Amianto e diossina negli assorbenti? Garantisce una dottoressa, ma è una bufala
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "gatiz" e "mariojarrefan". L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Ha ripreso a circolare, con un testo modificato, un vecchio appello datato 2003 a proposito della presunta pericolosità degli assorbenti interni. Ne avevo già parlato appunto quattro anni fa nell'apposita indagine antibufala, ma mi tocca tornare a parlarne perché ha subito una mutazione che ha appunto scatenato una nuova ondata di diffusione allarmata, anche perché contiene l'apparente garanzia di una dottoressa del Policlinico di Modena.
Il testo attualmente in circolazione afferma che "i produttori di assorbenti interni usano diossina e rayon nei loro prodotti... a volte contengono anche piccole percentuali di amianto, per indurre nell'organismo femminile una emorragia più intensa (più sanguinamento più assorbenti consumati)." Rayon e diossina sarebbero presenti perché utilizzati nello sbiancamento dei materiali utilizzati per produrre gli assorbenti. L'appello fornisce ulteriori dettagli e riferimenti bibliografici che ne aumentano l'aria di plausibilità.
Il tutto è apparentemente garantito da una "Dr.ssa Carla Z***** - Direzione Prestazioni e Marketing - Azienda Ospedaliera - Policlinico di Modena" con tanto di indirizzo di e-mail (che non pubblico, insieme al suo cognome, per risparmiarle ulteriori bombardamenti di contatti), ma si tratta di una garante assolutamente involontaria e non autorevole.
La dottoressa, contattata da uno dei lettori del Disinformatico (rubbbens, che ringrazio), ha infatti chiarito il proprio coinvolgimento e la propria qualifica (l'evidenziazione è mia):
"questa mail mi è stata inviata da amici ed io l'ho trasmessa ad altri senza aggiungere nulla al testo (non sono medico e non ho alcun strumento per testarne la veridicità); purtroppo è stata manipolata aggiungendo al testo il mio indirizzo ed è stata messa in circolazione a mia insaputa e senza la mia autorizzazione. Vi prego di non alimentarne la diffusione."
La questione dell'amianto (ne vedete un campione nella foto) è una bufala assodata da tempo, ma la presenza di sostanze sbiancanti ha un fondo di verità abbastanza sorprendente, specialmente per i patiti dei prodotti "naturali": trovate tutti i dettagli nell'indagine completa.
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