Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2014/11/29
Furto diffuso di account Libero.it?
Mi stanno arrivando numerose segnalazioni di account di mail su Libero.it che sono stati compromessi e dai quali, almeno in apparenza, stanno partendo mail abusive. Non so altro, per ora, ma valgono le regole di sempre: se un messaggio ha un testo anomalo rispetto a come scrive solitamente il mittente, è probabilmente fasullo e di certo non è il caso di aprire eventuali allegati a questi messaggi.
Pubblicherò qui gli aggiornamenti non appena possibile. Intanto, se sapete qualcosa di più, segnalatelo nei commenti.
Pubblicherò qui gli aggiornamenti non appena possibile. Intanto, se sapete qualcosa di più, segnalatelo nei commenti.
2014/11/28
Nufologia: un UFO fa esclamare Samantha Cristoforetti? No.
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2015/09/07 23:10.
Non poteva mancare l'ipotesi ufologica legata al viaggio spaziale di Samantha Cristoforetti: mi è arrivata la segnalazione di un video ripreso dalla Stazione Spaziale Internazionale e pubblicato il 24 novembre scorso (subito dopo l'arrivo di Sam sulla Stazione) nel quale si vede, a 12:00 dall'inizio, un oggetto luminoso irregolare che ruota su se stesso e poi cambia bruscamente direzione (aggiornamento del 2015/09/07: il video non è più disponibile online).
Gli ufologi non si entusiasmino: l'UFO del video in questione è semplicemente uno dei tanti oggetti (tipicamente frammenti di rivestimento) che ogni tanto si sfaldano dalla struttura della Stazione a causa delle continue contrazioni e dilatazioni termiche prodotte dalla periodica esposizione al sole e all'ombra: dato che non abbiamo riferimenti di distanza, tendiamo a interpretarlo come un oggetto grande e lontano invece che come una scheggetta vicina. Il suo cambiamento repentino di direzione è probabilmente spiegabile come trascinamento da parte dei getti dei motori di manovra della Soyuz (la navicella attraccata in alto a destra), che si disperdono molto ampiamente nello spazio, senza essere frenati dall'aria. Nel video si notano ripetutamente alcuni di questi getti. Il fenomeno non è affatto insolito: si vede da anni nelle riprese effettuate nello spazio.
C'è anche una registrazione dell'arrivo di Samantha alla Stazione Spaziale insieme agli altri membri dell'equipaggio, il russo Anton Shkaplerov e lo statunitense Terry Virts, nella quale si sente chiaramente che Sam ha un'esclamazione di sorpresa e viene poi prontamente zittita. È perché ha visto un disco volante? No.
L'esclamazione di Samantha Cristoforetti è stata spiegata benissimo in un suo post:
Se si guarda il video si nota benissimo che la Soyuz (il veicolo inquadrato, nel quale c'è Sam) cambia colore perché viene illuminata dal sole radente. Lo stesso sta accadendo ai pannelli solari della Stazione, che è vicinissima. Tutto qui: uno spettacolo bellissimo e inatteso che ha sorpreso Samantha. Ma invece di condividere la sua meraviglia, tanti preferiscono ricamarvi sopra un inesistente mistero ufologico.
Aggiornamento (2014/12/09): Avevo scritto la versione iniziale di questo articolo quando la tesi fufologica circolava soltanto nei vicoli più bui della Rete, ma nei giorni scorsi questa bufala è esplosa anche nei media generalisti, come il Corriere della Sera (a firma di Flavio Vanetti, che scrive addirittura “a me suona tanto di bugia confezionata ad hoc”), Il Gazzettino, Il Secolo XIX (con gli ufologi Angelo Carannante ed Ennio Piccaluga che accusano Samantha di mentire), il Giornale, TomsHW.it (modificato; copia cache), e altri. Persino Samantha stessa è intervenuta molto garbatamente sul tema, a ribadire che si tratta di una baggianata, ma molti hanno preferito continuare a riciclare la bufala ignorando i fatti e le spiegazioni, spesso insinuando il dubbio che la giustificazione data sia fasulla.
Non poteva mancare l'ipotesi ufologica legata al viaggio spaziale di Samantha Cristoforetti: mi è arrivata la segnalazione di un video ripreso dalla Stazione Spaziale Internazionale e pubblicato il 24 novembre scorso (subito dopo l'arrivo di Sam sulla Stazione) nel quale si vede, a 12:00 dall'inizio, un oggetto luminoso irregolare che ruota su se stesso e poi cambia bruscamente direzione (aggiornamento del 2015/09/07: il video non è più disponibile online).
Gli ufologi non si entusiasmino: l'UFO del video in questione è semplicemente uno dei tanti oggetti (tipicamente frammenti di rivestimento) che ogni tanto si sfaldano dalla struttura della Stazione a causa delle continue contrazioni e dilatazioni termiche prodotte dalla periodica esposizione al sole e all'ombra: dato che non abbiamo riferimenti di distanza, tendiamo a interpretarlo come un oggetto grande e lontano invece che come una scheggetta vicina. Il suo cambiamento repentino di direzione è probabilmente spiegabile come trascinamento da parte dei getti dei motori di manovra della Soyuz (la navicella attraccata in alto a destra), che si disperdono molto ampiamente nello spazio, senza essere frenati dall'aria. Nel video si notano ripetutamente alcuni di questi getti. Il fenomeno non è affatto insolito: si vede da anni nelle riprese effettuate nello spazio.
C'è anche una registrazione dell'arrivo di Samantha alla Stazione Spaziale insieme agli altri membri dell'equipaggio, il russo Anton Shkaplerov e lo statunitense Terry Virts, nella quale si sente chiaramente che Sam ha un'esclamazione di sorpresa e viene poi prontamente zittita. È perché ha visto un disco volante? No.
L'esclamazione di Samantha Cristoforetti è stata spiegata benissimo in un suo post:
Mentre mi sono girata per guardare fuori, all’inizio ho guardato indietro e ho visto uno dei pannelli solari della nostra Soyuz. Poi i miei occhi hanno colto qualcosa nella visione periferica. E mentre mi sono girata lentamente, quando mi sono resa conto di ciò che stavo vedendo, sono stata sopraffatta da puro stupore e gioia: la Stazione Spaziale era lì, ma non era solo una vista qualunque. Gli enormi pannelli solari erano inondati da una fiammata di luce arancione, vivida, calda e quasi aliena. Non ho potuto fare a meno di esclamare qualcosa ad alta voce, che potete probabilmente ascoltare nelle registrazioni del nostro attracco, visto che a quel punto eravamo a “microfono aperto” con il Controllo Missione. Anton me lo ha ricordato e così ho cercato di contenere il mio stupore e tornare al monitoraggio dell’attracco. [...] ci sono solo pochi secondi durante la transizione dal giorno alla notte in cui la Stazione è illuminata da quell’incredibile bagliore arancione. Ed è accaduto esattamente quando ho sbirciato fuori! Mi sento molto fortunata ad avere avuto un primo sguardo così unico del nostro avamposto umano nello spazio: un benvenuto così bello!
Se si guarda il video si nota benissimo che la Soyuz (il veicolo inquadrato, nel quale c'è Sam) cambia colore perché viene illuminata dal sole radente. Lo stesso sta accadendo ai pannelli solari della Stazione, che è vicinissima. Tutto qui: uno spettacolo bellissimo e inatteso che ha sorpreso Samantha. Ma invece di condividere la sua meraviglia, tanti preferiscono ricamarvi sopra un inesistente mistero ufologico.
Aggiornamento (2014/12/09): Avevo scritto la versione iniziale di questo articolo quando la tesi fufologica circolava soltanto nei vicoli più bui della Rete, ma nei giorni scorsi questa bufala è esplosa anche nei media generalisti, come il Corriere della Sera (a firma di Flavio Vanetti, che scrive addirittura “a me suona tanto di bugia confezionata ad hoc”), Il Gazzettino, Il Secolo XIX (con gli ufologi Angelo Carannante ed Ennio Piccaluga che accusano Samantha di mentire), il Giornale, TomsHW.it (modificato; copia cache), e altri. Persino Samantha stessa è intervenuta molto garbatamente sul tema, a ribadire che si tratta di una baggianata, ma molti hanno preferito continuare a riciclare la bufala ignorando i fatti e le spiegazioni, spesso insinuando il dubbio che la giustificazione data sia fasulla.
#chetempochefa@fabfazio Ufo? Moltissimi e di ogni tipo! Tutti poi prontamente identificati con codice a barre nell’inventario di bordo.
— Sam Cristoforetti (@AstroSamantha) 6 Dicembre 2014
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L’archivio completo di tutti i tweet è ora liberamente consultabile
Per anni Twitter ha limitato l'accesso al suo archivio di tutti i tweet, consentendo invece di consultare gratuitamente soltanto quelli delle ultime settimane: chi voleva andare più indietro nel tempo doveva pagare oppure rivolgersi a fornitori esterni come Topsy. Ma il 18 novembre scorso Twitter ha cambiato tutto, annunciando che è ora disponibile per le ricerche tutto l'archivio dei tweet pubblici dal 2006 (anno di debutto di Twitter) a oggi.
La sfida tecnica era notevole: indicizzare circa cinquecento miliardi di tweet e fornire tempi di risposta rapidi (sotto il decimo di secondo) non è banale. La pagina di ricerca è presso https://twitter.com/search-advanced e offre moltissime opzioni: parole singole, parole in sequenza, parole da escludere, hashtag, lingua, utenti (mittenti, destinatari e menzionati), geolocalizzazione e data. Grazie a questo nuovo indice non si fa fatica a recuperare quel tweet che stavate cercando da tempo, come è successo a me con questa conversazione.
La sfida tecnica era notevole: indicizzare circa cinquecento miliardi di tweet e fornire tempi di risposta rapidi (sotto il decimo di secondo) non è banale. La pagina di ricerca è presso https://twitter.com/search-advanced e offre moltissime opzioni: parole singole, parole in sequenza, parole da escludere, hashtag, lingua, utenti (mittenti, destinatari e menzionati), geolocalizzazione e data. Grazie a questo nuovo indice non si fa fatica a recuperare quel tweet che stavate cercando da tempo, come è successo a me con questa conversazione.
Usare le reti WiFi pubbliche in sicurezza con Freedome di F-Secure
Qualche giorno fa ero in un aeroporto italiano e mi sono collegato passivamente al Wi-Fi dell'aeroscalo, usando un'app di scansione non intrusiva per dare un'occhiata a quanti dispositivi erano collegati. Con poca fatica sarebbe stato possibile acquisire anche il flusso del loro traffico, cosa che mi sono guardato bene dal fare. Altri, però, potrebbero non essere così premurosi, per cui è meglio imparare a difendersi.
Una delle tecniche di difesa prevalenti è usare una VPN cifrata, per cui i dati sono intercettabili ma non decifrabili, ma spesso l'impostazione di una VPN è al di sopra delle possibilità dell'utente medio.
Per questi casi può essere interessante Freedome, un'applicazione di F-Secure per iOS e per Android che è assolutamente semplice: un singolo grande pulsante per attivare o disattivare il servizio.
L'app, fra l'altro, filtra e analizza il traffico dell'utente e blocca eventuali malware. Inoltre offre la possibilità di scegliere il paese dal quale simulare l'origine della propria connessione: comodissima, per esempio, per vedere i video che sono bloccati regionalmente. L'app non è gratuita e implica, ovviamente, che ci si debba fidare del fornitore dell'app, perché quando la si usa tutto il traffico dell'utente transita dai server di F-Secure.
Una delle tecniche di difesa prevalenti è usare una VPN cifrata, per cui i dati sono intercettabili ma non decifrabili, ma spesso l'impostazione di una VPN è al di sopra delle possibilità dell'utente medio.
Per questi casi può essere interessante Freedome, un'applicazione di F-Secure per iOS e per Android che è assolutamente semplice: un singolo grande pulsante per attivare o disattivare il servizio.
L'app, fra l'altro, filtra e analizza il traffico dell'utente e blocca eventuali malware. Inoltre offre la possibilità di scegliere il paese dal quale simulare l'origine della propria connessione: comodissima, per esempio, per vedere i video che sono bloccati regionalmente. L'app non è gratuita e implica, ovviamente, che ci si debba fidare del fornitore dell'app, perché quando la si usa tutto il traffico dell'utente transita dai server di F-Secure.
Perché le tastiere alternative per smartphone generano messaggi d’allarme?
Credit: IphoneItalia |
Sembra un monito di quelli tipicamente associati alle app ostili o spione, ma in questo caso è corretto anche se si tratta di app di ottima reputazione che non hanno intenti spionistici: qualunque tastiera alternativa, infatti, è ovviamente nella posizione ideale per intercettare tutto quello che viene digitato. Uno sviluppatore senza scrupoli potrebbe quindi usare una tastiera alternativa come perfetto keylogger per registrare e farsi mandare tutto quello che viene digitato.
Questo concetto è stato dimostrato a marzo del 2013 dal ricercatore Georgie Casey, che ha pubblicato una versione modificata di SwiftKey per Android in grado di intercettare e trasmettergli tutto quello che viene digitato sullo smartphone sul quale è installata.
L'avviso, insomma, è una precauzione standard: in realtà è molto improbabile che uno sviluppatore di buona reputazione approfitti di questa opportunità per spiare i propri clienti. Il rischio c'è, semmai, per gli utenti che insistono a craccare il proprio smartphone o a toglierne le protezioni e installare app di dubbia provenienza e scarsa reputazione, invece di restare negli app store ufficiali e limitarsi alle app popolari.
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“Hackerati” numerosi giornali? Non proprio
Nelle ultime ore i lettori di numerosi siti di giornali e di testate giornalistiche online (Repubblica, Telegraph, Independent, Forbes, Time Out, PC World, Evening Standard, Chicago Tribune, CNBC) hanno trovato con sorpresa e allarme su questi siti un avviso dell'Esercito Elettronico Siriano che dice “You've been hacked by the Syrian Electronic Army (SEA)”.
C'è chi ha ipotizzato un attacco mirato alle testate italofone e americane, ma in realtà è stato preso di mira più genericamente il sistema di gestione dei commenti di queste testate, che usano tutte una società esterna, Gigya.com: i siti delle testate, insomma, non sono stati violati.
Gigya ha spiegato che è stato preso di mira il suo domain registrar (GoDaddy) per redirigere il traffico di dati di cdn.gigya.com verso un server gestito dagli aggressori. Di conseguenza neppure Gigya.com è stata violata e nessun dato è stato compromesso. Il problema di base, inoltre, è stato corretto nel giro di un'ora, ma la correzione ci metterà un po' a propagarsi in tutta Internet.
Fonti aggiuntive: The Register, Gizmodo, Repubblica.
C'è chi ha ipotizzato un attacco mirato alle testate italofone e americane, ma in realtà è stato preso di mira più genericamente il sistema di gestione dei commenti di queste testate, che usano tutte una società esterna, Gigya.com: i siti delle testate, insomma, non sono stati violati.
Gigya ha spiegato che è stato preso di mira il suo domain registrar (GoDaddy) per redirigere il traffico di dati di cdn.gigya.com verso un server gestito dagli aggressori. Di conseguenza neppure Gigya.com è stata violata e nessun dato è stato compromesso. Il problema di base, inoltre, è stato corretto nel giro di un'ora, ma la correzione ci metterà un po' a propagarsi in tutta Internet.
Fonti aggiuntive: The Register, Gizmodo, Repubblica.
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Che ora segnano i due orologi di Sam?
Nei post precedenti dedicati a Samantha Cristoforetti parecchi commentatori hanno chiesto il motivo per il quale Sam porta due orologi. In attesa che lo chiarisca di persona lei su Google+ o sul suo sito ufficiale, un po' di luce arriva da questa foto:
Nella foto si vedono entrambi i quadranti. Questo è il sinistro: segna le 7:17 (o 19:17) circa.
E questo è il destro: segna le 10:17 (o 22:17) circa.
Guardando i dati EXIF della foto risulta che la fotocamera segnava le 19:17:41 del 2014:11:25 con la Timezone +00:00. Presumo che la fotocamera sia impostata correttamente. Quindi l'orologio sinistro di Sam segna il GMT oppure un orario sfasato di dodici ore in avanti o indietro (GMT+12 o -12), mentre il destro segna un orario sfasato di tre ore in avanti (22:17, GMT+3) oppure di nove ore indietro (10:17, GMT-9).
GMT-9, GMT+12 e GMT-12 non corrispondono al fuso orario di nessuna installazione spaziale, mentre GMT è l'ora usata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e GMT+3 corrisponde all'ora di Mosca. Per cui direi che la risposta probabile è che Sam ha l'ora di bordo al polso sinistro e l'ora del centro di controllo di Mosca al destro.
Credit ESA/NASA |
Nella foto si vedono entrambi i quadranti. Questo è il sinistro: segna le 7:17 (o 19:17) circa.
E questo è il destro: segna le 10:17 (o 22:17) circa.
Guardando i dati EXIF della foto risulta che la fotocamera segnava le 19:17:41 del 2014:11:25 con la Timezone +00:00. Presumo che la fotocamera sia impostata correttamente. Quindi l'orologio sinistro di Sam segna il GMT oppure un orario sfasato di dodici ore in avanti o indietro (GMT+12 o -12), mentre il destro segna un orario sfasato di tre ore in avanti (22:17, GMT+3) oppure di nove ore indietro (10:17, GMT-9).
GMT-9, GMT+12 e GMT-12 non corrispondono al fuso orario di nessuna installazione spaziale, mentre GMT è l'ora usata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e GMT+3 corrisponde all'ora di Mosca. Per cui direi che la risposta probabile è che Sam ha l'ora di bordo al polso sinistro e l'ora del centro di controllo di Mosca al destro.
2014/11/25
Sam nella Cupola: la sua prima foto dalla Stazione Spaziale. Il primo post: “Wow, wow, wow!”
Pochi minuti fa Samantha Cristoforetti ha tweetato la sua prima foto dalla ISS.
L'ho ruotata per comodità:
Meravigliosa.
Giusto per evitare equivoci: i puntini nell'oblò circolare dietro di lei non sono stelle: l'oblò è chiuso dalla copertura esterna, probabilmente per evitare che la luce intensa della Terra illuminata a giorno dal Sole causasse un controluce ingestibile. I finestrini laterali sono invece aperti.
Aggiornamento: poco dopo è arrivato il suo primo post su Google+ (in inglese). Inizia con “Wow, wow, wow!” e descrive con passione le sue prime esperienze nell'avamposto spaziale.
AstroSamantha Amazing being in #space, better than anything I ever imagined. Saw my 1st sunrise from the Cupola today! #HelloEarth http://t.co/iAnzJpZ9MV 25.11.14 01:46 |
L'ho ruotata per comodità:
Meravigliosa.
Giusto per evitare equivoci: i puntini nell'oblò circolare dietro di lei non sono stelle: l'oblò è chiuso dalla copertura esterna, probabilmente per evitare che la luce intensa della Terra illuminata a giorno dal Sole causasse un controluce ingestibile. I finestrini laterali sono invece aperti.
Aggiornamento: poco dopo è arrivato il suo primo post su Google+ (in inglese). Inizia con “Wow, wow, wow!” e descrive con passione le sue prime esperienze nell'avamposto spaziale.
2014/11/24
Video dell'avvicinamento e attracco di Samantha alla Stazione
Questa è la Stazione Spaziale Internazionale: la Soyuz di Samantha è la TMA-15M, attraccata al di sotto della Stazione.
Samantha Cristoforetti: un razzo, un cuore e un sorriso
Le prime riprese video del decollo di Samantha Cristoforetti, Anton Shkaplerov e Terry Virts cominciano ad apparire online mentre il loro veicolo spaziale sta ancora compiendo le complesse manovre di rendezvous con la Stazione Spaziale Internazionale.
Su Flickr compaiono le prime foto:
E soprattutto spopolano le immagini del sorriso di Sam mentre vola verso lo spazio pilotando trecento tonnellate di metallo, cherosene e ossigeno liquido lanciati a venticinquemila chilometri l'ora:
Samantha è riuscita a portare con sé nello spazio non solo la sua passione, bravura e determinazione, ma anche la gioia e l'entusiasmo di tutti coloro che amano l'avventura e l'esplorazione.
Su Flickr compaiono le prime foto:
Credit: ESA–S. Corvaja, 2014
Credit: Roskosmos
E soprattutto spopolano le immagini del sorriso di Sam mentre vola verso lo spazio pilotando trecento tonnellate di metallo, cherosene e ossigeno liquido lanciati a venticinquemila chilometri l'ora:
Samantha è riuscita a portare con sé nello spazio non solo la sua passione, bravura e determinazione, ma anche la gioia e l'entusiasmo di tutti coloro che amano l'avventura e l'esplorazione.
2014/11/23
Lancio di Samantha, la scaletta degli eventi di oggi
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale ed è reso possibile dalle gentili donazioni di “robyv73”, “luca.lup*” e “zuccaro.ni*”.
Questi sono gli orari previsti per le principali fasi dei preparativi e del volo che trasporterà nello spazio Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Shkaplerov, basati su queste fonti (e queste e queste). L'ora è quella italiana salvo indicazioni differenti. Alcune conversioni sono opera mia, per cui controllatele e segnalatemi eventuali errori.
Gli orari dei tweet degli astronauti e cosmonauti sono quelli di pubblicazione: le foto possono risalire a parecchio tempo prima.
Il razzo Soyuz è arrivato alla rampa di lancio venerdì scorso. Ieri è stato benedetto (foto) da un sacerdote ortodosso, secondo una tradizione che risale al 1994, quando la introdusse il cosmonauta Aleksandr Viktorenko.
La traiettoria prevista per il lancio di oggi è quella rapida, che consente di arrivare all'attracco in meno di sei ore dalla partenza, compiendo quattro orbite intorno alla Terra.
Gli astronauti dormiranno per buona parte della giornata fino a circa nove ore prima della partenza: li aspetta un tour de force.
13:00 (T -9h; 18:00 ora di Baikonur). Sveglia degli astronauti. Ultima doccia sulla Terra per i prossimi mesi, fino al ritorno, seguita da disinfezione completa del corpo per evitare di contaminare l'ambiente della Stazione. Colazione (in questo caso cena) all'Albergo dei Cosmonauti e preparazione degli effetti personali da consegnare alle famiglie e da riportare a casa (gli effetti personali da portare a bordo sono già sulla Stazione o dentro la Soyuz).
14:00 (T -8h; 19:00 Baikonur). Al sito di lancio 31/6 (diverso da quello tradizionale, che è in manutenzione) si svolgono le fasi finali dei preparativi per il rifornimento di propellente.
15:30 (T -6h30m; 20:30 Baikonur). Partenza dall'Albergo dei Cosmonauti dopo aver firmato la porta delle rispettive camere e aver ricevuto la tradizionale benedizione pre-volo. Da qui l'equipaggio raggiunge a piedi il proprio autobus, fra i saluti degli amici e dei familiari. Venti minuti di percorso in autobus per arrivare al Sito 254, dove avviene l'esame medico.
16:30 (T -5h:30m). La Commissione di Stato Russa esamina la situazione generale e, se opportuno, approva l'inizio del rifornimento di propellente. Nel giro di due ore vengono caricati nel razzo 274.000 kg di cherosene e di ossigeno liquido a -183°C.
17:40 (T -4h:20m). L'equipaggio indossa la tuta di volo. Ultime conversazioni con parenti e amici nella sala stampa del Sito 254.
18:55 (T -3h:05m). L'equipaggio si presenta ai funzionari dell'Agenzia Spaziale e poi risale sull'autobus per andare alla rampa di lancio.
19:00 (T -3h; 00:00 Baikonur). Termine delle operazioni di rifornimento e inizio del conto alla rovescia.
19:20 (T -2h40m). Arrivo dell'equipaggio alla rampa di lancio. L'equipaggio vede il proprio razzo sulla rampa per la prima volta (è di cattivo auspicio, secondo tradizione, vederlo prima). Foto con i funzionari presenti, salita alla scaletta per i saluti finale e poi ingresso nell'ascensore che li porta in cima al razzo. Da qui, l'equipaggio si cala dentro l'abitacolo passando attraverso il modulo orbitale ed entrando nel modulo di rientro dal suo portello superiore. Entra per prima Samantha, che occupa il posto a sinistra, seguita da Anton (che sta al centro) e da Terry (a destra). Inizia una lunga serie di verifiche e di configurazioni.
21:00 (T -1h; 1:00 Baikonur). Viene attivato il sistema di guida.
21:15 (T -45m). I computer di bordo ricevono il software di volo.
21:20 (T -40m). I due bracci della Struttura di Servizio vengono allontanati dal razzo.
21:30 (T -30m). Viene attivato il sistema di emergenza e soccorso al lancio (Launch Abort System).
21:45 (T -15m). Tutto il personale si allontana dalla rampa. I tre astronauti sono soli.
21:47 (T -14m). Il razzo Soyuz passa all'alimentazione interna.
21:51 (T -10m). Viene configurato il sistema inerziale di guida.
21:55 (T -6m). Inizio del conto alla rovescia automatizzato. Nel bunker presso la rampa viene inserita la chiave di lancio. Un minuto dopo si attivano i sistemi di telemetria della Soyuz e i comandi del comandante Shkaplerov a bordo. L'equipaggio chiude i caschi e inizia a respirare l'aria della tuta.
21:58 (T -3m). Iniezione di azoto per spurgare i motori, seguita dalla pressurizzazione del propellente.
22:00 (T -1m; 2:00 Baikonur). Il veicolo spaziale Soyuz passa all'alimentazione interna e attiva il sequenziatore automatico di lancio che gestisce tutti gli eventi per il decollo.
22:00:24 (T -50s). Sgancio dei cavi di alimentazione e rifornimento del terzo stadio.
22:00:34 (T -40s). Allontanamento della torre di servizio.
22:00:49 (T -25s). Sgancio del cavo di alimentazione e rifornimento dello stadio centrale.
22:00:54 (T -20s). Inizio della sequenza di accensione dei motori. Le turbopompe iniziano ad alimentare propellente e i motori si accendono, raggiungendo progressivamente la spinta massima.
22:01:14 (21:01:14 UTC). Decollo dalla rampa 31/6. Tolleranza di 10 secondi. I motori verranno tenuti accesi per 528 secondi.
22:02:24 (T +1m:10s). Il razzo supera la velocità del suono. Massima pressione aerodinamica.
22:03:12 (T +1:58). Separazione dei booster laterali alla quota di 42 km e alla velocità di 6100 km/h, 39 km dal punto di lancio.
22:03:47 (T +02:33). Separazione del razzo d'emergenza e della carenatura del veicolo spaziale Soyuz. 85 km di quota, 8300 km/h, 109 km dal punto di lancio. Finalmente l'equipaggio potrà guardare fuori dagli oblò, ma sarà probabilmente troppo impegnato a guardare gli strumenti.
22:05:59 (T +04:45). Spegnimento dello stadio centrale. Due secondi dopo, separazione e accensione del terzo stadio. 176 km di quota, 13.500 km/h, 500 km dal punto di lancio.
22:09:59 (T +08:45). Spegnimento del terzo stadio, sgancio del terzo stadio e inserimento in orbita iniziale ellittica con un'altitudine media di 220 km e con angolo di fase di circa 25° dietro la Stazione, a 25.000 km/h e 1640 km dal punto di lancio. L'equipaggio è ora in assenza di peso.
Dopo l'inserimento in orbita iniziale si aprono i pannelli solari e le antenne del sistema di attracco KURS. Viene verificato il KURS per controllare che sia possibile la traiettoria veloce; eventuali problemi comportano il ripiego sulla traiettoria lenta (due giorni di viaggio). Viene dato il permesso di aprire i caschi e allentare le cinghie.
Dopo aver raggiunto l'orbita terrestre iniziale prende il via un complesso balletto di manovre per sincronizzarsi con la Stazione Spaziale Internazionale.
22:46 circa (T +45m circa). prima accensione del motore per 90 secondi per alzare l'orbita di circa 56 km.
23:30 circa. Seconda accensione del motore per variare l'orbita alzandone l'apogeo di circa 21 km.
00:05 (23:05 UTC; 5:05 Baikonur). Terza accensione del motore per portare la Soyuz a un'orbita di 325 x 358 km.
00:35. Quarta accensione per portare l'orbita a 345 x 362 km.
1:46 circa. Inizio della sequenza automatica di rendezvous con la Stazione. La Stazione ruota di 180° per posizionare in avanti il segmento russo, dove attraccherà la Soyuz utilizzando l'attracco Rassvet.
3:53 (2:53 UTC; 5:53 ora di Mosca; 8:53 ora di Baikonur). Attracco alla Stazione Spaziale Internazionale, che si troverà al largo della costa occidentale del Sud America.
5:30 Apertura dei portelli e ingresso dell'equipaggio nella Stazione Spaziale Internazionale.
Questi sono gli orari previsti per le principali fasi dei preparativi e del volo che trasporterà nello spazio Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Shkaplerov, basati su queste fonti (e queste e queste). L'ora è quella italiana salvo indicazioni differenti. Alcune conversioni sono opera mia, per cui controllatele e segnalatemi eventuali errori.
Gli orari dei tweet degli astronauti e cosmonauti sono quelli di pubblicazione: le foto possono risalire a parecchio tempo prima.
Il razzo Soyuz è arrivato alla rampa di lancio venerdì scorso. Ieri è stato benedetto (foto) da un sacerdote ortodosso, secondo una tradizione che risale al 1994, quando la introdusse il cosmonauta Aleksandr Viktorenko.
La traiettoria prevista per il lancio di oggi è quella rapida, che consente di arrivare all'attracco in meno di sei ore dalla partenza, compiendo quattro orbite intorno alla Terra.
Gli astronauti dormiranno per buona parte della giornata fino a circa nove ore prima della partenza: li aspetta un tour de force.
Prima fase: preparativi e decollo
13:00 (T -9h; 18:00 ora di Baikonur). Sveglia degli astronauti. Ultima doccia sulla Terra per i prossimi mesi, fino al ritorno, seguita da disinfezione completa del corpo per evitare di contaminare l'ambiente della Stazione. Colazione (in questo caso cena) all'Albergo dei Cosmonauti e preparazione degli effetti personali da consegnare alle famiglie e da riportare a casa (gli effetti personali da portare a bordo sono già sulla Stazione o dentro la Soyuz).
AstroSamantha Just had what was probably my longest shower ever. Good Russian wisdom to leave plenty of time for it on the schedule! #NoRushOnLaunchDay 23/11/14 13:43 |
14:00 (T -8h; 19:00 Baikonur). Al sito di lancio 31/6 (diverso da quello tradizionale, che è in manutenzione) si svolgono le fasi finali dei preparativi per il rifornimento di propellente.
AstroTerry Awesome shepherd's pie for dinner- last home cooked meal, last shower, etc. I'm going to miss these things! http://t.co/MSHbuhia0w 23/11/14 14:19 |
AstroSamantha We just had our final meal. I was really hungry! Soon time to head to the cosmodrome. #Launchday #Futura42 http://t.co/f0eeMGo9M1 23/11/14 14:35 |
La foto associata al tweet di Sam citato qui sopra. |
15:30 (T -6h30m; 20:30 Baikonur). Partenza dall'Albergo dei Cosmonauti dopo aver firmato la porta delle rispettive camere e aver ricevuto la tradizionale benedizione pre-volo. Da qui l'equipaggio raggiunge a piedi il proprio autobus, fra i saluti degli amici e dei familiari. Venti minuti di percorso in autobus per arrivare al Sito 254, dove avviene l'esame medico.
AstroSamantha (IT) Grazie a tutti del supporto e dell'entusiasmo, è tempo di andare. Ci sentiamo dallo spazio! #Futura42 23/11/14 15:51 |
16:30 (T -5h:30m). La Commissione di Stato Russa esamina la situazione generale e, se opportuno, approva l'inizio del rifornimento di propellente. Nel giro di due ore vengono caricati nel razzo 274.000 kg di cherosene e di ossigeno liquido a -183°C.
17:40 (T -4h:20m). L'equipaggio indossa la tuta di volo. Ultime conversazioni con parenti e amici nella sala stampa del Sito 254.
18:55 (T -3h:05m). L'equipaggio si presenta ai funzionari dell'Agenzia Spaziale e poi risale sull'autobus per andare alla rampa di lancio.
19:00 (T -3h; 00:00 Baikonur). Termine delle operazioni di rifornimento e inizio del conto alla rovescia.
19:20 (T -2h40m). Arrivo dell'equipaggio alla rampa di lancio. L'equipaggio vede il proprio razzo sulla rampa per la prima volta (è di cattivo auspicio, secondo tradizione, vederlo prima). Foto con i funzionari presenti, salita alla scaletta per i saluti finale e poi ingresso nell'ascensore che li porta in cima al razzo. Da qui, l'equipaggio si cala dentro l'abitacolo passando attraverso il modulo orbitale ed entrando nel modulo di rientro dal suo portello superiore. Entra per prima Samantha, che occupa il posto a sinistra, seguita da Anton (che sta al centro) e da Terry (a destra). Inizia una lunga serie di verifiche e di configurazioni.
21:00 (T -1h; 1:00 Baikonur). Viene attivato il sistema di guida.
21:15 (T -45m). I computer di bordo ricevono il software di volo.
21:20 (T -40m). I due bracci della Struttura di Servizio vengono allontanati dal razzo.
21:30 (T -30m). Viene attivato il sistema di emergenza e soccorso al lancio (Launch Abort System).
21:45 (T -15m). Tutto il personale si allontana dalla rampa. I tre astronauti sono soli.
21:47 (T -14m). Il razzo Soyuz passa all'alimentazione interna.
21:51 (T -10m). Viene configurato il sistema inerziale di guida.
21:55 (T -6m). Inizio del conto alla rovescia automatizzato. Nel bunker presso la rampa viene inserita la chiave di lancio. Un minuto dopo si attivano i sistemi di telemetria della Soyuz e i comandi del comandante Shkaplerov a bordo. L'equipaggio chiude i caschi e inizia a respirare l'aria della tuta.
21:58 (T -3m). Iniezione di azoto per spurgare i motori, seguita dalla pressurizzazione del propellente.
22:00 (T -1m; 2:00 Baikonur). Il veicolo spaziale Soyuz passa all'alimentazione interna e attiva il sequenziatore automatico di lancio che gestisce tutti gli eventi per il decollo.
22:00:24 (T -50s). Sgancio dei cavi di alimentazione e rifornimento del terzo stadio.
22:00:34 (T -40s). Allontanamento della torre di servizio.
22:00:49 (T -25s). Sgancio del cavo di alimentazione e rifornimento dello stadio centrale.
22:00:54 (T -20s). Inizio della sequenza di accensione dei motori. Le turbopompe iniziano ad alimentare propellente e i motori si accendono, raggiungendo progressivamente la spinta massima.
22:01:14 (21:01:14 UTC). Decollo dalla rampa 31/6. Tolleranza di 10 secondi. I motori verranno tenuti accesi per 528 secondi.
22:02:24 (T +1m:10s). Il razzo supera la velocità del suono. Massima pressione aerodinamica.
22:03:12 (T +1:58). Separazione dei booster laterali alla quota di 42 km e alla velocità di 6100 km/h, 39 km dal punto di lancio.
22:03:47 (T +02:33). Separazione del razzo d'emergenza e della carenatura del veicolo spaziale Soyuz. 85 km di quota, 8300 km/h, 109 km dal punto di lancio. Finalmente l'equipaggio potrà guardare fuori dagli oblò, ma sarà probabilmente troppo impegnato a guardare gli strumenti.
22:05:59 (T +04:45). Spegnimento dello stadio centrale. Due secondi dopo, separazione e accensione del terzo stadio. 176 km di quota, 13.500 km/h, 500 km dal punto di lancio.
22:09:59 (T +08:45). Spegnimento del terzo stadio, sgancio del terzo stadio e inserimento in orbita iniziale ellittica con un'altitudine media di 220 km e con angolo di fase di circa 25° dietro la Stazione, a 25.000 km/h e 1640 km dal punto di lancio. L'equipaggio è ora in assenza di peso.
Dopo l'inserimento in orbita iniziale si aprono i pannelli solari e le antenne del sistema di attracco KURS. Viene verificato il KURS per controllare che sia possibile la traiettoria veloce; eventuali problemi comportano il ripiego sulla traiettoria lenta (due giorni di viaggio). Viene dato il permesso di aprire i caschi e allentare le cinghie.
Seconda fase: incontro nello spazio
Dopo aver raggiunto l'orbita terrestre iniziale prende il via un complesso balletto di manovre per sincronizzarsi con la Stazione Spaziale Internazionale.
22:46 circa (T +45m circa). prima accensione del motore per 90 secondi per alzare l'orbita di circa 56 km.
23:30 circa. Seconda accensione del motore per variare l'orbita alzandone l'apogeo di circa 21 km.
00:05 (23:05 UTC; 5:05 Baikonur). Terza accensione del motore per portare la Soyuz a un'orbita di 325 x 358 km.
00:35. Quarta accensione per portare l'orbita a 345 x 362 km.
1:46 circa. Inizio della sequenza automatica di rendezvous con la Stazione. La Stazione ruota di 180° per posizionare in avanti il segmento russo, dove attraccherà la Soyuz utilizzando l'attracco Rassvet.
3:53 (2:53 UTC; 5:53 ora di Mosca; 8:53 ora di Baikonur). Attracco alla Stazione Spaziale Internazionale, che si troverà al largo della costa occidentale del Sud America.
5:30 Apertura dei portelli e ingresso dell'equipaggio nella Stazione Spaziale Internazionale.
Come seguire il viaggio spaziale di Samantha Cristoforetti
La partenza di Samantha Cristoforetti per lo spazio è prevista per le 22:01:14 (ora italiana) di stasera. Se volete seguirla, ecco le principali risorse disponibili oltre ai canali televisivi, la cui copertura dell'evento sarà inevitabilmente compressa dalle esigenze di palinsesto.
Per seguire in video streaming:
– NASA, presso www.nasa.gov/ntv (canale Public per la diretta, canale ISS HD Views per vedere le immagini trasmesse dalla Stazione Spaziale Internazionale) e anche presso www.nasa.gov/multimedia/nasatv/media_flash.html (standard) e www.nasa.gov/multimedia/nasatv/ustream.html (alta definizione) a partire dalle 20 ora italiana;
– Agenzia Spaziale Italiana, presso asitv.it (dalle 20:30 italiane circa; dettagli);
– Astronauticast, presso live.astronauticast.com (dalle 20:45 italiane; seguirà anche l'arrivo alla Stazione intorno alle 3:15 italiane del 24 novembre e l'ingresso nella Stazione intorno alle 5:00 italiane); maggiori dettagli sono qui.
Via Twitter ci sarò io (@disinformatico) per la giornata di oggi (tranne durante l'evento che terrò a Volandia durante il lancio) e (se reggo) per tutta la notte, e ci sarà anche @astropratica.
Per seguire invece la vita di Samantha a bordo della Stazione c'è Avamposto42.esa.int, ricchissimo di dettagli e di chicche (anche su Facebook, presso Facebook.com/Avamposto42, e su Twitter, presso @avamposto42), e c'è il suo diario di bordo su Astronautinews.it; Samantha stessa è su Twitter (@astrosamantha), come lo sono i sui compagni di viaggio, Terry Virts (@AstroTerry) e Anton Shkaplerov (@AntonAstrey); Sam è anche su Facebook qui e su Google Plus qui. La sua pagina ufficiale sul sito dell'ESA è Samanthacristoforetti.esa.int.
Tante bellissime foto sono e saranno su Flickr (www.flickr.com/photos/astrosamantha/).
E non perdetevi Friends in Space, il sito speciale che sarà attivo da domani (è già attivo un account Twitter collegato: @Friends_InSpace).
Per localizzare la Stazione Spaziale e conoscerne in anticipo i passaggi sopra la vostra zona ci sono NASA Spot the Station (mail), NASA SkyWatch, Astroviewer.net, Twisst, Heavens Above, N2yo.com.
Per chi è radioamatore, segnalo le previsioni d'ascolto presso Air-Radiorama. Sarà infatti possibile captare le trasmissioni radio anche con mezzi amatoriali.
L'ESA (agenzia spaziale europea) ha inoltre preparato questa bella guida (PDF, anche in italiano).
Se vi serve per stampe o altro, il logo ufficiale della missione Futura di Samantha è qui.
Se ho dimenticato qualche altro riferimento utile, ditemelo!
Per seguire in video streaming:
– NASA, presso www.nasa.gov/ntv (canale Public per la diretta, canale ISS HD Views per vedere le immagini trasmesse dalla Stazione Spaziale Internazionale) e anche presso www.nasa.gov/multimedia/nasatv/media_flash.html (standard) e www.nasa.gov/multimedia/nasatv/ustream.html (alta definizione) a partire dalle 20 ora italiana;
– Agenzia Spaziale Italiana, presso asitv.it (dalle 20:30 italiane circa; dettagli);
– Astronauticast, presso live.astronauticast.com (dalle 20:45 italiane; seguirà anche l'arrivo alla Stazione intorno alle 3:15 italiane del 24 novembre e l'ingresso nella Stazione intorno alle 5:00 italiane); maggiori dettagli sono qui.
Via Twitter ci sarò io (@disinformatico) per la giornata di oggi (tranne durante l'evento che terrò a Volandia durante il lancio) e (se reggo) per tutta la notte, e ci sarà anche @astropratica.
Per seguire invece la vita di Samantha a bordo della Stazione c'è Avamposto42.esa.int, ricchissimo di dettagli e di chicche (anche su Facebook, presso Facebook.com/Avamposto42, e su Twitter, presso @avamposto42), e c'è il suo diario di bordo su Astronautinews.it; Samantha stessa è su Twitter (@astrosamantha), come lo sono i sui compagni di viaggio, Terry Virts (@AstroTerry) e Anton Shkaplerov (@AntonAstrey); Sam è anche su Facebook qui e su Google Plus qui. La sua pagina ufficiale sul sito dell'ESA è Samanthacristoforetti.esa.int.
Tante bellissime foto sono e saranno su Flickr (www.flickr.com/photos/astrosamantha/).
E non perdetevi Friends in Space, il sito speciale che sarà attivo da domani (è già attivo un account Twitter collegato: @Friends_InSpace).
Per localizzare la Stazione Spaziale e conoscerne in anticipo i passaggi sopra la vostra zona ci sono NASA Spot the Station (mail), NASA SkyWatch, Astroviewer.net, Twisst, Heavens Above, N2yo.com.
Per chi è radioamatore, segnalo le previsioni d'ascolto presso Air-Radiorama. Sarà infatti possibile captare le trasmissioni radio anche con mezzi amatoriali.
L'ESA (agenzia spaziale europea) ha inoltre preparato questa bella guida (PDF, anche in italiano).
Se vi serve per stampe o altro, il logo ufficiale della missione Futura di Samantha è qui.
Se ho dimenticato qualche altro riferimento utile, ditemelo!
Stasera a Volandia si vola con Samantha (e con una sorpresa)
Come già anticipato, stasera sarò al Museo del Volo Volandia (vicino all'aeroporto di Malpensa) insieme a Luigi Pizzimenti, curatore della Sezione Spazio del Museo, per commentare in diretta la partenza di Samantha Cristoforetti per la Stazione Spaziale Internazionale.
La serata inizierà alle 19:30 con un happy hour, seguito da una conferenza che spiegherà le fasi del lancio di stasera e della vita a bordo della Stazione, con immagini e riprese video rare e di grande bellezza. Tutti i dettagli sono qui: aggiungo soltanto che tutti i partecipanti riceveranno in anteprima i dettagli di un'iniziativa che riguarda il volo di Samantha. A stasera, e ad astra!
La serata inizierà alle 19:30 con un happy hour, seguito da una conferenza che spiegherà le fasi del lancio di stasera e della vita a bordo della Stazione, con immagini e riprese video rare e di grande bellezza. Tutti i dettagli sono qui: aggiungo soltanto che tutti i partecipanti riceveranno in anteprima i dettagli di un'iniziativa che riguarda il volo di Samantha. A stasera, e ad astra!
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La conferenza stampa dell’equipaggio Soyuz, con Samantha Cristoforetti
È in gran parte in russo e in inglese (con alcuni brani in italiano), ma penso possa interessare a molti questa registrazione della conferenza stampa di ieri (22/11) tenuta dall'equipaggio del volo Soyuz che partirà domani e di cui fa parte Samantha Cristoforetti insieme ad Anton Shkaplerov e Terry Virts. Samantha parla a partire da 5:10, traducendo se stessa poi in italiano. Notate la scritta “Don't panic” sulla cerniera lampo della sua tuta. Geek fino in fondo!
Bellissimo, fra l'altro, il fermo immagine che mostra Anton Shkaplerov mentre saluta una bimba (presumo la figlia) attraverso il vetro della quarantena. Inascoltabili, per contro, le domande sulle “due donne in cucina” (a bordo della Stazione c'è anche Elena Serova) e sul trucco, alle quali Sam ha risposto con un self-control ammirevole.
SpaceX, il prossimo volo rientrerà su una piattaforma galleggiante
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “mmenest” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Oggi è il gran giorno di Samantha Cristoforetti, ma guardate cos'ha tweetato Elon Musk poche ore fa.
Questi tweet erano accompagnati da queste immagini, di cui per ora non ho trovato versioni a risoluzione superiore:
La prima foto mostra le alette ipersoniche (simili come forma a quelle usate da decenni sui vettori russi Soyuz) che verranno dispiegate durante il rientro per consentire un controllo “in stile X-wing”. Ciascuna aletta si muove indipendentemente per controllare rollio, beccheggio e imbardata.
Ma la chicca è l'annuncio e l'immagine dello spazioporto galleggiante, un vascello autonomo sul quale tenterà di atterrare il primo stadio del vettore Falcon. La base, scrive Musk, misura 90 metri per 30, con ali che la estendono in larghezza fino a circa 50 metri. I motori di manovra, provenienti dalle piattaforme petrolifere, tengono in posizione il vascello con una precisione di 3 metri anche durante una tempesta. E come nei migliori film d'azione, Elon Musk ha messo un bel logo al centro della sua base di atterraggio. Ne aveva parlato in un video, ma questa credo che sia la prima immagine che viene resa pubblica.
Secondo NASA Spaceflight, quel “next flight” che collauderà le alette è il volo CRS-5 di rifornimento cargo per la Stazione Spaziale Internazionale, previsto per il 16 dicembre. La stessa fonte indica che il primo stadio del vettore di quel volo tenterà di atterrare sulla piattaforma galleggiante usando le zampe già viste ma mai usate finora per un atterraggio su superficie solida: i test precedenti, infatti, sono stati condotti scendendo intenzionalmente sull'oceano.
Aggiornamento (2014/11/24): Un tweet propone una ricostruzione in scala della base di atterraggio a confronto con un primo stadio Falcon di SpaceX.
Aggiornamento (2014/11/25): Un articolo di NasaSpaceflight fornisce molti dettagli aggiuntivi.
Oggi è il gran giorno di Samantha Cristoforetti, ma guardate cos'ha tweetato Elon Musk poche ore fa.
elonmusk Testing operation of hypersonic grid fins (x-wing config) going on next flight http://t.co/O1tMSIXxsT 22/11/14 21:42 |
elonmusk Autonomous spaceport drone ship. Thrusters repurposed from deep sea oil rigs hold position within 3m even in a storm. http://t.co/wJFOnGdt9w 22/11/14 21:59 |
elonmusk Base is 300 ft by 100 ft, with wings that extend width to 170 ft. Will allow refuel & rocket flyback in future. 22/11/14 22:01 |
elonmusk Grid fins are stowed on ascent and then deploy on reentry for "x-wing" style control. Each fin moves independently for pitch/yaw/roll. 22/11/14 22:11 |
Questi tweet erano accompagnati da queste immagini, di cui per ora non ho trovato versioni a risoluzione superiore:
La prima foto mostra le alette ipersoniche (simili come forma a quelle usate da decenni sui vettori russi Soyuz) che verranno dispiegate durante il rientro per consentire un controllo “in stile X-wing”. Ciascuna aletta si muove indipendentemente per controllare rollio, beccheggio e imbardata.
Ma la chicca è l'annuncio e l'immagine dello spazioporto galleggiante, un vascello autonomo sul quale tenterà di atterrare il primo stadio del vettore Falcon. La base, scrive Musk, misura 90 metri per 30, con ali che la estendono in larghezza fino a circa 50 metri. I motori di manovra, provenienti dalle piattaforme petrolifere, tengono in posizione il vascello con una precisione di 3 metri anche durante una tempesta. E come nei migliori film d'azione, Elon Musk ha messo un bel logo al centro della sua base di atterraggio. Ne aveva parlato in un video, ma questa credo che sia la prima immagine che viene resa pubblica.
Secondo NASA Spaceflight, quel “next flight” che collauderà le alette è il volo CRS-5 di rifornimento cargo per la Stazione Spaziale Internazionale, previsto per il 16 dicembre. La stessa fonte indica che il primo stadio del vettore di quel volo tenterà di atterrare sulla piattaforma galleggiante usando le zampe già viste ma mai usate finora per un atterraggio su superficie solida: i test precedenti, infatti, sono stati condotti scendendo intenzionalmente sull'oceano.
Aggiornamento (2014/11/24): Un tweet propone una ricostruzione in scala della base di atterraggio a confronto con un primo stadio Falcon di SpaceX.
Aggiornamento (2014/11/25): Un articolo di NasaSpaceflight fornisce molti dettagli aggiuntivi.
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