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2019/02/04
Antibufala mini: Di Maio e la citazione di Einstein. Che non è di Einstein
Ultimo aggiornamento: 2019/02/05 10:30.
Mi segnalano che Luigi Di Maio, attualmente Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro in Italia nonché Capo politico del MoVimento 5 Stelle (riporto dal suo account Twitter), ha pubblicato questa citazione attribuendola ad Albert Einstein: “Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo”.
Lasciando stare ogni polemica politica, la citazione non è di Einstein, anche se gli viene spesso attribuita. Altri padri ricorrenti sono Confucio e George Bernard Shaw.
Ma secondo Quote Investigator, l’originale inglese della frase è “People who say it cannot be done should not interrupt those who are doing it” e la prima versione di questo aforisma è opera della rivista umoristica statunitense Puck a dicembre del 1902.
Puck scrisse “Things move along so rapidly nowadays that people saying: “It can’t be done,” are always being interrupted by somebody doing it”, ossia “Oggigiorno le cose vanno così veloci che la gente che dice ‘Non si può fare’ viene costantemente interrotta da qualcuno che lo sta facendo”.
La battuta ebbe un notevole successo e fu ripresa, citando la fonte, da molte altre testate. Subì poi un’evoluzione: negli anni Sessanta circolò, attribuita a Confucio, nella forma “Man who says it cannot be done should not interrupt man doing it”, vale a dire “Uomo che dice che una cosa non si può fare non dovrebbe interrompere uomo che la sta facendo”.
Nei primi anni Duemila fu diffusa, con l’attribuzione a Shaw, nella variante “People who say it cannot be done should not interrupt those who are doing it”, che in italiano diventa “Chi dice che è impossibile non dovrebbe interrompere chi lo sta facendo”.
La falsa citazione è popolarissima fra coloro che sentono il bisogno di appoggiarsi a una mente di indubbia reputazione per giustificare le azioni della propria. Lo ha fatto, di recente, anche Ivanka Trump.
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
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Lasciando stare ogni polemica politica, la citazione non è di Einstein, anche se gli viene spesso attribuita. Altri padri ricorrenti sono Confucio e George Bernard Shaw.
Ma secondo Quote Investigator, l’originale inglese della frase è “People who say it cannot be done should not interrupt those who are doing it” e la prima versione di questo aforisma è opera della rivista umoristica statunitense Puck a dicembre del 1902.
Puck scrisse “Things move along so rapidly nowadays that people saying: “It can’t be done,” are always being interrupted by somebody doing it”, ossia “Oggigiorno le cose vanno così veloci che la gente che dice ‘Non si può fare’ viene costantemente interrotta da qualcuno che lo sta facendo”.
La battuta ebbe un notevole successo e fu ripresa, citando la fonte, da molte altre testate. Subì poi un’evoluzione: negli anni Sessanta circolò, attribuita a Confucio, nella forma “Man who says it cannot be done should not interrupt man doing it”, vale a dire “Uomo che dice che una cosa non si può fare non dovrebbe interrompere uomo che la sta facendo”.
Nei primi anni Duemila fu diffusa, con l’attribuzione a Shaw, nella variante “People who say it cannot be done should not interrupt those who are doing it”, che in italiano diventa “Chi dice che è impossibile non dovrebbe interrompere chi lo sta facendo”.
La falsa citazione è popolarissima fra coloro che sentono il bisogno di appoggiarsi a una mente di indubbia reputazione per giustificare le azioni della propria. Lo ha fatto, di recente, anche Ivanka Trump.
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