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2005/08/30
Apple prenota processori PowerPC fino al 2008
L'annunciato passaggio di Apple ai processori Intel, che ha fatto così tanto rumore nei mesi scorsi, non sembra destinato ad essere così repentino come dichiarato inizialmente.
Secondo EETimes, infatti, Apple ha stretto un accordo con la Freescale Semiconductor per la fornitura di processori PowerPC fino al 2008. La fonte è un documento inviato da Apple alla U.S. Securities and Exchange Commission.
Secondo il documento, Freescale è tenuta a fornire processori PowerPC ad Apple, ma Apple non ha l'obbligo di acquistarli salvo che per le attività produzione in corso al momento dell'accordo; quindi può darsi che sia semplicemente una mossa di prudenza per coprirsi le spalle qualora la migrazione a Intel non andasse liscia. Tuttavia contrasta con la dichiarazione precedente di Apple secondo la quale i processori Intel avrebbero "permeato l'intera gamma di prodotti Macintosh entro la fine del 2007".
Già si era capito che la transizione sarebbe durata anni e che quindi non ci sarebbe stata un'improvvisa carenza di software (c'è un parco macchine di decine di milioni di unità basate su processori PowerPC da soddisfare), ma questo dettaglio dovrebbe tranquillizzare chi temeva di acquistare oggi un computer Apple e trovarsi con un computer subito obsoleto.
Secondo EETimes, infatti, Apple ha stretto un accordo con la Freescale Semiconductor per la fornitura di processori PowerPC fino al 2008. La fonte è un documento inviato da Apple alla U.S. Securities and Exchange Commission.
Secondo il documento, Freescale è tenuta a fornire processori PowerPC ad Apple, ma Apple non ha l'obbligo di acquistarli salvo che per le attività produzione in corso al momento dell'accordo; quindi può darsi che sia semplicemente una mossa di prudenza per coprirsi le spalle qualora la migrazione a Intel non andasse liscia. Tuttavia contrasta con la dichiarazione precedente di Apple secondo la quale i processori Intel avrebbero "permeato l'intera gamma di prodotti Macintosh entro la fine del 2007".
Già si era capito che la transizione sarebbe durata anni e che quindi non ci sarebbe stata un'improvvisa carenza di software (c'è un parco macchine di decine di milioni di unità basate su processori PowerPC da soddisfare), ma questo dettaglio dovrebbe tranquillizzare chi temeva di acquistare oggi un computer Apple e trovarsi con un computer subito obsoleto.
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