L’appello è quindi inutile come colletta e mostra immagini obsolete: il suo unico aspetto positivo è che fa circolare una storia vera di coraggio e determinazione. È un peccato, però, annacquare la lezione di vita di Qian Hongyan appiccicandole una raccolta di fondi fasulla che spinge molti a dubitare dell’autenticità della vicenda.
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2013/05/24
Antibufala: il PowerPoint che aiuta Qian Hongyan, bimba senza gambe
Questo articolo era stato pubblicato inizialmente il 24/05/2013 sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non è più disponibile. Viene ripubblicato qui per mantenerlo a disposizione per la consultazione.
L’appello è quindi inutile come colletta e mostra immagini obsolete: il suo unico aspetto positivo è che fa circolare una storia vera di coraggio e determinazione. È un peccato, però, annacquare la lezione di vita di Qian Hongyan appiccicandole una raccolta di fondi fasulla che spinge molti a dubitare dell’autenticità della vicenda.
“Qian Hongyan ha perduto entrambi gli arti
inferiori in un incidente. La sua famiglia cinese è molto povera e
non si può permettere di pagare le protesi, per cui usa una palla da
basket per muoversi da un posto all’altro. Qian usa dei supporti in
legno. Non si lamenta mai. Ha già utilizzato sei palloni. Va a
scuola... Sorride sempre... Sempre positiva... Con la pressione di
pochi tasti sul vostro computer potrà avere le gambe. Due protesi.
Se inoltri questa presentazione ai tuoi amici, AOL pagherà 10
centesimi di dollaro per ogni e-mail che invii.“
Questo è il testo di una presentazione PowerPoint
che sta circolando da qualche tempo, inoltrata da una casella
all’altra da parte di chi ci crede o semplicemente sceglie, nel
dubbio, di inoltrarla comunque. Ma la presentazione è bugiarda:
inoltrare l’appello non fa arrivare neanche un centesimo alla
bimba. Il sito antibufala Hoax-Slayer.com segnala
però che Qian Hongyan è una bambina reale che ha davvero perso
entrambe le gambe in un incidente stradale nel 2000, quando aveva tre
anni; le foto mostrate nell’appello sono autentiche. Ma gli inoltri
degli internauti non servono, perché la bimba ha già delle protesi,
fornite dal governo cinese otto anni fa.
L’appello è quindi inutile come colletta e mostra immagini obsolete: il suo unico aspetto positivo è che fa circolare una storia vera di coraggio e determinazione. È un peccato, però, annacquare la lezione di vita di Qian Hongyan appiccicandole una raccolta di fondi fasulla che spinge molti a dubitare dell’autenticità della vicenda.
Per chi volesse saperne di più senza affidarsi a
un Powerpoint ingannevole, la vicenda è ben documentata dalle
immagini
di Boston.com, dal People’s
Daily Online, dalla BBC
e da Weird
Asia News.
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