CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Il Disinformatico

Cerca nel blog

1998/07/12

[IxT] Prime proteste intorno a Windows 98 (12 luglio 1998)

[Fonte: CNN QuickNews, 7 luglio 1998]. Un provider Internet canadese ha inoltrato una formale protesta alla Microsoft perché Windows 98 sembra suggerire ai suoi clienti che farebbero bene a cambiare fornitore d'accesso. Infatti vari messaggi d'errore dei suoi clienti che hanno installato Windows 98 includono questo consiglio: "You might want to try selecting 'other Internet provider' from the list of Internet service providers" [Forse ti conviene provare a scegliere 'altro fornitore d'accesso a Internet' dalla lista dei fornitori d'accesso a Internet"]. La Microsoft dice che i messaggi sono uno sbaglio senza malizia e verranno modificati. Accorgersene prima no, vero?

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

[IxT] Vendite di Windows 98 a gonfie vele (12 luglio 1998)

E così adesso Win98 è in vendita anche in Italia. Negli Usa, durante i primi quattro giorni di disponibilità sono state vendute 500.000 copie del programma, alla pari con Windows 95 quando fu lanciato.

[Fonte: CNN Quick News]

beh, io sono responsabile di almeno una copia venduta in meno....Alcuni lettori di questa mailing list hanno deciso di soprassedere all'acquisto dopo aver letto i miei articoli sull'argomento. I legali della Microsoft possono contattarmi via e-mail.

Non voglio passare per anti-Microsoft, anti-Bill Gates e anti-quellochevipare. Quando una cosa fa schifo, fa schifo e va detto, non importa chi l'ha fatta. Equation Editor della Microsoft e', a mio parere, un programma bellissimo. Siamo tutti grati a Microsoft per aver standardizzato l'interfaccia dei programmi (tutti i menu a tendina disposti nello stesso modo in tutti i programmi, le icone e i pulsanti tutti uguali, eccetera), cosa cui ormai non fa caso nessuno. Ma Windows 98, mi spiace, non è un prodotto di cui sento il bisogno.

Dicevo, non voglio passare per uno che dice le cose per partito preso.

Faccio solo un commento conclusivo e poi la smetto con questa storia di Windows 98.

Il mio consiglio è di _non_ comperare Windows 98. I motivi li ho già discussi negli articoli precedenti. Aspettate di comprare un computer nuovo, cosa che comunque vi toccherà fare entro qualche mese se volete stare al passo coi tempi. Così troverete Windows 98 preinstallato _gratis_ e risparmierete 240.000 lire; cosa più importante, eviterete pienamente i problemi di compatibilità, perché la macchina nuova sarà sicuramente compatibile con Win98. Basta.

Se proprio volete installare Windows 98 sopra un Windows 95 esistente, FATE UNA COPIA COMPLETA DEI VOSTRI DATI. Utente avvisato, mezzo salvato.

cito e traduco le parole di Stewart Alsop, articolista della rivista economica statunitense Fortune e abbastanza imparziale da essere chiamato dal governo USA come consulente tecnico e testimone esperto in materia nella causa antitrust contro Microsoft. La sua spiegazione riassume il mio punto di vista molto meglio di quanto potrei fare io.

[Fonte: Fortune del 20/7/98, pagine 85-86]:

"Non intendo passare a Windows 98. [..] L'industria del software per PC ha alimentato una forma di "dipendenza" da software negli utenti, creando programmi tosti, offrendoceli come stuzzichini e poi aggiornandoli forsennatamente per alimentare la nostra dipendenza e generare profitti. [...] Credo che uno dei motivi per cui la Microsoft è così dominante è che è quasi l'unica, fra i produttori di software, ad aver capito le dinamiche della dipendenza da software. Ha capito che questa vera e propria dipendenza psicologica non è razionale: noi chiediamo sempre nuove funzioni piuttosto che pretendere qualità ed esecuzione a regola d'arte. Per cui la Microsoft ha risposto alle esigenze dei clienti creando programmi ipertrofici che non funzionano perfettamente, ma grosso modo fanno quel che devono fare."

E, aggiungo io, lanciando campagne pubblicitarie immense per creare interesse in una cosa che normalmente non ne ha. Qualcuno si ricorda la campagna pubblicitaria per l'uscita del DOS 6.22? Quella del DOS 5.0? Di Linux? Appunto.

Sicché la gente fa la fila da mezzanotte alle due davanti ai negozi di Milano e Roma per comprare in anteprima un barbosissimo sistema operativo come se fosse l'ultimo CD di Ligabue. Meraviglie del marketing. Fa niente se il prodotto è mediocre: l'importante è che la gente sia contenta di comperarlo e si senta gratificata dal farlo prima ancora di averlo installato. In gergo pubblicitario, Mr. Gates ha trasformato un freddo programma in un "bene di consumo emozionale": roba che compri non perché ti serve, ma perché senza ti senti inferiore agli altri.

Beh, io sono ben contento di essere inferiore. Il mio PC (con Win95) funziona. Quello di molti acquirenti di Windows 98 no. ;-)

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

1998/07/09

[IxT] Risposte ai lettori (9 luglio 1998)

Scusate la prolissità di questo msg, ma c'era una certa coda di domande da smaltire....

Ricordo agli amici che mi seguono che non sempre posso rispondere privatamente a tutti. Per chiari motivi di organizzazione e di tempo, rispondo di solito con un messaggio pubblico di questa mailing list, anche perché molte domande sono di interesse per tutti.

Per cui se volete le vostre risposte, iscrivetevi!

Aggiornamento per "Internet per tutti", terza edizione

Innanzi tutto _grazie_ a tutti quelli che mi scrivono dicendo che hanno comprato il mio libro. Ricordo che non è assolutamente necessario comprarlo per iscriversi a questa mailing list. Certo che se lo fate, non vi sgriderò.

Un lettore del libro ha risolto uno dei dubbi che avevo lasciato in sospeso nel libro. Non è una di quelle risposte che cambia la visione personale del cosmo, ma magari a qualcuno piace sapere queste cose (o piace vedere quanto sono ignorante io :-)).

A pagina 192 raccontavo che nella gerarchia "it.fan..." dei newsgroup si radunano i fan italiani di vari personaggi (a proposito, il newsgroup "it.fan.culo" NON è dedicato agli appassionati del posteriore, ma serve per sfogarsi mandando pubblicamente qualcuno affanc***... Capito il gioco di parole?).

In particolare, mi domandavo chi fosse il soggetto di "it.fan.r-takahashi". Il lettore mi ha mandato la risposta: e' Polimar, che per una singolarissima coincidenza è il personaggio dei cartoni animati giapponesi raffigurato a pagina 188 (che ho pescato da un altro newsgroup).

Virus dei Mondiali: una bufala

O meglio, una mezza bufala. Come segnalato da un lettore, il Corriere della Sera del 4 luglio 1998 dice "A detta di un gruppo di ingegneri spagnoli, il prossimo 12 luglio, giorno della finalissima, un virus potrebbe colpire un numero imprecisato di computer. Il virus, che dovrebbe essere «molto complesso e distruttivo», si presenterà con la scritta «Vive la coupe du monde!».

Di avvertimenti come questi ce ne sono stati già tanti e seguono lo stesso schema. Si prende un evento un po' insolito (il venerdì tredici, una ricorrenza importante) e si dice che un virus colpirà quel giorno. Così la gente si spaventa ma la tiratura del giornale aumenta (scrivo articoli per un giornale del gruppo Corsera, ma questo non mi impedisce di dire che una notizia così, diffusa senza precisazioni, è un ottimo esempio di giornalismo-spazzatura).

Va be', le precisazioni le faccio io. Allora: può benissimo darsi che qualcuno abbia scritto un virus congegnato in modo da funzionare come descritto nella notizia. Di kit per costruire virus ce n'e' a bizzeffe

(no, non chiedetemi dove si trovano -- se non sapete dove si trovano, non è il caso che giochiate coi virus. Ricordate cos'e' successo all'apprendista stregone in Fantasia?) e il problema tecnico è trascurabile. Per questo dico che è una bufala solo a metà: è possibilissimo che il virus esista. Ma non per questo dobbiamo preoccuparci.

Infatti la questione più difficile è riuscire a infettare i computer altrui. Se creo un virus supermicidiale ma non riesco a farlo circolare (ad esempio via Internet o su dischetti che scambio con le vittime), il virus è inefficace. Allora che si fa? Lo si distribuisce via Internet sotto forma di "cavallo di Troia", ad esempio: si annuncia che sul sito XXY c'e' la versione senza veli di Tomb Raider e tutti corrono a prelevarla ed eseguirla sui propri PC.

Dentro la versione pirata, naturalmente, c'e' il virus. Una volta _eseguito_ il programma, il vostro PC è infetto.

Insomma, anche in questo caso valgono le regole antivirus di sempre:

-- MAI eseguire un programma allegato a un messaggio di e-mail

-- usare SEMPRE un antivirus _aggiornato

-- controllare con l'antivirus TUTTO quello che ricevete dall'esterno, non importa quanto sia affidabile la fonte

-- controllate anche i documenti di Word, Excel e Access: possono contenere i cosiddetti "macrovirus"

Ma soprattutto ricordate la regola principe:

_Non_e'_possibile_ essere infettati da un messaggio di e-mail di testo normale. Solo gli allegati ai messaggi possono infettare, e anche così lo possono fare solo se li eseguite.

E buona finale dei mondiali a voi (io sarò occupato altrove ;-).

Cosa studiare per lavorare in Internet

Ecco il domandone del lettore:

>DOMANDA: cosa mi conviene studiare per diventare professionista di

>internet? (ho letto che negli USA mancano 300.000 programmatori internet...)

>Javascript è davvero il linguaggio del futuro?

Potrei cavarmela con una risposta abbastanza ovvia: studiare informatica. Purtroppo le scuole italiane sono indietro di almeno centosessant'anni rispetto alle realtà informatiche che abbiamo sulla scrivania, per cui ho un consiglio meno ortodosso.

conviene farsi le ossa in informatica _sul campo_, ad esempio lavorando in un negozio di computer o in un centro d'assistenza e assimilando tutto quel che si riesce dai tecnici software e hardware.

La scuola serve per avere gli altri strumenti che vi serviranno per lavorare: ad esempio l'inglese (indispensabile soprattutto in informatica) e -- sorpresa -- la matematica e la fisica. Programmare, o saper gestire un sito Web, non è soltanto una questione di sapere i comandi HTML. Significa avere un bagaglio di competenze anche al di fuori del mondo dei computer. I computer servono per fare cose utili al mondo reale, quindi vi servono delle conoscenze specifiche in qualche campo della vita reale. Altrimenti sarete solo "accatiemmellisti", cioe' galoppini. Matematica e fisica, invece, danno una preparazione logica utilissima nel mondo logico (logica contorta, ma sempre logica e') dei computer.

A dire il vero, conosco poche persone che hanno fatto i soldi con Internet. Un vecchio detto dice "se vuoi diventare milionario, prendi un miliardo e investilo in Internet" o qualcosa del genere. Fanno soldi i consulenti, quelli che fanno funzionare le reti informatiche aziendali o sanno gestire le transazioni telematiche a pagamento, ad esempio: roba che si impara sul campo, non all'università.

Scrivere libri su Internet, prima che me lo chiediate, _non_ è la strada per diventare ricchi.

A proposito di USA: scordatevi di trovare lavoro là, l'immigrazione in questo periodo è a numero chiuso, anzi chiusissimo. Cercate nel resto d'Europa, ora che le frontiere sono aperte.

Javascript il linguaggio del futuro? Bah. L'ho già sentito dire di troppi altri linguaggi. Chi si ricorda il Forth? E il Cobol?

Smalltalk? Se poi la Microsoft riesce a renderlo nonstandard, come sta già facendo, farà una fine molto rapida. Insomma: dubito. Ma questo non vuol dire che non valga la pena di essere studiato.

L'informatica è fatta così: è piena di argomenti che diventano obsoleti in pochi mesi. Se è questo il campo in cui volete lavorare, preparatevi a studiare tutta la vita e a buttare via periodicamente quello che avete appena imparato.

Perché uso Pobox e pago

Un lettore ha visto dal mio indirizzo che uso il servizio di e-mail "virtualizzata" di Pobox (http://www.pobox.com). Si è sorpreso che io usassi un servizio di questo tipo a pagamento, quando ce ne sono molti analoghi gratuiti, come http://usa.net e http://hotmail.com e in Italia http://www.freemail.it e http://www.tuttocitta.it.

Risposta semplice: ho attivato il servizio prima che uscissero i concorrenti gratuiti, e adesso non posso cambiare facilmente indirizzo virtualizzato. Non mi scoccia spendere quindici dollari (ventimila lire) l'anno per un servizio che funziona in modo eccellente. Inoltre, se cambiassi fornitore di indirizzi virtuali, sarei costretto a cambiare indirizzo e quindi l'intero scopo degli indirizzi virtuali (restare raggiungibili al medesimo indirizzo anche quando si cambia provider) sarebbe vanificato. Insomma, so che ci sono soluzioni più economiche, ma Pobox mi va bene e dovrei avvisare migliaia di amici, lettori e parenti se cambiassi indirizzo.

A proposito: giusto per chiarire come stanno le cose, solo perché io uso un determinato servizio o ne parlo negli articoli sulla Gazzetta o nella mailing list, non vuol dire che io vi incoraggio a fare altrettanto. Le vostre esigenze possono essere diverse dalle mie. Siete voi a dover valutare se una funzione di Internet fa al caso vostro o no.

Ricordo inoltre che nessuna delle organizzazioni citate qui paga per essere menzionata. Mi piacerebbe avere uno sponsor, ma per ora questa ML esiste solo per dare sfogo alla mia necessità di scrivere e di certo non è una fonte di reddito per me.

Se qualcuno volesse sponsorizzare, mi mandi un e-mail. In ogni caso questa ML è e resterà sempre _gratuita_.

200 canzoni su un CD con MP3: come si fa?

Un lettore mi chiede qual è il procedimento per ottenere un CD con oltre 200 canzoni.

Beh, ce ne sono tanti; vi descrivo quello che uso io.

Per prima cosa acquisisco le tracce del CD musicale originale usando WinDAC, uno splendido programma che converte l'audio del CD in grossi file formato Wav (da 50 Mega in su). Il programma è shareware: costa circa 30 dollari. Lo trovate presso molti biblioteche di software su Internet e potete contattare l'autore in Germania all'indirizzo christoph@kali.rhein-ruhr.de.

Fatto questo, attivo un programma chiamato Mp3 Compressor, reperibile nelle suddette biblioteche o presso l'autore a mp3hc@chez.com oppure mp3hc@hotmail.com. E' freeware, in altre parole gratuito. Questo programma converte i file Wav prelevati dal CD in formato Mp3.

Per suonarli, uso il famosissimo WinAmp, reperibile ovunque in rete e anche lui freeware.

Ci sono anche versioni DOS di questi programmi, molto utili se avete un vecchio PC con lettore di CDROM che potete dedicare alla conversione (che richiede tempo o potenza di calcolo; più tempo avete, meno potenza ci vuole, e viceversa).

Ancora Mp3: aspetti legali e illegali della registrazione audio MP3

Domanda del lettore:

>com'e` la questione legale in merito agli mp3? E illegale registrare dal sorgente al pc (ma non lo sarebbe se uno ha i cd originali) o diffonderli? Equivalgono alle cassette copiate? (ormai diffusissime)?

Dove si puo` trovare materiale, eventualmente?

Non sono un esperto di leggi e quindi le mie sono opinioni non professionali. Ma detto questo, ragioniamo con il buon senso. Se io registro per mio uso personale un CD che ho legittimamente acquistato, non causo danno a nessuno. Se invece faccio una copia (digitale, su cassetta, in MP3 o altro poco importa) e la do a un amico, causo un danno all'artista che ha faticato per creare e incidere quel CD.

Pertanto mi pare logico concludere che non è illegale copiare in MP3 i propri CD, mentre è illegale (ma soprattutto scorretto) copiare in MP3 i CD altrui. In questo senso equivalgono alle cassette copiate.

Devo dire che vendere CD musicali a quarantacinquemila lire, francamente, è un invito alla pirateria. Se vi capita di leggere i dati ufficiali sui margini di profitto sulle vendite di CD (a chi vanno insomma quelle 45000 lire), vi renderete conto che sarebbe possibilissimo ridurne il prezzo a livelli più civili. Questo invoglierebbe più gente a comprarsi gli originali invece che farsi copie pirata. Ma vallo a spiegare ai discografici (o ai governi che piazzano sui CD un'IVA da capogiro).

A proposito: il supporto fisico, voglio dire la plastica che compone il CD, costa un dollaro: meno di quello che costava il vinile. confezione e copertina compresa, naturalmente. Questi sono i prezzi offerti al pubblico dalle fabbriche di CD. Il resto, insomma, è profitto e IVA.

Fonti di Mp3? Molti siti Internet offrono tracce "succhiate" da CD commerciali. Siccome non sta a me aiutarvi a compiere atti illegali, cercateveli da soli :-). Non è difficile, se usate bene un motore di ricerca o i newsgroup. Non dico altro.

ICQ senza usare ICQ?

Un lettore mi chiede quanto segue:

>Mi piacerebbe sapere se è possibile conoscendo l'IP di un pc

*avvisare* l'utente che vorrei dialogare con lui attraveso, per esempio, netmeeting o IPhone senza dovermi appoggiare ad un server dedicato che richiede in ogni caso un programma in memoria su entrambi i computer.

Domanda interessante, ma rivolta alla persona sbagliata. Non sono un supertecnico di Internet e non ho mai detto di esserlo, quindi in queste destrezze tecnologiche oso dare giusto un'opinione. Ci vorrebbe un buon hacker per rispondere a questa domanda con competenza. Beh, ci provo lo stesso.

In linea di principio, non si può. Il problema, a mio avviso, è come notificare la richiesta al destinatario se il destinatario non ha in funzione un programma predisposto per ricevere la richiesta. Non c'e' un canale di ricezione aperto e quindi anche conoscendo l'indirizzo IP non si può far arrivare a destinazione il messaggio.

certo che tutto dipende cosa s'intende per "avviso". Se mando a un utente una "bomba" IP (un pacchetto IP contenente dati impossibili o troppo lungo, ad esempio), gli impallo la macchina. E' senz'altro una forma di avviso, ma dubito che il destinatario sarebbe poi dell'umore giusto per una conversazione ;-)

PS Non chiedetemi come si fa a mandare una bomba IP. Non l'ho mai fatto e spero di non doverlo mai fare, e cosa più importante, è un comportamento scorrettissimo. Ma so per certo che è possibile (ho qui un codice sorgente in C che impalla Real Audio, ad esempio).

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

1998/07/08

[IxT] Un'altra ottima ragione per non usare l'HTML nell'e-mail (8 luglio 1998)

Vi ho parlato di recente di quanto sia consigliabile evitare di usare formati "ricchi" di effetti speciali (grassetti, corsivi e quant'altro), come l'HTML, nell'e-mail e nei newsgroup. Tutti i programmi sono in grado di disattivare il testo "ricco" e usare il testo semplice, conosciuto tecnicamente come "codice ASCII a 7 bit".

Il motivo fondamentale per non usare HTML e soci è la compatibilità: non tutti i programmi, infatti, sono in grado di leggere correttamente messaggi creati in questo formato.

Il secondo motivo, più "ecologico", è che i messaggi in formato HTML occupano molto più spazio e quindi costa di più spedirli e riceverli.

Inoltre contribuiscono a intasare Internet.

Ma c'e' anche un altro motivo importante, come mi ha fatto notare giustamente un iscritto. Non tutti quelli che viaggiano in Internet sono fortunati e ci vedono bene. Chi ha problemi di vista usa uno

"screen reader", cioe' un programma che legge i caratteri dello schermo e tramite la scheda audio del PC ne pronuncia il contenuto.

Questi programmi, però, vanno in crisi con le lettere accentate e i messaggi formattati in HTML.

Regola generale, quindi, per chi vuole essere sicuro di comunicare con tutti:

-- niente accentate

-- niente caratteri strani o disegnini come "firma" dei propri messaggi

-- soprattutto, _niente_ _HTML

Tanto, se quello che avete da dire è interessante, può benissimo fare a meno di effetti speciali e colori ultravivaci.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

[IxT] Microsoft paga il nome Internet Explorer (8 luglio 1998)

Zittire con i soldi la concorrenza o chi cerca di interferire non è un problema per Microsoft. Sentite questa.

Il nome "Internet Explorer" era stato inventato e depositato, con tanto di brevetto, nel 1994 da Dhiren Rana, un imprenditore di Chicago. Pertanto, quando Microsoft ha pubblicato il suo browser chiamandolo Internet Explorer, il signor Rana (niente a che fare con quello dei tortellini) le ha fatto causa.

E ha vinto. Adesso la Microsoft ha infatti accettato di pagare 5 milioni di dollari, circa 9 miliardi di lire, per acquistare da Mr. Rana i diritti del nome Internet Explorer e chiudere la causa.

Ricordo che Windows 98 costa 240.000 lire IVA inclusa. Siete proprio sicuri che siano soldi ben spesi e meritati?

[Fonte: Sole 24 Ore, 3 luglio 1998, pagina 30]

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

1998/07/07

[IxT] Guadagnare soldi con Internet? (7 luglio 1998)

Dev'esserci un lato fondamentalmente disonesto nel mio carattere. O forse è solo che detesto la pubblicità rompiscatole. Beh, giudicate voi.

Mi spiego. In un articolo recente di questa mailing list ho parlato di NetFraternity, un'organizzazione che promette di rimborsarvi le spese di navigazione in Internet se vi sorbite un tot di spot durante i vostri viaggi in Rete.

L'indirizzo è http://www.netfraternity.net/ita/index.html.

Fin qui l'idea è sana e genuina (anche se non dovete considerare questa mia segnalazione come garanzia della serietà di NetFraternity; io ne segnalo l'esistenza e basta).

Ma seguitemi un attimo. Presso http://www.topbanner.net c'e' un altro servizio di questo tipo. Installare il loro software gratuito e poi durante i collegamenti a Internet ricevete un "banner" (un'immagine pubblicitaria, insomma) ogni 30/60 secondi. Vi spetta come "compenso" per esservi sorbiti lo spot l'importo strepitoso di 6 lire per ogni banner ricevuto e ben 10 per ogni banner sul quale cliccate. Se raggiungete almeno 50.000 lire, riceverete un bonifico o un assegno. Il Sole 24 Ore del 3 luglio 1998, dal quale traggo la notizia, mette in guardia gli aspiranti pubblivori dicendo che ci vogliono circa 83 ore di navigazione per accumulare 50.000 lire. Il gioco, insomma, non varrebbe la candela.

Già, ma che succede se si usano i due servizi _contemporaneamente_?

Navighiamo gratis (ci rimborsa NetFraternity) e in più incassiamo soldi da TopBanner. Per chi ha Internet in ufficio, o ha una seconda linea telefonica dedicata a Internet, come me, non è un problema stare collegati otto ore al giorno, quindi le 83 ore si raggiungono in due settimane lavorative e si possono quindi incassare almeno 300.000 lire al mese, solo con il rimborso di TopBanner.

Qualcuno vuole fare l'esperimento?

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

[IxT] L'indirizzo piu' lungo del mondo (7 luglio 1998)

Come promesso, eccovi l'indirizzo del paesino gallese che detiene, a quanto pare, il record come indirizzo Internet piu' lungo del mondo.

Se avete un buon programma per l'e-mail, come Eudora Light (non c'e' niente di meglio di una cosa ben fatta che oltretutto e' anche gratis), potrete cliccare direttamente sull'indirizzo qui sotto per essere teletrasportati in Galles. Virtualmente, s'intende!

http://llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch.co.uk.

Saluti!

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

1998/07/06

[IxT] Windows 98 e la privacy

Ci risiamo: come era successo ai tempi con Windows 95, la Microsoft vuole ancora una volta ficcare il naso nel contenuto dei vostri computer.

Non è paranoia. E' una funzione prevista a chiare lettere da Windows 98.

Mi spiego subito. Una delle non troppo entusiasmanti nuove funzioni presentate da Windows 98 è l'aggiornamento automatico del sistema operativo. Il concetto è carino: quando lo installate, Windows 98 esamina periodicamente il vostro computer e va automaticamente su Internet a cercare eventuali aggiornamenti per farlo funzionare meglio, prelevando e sostituendo driver, librerie e quant'altro man mano che vengono pubblicate nuove versioni.

Abbiamo tutti avuto esperienze difficili quando installiamo un nuovo pezzo nel computer. Il classico caso è quando compriamo una stampante nuova o uno scanner: Windows non riesce a riconoscerli correttamente anche dopo che abbiamo installato l'apposito programma di gestione (chiamato "driver", appunto) fornito insieme all'apparecchio. Ci tocca andare al sito Internet del fabbricante e vedere se c'e' una versione più aggiornata del driver che sopperisca alle carenze di quella inclusa nella confezione, prelevarla e installarla manualmente, pregando che funzioni.

Windows 98, invece, dovrebbe fare tutto questo da solo, eliminando questa fatica. Dovrebbe. Ma a che prezzo?

Primo problema: possiamo fidarci di una procedura automatica per queste cose? Una funzione analoga era già stata inclusa in Windows 95, ma i suoi risultati furono talmente disastrosi da imporne la disattivazione universale (e il governo australiano fece una causa memorabile alla Microsoft per intrusione non autorizzata nei computer dell'amministrazione statale).

Non sto qui a elencarvi quante volte mi è capitato di installare un driver nuovo per poi scoprire che un componente che (almeno in apparenza) non c'entrava niente era improvvisamente andato in tilt. Installo il driver per la porta a infrarossi e improvvisamente non funziona più la stampante (dico sul serio).

Se questi aggiornamenti verranno fatti in automatico, quanto tempo passeremo a cercare di ripararne gli errori?

Secondo problema: Windows 98, per installare gli aggiornamenti, esamina il contenuto del vostro computer: che marca e', che programmi contiene, e quant'altro. Se non siete utenti legittimi di Windows 98 o se c'e' anche un solo programma non regolarmente acquistato sul vostro PC, Microsoft con questo stratagemma può accorgersene.

Fin qui niente di male: se usate software pirata sono cavolacci vostri. Ma se ad esempio uso Netscape e l'aggiornamento automatico "decide" che per il mio bene devo usare driver nuovi della Microsoft, "guarda caso" incompatibili con Netscape, la cosa comincia a puzzare di concorrenza sleale.

E poi, sinceramente, credo che quello che ho sul mio computer siano fatti miei e non desidero essere _obbligato_ a raccontarlo a nessuno. D'altronde si chiama "_personal_ computer", no?

Non che abbia granché da nascondere (i miei conti cifrati in Svizzera sono al sicuro altrove ;-)), ma avere un Grande Fratello che mi sbircia nel computer e mi dice continuamente "Ah! Vedo che hai una DLL fuori moda, perché non installi quella nuova? Dai, lo faccio io per te..." a me non va giù.

Credo inoltre che un programma automatico non sia in grado di gestire tutte le combinazioni possibili di programmi e accessori su tutti i computer in commercio. Faccio un esempio. Io uso spesso due o più versioni di programmi Microsoft in lingue diverse (di mestiere faccio il traduttore). Altrettanto spesso, sopperisco alle manchevolezze dei programmi "truccandoli" in modo che possano coesistere lingue diverse sullo stesso PC. Se concedo carta bianca a questi auto-aggiornamenti, sicuramente il mio lavoro di "ritocco" verrà distrutto. Sarà anche giusto che sia così, dal punto di vista della Microsoft, ma non dal mio.

Ma fin qui, paranoie a parte, è una questione di fiducia nel software Microsoft (di cui confesso di essere a corto; l'esperienza insegna). Il problema peggiore è un altro.

Sto parlando dei backup di sistema. Quelli che non fa nessuno, salvo poi piangere in cinese quando il computer non funziona più.

Se devo indicare il difetto principe di Windows 95/98, è l'impossibilità di eseguire una copia integrale del sistema operativo, da usare per le emergenze. In un mondo perfetto, le cose dovrebbero andare così: dovrebbe essere possibile creare un dischetto (o un CD o un nastro di streamer) contenente tutto Windows, con tutti i vostri programmi e le loro configurazioni già bell'e pronte, così come le avete cesellate con certosina pazienza. In questo modo, se Windows 95/98 va in crisi completa, vi rubano il PC o si scassa il disco rigido, basta azzerare tutto, comperare un PC identico (in caso di furto) o un disco rigido nuovo e ripristinare dalla copia di sicurezza. Facile, pratico e sensato, vi pare?

Invece no. Se anche fate un backup di Windows 95/98, per ripristinarlo dovete prima installare un Windows 95/98 "temporaneo". Tempo minimo richiesto, ammesso che tutto vada bene: due ore. Poi dovete ripristinare dal backup. Usando Microsoft Backup o simili, sono altre due o tre ore. Una volta ripristinato il tutto, dovete poi trovare la maniera di cancellare il Windows temporaneo senza segare le gambe a quello ripristinato. Un caos indecente, insomma.

(Ricordo con nostalgia i vecchi tempi in cui si usava Windows 3.1. Lì sì che si poteva fare la copia di sicurezza come si deve. Ho ancora un floppy e un CDROM contenente _tutto_ il mio ambiente di lavoro dell'epoca. In venti minuti posso reinstallarlo da DOS. Con Windows 95/98 mi ci vuole una settimana e un manuale di appunti contenente tutte le istruzioni per installare e configurare tutti i programmi _a mano_)

L'alternativa è _non_ fare una copia di backup, ma reinstallare tutto da capo. E' roba da maniaci (infatti è quello che faccio io), perché bisogna documentare _tutte_ le configurazioni di _tutti_ i programmi.

Ma funziona. Tempo medio: due giorni interi. Confesso che non lo faccio spesso.

Ma torniamo alla questione degli auto-aggiornamenti. Se già ora il backup è difficile con Windows 95, le cose sono ancora più complicate con questa storia degli aggiornamenti automatici. Infatti se non vi accorgete che viene eseguito un aggiornamento, non sapete che il vostro sistema operativo è cambiato e non potete quindi sapere che dovete farne una nuova copia di sicurezza.

Rischiate quindi di ripristinare un Windows che in realtà non funziona, insomma.

Vi ho avvisato!

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti. La data di questo articolo è approssimativa (è uscito ai primi di luglio 1998 ma non so la data esatta).

1998/07/04

[IxT] Windows 98 ha problemi con alcuni PC (4 luglio 1998)

In un recente articolo sulla Gazzetta dello Sport (l'archivio è presso http://www.gazzetta.it/gazzetta/attivissimo/attiv_hp.htm) sconsigliavo di installare Windows 98 su computer non nuovi o sui quali non è preinstallato al momento dell'acquisto, a causa del rischio di incompatibilità.

Non che ci volesse la sfera di cristallo, ma ci ho azzeccato.

Infatti il 2 luglio 1998 il sito della CNN ha pubblicato un articolo in cui segnala che numerosi fabbricanti di computer, fra cui Dell, compaq e Toshiba, hanno diramato avvertenze ai loro utenti affinché non usino Windows 98, almeno finché non sono pronti gli aggiornamenti specifici per quei computer.

Nel caso della Dell, le nuove funzioni di Windows 98 richiedono una nuova serie di driver di sistema. Alcune macchine possono aver bisogno di un nuovo BIOS di sistema (un chip presente sulla scheda madre del computer). I modelli di PC Dell sospetti sono i seguenti: cP/CPi, XPiCD, XPi, e LM Latitude. Gli aggiornamenti saranno pronti sul sito Dell intorno al 5 di luglio.

Analogamente la Toshiba avvisa che gli utenti dei suoi portatili dotati di ACPI farebbero bene ad aspettare ad usare Windows 98 finché sarà disponibile un nuovo BIOS con compatibilità ACPI migliorata. Avvisano inoltre che è difficilissimo, se non impossibile, aggiornare il BIOS ACPI e le voci del Registry dei loro computer dopo aver installato Windows 98.

La Compaq ha pubblicato un elenco di conflitti di sistema e di pezze per Windows 98 sul suo sito Web. Fra i difetti più spettacolari, l'impossibilità di gestire i CDROM nelle finestre DOS sui modelli Presario.

Mancano per ora commenti da parte della Microsoft.

Morale della favola: Windows 98 è un prodotto complicato. Checché ne dica la Microsoft, non funziona su _tutti_ i computer che soddisfano i requisiti di sistema indicati sulla confezione del prodotto.

Se avete già un computer che gira bene con Windows 95, _non_ passate a Windows 98. Non ci sono motivi pressanti per farlo: Windows 98 non ha alcuna funzione tanto eclatante e innovativa da cambiare il vostro modo di usare il PC.

Se volete (o dovete) passare a Windows 98, comperate un computer nuovo sul quale sia preinstallato. Meglio ancora, aspettate qualche mese e lasciate che i fabbricanti di computer risolvano le incompatibilità.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

1998/07/01

[IxT] Il Fisco USA inaugura i rimborsi pagati via Internet (1 luglio 1998)

(Fonte: Sole 24 Ore, pag. 30)

Mentre in Italia i rimborsi IRPEF si attendono per sette anni (come nel mio caso personale), negli Stati Uniti si inaugurano i rimborsi istantanei via Internet.

Il 30 giugno è infatti stato inaugurato il nuovo sistema di pagamenti elettronici, inviando un rimborso alla compagnia telefonica GTE di 32.000 dollari. L'assegno virtuale è stato creato al computer e firmato con un codice generato da una smart-card (tipo quelle del bancomat, per intenderci). Venti secondi dopo essere partito da Washington, passando per Africa ed Europa in uno dei soliti percorsi tortuosi ai quali Internet ci ha abituato, è arrivato a destinazione in Texas.

Dopo questa prova, il Tesoro USA intende emettere giornalmente circa 1000 assegni virtuali, per un totale di un milione di dollari. L'anno prossimo verrà usato anche per pagare le pensioni.

Queste novità non sono dettate da sciocca foga tecnologica. Non è un'americanata (come lo è invece la "firma digitale" pomposamente inaugurata a Bologna in questi giorni), ma una soluzione a un problema economico. Infatti il governo USA ha fatto quattro conticini. Visto che emette milioni di assegni l'anno, e che ogni assegno costa (in termini globali di transazione) circa 42 cent, usare l'assegno virtuale produce un bel risparmio, dato che la stessa transazione via Internet costa circa 2 centesimi.

E noi? In Italia tiriamo avanti con le nostre gloriose marche da bollo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

Static Wikipedia 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Sub-domains

CDRoms - Magnatune - Librivox - Liber Liber - Encyclopaedia Britannica - Project Gutenberg - Wikipedia 2008 - Wikipedia 2007 - Wikipedia 2006 -

Other Domains

https://www.classicistranieri.it - https://www.ebooksgratis.com - https://www.gutenbergaustralia.com - https://www.englishwikipedia.com - https://www.wikipediazim.com - https://www.wikisourcezim.com - https://www.projectgutenberg.net - https://www.projectgutenberg.es - https://www.radioascolto.com - https://www.debitoformativo.it - https://www.wikipediaforschools.org - https://www.projectgutenbergzim.com