Google ha annunciato un aggiornamento molto importante di Google Earth, la sua mappa mondiale 3D: ora è possibile esplorare un luogo anche nel tempo. L’azienda ha elaborato 24 milioni di fotografie satellitari scattate nel corso di quasi quattro decenni e le ha rese accessibili presso http://goo.gle/timelapse o https://g.co/timelapse.
Questo modo di vedere i dati rende chiarissima l’evoluzione del pianeta nel corso degli ultimi quarant’anni: urbanizzazione, deforestazione, prosciugamento di grandi laghi, cambiamenti nei corsi dei fiumi, ma anche riconquiste di porzioni di deserto.
C’è anche una collezione di
circa 800 video
che mostrano la trasformazione, positiva o negativa, di vari luoghi del
pianeta. È particolarmente impressionante l’evoluzione del lago d’Aral situato fra Kazakistan e Uzbekistan: quando ero ragazzino lo si studiava in geografia come quarto lago al mondo, con
una superficie di 68.000 chilometri quadrati (più dell’intera Svizzera, che
occupa 41.285 kmq, o della Pianura Padana, che ne occupa 47.820); oggi è
praticamente scomparso a causa dell’eccessivo sfruttamento delle sue acque.
L’interfaccia è piuttosto semplice: si digita il nome del luogo d’interesse nella casella di ricerca e poi si aspetta che venga caricata la sequenza d’immagini del timelapse. Come con il normale Google Earth, anche qui è possibile sorvolare virtualmente in 3D le località e vederle da varie quote e angolazioni.
Chi spera di vedere dettagli specifici dell’evoluzione della propria località, come la costruzione della propria casa o di un quartiere, potrebbe restare deluso, perché le immagini satellitari pubblicamente disponibili che risalgono agli anni Ottanta non hanno questo tipo di risoluzione in buona parte del pianeta. Ma la trasformazione delle grandi aree urbane è quasi sempre esaminabile e sicuramente questa risorsa informatica offrirà tanti spunti di riflessione. Buon viaggio, nel tempo e nello spazio.
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