-- Approvata la tassa sui CD vergini
-- Internet spegne 20 candeline
-- Bill Gates in visita al Parlamento italiano, strane coincidenze
-- Speciale Antibufala: i Raeliani hanno davvero clonato. Le
bufale
-- Chioccioline: telefonini, decimo pianeta, Linux numero due al
mondo
Approvata la tassa sui CD vergini
Ricordate l'appello (autentico) contro la tassa sui CD vergini?
http://www.attivissimo.net/antibufala/afdigitale.htm
Un lettore (sergino75)
mi segnala che Il Sole 24 ore del 24 dicembre 2002, pagina 13,
riporta questa informazione: "Il decreto legislativo sul
diritto d'autore dispone l'aumento da 0,01 a 0,23 euro della quota
sui cd vergini che deve essere versata dai produttori dei supporti
delle case discografiche a compenso dei minori ricavi che sono
provocati per le imprese dalle copie pirata".
Sergino75 mi ha cortesemente inviato una scansione dell'articolo,
ma sarebbe interessante mettere le mani sul testo originale della
legge, in modo da poterlo aggiungere al dossier antibufala e fare due
conti e ragionamenti sulla stupidità del provvedimento (una
tassa che punisce anche chi, come me, usa i CD vergini per fare il
backup dei propri dati e di certo non per piratare artisti SIAE) e
vedere quali altri supporti sono colpiti dalla tassa (si era parlato
persino di memory stick per videogame e memorie per fotocamere, sulle
quali è obiettivamente difficile concepire che si memorizzino
brani musicali).
Purtroppo le mie ricerche presso Governo.it, Interlex.it,
Ilsole24ore.com e Italiaoggi.it non hanno trovato nulla. Ho letto il
testo della legge finanziaria 2003, ma non ho visto alcun riferimento
al rincaro dei CD. Probabilmente ho la vista annebbiata dalle
indigestioni di focaccia che sto facendo (in questi giorni sono in
Italia).
Se qualcuno può darmi una mano, è ben accetta!
Internet spegne 20 candeline
Piccola nota storica: il primo gennaio 1983, ARPANET, il
predecessore di Internet, abbandonò il protocollo NCP (niente
a che vedere con un omonimo di Novell) in favore del protocollo
TCP/IP che adotta tuttora. Per gli addetti ai lavori, questo arcano
dettaglio tecnico è la data di nascita della Rete così
come la conosciamo.
Ci vollero poi altri dieci anni perché Internet sbarcasse
seriamente in Italia: i primi abbonamenti ai privati furono
commercializzati nel 1993. Prima di allora, l'accesso era riservato
alle grandi aziende e agli istituti universitari.
Considerato che le basi del TCP/IP furono gettate negli anni
Settanta, è un bel traguardo di longevità in un settore
come quello tecnologico in cui ciò che funziona è già
obsoleto prima di essere messo in vendita, e testimonia la
lungimiranza e la solidità del lavoro fatto dai padri di
Internet.
Buon compleanno Internet, dunque!
Bill Gates in visita al Parlamento italiano, strane
coincidenze
Bill Gates dovrebbe far visita al Parlamento italiano a fine
gennaio, stando a The Inquirer:
http://www.theinquirer.net/?article=6891
Il governo italiano aveva previsto un emendamento alla Finanziaria
2003 che sembrava indicare un interesse serio verso l'ipotesi di
adottare il software libero nell'amministrazione pubblica, facendo
risparmiare a noi contribuenti una bella badilata di soldi in licenze
software, sulla scia di provvedimenti analoghi adottati da altri
paesi europei ed extraeuropei, fra cui Giappone, Norvegia, Germania,
Finlandia, Corea, Thailandia, Filippine, Francia, Messico, Taiwan,
Cina e Regno Unito.
Ahimè l'emendamento è misteriosamente scomparso, e
per una curiosa coincidenza Bill Gates viene di persona in visita al
Parlamento a breve distanza di tempo da questa scomparsa. Sarebbe un
caso fortuito se si trattasse di un evento singolo, ma siccome capita
sistematicamente che zio Bill faccia visita a un paese proprio quando
quel paese annuncia di voler mollare Microsoft, come è
successo in India recentemente e nei mesi scorsi in Perù
http://www.apogeonline.com/webzine/2002/07/24/01/200207240102
direi che parlare di coincidenza è una pia illusione; pare
più plausibile una vistosa operazione di lobbying,
assecondata dal desiderio di compiacere l'ospite illustre, tipico
della peggior forma di ospitalità fantozziana.
Resta da vedere se il governo italiano avrà abbastanza
spina dorsale da resistere alle tante lusinghe di una società
straniera già pluricondannata per concorrenza sleale:
sapevate, ad esempio, che i docenti che convincono la propria scuola
ad acquistare software Microsoft hanno gratis la licenza di Windows e
Office, un valore commerciale di circa 1000 euro?
Visti i precedenti, sarà già un trionfo se
l'amministrazione pubblica italiana saprà spuntare uno sconto
decente sulle licenze di Windows, IIS e Office come hanno fatto gli
altri paesi citati.
Speciale Antibufala: i Raeliani hanno davvero clonato. Le
bufale
Normalmente me ne starei zitto su un caso così delirante
come quello dei Raeliani, dato che la natura bufalina
dell'organizzazione è lampante (basta vedere come si veste
Rael, pare una comparsa da filmetto di fantascienza di serie B), ma
c'è un aspetto insolito della storia che credo meriti una
segnalazione.
Tutta l'attenzione dell'opinione pubblica si è concentrata
sull'annuncio di una presunta clonazione umana (o più di una)
da parte di una società controllata dai Raeliani, che ha
giustamente fatto molto scalpore e generato moltissima pubblicità.
Quello che pochi giornalisti hanno avuto l'acume di approfondire è
che lo stesso clamoroso annuncio fu fatto da un altro gruppo di
pseudoscienziati nel 1978. Se ne sono ricordati quei pignoli del
Washington Post
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A56233-2002Dec30.html
notando che all'epoca saltò fuori, dopo tre mesi di
indagini scientifiche, che era una bufala intentata a scopo
pubblicitario (per promuovere un libro).
In altre parole, i Raeliani hanno sicuramente clonato qualcosa: la
bufala. E in tutti i suoi dettagli.
Nel caso del 1978, infatti, il presunto bambino clonato non fu mai
presentato al pubblico, adducendo "il desiderio di
proteggerlo da una pubblicità dannosa", e la cosa
finì nel dimenticatoio (a parte un processo che durò
tre anni e si concluse con la conferma della frode). E ora, guarda un
po' che coincidenza, Rael ha dato ordini di non eseguire test del DNA
sul presunto neonato-fotocopia annunciato di recente, allo scopo di
"proteggere le identità dei genitori":
http://www.cnn.com/2003/HEALTH/01/03/human.cloning/index.html
Suvvia, di cosa ha paura? Che si scopra che tutta la storia è
una bufala, e per di più stantia, costruita (proprio come
venticinque anni fa) per farsi pubblicità? Impossibile: gli
alieni sono con lui, e una razza extraterrestre super-evoluta non
affiderebbe mai il proprio Verbo a un contaballe qualsiasi, no?
Ironia a parte, l'articolo del Washington Post spiega anche alcuni
dei problemi nel verificare l'affermazione dell'avvenuta clonazione.
Non basta fare un prelievo di sangue del bambino e della madre e fare
il test del DNA per vedere se sono identici: esistono infatti "giochi
di prestigio" che si possono fare sia a livello medico (una
trasfusione integrale di sangue dalla madre al neonato, ad esempio,
li farebbe sembrare geneticamente identici), sia a livello più
banale con un po' di destrezza nello scambiare le provette.
Oltretutto il test del DNA è particolarmente sensibile alla
contaminazione incrociata: residui minutissimi di DNA sugli strumenti
possono falsare il test. Una verifica realmente affidabile
richiederebbe test multipli, condotti da più laboratori (e di
certo non dai laboratori dei Raeliani, che sono gli ultimi di cui ci
si può fidare) e soprattutto eseguiti sotto l'occhio vigile di
prestigiatori che possano verificare che nessuno alteri o scambi il
contenuto dei prelievi. Prelievi che per evitare il trucchetto delle
trasfusioni dovrebbero essere campioni di tessuto (facilmente
acquisibili dalla bocca, senza traumi) anziché di sangue.
Un'impresa notevole, dunque, che ho la sensazione che stranamente
si deciderà di non fare adducendo scuse più o meno
patetiche, come quella di Rael quando quelli della CNN gli hanno
chiesto via satellite se si trattava semplicemente di una bella
trovata pubblicitaria: "Non sento bene, l'audio è
disturbato".
Non se la caverà così a buon mercato in tribunale:
un avvocato americano, Bernard Siegel, ha infatti chiesto alla
magistratura della Florida che il bambino, se è davvero
clonato, venga tolto ai genitori (al genitore?) e affidato a un
tutore meno squinternato e irresponsabile. La richiesta è
naturalmente un modo astuto per mettere alla prova il bluff dei
Raeliani. Proprio come venticinque anni fa.
Chioccioline
Nasce col nuovo anno questa rubrichetta supplementare in cui
raccolgo le chicche e le cose interessanti che trovo in Rete e che
non commento più approfonditamente per mancanza di tempo.
Buona navigazione!
Libro antibufala MLM
E' uscito un libro dedicato alle truffe del Multilevel Marketing,
fra cui quella del "vorresti davvero guadagnare con Internet"
che ha imperversato in Internet nei mesi scorsi e che ho già
fatto a fettine nel Servizio Antibufala
(http://www.attivissimo.net/antibufala/mlm.htm):
si intitola "Piramide d’oro - Realtà e miti del
multilevel marketing" di R. Giovannini, D. Orecchio, editore
Avverbi, 10 euro.
E-book Microsoft bucato
Il formato dell'e-book Microsoft, il Microsoft Reader, è
stato "craccato": si è trovato il modo di eliminarne
la protezione anticopia. La cosa era già stata fatta qualche
tempo addietro, ma in modo piuttosto brutale. Questa è una
soluzione più elegante, che dimostra ancora una volta che i
sistemi anticopia non funzioneranno mai seriamente. I dettagli (in
inglese) sono presso
http://www.pocketpcaddict.com/article.php?sid=937
e http://members.lycos.co.uk/hostintheshell
Fotofonini? Un rischio privacy
Se leggete l'inglese, c'è un bell'articolo della BBC sui
pericoli dell'onnipresenza dei telefonini con fotocamera: se le
telecamere in strada vi irritano, che farete quando qualsiasi cretino
potrà farvi un'istantanea e metterla online? E se quel cretino
si porterà il telefonino nello spogliatoio della vostra
palestra? E' lecito portare un cellulare con fotocamera in un'aula di
tribunale e fotografare di nascosto gli imputati o le vittime?
L'articolo è presso
http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/2621745.stm
Telefonino.net, intanto, nota che si pensa di vietare appunto i
fotofonini negli spogliatoi di fitness club e palestre in
Inghilterra:
http://www.telefonino.net/cgi-bin/news.asp?n=7545
Ancora sul Decimo Pianeta
A proposito della bufala del Decimo Pianeta, anche il Cicap ha
dedicato all'omonima pubblicazione di Borriello un'analisi molto
minuziosa dei "fatti scientifici" presentati in questo
inquietante opuscolo, che prevede l'arrivo di un pianeta a maggio
2003 che sconquasserà il nostro globo terracqueo. Manco a
dirlo, i "fatti scientifici" di Borriello sono
grossolanamente sbagliati, e basta un minimo di ricerca per
verificare che lo sono. L'articolo, intitolato “Il mito del
pianeta X - Niente fine del mondo nel 2003”, di Albino
Carbognani, è presso
http://www.cicap.org/articoli/at101155.htm
Linux diventerà il secondo sistema operativo al mondo
entro due anni
Secondo la società di consulenza IDC, Linux diventerà
nel 2003 o 2004 il secondo sistema operativo per desktop più
diffuso al mondo, scalzando da questa posizione il Mac. Al primo
posto, con larghissimo distacco, resterà Windows nelle sue
varie versioni.
http://zdnet.com.com/2100-1104-979064.html
Ancora rinvii per 3
Telefonino.net dice che il lancio del servizio UMTS di 3 in
Inghilterra slitterà di almeno due mesi e avverrà forse
a marzo.
http://www.telefonino.net/cgi-bin/news.asp?n=7551
Inoltre due fonti ben informate mi hanno confermato personalmente
che l'hardware e il software dei telefonini sono ancora in alto mare,
anche se si susseguono freneticamente gli aggiornamenti: si è
arrivati alla videochiamata con video e audio sincronizzati (cosa da
considerare un progresso, dato che prima il labiale era addirittura
sfasato rispetto alla voce), ma si è lontani dalle prestazioni
promesse, al punto che i primi clienti saranno chiaramente avvisati
che il servizio è da considerare sperimentale e tenderà
a perdere le chiamate con facilità.
L'UMTS, insomma, all'inizio sarà molto virtuale. Qualcosa
mi dice che però i soldi chiesti ai clienti non saranno
altrettanto virtuali.
Ciao da Paolo.
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.