Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2006/02/08
Gendarmi e pinguini: la Gendarmerie molla IE e Outlook, già usa OpenOffice, e ora guarda a Linux
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di “mdal_cero”, “grigolato” e “tismarti”.
L'articolo è stato modificato rispetto alla sua pubblicazione iniziale.
Le forze di polizia francesi sostituiranno Internet Explorer in favore di Firefox su circa 70.000 computer entro la fine del 2006, adottando inoltre Thunderbird al posto di Outlook. La ragione, dice il generale Christian Brachet, responsabile informatico della polizia francese, è che questa combinazione offre "affidabilità, sicurezza e interoperabilità con gli altri servizi dello Stato". Lo riferiscono The Register e Yahoo.
Il passaggio a Firefox più Thunderbird si aggiunge alla transizione già completata l'anno scorso da Microsoft Office a OpenOffice.org, che ha già prodotto risparmi per 2 milioni di euro. Tanto, infatti, costavano le licenze Microsoft per Office.
Anche altri dipartimenti del governo francese stanno adottando sempre di più il software libero e a sorgente aperto (open source): per esempio, il ministero degli interni, quello per le infrastrutture e quello per la cultura. Anche le dogane francesi passano all'open source (che fra l'altro si pronuncia sòrs, non sùrs come sento spesso).
Ciliegina sulla torta, il ministero delle finanze francese intende migrare a Linux 80.000 computer delle scrivanie dei propri dipendenti a partire dalla seconda metà del 2006.
La Gendarmerie sta usando un approccio soft molto ben pensato. In una prima fase, resta con Windows, ma comincia ad adottare software disponibile anche sotto Linux. Così gli utenti si abituano al nuovo software (Firefox, OpenOffice.org e Thunderbird) e praticamente non si accorgeranno di nulla quando avverrà il passaggio a Linux, perché sotto Linux interagiranno con gli stessi programmi che già conoscono.
Colpisce anche la competenza e chiarezza con le quali Brachet spiega la motivazione della scelta di Firefox: "Con Firefox come browser standard, non imponiamo al cittadino di usare un browser specifico [ossia Internet Explorer]: può usarne uno qualsiasi, purché conforme allo standard del W3C". Non agli "standard" Microsoft.
Quello francese è un esempio imbarazzante per tutti coloro che liquidano l'adozione di Linux e del software libero come una proposta da "cavoli a merenda" e poi si fanno fregare dal Kama Sutra di turno.
È un anno molto positivo per il software libero. Firefox ha, secondo le fonti citate prima che citano un sondaggio XiTi Monitor, quasi il 18% del mercato francese dei browser e il 20% di quello europeo. Mozilla, in Finlandia, ha addirittura il 38%.
Fra l'altro, potete consultare le statistiche dei visitatori di questo blog per notare quanti lettori hanno saggiamente mollato Internet Explorer. Non è statisticamente significativo, ma è comunque notevole. Datevi una pacca sulla spalla, ve la meritate.
L'articolo è stato modificato rispetto alla sua pubblicazione iniziale.
Le forze di polizia francesi sostituiranno Internet Explorer in favore di Firefox su circa 70.000 computer entro la fine del 2006, adottando inoltre Thunderbird al posto di Outlook. La ragione, dice il generale Christian Brachet, responsabile informatico della polizia francese, è che questa combinazione offre "affidabilità, sicurezza e interoperabilità con gli altri servizi dello Stato". Lo riferiscono The Register e Yahoo.
Il passaggio a Firefox più Thunderbird si aggiunge alla transizione già completata l'anno scorso da Microsoft Office a OpenOffice.org, che ha già prodotto risparmi per 2 milioni di euro. Tanto, infatti, costavano le licenze Microsoft per Office.
Anche altri dipartimenti del governo francese stanno adottando sempre di più il software libero e a sorgente aperto (open source): per esempio, il ministero degli interni, quello per le infrastrutture e quello per la cultura. Anche le dogane francesi passano all'open source (che fra l'altro si pronuncia sòrs, non sùrs come sento spesso).
Ciliegina sulla torta, il ministero delle finanze francese intende migrare a Linux 80.000 computer delle scrivanie dei propri dipendenti a partire dalla seconda metà del 2006.
La Gendarmerie sta usando un approccio soft molto ben pensato. In una prima fase, resta con Windows, ma comincia ad adottare software disponibile anche sotto Linux. Così gli utenti si abituano al nuovo software (Firefox, OpenOffice.org e Thunderbird) e praticamente non si accorgeranno di nulla quando avverrà il passaggio a Linux, perché sotto Linux interagiranno con gli stessi programmi che già conoscono.
Colpisce anche la competenza e chiarezza con le quali Brachet spiega la motivazione della scelta di Firefox: "Con Firefox come browser standard, non imponiamo al cittadino di usare un browser specifico [ossia Internet Explorer]: può usarne uno qualsiasi, purché conforme allo standard del W3C". Non agli "standard" Microsoft.
Quello francese è un esempio imbarazzante per tutti coloro che liquidano l'adozione di Linux e del software libero come una proposta da "cavoli a merenda" e poi si fanno fregare dal Kama Sutra di turno.
È un anno molto positivo per il software libero. Firefox ha, secondo le fonti citate prima che citano un sondaggio XiTi Monitor, quasi il 18% del mercato francese dei browser e il 20% di quello europeo. Mozilla, in Finlandia, ha addirittura il 38%.
Fra l'altro, potete consultare le statistiche dei visitatori di questo blog per notare quanti lettori hanno saggiamente mollato Internet Explorer. Non è statisticamente significativo, ma è comunque notevole. Datevi una pacca sulla spalla, ve la meritate.
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