Come ben sapete, passo molta della mia vita a collegarmi a
Internet dai posti più impensati, spesso durante viaggi di
lavoro in mezza Europa.
So di non essere il solo a doversi districare con i diversi
sistemi telefonici, le prese elettriche incompatibili e le spine
telefoniche impossibili di ciascun paese europeo, e quindi magari la
mia esperienza può essere utile a qualcuno che come me deve
fare il "road warrior", come si dice in America.
Primo: dotarsi di un cellulare GSM predisposto per la trasmissione
dati. Questo risolve drasticamente i problemi di spine e prese
telefoniche. Spesso, inoltre, costa meno chiamare via GSM che
chiamare dagli alberghi. Certo, navigare a 9600 bps non è
entusiasmante, ma funziona e per la posta (senza allegati) basta e
avanza.
Sconsiglio i cellulari dotati di scheda PCMCIA / PC Card separata
per la trasmissione dati. A parte il costo supplementare della
scheda, c'e' il problema di farla funzionare su PC fissi (un incubo)
e ci vuole un portatile con alloggiamento per PC Card. E' vero che
ormai ce l'hanno quasi tutti i PC portatili, ma farlo funzionare,
soprattutto sotto DOS, è tuttora un'impresa.
Molto meglio una soluzione con le funzioni di trasmissione dati
integrate nel telefonino. Nel mio caso, come raccontavo di recente,
c'e' un cavetto seriale che si attacca a una qualsiasi porta COM del
computer (fisso o portatile non fa differenza) e collega il
telefonino direttamente al PC. Il mio Ericsson GS18 (introvabile in
Italia, secondo quello che mi scrivete) funziona così, ma non
è l'unico.
Certo che anche così c'e' la scocciatura del cavo seriale
da portarsi appresso. Se volete ridurre il bagaglio, c'e' una bella
soluzione: un cellulare con connessione a infrarossi. Se il vostro
portatile ha una porta a infrarossi, potete collegare il telefonino
al PC semplicemente appoggiandolo accanto al computer in modo che le
due porte a infrarossi si possano "vedere" a vicenda.
Niente cavi, certo, ma funziona?
Il mio portatile Texas/Acer ha una porta a infrarossi, ma non sono
mai riuscito a farla funzionare. Windows 95/98 manco la vede.
Sotto DOS non ne parliamo nemmeno (ma chi mai usa ancora il DOS,
direte voi? Semplice: i non vedenti, come quelli che partecipano a
questa mailing list e che mi stanno raccontando le loro ricchissime
esperienze telematiche).
Quindi prima di pensare a soluzioni a infrarossi, controllate che
la vostra porta a infrarossi funzioni davvero. Utente avvisato, mezzo
salvato.
Ma se siete fra i fortunati ai quali la porta a infrarossi
funziona, e avete già comperato un cellulare Ericsson, ho
visto un gingillo che potrebbe esservi utile. Non voglio fare
pubblicità soltanto alla Ericsson, ma devo dire che questi
signori ci sanno fare.
Considerate ad esempio il DI27. E' un micromodem a infrarossi.
Talmente piccolo che si appende sotto il telefonino, dove si infila
normalmente l'alimentatore. Niente cavi, naturalmente.
E' compatibile con tutti i modelli Ericsson serie 600/700 e fra
l'altro, essendo a infrarossi, si collega anche a organizer e palmtop
di ogni sorta; basta che supportino il protocollo IrDA.
Secondo: avere _sempre_ energia a disposizione. Non credete a
quello che vi dicono i fabbricanti: le batterie di PC portatili e di
telefonini durano invariabilmente meno di quanto promesso.
Cosa anche peggiore, le batterie supplementari costano cifre
indecenti, specialmente per i portatili.
La mia soluzione? Un elevatore di tensione e una batteria
d'automobile.
Mi spiego. Sono in vendita degli elevatori di tensione che
convertono i 14-12 volt della batteria dell'automobile in 220 V in
corrente alternata. Si posso attaccare ad esempio alla presa
dell'accendisigari dell'auto ed erogano 220 volt. E' come avere una
presa di corrente da casa in auto. C'e' un limite di circa 150 watt,
ma è ampiamente sufficiente per alimentare un computer (anche
un televisore e un videoregistratore, se volete il cinema a bordo...)
usando il normale alimentatore di rete del PC.
Questo ha due vantaggi: l'autonomia del portatile è
limitata soltanto dalla batteria dell'auto, che ha una capacità
notevolissima e si ricarica intanto che guidate; inoltre il portatile
può ricaricare la _propria_ batteria durante il viaggio, così
quando arrivate avete la massima autonomia.
Se volete il top, comunque, procuratevi una batteria d'automobile
a parte (ci sono degli ottimi modelli senza manutenzione e senza
acidi o liquidi da rabboccare, e con una bella maniglia per il
trasporto) e un caricabatterie per auto. Prima di andare a lavorare
col PC in posti ameni ma privi di corrente, caricate la batteria
d'automobile e portatela con voi insieme all'elevatore di tensione.
Lavorerete tutta una giornata senza problemi di ricarica e
soprattutto spenderete meno che comperare uno stock di batterie per
PC portatili.
Senza contare che potete ricaricare anche il telefonino con lo
stesso sistema.
Indubbiamente le batterie d'auto pesano. E allora? finiamola una
buona volta con questo mito degli internettari pallidi, gracili ed
emaciati perché non fanno mai sforzi fisici! Portate una
batteria d'auto sottobraccio e vedrete che gloriosi bicipiti...
Terzo: ricordare la nuova numerazione telefonica. Come la signora
Dandini ci ha detto ossessivamente in tivù, da ottobre bisogna
comporre il prefisso davanti ai numeri di telefono. Cosa meno nota,
chi chiama l'Italia dall'estero deve lasciare lo zero del prefisso
che prima si toglieva (se prima si chiamava lo 0039-2-123456 per
raggiungere Milano, adesso si deve comporre 0039-02-123456).
Cosa ancor meno nota, tutto questo discorso non vale per i numeri
dei cellulari. Se siete all'estero e volete chiamare un cellulare
italiano, componete il numero esattamente come prima (ad esempio 0039-347-123456). Si continua a togliere lo zero iniziale del
prefisso per i cellulari.
Non ho finito. Se viaggiate tanto, vi conviene memorizzare i
numeri di telefono sul cellulare includendo il prefisso
internazionale, cioe' nella forma +39-347-123456 per i cellulari o
+39-02-123456 per i numeri di rete fissa. Così le memorie
funzionano sia in Italia, sia all'estero.
La sorpresa finale è che il nuovo sistema di numerazione
telefonica è già attivo adesso in Italia. In altre
parole, se memorizzate sul telefonino i numeri includendo prefisso
internazionale e prefisso locale con lo zero (per i numeri di rete
fissa) o senza lo zero (per i numeri di cellulare), funziona già
adesso.
Che confusione, vero? Riassumo:
-- se devo chiamare il numero 123456 di Milano, lo posso già
memorizzare nel telefonino come +39-02-123456.
-- se devo chiamare un cellulare il cui numero è
0338-123456, lo posso già memorizzare nel telefonino come
+39-338-123456.
I numeri memorizzati in questo modo funzionano sia in Italia, sia
all'estero.
Cattiveria finale: secondo voci circolate in it.tlc.cellulari, le
TIM Card con l'opzione che dà lo sconto sulle telefonate
"locali" non riescono a riconoscere come "locali"
i numeri memorizzati in questo modo e applicano tariffa piena invece
di scontare.
Prendetela come notizia tutta da verificare e fate le vostre
prove!
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.