omnitel o TIM che la SIM non e'
restituibile perché tumulata insieme al caro estinto.
Mi rendo conto che questo e' senz'altro uno degli articoli piu' strani
che ho pubblicato in questa mailing list. Se ho turbato i vostri sonni
scegliendo argomenti cosi' oltretombali, probabilmente e' perché anche
i miei sonni sono molto inquieti, ultimamente, a causa delle mie
neonate gemelline!
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62. Cellulari e terremoto - 7 ottobre 1997
Le comunicazioni sono fondamentali nei disastri naturali. Che cosa
succede nelle zone d'Italia colpite dal terremoto? Il cellulare e'
davvero una risorsa d'emergenza utile, come lo fu nelle inondazioni
che colpirono la pianura padana tempo addietro?
Vi segnalo questa spiegazione, che mi e' stata data (passando per la
Francia: quando si dice la stranezza di Internet) da Fabrizio
Marincola, uno dei responsabili dell'allestimento dei ponti
telefonici nelle situazioni d'emergenza.
Avvertenzine legali
Cito il suo msg sostanzialmente pari pari: le dichiarazioni sono sotto
la sua responsabilita', nel senso che non le posso confermare come in
genere faccio per i msg, ma non ho alcun motivo di dubitare della
fonte.
Comunque condivido in pieno la sua analisi.
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1) ha allestito dei ponti radio d'emergenza, per stabilire i contatti
fra i vari operatori della Protezione Civile sparsi nelle zone colpite
dal sisma. In simili situazioni i ponti radio funzionano molto meglio
di quelli telefonici: le linee non sono disturbate, si puo'
contemporaneamente comunicare la stessa informazione a quante persone
si vuole (una, due o tutte) fra quelle collegate alla mini-rete, etc.
Unico contrattempo: puo' andar via la corrente elettrica. I ponti radio
sono comunque attrezzati con dei gruppi elettrogeni che danno
un'autonomia di 48 ore, quindi non vi sono grossi problemi.
2) Molte delle zone in questione prima del terremoto non erano affatto
coperte dai ripetitori Tim o Omnitel. Si tratta spesso di un
incasinatissimo dedalo di valli, vallette e monti. Purtroppo mi pare
che uno dei lati oscuri delle privatizzazioni sia proprio questo: le
aziende pensano piu' all'utile che a fornire i loro servizi a TUTTI i
cittadini. Probabilmente l'installare un ripetitore per poche decine
di utenti potenziali veniva giudicato antieconomico (mia
supposizione).
3) Adesso Tim e Omnitel, per eliminare l'inconveniente, hanno
installato dei ripetitori d'emergenza, coprendo cosi' egregiamente
tutte le zone colpite dal terremoto. Anche il roaming fra le due
compagnie funziona molto bene. Insomma, pare che a volte in Italia ci
voglia un terremoto per far si che alcune cose funzionino.
4) L'Omnitel ha fornito (gratis) un buon numero di bellissimi
cellulari agli operatori della Protezione Civile presenti nella zona,
con la possibilita' di fare gratuitamente quante chiamate vogliono su
tutto il territorio nazionale (le dette linee, scanso equivoci, non
sono comunque abilitate alle chiamate all'estero, per evitare che i
beneficiari chiamino gratis, molto italianamente, la fidanzata in
Brasile, lo zio d'America o il fratello che fa il monaco buddista a
Tokio).
La mossa e' senza dubbio pubblicitaria, ma ben venga quella
pubblicita' che, invece di bombardarci di stupidaggini, offre un
concreto e gradito servizio a un paese in stato di emergenza.
--- end quote ---
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63. Scusi, posso fare un'urbana? Telecom denunciata al Garante - 9
ottobre 1997
Lo so che nessuno di voi ci e' cascato: l'abbiamo capito tutti che lo
spot della Telecom a proposito delle urbane dice un sacco di fesserie.
Chiedo scusa subito per la lunghezza di questo msg, ma mi sono
permesso vista la natura del testo che vi devo citare.
La Citta' Invisibile, organizzazione di cui non sempre condivido idee
(e ideologie) e progetti ma che stavolta ha fatto un lavoro coi
controfiocchi, ha denunciato Telecom Italia al Garante per la
concorrenza per questi spot. Vi allego il testo della denuncia, che
e' redatto un po' in burocratese ma dimostra di essere frutto di un
bel lavoro di documentazione.
Per chi ha fretta riassumo e commento le accuse principali:
NOVE scatti per un'ora di telefonata urbana? Nella fascia economica
uno scatto dura 6 minuti e 40 secondi (400 secondi). Moltiplicato
banalmente per nove fa esattamente 3600 secondi. Un solo secondo di
piu' e andava giu' anche il decimo scatto.Considerato anche che la
durata dello scatto sulle chiamate urbane non e' sempre esatta a
partire dall'inizio della telefonata (a causa del famoso "ciclico"),
e' irrealistico pensare che la gente riesca a telefonare per un'ora
esatta con nove scatti, anche se tenesse un cronometro in mano.
Una telefonata _urbana_ in aperta campagna? Le ambientazioni degli
spot sono molto rurali. E' irrealistico che in zone come queste ci
sia un POP (punto di accesso a Internet) raggiungibile con una
chiamata urbana vera (occhio: non con una chiamata senza prefisso; e'
diverso). Come troppi utenti Internet ben sanno, i POP dei provider
Internet sono situati nelle citta', e chiamarli da fuori significa,
pur senza prefisso, pagare tariffa interurbana. I costi indicati da
Telecom sono validi soltanto se la signorina tetesca dello spot
chiama all'interno del paesello, ma questo Telecom non lo dice.
Lo scatto a 127 lire piu' IVA? Ditemi dove si trova, in Italia, un
posto pubblico dove il gestore conceda l'uso del proprio telefono
(addirittura vi permetta di staccarlo per attaccarci un
computer....). Eh gia', perche' se la connessione Internet la fate da
un Posto Telefonico Pubblico (tipo cabina a gettone, per intenderci),
gli scatti costano 168 lire l'uno piu' IVA, non 127, e le tre monete
dello spot non bastano piu'.
In nessun punto dello spot si dice che quei nove scatti si pagano
soltanto nella fascia economica: in quella normale si spenderebbe
quasi il doppio.
"Non lo sai che le tariffe urbane italiane sono tra le piu' basse
d'Europa?". Una balla colossale: leggete i dati OECD nelle tabelle
qui sotto
La Citta' Invisibile sospetta poi che la scelta di basare lo spot su
una sessione Internet, invece che su una telefonata vocale, serva per
promuovere occultamente il servizio Internet di Telecom. Su questo
sono d'accordo, ma credo che sia un problema marginale rispetto al
raggiro che Telecom fa sugli altri aspetti dello spot. Ma e' pur
sempre un comportamento scorretto.
Cedo la parola alla denuncia della Citta' Invisibile.
---- begin quote ------
Testo della denuncia di Citta` Invisibile all'AGCM
Ecco il testo finale che e` stato spedito all'Antitrust, con molti
ringraziamenti a tutti quelli che hanno mandato commenti e proposte.
Il documento e` anche disponibile sul Web all'indirizzo <http://www.citinv.it/ossreti/denuncia-agcm.html>; chi lo volesse in formato Word oppure desiderasse ulteriori informazioni sul proseguimento della campagna puo` scrivere a <pr@citinv.it>. --------------------------------------------------------------------- Alla spettabile attenzione: Ufficio Pubblicita' Ingannevole, Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato Via Liguria n. 26 - 00187 Roma L'Associazione telematica "La Citta' Invisibile", con sede in Via San Felice n. 98, 40122, Bologna, indirizzo Internet <http://www.citinv.it>, E-mail: <poli-coord@citinv.it>, i cui soci sono consumatori dei servizi di telecomunicazione forniti in regime di concessione dalla societa' Telecom Italia e dei servizi collegati all'utilizzo della rete telematica Internet, denuncia all'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato il l'ingannevolezza di alcuni messaggi pubblicitari ex. Decreto Legislativo n. 74 del 1992. I messaggi pubblicitari di cui all'oggetto della presente denuncia sono stati trasmessi durante la prima settimana di ottobre 1997 dalle reti televisive pubbliche nazionali per conto dell'azienda Telecom Italia. In uno di questi messaggi, trasmesso alle ore 19:30 circa del giorno 3 ottobre 1997, una giovane donna, per mezzo di un personal computer si collega alla rete Internet per un periodo di un'ora. Al termine del periodo, un "contascatti" nel locale pubblico ove si e' effettuato il collegamento permette di rilevare che il costo della telefonata ammonta a 9 "scatti", "meno di un caffe'", pagata per mezzo di tre monete. Il messaggio pubblicitario si conclude con l'affermazione che la tariffa urbana in Italia e' "tra le piu' basse d'Europa". Altri messaggi pubblicitari sono stati trasmessi dalle reti televisive nel periodo indicato, con diverse ambientazioni ma col medesimo contenuto informativo. Il denunciante ritiene che il messaggio pubblicitario di cui all'oggetto presenti elementi di ingannevolezza che riguardano il prezzo, come esso viene calcolato, e le caratteristiche dei servizi venduti dalla societa' Telecom Italia. Argomentazioni: 1) Servizio pubblicizzato. Essendo Telecom Italia, tramite i servizi VOL e TIN, fornitrice di accesso alla rete telematica Internet per il largo pubblico, con una posizione largamente dominante nel mercato "consumer" e con una quota di mercato notevolissima e uguale al 53% del totale, e avendo Telecom Italia manifestato l'intenzione di ampliare ulteriormente la sua clientela, per raggiungere una quota di mercato uguale al 60% nell'anno 2000, di un totale previsto di 1,7 milioni di consumatori (fonte dei dati: F. De Brabant, Responsabile. Strategie e Innovazione Telecom Italia, al Convegno Systech TLC FORUM' 97 ROMA - Ambasciatori Palace Hotel 24-25, Settembre 1997), e' lecito ritenere che il messaggio pubblicitario, oltre a voler convincere il pubblico circa l'economicita' delle tariffe telefoniche urbane praticate da Telecom Italia, si prefigga anche di influenzare le scelte dei consumatori riguardo all'accesso alla rete telematica Internet, in modo da privilegiare i menzionati servizi VOL e TIN. 2) Accesso alla rete Internet. Il messaggio lascia intendere che per accedere alla rete telematica Internet e' necessaria una telefonata per cui si paga una tariffa urbana. Per accedere alla rete Internet e' necessaria una telefonata dal luogo in cui ci si trova (per esempio, la propria abitazione) al "punto di presenza" dell'Internet Service Provider (d'ora in poi, ISP) di cui si e' clienti. Nella realta', come e' noto a molti utenti della rete telematica Internet, ma non alla moltitudine della popolazione italiana a cui e' rivolta la comunicazione pubblicitaria, a causa anche della modestissima estensione dei settori telefonici in cui si applica la tariffa urbana in Italia, rispetto ad altri paesi europei, soltanto una parte relativamente ridotta della popolazione e' in grado di collegarsi a un "punto di presenza" di un "ISP" per mezzo di una telefonata urbana. Da cui segue l'ingannevolezza del messaggio
pubblicitario.
3) Tariffa per un'ora di connessione.
Il messaggio pubblicitario di cui all'oggetto di questa denuncia
comunica un prezzo per un servizio che e' inferiore a quello
reale. Si afferma che una telefonata urbana della durata di un'ora
costa soltanto nove scatti, "meno di un caffe'", pagati per mezzo
di tre monete. Nella realta', 9 scatti, durante la fascia oraria
serale e notturna, permettono di effettuare una chiamata della
durata inferiore ai 60 minuti. Esattamente 60 minuti di
conversazione costano 10 scatti. Inoltre, tre monete non sono
sufficienti per pagare, da un posto telefonico pubblico, ne' 9 ne'
10 scatti. Sarebbero necessarie rispettivamente 1800 o 2000 lire,
pagabili per mezzo di almeno una banconota o almeno quattro monete,
nei tagli attualmente disponibili.
4) Confronto internazionale.
Il messaggio pubblicitario afferma che le tariffe urbane di Telecom
Italia sono "tra le piu' basse in Europa". Dati di fonte OECD, che
riportiamo al punto 4.a), smentiscono questa
affermazione. Ulteriori considerazioni circa la natura del servizio
pubblicizzato e le caratteristiche concrete della tariffazione
urbana praticata da Telecom Italia, che si differenziano da molte
altre "telecom" europee, che riportiamo ai punti 4.b) e 4.c),
rafforzano questa conclusione.
4.a) Il confronto internazionale con dati di fonte OECD.
Riportiamo di seguito la tabella 6.5, a pagina 114 del
"Communication Outlook 1997", OECD, Rue Andre-Pascal,
75775 PARIS CEDEX, France
Il "paniere" utilizzato per la costruzione dei numeri indice che
compongono la tabella comprende il costo di allacciamento
(ammortizzato su 5 anni), il canone, 20 chiamate locali di un'ora
l'una. La seconda parte della tabelle (terza e quarta colonna) si
riferisce invece a un paniere che comprende 30 chiamate locali di
un'ora l'una. Altri dettagli sulla costruzione della tabella sono
riportati nella pubblicazione citata.
Montly Basket of local PSTN residential charges, 1996, US$
20h/month 30h/month
Peak Off peak Peak Off peak
Canada 11,99 11,99 11,99 11,99
Australia 13,71 13,71 15,55 15,55
US 13,93 13,93 14,76 14,76
Iceland 15,51 10,78 20,24 13,15
New Zeland 21 21 21 21
Finland 29,55 17,72 36,25 18,5
Greece 29,98 29,98 39,6 39,6
Mexico 30,2 30,2 30,2 30,2
Spain 31,01 31,01 40,13 40,13
Turkey 31,19 31,19 45,32 45,32
Japan 33,28 33,28 44,63 44,63
Sweden 34,55 29,8 46,43 39,3
Luxembourg 38,44 22,26 54,62 30,35
France 43,25 30,94 61,71 43,25
Italy 43,4 28,72 60,34 38,32
Norway 44,33 24,17 59,45 29,21
Netherlands 50,58 32,57 68,59 41,58
UK 53,42 31,87 71,89 39,57
Belgium 53,89 27,19 73,91 33,86
Switzerland 56,08 35,18 76,97 45,63
Germany 57,92 39,55 80,89 53,33
Denmark 58,29 36,32 80,25 47,3
Portugal 59,58 39,09 80,07 49,34
Austria 69,95 69,95 98,31 98,31
Ireland 78,49 30,77 108,32 36,73
Media OECD 40,14 28,93 53,66 36,84
(I dati US sono quelli della Rochester Telephone; I dati UK sono
quelli BT e tengono conto della possibilita' di ottenere degli
"sconti volume" previsti, per esempio schemi di tipo "friend and
family").
E' opinione del denunciante che, nel linguaggio comune, con
l'affermazione che un determinato bene ha un prezzo "tra i piu'
bassi", debba intendersi che il suo prezzo si situa nella porzione
bassa della distribuzione dei prezzi, e che non e' molto piu' caro
dei meno cari in assoluto. L'evidenza della tabella mostra invece
che, dei 18 paesi europei compresi nell'elenco, da 5 a 7, a seconda
del caso ("Peak" oppure "Off Peak"; paniere con 20 ore oppure 30
ore) hanno tariffe piu' economiche rispetto a quelle italiane. Nel
caso piu' favorevole a Telecom Italia, le tariffe urbane italiane
sono uguali al 270% delle tariffe del paese europeo piu' economico
e al 150% del secondo paese piu' economico. Nel confronto piu'
sfavorevole a Telecom Italia, le differenze sono rispettivamente
piu' care del 300% e del 210%! Simili differenze assolute con i due
paesi europei che hanno le tariffe urbane piu' economiche non
sembrano essere compatibili con l'affermazione del messaggio
pubblicitario.
4.b) La dimensione dei settori telefonici.
Il confronto effettuato da OECD non considera la differente
estensione, nei diversi paesi, delle unita' territoriali a cui si
applica la tariffa urbana. Essendo queste unita' territoriali, o
settori, di dimensioni mediamente piu' ridotte in Italia, le
telefonate locali, e in particolare, come si e' argomentato, le
telefonate per accedere a un ISP, sono mediamente piu' costose
rispetto a quanto indicato. Questa considerazione dovrebbe essere
particolarmente rilevante nel confronto con i grandi paesi europei:
il numero dei settori telefonici in Italia (in numero di 1399), per
esempio, e' uguale a circa il doppio rispetto alla Francia. Tenendo
conto di questa differenza la tariffa urbana in Italia, paese con
settori di dimensione particolarmente ridotta, risulterebbe
ulteriormente penalizzata nel confronto internazionale.
4.c) Tariffazione "a scatti".
Le chiamate di Telecom Italia sono tariffate "a scatti" e
anticipatamente rispetto alla durata prevista dallo scatto. Altre
"telecom" (per esempio, British Telecom) tariffano le loro chiamate
"a secondi". Questa differenza, non considerata nel confronto
tariffario citato, e' quasi irrilevante per telefonate la cui
durata si protrae nel tempo, ma e' importante per tutte le chiamate
telefoniche brevi. Dati raccolti dal denunciante (vedi allegato 1),
che riguardano le chiamate da parte di utenti di Internet a un
Internet Service Provider di una grande citta' italiana in due
giornate - una feriale e una festiva - dello scorso settembre, che
sono corroborati da altra evidenza non riportata, indicano che la
grande parte delle telefonate degli utenti di Internet sono di
breve durata. La differenza deve quindi essere tenuta in
considerazione nel computo di qualsivoglia confronto. A titolo di
esempio, si propone un confronto con le tariffe di British Telecom,
che dai dati OECD risulta avere tariffe urbane piu' care rispetto a
Telecom Italia. Applicando per la conversione delle tariffe il
tasso di cambio di venerdi' 3 ottobre (L.2784 per la sterlina), si
ottiene la tabella che segue (si veda anche l'allegato 2):
Prezzi in lire, Iva (VAT) esclusa. BT: British Telecom; TI: Telecom Italia.
BT: minuti: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
day 117 189 283 379 473 568 663 759 852 947
evening 117 117 117 156 195 234 273 312 351 390
weekend 117 117 117 117 125 150 175 200 225 250
TI: minuti: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
tariffa intera 127 127 127 254 254 254 254 391 391 391
serale 127 127 127 127 254 254 254 254 254 391
notturna 127 127 127 127 127 127 254 254 254 254
Dal confronto (che non considera la piu' ridotta estensione dei
settori in Italia, che penalizzerebbe ulteriormente le tariffe
italiane) emerge che le telefonate urbane piu' brevi, a causa della
differenza modalita' di fatturazione, costano di meno nel Regno
Unito. A mano a mano che si allunga la durata di una telefonata
invece, la penalizzazione dovuta alla fatturazione a scatto perde
progressivamente di importanza.
I dati relativi alle comunicazioni in un giornata tipica di un ISP
di una grande citta', riportati in allegato, evidenziano la
preponderanza delle chiamate brevi per le quali il confronto e'
sfavorevole a Telecom Italia a causa della fatturazione a "scatti"
anziche' a secondi. Considerazioni di questo tipo contribuiscono a
modificare ulteriormente, a svantaggio di Telecom Italia, le
indicazioni dei costi proposte da OECD, che si riferiscono a
chiamate della durata di un'ora, abbastanza atipiche per l'utenza
della rete telematica Internet. Pare ovvio che l'affermazione
secondo la quale le tariffe urbane in Italia sono "tra le piu'
basse in Europa" intenda comunicare al pubblico, tra l'altro, che
Telecom Italia ha introiti per le tariffe urbane, e particolarmente
per il collegamento alla rete Internet, (relativamente alle
dimensioni dell'utenza) "tra i piu' bassi in Europa". E' opinione
del denunciante che, tenendo conto dei dati di fonte OECD citati,
della ridotta dimensione dei settori a cui si applica la tariffa
urbana, della tariffazione a "scatti" anziche' a secondi, della
distribuzione delle durate delle connessioni telefoniche per
l'utenza di Internet, l'affermazione debba debba essere ritenuta
ingannevole.
CONCLUSIONI
La Citta' Invisibile, nel rappresentare i suoi soci nella qualita' di
utenti dei servizi di comunicazione forniti in regime di concessione
dalla societa' Telecom Italia e di utenti della rete telematica
Internet, per le argomentazioni esposte, ritiene che il messaggio
pubblicitario di cui all'oggetto sia ingannevole nel comunicare al
pubblico l'entita' delle tariffe telefoniche rilevanti per collegarsi
a punti di presenza della rete telematica Internet, sia in assoluto
che nel confronto internazionale proposto dal messaggio stesso.
La Citta' Invisibile segnala all'Autorita' Garante che, come riportato
anche da diversi organi di stampa (si veda per esempio l'articolo
pubblicato dal Corriere della Sera, Supplemento "Corriere Multimedia"
di giovedi' 2 Ottobre '97 pagina 5, dal titolo "Internet, la bolletta
piu' leggera", di Enrico Grazzini,
<http://www.rcs.it/corriere/multimedia.spm>), in queste settimane il
regolatore e' impegnato in un complesso processo per la determinazione
di tariffe in grado di favorire un effettivo sviluppo della diffusione
della rete Internet in Italia.
La Citta' Invisibile ritiene che la possibilita' di diffondere
messaggi pubblicitari ingannevoli da parte di una societa'
concessionaria di pubblico servizio, in questo contesto, rappresenti
in generale una grave turbativa nei rapporti tra le parti coinvolte, e
che in particolare sia di ostacolo all'esercizio dei propri diritti di
rappresentanza dei legittimi interessi dei consumatori ad essa
associati.
Per questi motivi, e in seguito alle argomentazioni proposte,
chiediamo un intervento dell'Autorita' Garante della Concorrenza e del
Mercato che includa la sospensione provvisoria della pubblicita'.
La Citta' Invisibile.
Osservatorio Reti,
Area Politiche
ALLEGATI:
1) Profilo dell'utenza di Internet.
I dati delle primi due figure si riferiscono a 3426 connessioni
telefoniche, il totale delle connessioni effettuate dagli utenti di un
"ISP" di una grande citta' italiana nella giornata di venerdi' 19
settembre. La figura 1 mostra la distribuzione delle durate delle
connessioni, disaggregate per fascia oraria: "Peak", dalle ore 8 alle
ore 18 e 30, "Night & evening" nelle altre ore. Del totale delle
connessioni, 2634 sono state effettuate durante la fascia oraria
"Peak". La figura 2 mostra le relative frequenze cumulate.
Figura 1. La distribuzione della durata delle chiamate
[---]
Figura 2. Frequenze Percentuali Cumulate
[---]
La figura 3 e 4 mostrano i medesimi grafici per il giorno di sabato 20
settembre. Si tratta di un totale di 1419 connessioni telefoniche, di
cui 907 effettuate nel periodo di "peak time" e le rimanenti 512 nel
periodo "evening & night".
Figura 3. La distribuzione della durata delle chiamate - Giorno festivo
[---]
Figura 4. Frequenze Percentuali Cumulate - Giorno festivo
[---]
Fonte: osservatorio reti, La Citta' Invisibile
2) Tariffe locali British Telecom
Fonte: British Telecom, elenco telefonico
Dati al netto di VAT (IVA) e relativi alla "basic rate" (quanto si
paga prima di qualsiasi sconto).
Local calls ("within your local call area"): [l band]
daytime Mon-Fri 0800-1800 3.4p/min
eve&night Mon-Fri 0000-0759,1800-2359 1.4p/min
weekend Sat 0000 - Sun 2359 0.9p/min
Regional calls ("up to 35 miles"): [a/a1 bands]
daytime Mon-Fri 0800-1800 7p/min
eve&night Mon-Fri 0000-0759,1800-2359 3.4p/min
weekend Sat 0000 - Sun 2359 2.8p/min
National calls ("over 35 miles"): [b/b1 bands]
daytime Mon-Fri 0800-1800 7.5p/min
eve&night Mon-Fri 0000-0759,1800-2359 4p/min
weekend Sat 0000 - Sun 2359 2.8p/min
Minimum charge 4.2p, then billed by the second.
Opzioni applicabili: esempio, "business choice levels":
National calls Basic BA L1 L2 L3 L4 L5
daytime/5min 37.4 33.7 27.4 27 26.6 26.2 25.9
eve&nig/5min 19.7 17.8 14.4 14.2 14 13.8 13.6
weekend/5min 14 12.6 10.3 10.1 10 9.8 9.7
Regional calls Basic BA L1 L2 L3 L4 L5
daytime/5min 35 31.5 25.6 25.2 24.9 24.5 24.2
eve&nig/5min 16.8 15.2 12.3 12.1 12 11.8 11.6
weekend/5min 14 12.6 10.3 10.1 10 9.8 9.7
Local calls Basic BA L1 L2 L3 L4 L5
daytime/5min 16.8 15.2 13.5 13.3 13.2 13 12.8
eve&nig/5min 7 6.3 5.6 5.6 5.5 5.4 5.4
weekend/5min 4.2 3.8 3.4 3.4 3.3 3.3 3.2
BA = Business advantage.
"Business choice discount packages":
Business Choice level BA L1 L2 L3 L4 L5
Suitability/GBP 10+ 35-1k 1k-10k 10k-15k 15k-25k 25k+
Quaterly fee/GBP 0.99 5 15 115 265 515
Suitability = "Suitable for quaterly direct dialled call spend (before
discount) of..."Friends & Family = -5% off 10 key numbers for one-off
fee of 10GBP
--
Alessio F. Bragadini alessio.bragadini@citinv.it
Vicepresidente, Webmaster
La Citta` Invisibile http://www.citinv.it
--
======================================================================
64. Rapporto Istat sulla telefonia italiana - 12 ottobre 1997
Eccovi alcune cifre sull'uso del telefono in Italia, presentate
recentemente dall'ISTAT. Magari vi possono fare comodo.
Aumenta il traffico: in soli tre anni, dal 1992 al 1995, le telefonate
interurbane e internazionali sono passate da 11 milioni a 13 milioni
(+20%).
Nelle interurbane sono incluse le chiamate cellulari.
[Non so se l'ISTAT considera "interurbane" anche le chiamate senza
prefisso che Telecom classifica -- e fa pagare -- come chiamate in
teleselezione. Amici dell'ISTAT che mi leggete, fatemi sapere!]
Anche il numero degli abbonati al telefono e' in continuo aumento; in
alcune regioni c'e' piu' di un abbonato (residenziale) per famiglia,
come ad esempio in Valle d'Aosta (104,9 abbonati su 100 famiglie),
Liguria (103,7) e Lazio (102,6).
L'Istat segnala anche una forte differenza fra Nord e Sud nella
distribuzione dei posti telefonici pubblici: ce ne sono due ogni
cento abitanti in Val d'Aosta e 0,5 per ogni cento abitanti in
Sicilia.
Fonte: rapporto Istat, citato da "Il Giornale", sabato 11 ottobre
1997.
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65. Telecom denunciata al garante: la risposta - 12 ottobre 1997
Per dovere di cronaca e diritto di replica, visto che ho fatto
circolare in un msg precedente la denuncia della Citta' Invisibile a
Telecom Italia a proposito dello spot sulle telefonate urbane, vi
propongo anche la risposta di Telecom.
Permettetemi di aggiungere qualche commento strada facendo fra
parentesi quadre.
NOTA: ho ricevuto il testo della risposta Telecom dalla mailing list
Connessioni: mi fido della ML, ma non posso garantire al 100% che il
testo sia fedele: io l'originale non l'ho visto. Dico questo a scanso
di equivoci e complicazioni legali.
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[questo e' l'appello di Citta' Invisibile a mandare commenti e info
utili]
Se volete aiutare, prendete la risposta di telecom e "scuoiatela".
Mandate le vs. controargomentazioni, controdeduzioni, controfatti
anche all'indirizzo poli-coord@citinv.it. Tutto quel che di sensato
verra' comunicato, lo impacchetteremo e invieremo all'autorita'
garante.
Grazie a tutti, e` un'occasione unica, vediamo di sfruttarla.
-- Riccardo Mannella
[Segue il testo della controdeduzione Telecom: un testo completo delle
tabelle e`
in http://www.repubblica.it/internet/citta/replica/replica.html]
La replica di Telecom
"Informazione corretta"
Con il suo spot Telecom Italia intende informare correttamente sul
costo reale della tariffa urbana . Infatti da una ricerca emerge che
la percezione da parte dei clienti del costo delle telefonate, e tra
queste anche delle conversazioni urbane é di gran lunga superiore al
costo effettivo.
[Su questa "percezione" avrei qualche dubbio. Tutto sta nel sapere se
la gente sa cosa intende _Telecom_ per "telefonata urbana". Per la
gente comune, "urbana" significa "senza prefisso". Per Telecom,
"urbana" significa invece "nella stessa rete urbana", il che e' ben
diverso.
Le chiamate _urbane_ (come le intende Telecom) sono effettivamente
molto economiche. Il guaio e' che molte telefonate che la gente crede
"urbane", perche' fatte senza prefisso, sono in realta' tariffate
come interurbane. Distanze anche modeste (10 km) spesso fanno gia'
scattare la tariffa interurbana. Questa, secondo me, e' la colpa piu'
grave di Telecom: non fare nulla perché questa "percezione" errata
del pubblico venga corretta.
Ma ce la vedete Telecom che va in televisione a dire "amici,
credevate che tutte le telefonate senza prefisso fossero urbane?
Sbagliato! Per noi molte telefonate senza prefisso sono interurbane,
e le facciamo pagare piu' del doppio"?
Infatti, ad esempio, una chiamata di mattina, lunga 10 minuti,
_senza_prefisso_ a 15 km di distanza costa 657 lire; la stessa
chiamata, se urbana vera e propria, costa 302 lire (tutto IVA
inclusa) -- Paolo.]
Questa pubblicita' vuole sottolineare l'economicita' della tariffa
urbana di Telecom Italia e contemporaneamente promuovere l'utilizzo
di Internet in termini generali. Cio' in considerazione del fatto che
a tutto marzo 1997 (stante la localizzazione dei Punti di Accesso
degli Internet Service provider) circa il 75% degli oltre 25 milioni
di abbonati telefonici di Telecom Italia possono collegarsi ad
Internet al costo di una telefonata urbana.
[Resta pero' un bel 25%, che sono 'soltanto' 6 milioni e passa di
utenti, che sono costretti a fare un'interurbana se vogliono
collegarsi a Internet. Questa 'minoranza' viene secondo me totalmente
ignorata e ingannata dallo spot Telecom -- Paolo].
Dallo spot emerge con chiarezza che la telefonata viene effettuata da
una linea privata e non da un apparecchio pubblico.
["Con chiarezza"? Puo' darsi. Ma cerchiamo di essere realistici:
quanti sono i posti pubblici, in Italia, dove il gestore mette a
disposizione del pubblico il proprio telefono privato? La scenetta
proposta dallo spot e' completamente irrealistica. Molti utenti
saranno indotti a pensare che anche le cabine telefoniche abbiano la
stessa tariffa. -- Paolo]
Il calcolo corretto di una telefonata di 1 ora (3.600 secondi) da un
apparecchio privato, dalle 18,30 alle 8,00 dei giorni dal lunedi' al
venerdi', dalle 13,00 del sabato fino alle 8.00 del lunedi'
successivo e dalle 00.00 alle 24.00 di tutti gli altri giorni
festivi, é il seguente:
ritmo di conteggio = 1 scatto ogni 400 secondi
1 ora di connessione da' luogo a 9 scatti (= 3.600 secondi/400 secondi)
il costo della telefonata effettuata da una linea privata é quindi
pari a 9 scatti x 127 lire = 1.143 lire + IVA
[NOTA: Nella prima versione di questo msg, diffusa dalla mailing
list, avevo accusato Telecom di negare l'esistenza del 'ciclico'
sulle telefonate urbane. Mi sono sbagliato clamorosamente: il
"ciclico" non esiste sulle telefonate urbane: esiste su quelle
interurbane, come indicato nell'Avantielenco 97/98, pagina 25: "il
ritmo di conteggio viene applicato, ai sensi dell'art. 10 del DM
28/2/97, a partire da un momento variabile, successivo alla risposta
dell'utente chiamato, compreso entro l'intervallo tariffario
riportato nella detta tabella" (quella presente nella medesima
pagina). Rimango dell'idea che dire che "un'ora di telefonata urbana
costa nove scatti" e' vero, ma e' una verita' letterale un po' tirata
per i capelli: un solo secondo in piu' e partirebbe il decimo
scatto. -- Paolo.]
Quindi, includendo anche l'IVA, 3 monete da 500 lire assicurano il
pagamento della telefonata, nonché una modesta "mancia".
I confronti internazionali di Telecom Italia (che nello spot parla di
tariffa fra le piu' basse d'Europa) considerano, naturalmente, solo
il costo del traffico e solo quello Europeo. Non e' corretto pertanto
valutare, come riportato nel calcolo effettuato da Citta' Invisibile,
medie o percentuali che tengano conto anche di altri elementi
(contributo impianto, canone) o di Paesi esterni all'Europa, perché
cio' distorcerebbe la percezione del solo costo del traffico urbano
nei Paesi europei.
[In altre parole, se Telecom aumentasse il canone a 100.000 al mese,
potrebbe comunque continuare a sostenere di avere le tariffe urbane
fra le piu' basse d'Europa.
Il canone e' un costo che dobbiamo sostenere per poter fare
telefonate: niente canone, niente telefono! Quindi secondo me e'
indispensabile includerlo nel confronto fra tariffe.
La posizione di Telecom equivale a dire che la Rolls Royce e' una
macchina economica, perche' ha un costo di manutenzione bassissimo
(non si guasta mai) -- a patto di ignorare il costo d'acquisto. Che
tristezza. -- Paolo]
Inoltre il calcolo proposto da Citta' Invisibile altera la realta'
anche perche' ipotizza l'esistenza di uno scatto aggiuntivo alla
risposta che non viene invece applicato nelle telefonate urbane. Va
infine fatto rilevare che i dati alla base del calcolo risalgono al
1996 e non sono quindi aggiornati.
[Sullo scatto alla risposta, Telecom ha ragione: l'avantielenco 97/98
lo dice chiaramente. Sulle urbane non c'e' dall'8 marzo 1997; prima
c'era, come indicato nell'avantielenco 96/97.
Invece il fatto che i dati risalgono al '96 gioca _a favore_ di
Telecom: infatti le tariffe in molti paesi sono _scese_ ulteriormente
quest'anno, aumentando il divario. -- Paolo]
A questo proposito, si allegano tabelle di confronto (aggiornate al
1997) con i Paesi dell'Europa che di solito vengono utilizzati come
riferimento per analisi tariffali comparative (e che sono
sostanzialmente gli stessi Paesi europei utilizzati da Citta'
Invisibile) relative al solo traffico urbano.
Da cio' si evince che Telecom Italia (sia se si utilizzano i cambi
medi dell'UIC, sia se si ragiona a parita' di potere di acquisto,
PPA) si colloca agli ultimi posti nella classifica del costo delle
tariffe urbane e ben al di sotto della media europea.
E' utile inoltre ricordare che le maggiori realta' metropolitane
europee (Londra, Parigi ecc.) sono costituite da piu' aree locali e
quindi molte relazioni fra zone diverse della stessa citta' sono
tariffate come interurbane.
Roma, 9 settembre 1997
[Fonti autorevoli mi confermano che ""Parigi intesa come dipartimento
e' una sola rete urbana, ma e' molto piu' piccola (sia come
superficie che come abitanti) di Roma. La "Grande Parigi" e' divisa
in piu' prefissi, e le chiamate tra questi NON sono a tariffa
urbana"; invece Londra mi pare proprio che sia suddivisa in diversi
prefissi ma che comunque tutte le telefonate entro 35 miglia (50 km)
siano considerate 'local', cioe' urbane in senso stretto.]
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66. Cambiano le tariffe internazionali Omnitel - 23 ottobre 1997
Dal 6 ottobre telefonare dall'Italia all'estero con gli abbonamenti
Omnitel costa meno in alcuni casi e di piu' in altri.
Rispetto alle tariffe iniziali del 1995, i paesi del mondo sono ora
suddivisi in 4 gruppi (non piu' 5), e il quarto gruppo e' dedicato
alle comunicazioni satellitari verso apparecchi Inmarsat.
In alcuni casi il ribasso e' notevole. Ad esempio, nel 1995 chiamare
gli USA costava 1.929 lire al minuto + IVA; ora costa 995 lire piu'
IVA.
Per contro, il Giappone prima si raggiungeva con 3.048 lire al minuto
piu' IVA; ora costa 3.909 lire al minuto + IVA.
Anche l'Algeria e' passata da 1.373 lire a 3.909 lire.
Verso i paesi europei, invece, non e' cambiato nulla: il costo rimane
di 876 lire piu' IVA al minuto.
La lista completa dei paesi e delle relative tariffe e' allegata alla
bolletta Omnitel di ottobre 1997: per maggiori informazioni,
telefonate al 190.
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67. IVA al 20%; gli scatti dalle cabine "costano" meno? - 25 ottobre
1997
L'IVA sulle telefonate e sugli annessi e connessi telefonici e'
ahime' passata al 20% dal 19% di prima. Ricordo ancora i tempi non
lontani in cui l'IVA sul telefono domestico era al 9%...
Ma l'aumento dell'IVA induce un dubbio: come indicato
nell'Avantielenco, "Tariffe dai telefoni pubblici", il costo per le
urbane e' di 200 lire alla risposta piu' 200 lire per ogni scatto
successivo (bla bla); per la teleselezione il costo e' di 400 lire
alla risposta e gli scatti successivi costano 176 lire (bla bla)...
Le tariffe di cui sopra sono comprensive di IVA.
Quindi le 200 lire erano comprensive di IVA al 19%. Se ora
comprendono l'IVA al 20%, quello che Telecom chiede per uno scatto da
cabina deve essere per forza diminuito.
Possibile?
Fatto sta che ritmi e consumi dovrebbero essere invariati, per cui
telefonare dalle cabine costa come prima, solo che Telecom incassa di
meno e lo Stato incassa di piu'.
Aspiranti azionisti Telecom, occhio! Questo rappresenta una fonte di
entrate in meno per la Telecom, cioe' meno utili per voi.
Se qualcuno ha notizie piu' precise in merito, me le mandi e le
girero' alla ML. Io posso solo mettervi la pulce nell'orecchio.