Punto Informatico ha appena pubblicato che la richiesta di sequestro ha origini italiane.
Indymedia dichiara che "La pm Marina Plazzi che indaga sulla FAI e sui pacchi bomba a Prodi aveva chiesto l'acquisizione di alcune informazioni su notizie passate su Indymedia" e che "questo ordine è stato interpretato in senso quantomai estensivo da parte dell'FBI che ha proceduto a un sequestro vero e proprio, un eccesso molto grave, che non è stato ovviamente convalidato".Con buona pace di chi era saltato subito alla conclusione che i "cattivi" erano gli americani.
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