Antibufala del Politecnico: ormai i buoi sono scappati... fino in Spagna, oltralpe, oltremanica e a Caterpillar
La bufala dello "studio del Politecnico"
http://www.attivissimo.net/antibufala/perche_si_fa_guerra.htm
non smette di crescere ed
evolversi, nonostante le ripetute rettifiche del suo malcapitato
autore. Ricevo da un lettore di Madrid (josumezo) la segnalazione che la presentazione PowerPoint dello studente del Politecnico "è
stata tradotta da qualche volontario senza nome (totalmente all'oscuro,
suppongo, del pasticcio causato dal file in Italia) e ora sta facendo
il giro dell'Internet spagnola (ne ho ricevute tre copie nell'arco
della scorsa settimana). Un ulteriore esempio della confusione e
disinformazione che può produrre una persona agendo innocentemente.
Sicuramente ora migliaia di persone in Spagna lo stanno leggendo e ci
credono." Lo stesso lettore ha poi scovato anche una traduzione francese della presentazione.
Ketty, di Emergency.it, mi segnala che la presentazione circola ora anche in inglese assai maccheronico: i "retroscena" dell'attacco diventano "backstages",
per esempio, e gli svarioni di sintassi non si contano. L'anonimo
traduttore non si sofferma neppure a chiedersi il senso di frasi come "the 7 sisters (Shell, Tamoil, Esso)":
se sono sette, perché ce ne sono indicate solo tre? Mi ricorda tanto
quel film che grazie a un traduttore più improvvisato della media
conteneva la perla "Ti dico solo tre parole: ti amo". Insomma, perlomeno questa versione ha il pregio di essere divertente per le sue castronerie linguistiche.
Fa piacere, comunque, che se ne parli in giro per segnalarne
l'inesattezza e per ribadire che l'autore non desidera più che circoli
e ha pubblicato una rettifica. Se ne è parlato, per esempio, a
Caterpillar (radio Rai) del 18/3/2003, di cui ho avuto il piacere di
essere ospite telefonico. Speriamo che serva a qualcosa.
Insomma, come Frankenstein il file ha preso inarrestabilmente vita
propria, e non c'è nulla che il suo creatore possa fare per riprenderne
il controllo. Chissà se questo pasticcio servirà da monito ad altri aspiranti propagatori di appelli via Internet. Dubito
seriamente. A proposito, qualcuno sa come si dice "bufala" in spagnolo?
Antibufala: accendi la candela, che il satellite ti vede
Di questo appello, circolante almeno dal 14 marzo 2003 anche sotto
forma di SMS, esistono numerose varianti, tutte accomunate dall'idea di
accendere collettivamente tante fonti luminose di notte in modo che lo
spettacolo sia immortalato da un'immagine satellitare.
Una, per esempio, dice laconicamente "PEACE
IN ACTION - Stasera dalle 22 alle 24 accendere tutte le luci esterne.
Il satellite filmerà questa iniziativa di pace. Passate il messaggio
con ogni mezzo utile".
Una variante più prolissa offre maggiori dettagli: "Domenica 16 marzo tra le h20 e
la mezzanotte, ora locale, accendiamo una luce, la piu visibile: una
candela, una lampada, una lanterna, un fiflettore sulla finestra o nel
balcone, o nello spazio del giardino. Contro una guerra
programmata, decisa con totale disprezzo dell'opinione pubblica
espressa nelle manifestazioni che riflettono le nostre convinzioni!!!" e promette "l'immagine di un pianeta illuminato" che "può trasmettersi come una breccia luminosa."
L'appello, nonostante i buoni propositi, è però una bufala, e per un
motivo molto semplice: accendere le luci di notte non crea alcun
effetto visibile da satellite, perché le città sono già illuminate di
notte. Ci sono i lampioni, le luci delle insegne, i fanali delle
auto... che differenza volete che faccia accendere qualche luce in più
in casa o in giardino, a parte arricchire ancor più quei magnati del
petrolio tanto criticati dall'appello, grazie al maggior consumo di
energia elettrica?
Tanto per dare un termine di paragone, trovate un esempio di foto satellitare notturna su un sito Nasa (http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/image/0011/earthlights2_dmsp_big.jpg):
la foto mostra tutto il mondo ad alta risoluzione, ed è ottenuta
componendo tante immagini riprese in momenti diversi. Se ci fossero più
luci accese, non si noterebbe alcuna differenza: si avrebbe comunque la
stessa densissima disposizione irregolare di chiazze luminose, e la
foto non sarebbe più luminosa, perché l'obiettivo del satellite
correggerebbe l'esposizione, proprio come fa qualsiasi macchina
fotografica.
Il secondo problema di questo appello è che invita ad accendere le
luci usando l'ora locale: ma siccome ci sono i fusi orari, non si potrà
certo ottenere "l'immagine di un pianeta illuminato" promessa
dall'appello. Quand'anche si potesse notare la differenza rispetto alla
già accecante luce notturna emessa dalle città, si otterrebbe al
massimo uno sfumato spicchio di mondo più illuminato, perché
nell'emisfero in cui è notte le ore fra le 20 e mezzanotte
indicate dall'appello arrivano in momenti diversi.
Il terzo problema è in un certo senso il più pernicioso: la mancanza di
data. Nella versione breve, diffusa via e-mail e SMS, si dice
semplicemente "stasera".
Questo significa che l'appello sembra valido oggi, domani, dopodomani e
fino al giorno del giudizio, e di conseguenza non ce ne libereremo mai.
Ogni notte, da qualche parte nel mondo, ci sarà qualche anima ingenua
che accende inutilmente le luci del giardino.
Anche la versione "lunga" dell'appello è lacunosa in fatto di data: parla di "domenica 16 marzo",
senza specificare l'anno, per cui mi sa che ce la ritroveremo tra i
piedi ogni anno, perché tanto nessuno farà caso al fatto che il 16
marzo quell'anno non cade di domenica, o al massimo penserà a un refuso.
Per farla breve: questa iniziativa è mossa da intenzioni lodevoli, ma è soltanto un totale spreco di tempo e soprattutto di energia.
A qualcuno può venire in mente di obiettare che un esperimento di luci
notturne riprese da satellite è stato realizzato con successo proprio
in Italia, su iniziativa di Radio Popolare a Milano, il 25 settembre
1999, riuscendo a creare una scritta "Milano fa male" fotografabile (e fotografata) da satellite. L'immagine è pubblicata presso http://www.radiopopolare.it/html/iniziative/milanofa.htm.
La differenza rispetto alla proposta dell'appello, però, è profonda.
Innanzi tutto, l'esperimento di Radio Popolare ha radunato circa 8.000
persone, ciascuna dotata di torcia elettrica, in un punto preciso e
buio, e le ha disposte in modo da formare una scritta. La mancanza di
illuminazione nella zona del raduno (un parco) ha permesso di ottenere
uno sfondo scuro su cui le lettere si stagliano ottimamente.
L'appello-bufala, invece, chiede semplicemente di accendere luci
disposte a casaccio in giro per il mondo e in zone già illuminate da
altre fonti, e quindi non è assolutamente confrontabile.
Grazie a Odo, vitto.so, claudiomar*****ti e fedriga, che hanno contribuito a questa indagine. La pagina antibufala dedicata a questo appello è presso http://www.attivissimo.net/antibufala/candela_satellite.htm.
Antibufala: appello per Rachel, mostruose mutazioni
Ricordate l'appello per la povera Rachel che muore di leucemia e che si
salva soltanto se diffondete il suo messaggio grazie alle donazioni di
32 cent di AOL e ZDNet? Ha subito una serie di terrificanti mutazioni,
e ora ha ripreso a circolare soprattutto nella Rete italiana.
Il motivo della rinnovata diffusione è che le mutazioni sembrano
garantirne l'autenticità: per esempio, ora l'appello è accompagnato da
varie precisazioni, come "Prego far girare, è una cosa seria e non la solita cazzata. Grazie. Fabio Bottiglioni", oppure "Conosco personalmente il medico che sta facendo girare il messaggio. Grazie.[Rizzotti Lorena (UPA)]" e "mio figlio è un medico e conosce la vera situazione di chi scrive" e porta in calce, oltre al riferimento a una persona dell'Istituto Superiore di Sanità, l'indicazione "Dr
Fabrizio Bianchi - 1° Ricercatore CNR - Sezione Epidemiologia -
Istituto di Fisiologia Clinica - Consiglio Nazionale delle Ricerche -
Area di Ricerca di San Cataldo - Via Moruzzi,1 - 56127 PISA (Italy)".
Ripeto, ribadisco e riconfermo, con il supporto di ZDNet e
dell'Istituto Superiore di Sanità: l'appello è una bufala. Non esiste
alcuna Rachel, né esiste una lotteria della vita in cui AOL e ZDNet
lascerebbero schiattare la povera Rachel se per caso non si raggiunge
la cifra sufficiente per l'operazione, né esiste alcun programma in
grado di seguire il percorso di un e-mail inoltrato da una persona
all'altra infinite volte. I nomi in calce all'appello, come sempre in
questi casi, non ne garantiscono in alcun modo l'autenticità: sono
semplicemente le "firme" automatiche (signature) che molti programmi
appongono automaticamente in calce ai messaggi spediti.
Apogeonline: licenze Windows, la burla del bollino
Ovvero come migrare legalmente una versione preinstallata di Windows
da un computer a un altro. Ma come, per anni si è predicato che il
Windows preinstallato nella maggior parte dei Pc non è legalmente
trasferibile ad un altro computer! In realtà tutto dipende da cosa si
intende per "altro computer". Qual è la sede dell'anima di un Pc? Ne
parlo in questo articolo per Apogeonline:
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/03/18/01/200303180101
Ciao da Paolo.
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.