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2013/08/02
Antibufala: la foto del lago al Polo Nord
Questo articolo era stato pubblicato inizialmente il 02/08/2013 sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non è più disponibile. Viene ripubblicato qui per mantenerlo a disposizione per la consultazione.
Circola in Rete, nei social network e nei siti di
notizie, una fotografia che mostra quello che viene descritto come un
lago formatosi a luglio al Polo Nord. L'immagine viene presentata
come una prova drammatica
degli effetti del riscaldamento globale.
Attenzione però a non farsi prendere dalla
tendenza naturale a credere ciecamente a quello che conferma la
propria visione del mondo: l'immagine è autentica (proviene da una
serie scattata dai ricercatori del North
Pole Environmental Observatory), ma va chiarita.
Innanzi tutto il "lago" è molto meno
spettacolare di quel che sembra dall'immagine: è grande come una
piscina olimpionica ed è profondo solo una sessantina di centimetri.
Inoltre è decisamente effimero: è lo strato di ghiaccio
superficiale che si è sciolto brevemente e da quando è stata
scattata l'immagine si è già ricongelato. Questo "lago"
infatti fa parte dello scioglimento ciclico estivo che si verifica al
Polo Nord e il suo legame con il riscaldamento globale è molto
tenue.
C'è poi da aggiungere che l'immagine non è stata
scattata al Polo Nord, ma circa 600
chilometri più a sud. La boa automatica che ha scattato la foto
era stata collocata al polo geografico in primavera ma si è poi
spostata seguendo la migrazione dei ghiacci artici.
Tutto questo non vuol dire che il riscaldamento
globale non esista (è un dato scientificamente ben documentato da
ben altre evidenze): vuol dire semplicemente che usare quest'immagine
come dimostrazione della sua esistenza è ingannevole e può essere
un autogol, perché un suo uso improprio rischia di screditare chi
pone attenzione all'ecologia.
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