Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "lancioalo" e "suppah" ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
L'Autorità garante della concorrenza in Italia ha
"avviato un'istruttoria per una 'possibile pratica commerciale scorretta' nei confronti delle società che distribuiscono il prodotto che promette 'forza ed equilibrio'", ha
annunciato l'ANSA.
Le due società, Power Balance Italy e Sport Town,
"attribuiscono ai colorati braccialetti di silicone e di neoprene [...]
effetti positivi sull'equilibrio, sulla forza, sulla flessibilità e sulla resistenza fisica di chi li indossa." Ora hanno quindici giorni di tempo per documentare scientificamente che quello che dicono è vero e dimostrare che i braccialetti non hanno controindicazioni.
Ma mi permetto di dissentire. Il braccialetto Power Balance funziona. Semplicemente, le due società hanno sbagliato classificazione merceologica: dovevano collocarlo fra gli strumenti per la rimozione del piumaggio dei volatili. Perché in questo senso non c'è alcun dubbio sulla sua efficacia. Basta vedere
quanto se ne parla, quanto vende e con quale ostinazione viene indossato e difeso da quelli che l'hanno comprato.
Sportivi compresi.
Siamo di fronte all'ennesima trovata geniale per fregare i gonzi che non hanno ancora capito cos'è l'effetto placebo: se credo che un gingillo o una frase propiziatoria mi faranno tenere meglio l'equilibrio o mi daranno più forza, avrò più fiducia in me stesso e quindi tenderò ad avere risultati leggermente migliori o a ignorare con più facilità i miei fallimenti. Ma se sono un brocco resterò un brocco; se sono un campione, resterò campione. Tutto qui. Del resto,
nota giustamente Walter Santilli, ordinario di fisiatria all'Università 'La Sapienza' di Roma,
"[s]e il braccialetto fosse in grado di alterare i risultati sportivi, si dovrebbe muovere l'antidoping".
Power Balance e affini non sono altro che la riproposizione in termini moderni dei talismani e degli amuleti. Cambia solo la terminologia: un tempo la fattucchiera diceva
"Lo spirito contenuto in questo talismano risponderà al tuo prana ed entrerà in armonia con esso", oggi
PowerBalance.com scrive che
"L'ologramma nel Power Balance è progettato per rispondere al campo energetico naturale del corpo ed entrare in risonanza con esso".
Non c'è nessun principio scientifico che permetta al braccialetto di funzionare: ologrammi, campi energetici e risonanze sono solo paroloni per stupire gli ignoranti. Quelli che rifiutano la scienza ma che al tempo stesso si fanno abbagliare e sfilare soldi da chi usa disinvoltamente la sua terminologia.
Un altro bel risultato della cultura dell'antiscienza. Se in televisione si rifilano cialtronate come
Voyager o
Mistero e l'informazione scientifica viene relegata nell'angolino (anche nelle scuole), queste sono le conseguenze: una popolazione più facile da abbindolare. C'è chi abbindola vendendo braccialetti magici e c'è chi abbindola vendendo cosmetici-patacca, cure anticancro (leggete l'
articolo di MedBunker in proposito) o promesse elettorali. I meccanismi sono sempre gli stessi: il modo migliore per difendersene è conoscerli.
Conoscerli, per esempio, significa rendersi conto del potere assolutamente reale della persuasione. Guardate questo video di molti anni fa, in cui James Randi mostra che il cristallo magico che dona forza (vi ricorda qualcosa?) è indistinguibile dal veleno per topi in quanto a efficacia.
Qualcuno si starà magari chiedendo come mai la
"dimostrazione" del Power Balance solitamente proposta sembra funzionare. La dimostrazione è questa: il sagace dimostratore del braccialetto (che spesso appartiene a una catena di marketing multilivello ed è quindi venditore tutt'altro che disinteressato) chiede allo scettico di mettersi in piedi a gambe unite, con le braccia a novanta gradi rispetto al corpo (vi ricorda qualcosa?), e poi gli chiede di alzare una gamba. Il dimostratore preme sul braccio corrispondente e fa perdere l'equilibrio allo scettico. Poi fa indossare il braccialetto e ripete l'esperimento: miracolosamente lo scettico non perde l'equilibrio.
Lascio a voi decidere se è più plausibile che un ologramma (come quelli che avete sulle carte di credito o sulle eurobanconote) possa
"rispondere al campo energetico naturale del corpo ed entrare in risonanza con esso" o che la seconda volta il vostro corpo sappia cosa aspettarsi e quindi reagisca con la forza necessaria a mantenere l'equilibrio. E magari il "dimostratore" bari un po', consciamente o inconsciamente, per far funzionare l'esperimento.
Se avete ancora dei dubbi, fate una cosa molto semplice:
invertite l'ordine delle prove. Prima con il braccialetto, poi senza. Oppure togliete dal braccialetto l'ologramma che gli conferisce i suoi presunti poteri e non ditelo alla cavia (e soprattutto al "dimostratore"). È quello che è stato fatto in Australia, come potete vedere qui:
L'aspetto più ironico di tutta la faccenda è che chi rifiuta la scienza (che non va messa sul piedistallo, ma è e rimane la migliore rappresentazione che abbiamo della realtà) dice di farlo perché non vuole farsi fregare dalle multinazionali e dai governi, e poi si fa fregare dai venditori di braccialetti, cristalli, amuleti e
Biowashball (a proposito, che fine hanno fatto tutti quelli che giuravano sulla sua efficacia?). Venditori che sono organizzati in multinazionali, proprio come il presunto "nemico".
Per tutti coloro che ci vogliono credere a tutti i costi, ho una domanda molto semplice:
se davvero questo oggetto ha poteri così intensi da modificare il vostro corpo in aspetti fondamentali come forza ed equilibrio, come potete essere sicuri che non abbia effetti collaterali? Magari vi stia sfrucugliando le cellule cerebrali o portando all'impotenza.
Evviva i diversamente furbi, vero motore dell'economia mondiale: sempre pronti a mettere mano al portafogli in cambio di prodotti inutili.