Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2005/09/14
Antibufala: attenti ai “Rigenera batteria” (*aggiornamento*)
Su segnalazione di un lettore (acuoghi) tocco rapidamente il tema dei cosiddetti "rigenera batteria": dispositivi costituiti da una pellicola adesiva, che a detta dei loro venditori sarebbero in grado di migliorare le prestazioni delle batterie di cellulari e computer semplicemente applicandoli alla batteria.
Aggeggi di questo genere sono in vendita per esempio nel sito indicato dal lettore e vengono descritti in questo modo:
"E' una speciale pellicola-ceramica in grado di accrescere fino al 30 % la durata della batteria agli ioni di litio di un Notebook e cellulare. Questa pellicola adesiva migliora la rigenerazione e lo sfruttamento della capacità elettrica disponibile, e reso possibile dal cosiddetto effetto Cavity Radiation, che rigenera il flusso di ioni nella batteria grazie al sottile strato ceramico esteso sulla superficie."
Questo miracolo viene ottenuto, a detta del venditore, per soli 8,8 euro nel caso dei cellulari e 34,50 euro nel caso dei laptop. Ma la cosa interessante è che una ricerca in Google del termine "cavity radiation" non riporta alcun risultato che abbia attinenza con le batterie. Il termine "cavity radiation" è usato in fisica, ma in un contesto che non c'entra assolutamente nulla con l'elettricità e i flussi di ioni. La descrizione del "rigenera batteria", insomma, è estremamente sospetta.
"Cavity radiation" ha l'aria di essere un termine usato dai venditori di questi aggeggi per darsi arie di scientificità. Infatti provando a cercare "cavity radiation" insieme a "battery" nel fido Google, salta fuori una discussione molto interessante, che rimanda a una dettagliatissima analisi della categoria di prodotti svolta dall'autorevole Tom's Hardware.
L'analisi di Tom's Hardware non lascia molte speranze: "nei nostri test su due notebook differenti, non siamo stati in grado di verificare alcun miglioramento della durata della batteria... sconsigliamo pertanto vivamente di investire nel Battery Activator" (così si chiama la versione del "rigenera batteria" analizzata, basata sullo stesso principio) "un adesivo dai colori vivaci è probabilmente altrettanto efficace e sicuramente costa molto meno". L'articolo di Tom's Hardware cita anche altre verifiche fatte da riviste e siti tecnici, tutte altrettanto negative.
Va chiarito che in casi come questi le esperienze personali e gli aneddoti contano molto poco: non fidatevi di chi vi dice di aver comprato questi aggeggi e di averne notato i benefici. Infatti chi li ha comprati difficilmente vorrà ammettere (anche a se stesso) di aver preso una fregatura, e di certo non li usa in condizioni controllate, per cui i "risultati" sono semplicemente le sue impressioni.
E' la stessa trappola psicologica di chi appende un CD sul lunotto dell'auto perché a suo dire "abbaglia l'Autovelox": non funziona, ma finché lo beccano ha l'impressione che funzioni.
Per farla molto breve: se una cosa è troppo bella per essere vera, è perché non è vera.
Aggiornamento (15/9/2005): Sono stato contattato dalla Microdata Sistemi, la ditta che ho citato nel link, che dichiara che il proprio prodotto "vanta prestazioni certificate e non è assolutamente una bufala." Microdata mi ha fornito una copia del test condotto dalla TUV (disponibile anche sul sito della Batterylife che produce il dispositivo) e una recensione-test pubblicata sulla rivista italiana Chip di luglio-agosto. Ho chiesto ulteriori chiarimenti su alcuni punti dubbi del test TUV (molto limitato) e sul principio di funzionamento del dispositivo, che a quanto risulta non è coperto da alcun brevetto. In attesa di completare l'indagine antibufala e in assenza di una sperimentazione rigorosa, consiglio cautela nell'acquisto.
Aggeggi di questo genere sono in vendita per esempio nel sito indicato dal lettore e vengono descritti in questo modo:
"E' una speciale pellicola-ceramica in grado di accrescere fino al 30 % la durata della batteria agli ioni di litio di un Notebook e cellulare. Questa pellicola adesiva migliora la rigenerazione e lo sfruttamento della capacità elettrica disponibile, e reso possibile dal cosiddetto effetto Cavity Radiation, che rigenera il flusso di ioni nella batteria grazie al sottile strato ceramico esteso sulla superficie."
Questo miracolo viene ottenuto, a detta del venditore, per soli 8,8 euro nel caso dei cellulari e 34,50 euro nel caso dei laptop. Ma la cosa interessante è che una ricerca in Google del termine "cavity radiation" non riporta alcun risultato che abbia attinenza con le batterie. Il termine "cavity radiation" è usato in fisica, ma in un contesto che non c'entra assolutamente nulla con l'elettricità e i flussi di ioni. La descrizione del "rigenera batteria", insomma, è estremamente sospetta.
"Cavity radiation" ha l'aria di essere un termine usato dai venditori di questi aggeggi per darsi arie di scientificità. Infatti provando a cercare "cavity radiation" insieme a "battery" nel fido Google, salta fuori una discussione molto interessante, che rimanda a una dettagliatissima analisi della categoria di prodotti svolta dall'autorevole Tom's Hardware.
L'analisi di Tom's Hardware non lascia molte speranze: "nei nostri test su due notebook differenti, non siamo stati in grado di verificare alcun miglioramento della durata della batteria... sconsigliamo pertanto vivamente di investire nel Battery Activator" (così si chiama la versione del "rigenera batteria" analizzata, basata sullo stesso principio) "un adesivo dai colori vivaci è probabilmente altrettanto efficace e sicuramente costa molto meno". L'articolo di Tom's Hardware cita anche altre verifiche fatte da riviste e siti tecnici, tutte altrettanto negative.
Va chiarito che in casi come questi le esperienze personali e gli aneddoti contano molto poco: non fidatevi di chi vi dice di aver comprato questi aggeggi e di averne notato i benefici. Infatti chi li ha comprati difficilmente vorrà ammettere (anche a se stesso) di aver preso una fregatura, e di certo non li usa in condizioni controllate, per cui i "risultati" sono semplicemente le sue impressioni.
E' la stessa trappola psicologica di chi appende un CD sul lunotto dell'auto perché a suo dire "abbaglia l'Autovelox": non funziona, ma finché lo beccano ha l'impressione che funzioni.
Per farla molto breve: se una cosa è troppo bella per essere vera, è perché non è vera.
Aggiornamento (15/9/2005): Sono stato contattato dalla Microdata Sistemi, la ditta che ho citato nel link, che dichiara che il proprio prodotto "vanta prestazioni certificate e non è assolutamente una bufala." Microdata mi ha fornito una copia del test condotto dalla TUV (disponibile anche sul sito della Batterylife che produce il dispositivo) e una recensione-test pubblicata sulla rivista italiana Chip di luglio-agosto. Ho chiesto ulteriori chiarimenti su alcuni punti dubbi del test TUV (molto limitato) e sul principio di funzionamento del dispositivo, che a quanto risulta non è coperto da alcun brevetto. In attesa di completare l'indagine antibufala e in assenza di una sperimentazione rigorosa, consiglio cautela nell'acquisto.
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