Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2015/09/01
Da oggi Chrome e Amazon bloccano Flash negli spot. È ora di dirgli addio
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Un altro chiodo nella bara di Adobe Flash: da oggi, come preannunciato a giugno, Google Chrome comincerà a bloccare automaticamente i contenuti Web non essenziali (tipicamente pubblicità) che usano Flash: per sbloccarli sarà necessario cliccarvi sopra. Questo ridurrà fortemente i rischi comportati dall'uso di Flash, rivelatosi un vero colabrodo di sicurezza, e anche i consumi energetici e di potenza di calcolo legati a questa tecnologia.
I contenuti Flash ritenuti importanti (per esempio i player video nei siti dedicati ai video) non verranno bloccati, ma ci sarà un'ecatombe di spot pubblicitari basati su Flash. Per noi utenti è un sollievo oltre che un miglioramento della sicurezza, visto che Flash viene usato spesso per veicolare infezioni, ma per i pubblicitari e per i siti che si mantengono tramite gli introiti della pubblicità potrebbe esserci qualche problema.
Convertirsi (da Flash a HTML5) o perire, insomma; ma dietro tanto altruismo e amore del risparmio energetico c'è anche un vantaggio non banale per Google. Le pubblicità Flash diffuse tramite i canali pubblicitari gestiti da Google, infatti, verranno convertite automaticamente in HTML e quindi verranno visualizzate senza problemi, mentre gli spot veicolati da altri operatori pubblicitari verranno sostituiti da una simpatica casellina grigia. Chi controlla il browser controlla la Rete, come ha ben insegnato la vertenza antitrust contro Microsoft ai tempi in cui Internet Explorer dominava il mercato dei browser.
Tuttavia Google non è sola nel boicottare Flash: anche Amazon da oggi non accetta più pubblicità Flash sulla propria rete. Per non parlare dei dispositivi iOS (iPhone, iPad e simili), che non hanno mai supportato Flash. La tecnologia Adobe è ormai accerchiata e destinata all'oblio: webmaster che insistete a fare i siti che richiedono Flash perché è facile e figo, prendete nota.
Un altro chiodo nella bara di Adobe Flash: da oggi, come preannunciato a giugno, Google Chrome comincerà a bloccare automaticamente i contenuti Web non essenziali (tipicamente pubblicità) che usano Flash: per sbloccarli sarà necessario cliccarvi sopra. Questo ridurrà fortemente i rischi comportati dall'uso di Flash, rivelatosi un vero colabrodo di sicurezza, e anche i consumi energetici e di potenza di calcolo legati a questa tecnologia.
I contenuti Flash ritenuti importanti (per esempio i player video nei siti dedicati ai video) non verranno bloccati, ma ci sarà un'ecatombe di spot pubblicitari basati su Flash. Per noi utenti è un sollievo oltre che un miglioramento della sicurezza, visto che Flash viene usato spesso per veicolare infezioni, ma per i pubblicitari e per i siti che si mantengono tramite gli introiti della pubblicità potrebbe esserci qualche problema.
Convertirsi (da Flash a HTML5) o perire, insomma; ma dietro tanto altruismo e amore del risparmio energetico c'è anche un vantaggio non banale per Google. Le pubblicità Flash diffuse tramite i canali pubblicitari gestiti da Google, infatti, verranno convertite automaticamente in HTML e quindi verranno visualizzate senza problemi, mentre gli spot veicolati da altri operatori pubblicitari verranno sostituiti da una simpatica casellina grigia. Chi controlla il browser controlla la Rete, come ha ben insegnato la vertenza antitrust contro Microsoft ai tempi in cui Internet Explorer dominava il mercato dei browser.
Tuttavia Google non è sola nel boicottare Flash: anche Amazon da oggi non accetta più pubblicità Flash sulla propria rete. Per non parlare dei dispositivi iOS (iPhone, iPad e simili), che non hanno mai supportato Flash. La tecnologia Adobe è ormai accerchiata e destinata all'oblio: webmaster che insistete a fare i siti che richiedono Flash perché è facile e figo, prendete nota.
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2015/07/03
MacKeeper sfruttato dai criminali informatici per infettare i Mac
I criminali informatici ne inventano una nuova ogni giorno: c'è quasi da ammirarli per la loro abilità. Avete presente MacKeeper, la controversa app di sicurezza e pulizia per Mac che spande pubblicità un po' dappertutto in Rete? Quest'app di sicurezza è stata sfruttata, ad insaputa dei suoi creatori, per infettare gli utenti.
È stato infatti segnalato un attacco che sfrutta un difetto di una versione non aggiornata di MacKeeper. La trappola funziona così: la vittima riceve una normale mail che contiene un link sul quale è invitata a cliccare con vari pretesti.
Se l'utente usa MacKeeper, il link sfrutta il suo difetto per far comparire sullo schermo un avviso falso, secondo il quale c'è un'infezione (che in realtà non esiste). L'avviso chiede la password di amministratore con la scusa di averne bisogno per poter rimuovere quest'infezione.
Se l'utente preso di mira digita la password, sul suo computer viene scaricato del software ostile creato dai criminali: a quel punto il Mac è davvero infettato e sotto il pieno controllo degli aggressori.
La casa produttrice di MacKeeper ha prontamente corretto il difetto che apriva le porte ai criminali, per cui se usate questo software assicuratevi di averne la versione più recente. Più in generale, anche se non usate MacKeeper, il Mac comunque non è invulnerabile, per cui è buona cosa installarvi un buon antivirus.
È stato infatti segnalato un attacco che sfrutta un difetto di una versione non aggiornata di MacKeeper. La trappola funziona così: la vittima riceve una normale mail che contiene un link sul quale è invitata a cliccare con vari pretesti.
Se l'utente usa MacKeeper, il link sfrutta il suo difetto per far comparire sullo schermo un avviso falso, secondo il quale c'è un'infezione (che in realtà non esiste). L'avviso chiede la password di amministratore con la scusa di averne bisogno per poter rimuovere quest'infezione.
Se l'utente preso di mira digita la password, sul suo computer viene scaricato del software ostile creato dai criminali: a quel punto il Mac è davvero infettato e sotto il pieno controllo degli aggressori.
La casa produttrice di MacKeeper ha prontamente corretto il difetto che apriva le porte ai criminali, per cui se usate questo software assicuratevi di averne la versione più recente. Più in generale, anche se non usate MacKeeper, il Mac comunque non è invulnerabile, per cui è buona cosa installarvi un buon antivirus.
2004/06/29
Sicurezza: StartUpMonitor, programma per monitorare i programmi che partono da soli
StartupMonitor notifica quando un programma si registra per l'esecuzione automatica all'avvio del PC (Windows).
Non l'ho provato, ma sembra interessante.
Non l'ho provato, ma sembra interessante.
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