Fotografato Nibiru, il pianeta segreto che ci ucciderà tutti!
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di “ornella” e “andryshevc****”. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Ho ricevuto una serie di e-mail agitatissime da parte di una persona che si firma Francesca ed è terribilmente preoccupata per quello che (stando al suo racconto) le avrebbe rivelato la sua insegnante:
“la prof di geografia astronomica sostiene che ci sono le foto del Pianeta X che provocherà la conversione dei poli e la fine del genere umano”.
Se il racconto di Francesca è esatto e non è frutto di qualche fraintendimento, siamo a livelli d'irresponsabilità incredibili nelle scuole. Non avendo conferme indipendenti o altri dettagli della faccenda, non mi lancio in filippiche contro il sistema scolastico che potrebbero rivelarsi immeritate: ma l'episodio è un ottimo spunto per tornare a parlare di
Nibiru, detto anche
Pianeta X, il corpo celeste preferito dai catastrofisti cosmici.
Ne avevo già
parlato vari anni fa, nel 2002, quando iniziò a circolare un documento PDF, “Il Decimo Pianeta”, con il relativo sito
IlDecimoPianeta.com, che annunciava uno scontro cosmico con questo fantomatico pianeta per il 2003. Come avrete intuito, nel 2003 non è arrivato nessun pianeta X o Y o Z né ci sono state collisioni devastanti.
È poi emerso che il delirante documento era stato scritto da un ragazzo diciassettenne, Pasquale, che si è successivamente pentito amaramente di quello che aveva pubblicato: non solo per la figuraccia fatta, ma anche perché per anni, quando i suoi potenziali clienti googlavano il suo nome e cognome, trovavano in cima ai risultati questa sua cantonata galattica e lo prendevano per pazzo. Una vicenda che spero, probabilmente invano, possa servire da monito a chi pubblica scemenze su Internet.
Torno a parlarne perché la storia di Nibiru (alias Pianeta X o Decimo Pianeta) sta riemergendo, forse aiutata dalle notizie delle scoperte autentiche di nuovi corpi celesti nel nostro sistema solare, come Makemake e Haumea: oggetti di dimensioni ragguardevoli ma inferiori a quelle di un pianeta classico e chiamati quindi
pianeti nani (ne trovate un
elenco ufficiale qui). A rianimare la storia ci pensano vari
video più o meno psichedelici, che naturalmente annunciano ancora una volta l'imminente arrivo di un pianeta, collocandolo guarda caso nel 2012: anno che sta particolarmente a cuore a tutti i catastrofisti. Trovate un esempio di queste credenze deliranti in italiano presso
Nibiru2012.it.
Il bello è che c'è gente che ci casca e ci crede veramente, facendo riferimento a presunte
conoscenze astronomiche dei Sumeri, e parla di Nibiru dicendo che avrebbe un'orbita che interseca quella della Terra ogni 3600 anni, causando sconquassi a non finire. C'è chi pertanto si prepara coscienziosamente per la fine del mondo, come
Yowusa.com, e intanto vi offre una sterminata collezione di libri che, per soli 19 dollari e 95 cent, vi spiegheranno come sopravvivere all'impatto di un pianeta.
A proposito di libri sul tema, ne esistono
anche in italiano, garantiti dalla mitica firma di Zecharia Sitchin, un giornalista che si è improvvisato traduttore dei testi sumeri reinventandosi di sana pianta la loro interpretazione per adattarla alla sua teoria ufologica. Perché gli archeologi, quelli veri, sono ovviamente tutti scemi e solo Sitchin ha ragione.
Naturalmente non manca l'ipotesi cospirazionista, che sostiene che i potenti del mondo sanno dell'imminente arrivo di Nibiru e si stanno attrezzando di nascosto (a cos'altro può servire,
dicono, il deposito blindato in Norvegia che custodisce i semi di tutte le piante del mondo?).
Gli astronomi di tutto il mondo sono ovviamente al corrente della cosa, ma tacciono. Come sia possibile far tacere perfettamente tutti gli astronomi della Terra, compresi quelli dilettanti, non è spiegato. Peccato, perché altrimenti potremmo sapere come far tacere anche queste bertucce parlanti che seminano annunci di catastrofi.
La cosa più comica, o forse dovrei dire patetica, è che i sostenitori dell'esistenza del Decimo Pianeta presentano quelle che secondo loro sono delle prove: fotografie del pianeta in questione, che a loro dire sarebbe così ben nascosto da essere visibile in pieno giorno.
Ecco un esempio di “prova” dell'esistenza di Nibiru, tratta da
questo blog:
Siamo davvero a questi livelli d'ignoranza del mondo che ci circonda? A nessuno di questi invasati viene in mente che quel pallino possa essere semplicemente un riflesso interno dell'obiettivo della fotocamera? Evidentemente no, perché di foto del genere ce ne sono tante in giro per la Rete. Non mi addentro nella spiegazione dei motivi di meccanica celeste per cui non è fisicamente possibile nascondere un pianeta o averne uno che ogni 3600 anni fa un giro da queste parti e poi se ne va: chi crede a foto come queste probabilmente pensa che la meccanica celeste sia la moglie del carrozziere.
Casi come questi sono sintomo di una crescente diffidenza verso la scienza e di un analfabetismo scientifico di ritorno che in un mondo che dipende dalla scienza per la propria sopravvivenza e per le grandi decisioni sul futuro è sinceramente preoccupante. Se poi dovesse emergere che effettivamente nelle scuole ci sono insegnanti imbecilli che avvelenano la mente ai giovani con queste scemenze, la preoccupazione sarebbe al livello di guardia.
A chi è rimasto intrigato da queste storie trovate su Internet, posso consigliare solo una cosa: schiodatevi da Youtube e andate fuori a guardare le stelle. Studiate l'astronomia: una delle poche scienze alle quali i dilettanti possono tuttora contribuire cospicuamente (i nomi delle comete sono quelli dei loro scopritori, quasi sempre astronomi per hobby).
C'è così tanta bellezza là fuori. Sdraiatevi in un prato a guardare le stelle cadenti. Puntate un telescopio alla Luna quando è una falce sottile, ed esploratene le montagne messe in risalto dalle ombre radenti. Guardate con un binocolo Venere e scoprite che è una falce minuscola. Andate da un amico che ha un telescopio e guardate gli anelli di Saturno con i vostri occhi. Andate a una riunione locale dei tanti gruppi astrofili italiani: chiedete lumi all'
Unione Astrofili Italiani (o ai
gruppi equivalenti in Svizzera).
Lasciate perdere i catastrofisti cosmici, squallida mandria di mentecatti che godono nel mettere paura alla gente. Anzi no: arrabbiatevi con loro, perché vi vogliono intossicare il cervello, togliere il piacere della vita e spillare soldi. Spendeteli in un telescopio: non ve ne pentirete.