Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2007/10/22
Ci vediamo a Pavia il 24 ottobre per esplorare la psicologia del complottismo?
Mercoledì 24 ottobre alle 21 sarò a Pavia, all'Aula del '400, Palazzo Centrale, via Strada Nuova 65, insieme a Lorenzo Montali (ricercatore di psicologia sociale presso la Bicocca) per parlare di cospirazioni dell'11 settembre (ma non solo) da un'angolazione diversa dal solito: superata ormai la fase di sbufalamento, ci si può addentrare negli aspetti poco conosciuti di questa tragedia e negli aspetti psicologici, che riguardano tutte le moderne tendenze a intravedere cospirazioni dappertutto.
L'incontro s'intitola 11 settembre: il complotto che non c'è ed è organizzato da Studentindipendenti con il patrocinio dell'Università di Pavia. L'ingresso è libero.
Io sarò lì a presentare alcuni di questi aspetti (e, se tutto va bene, una novità che spero troverete interessante) e per discutere, insieme a Montali, delle ragioni di questo diffuso desiderio di spiegazioni cospiratorie per le grandi tragedie della storia. Il cospirazionismo, che riguardi l'assassinio di Kennedy, la scomparsa di Elvis Presley, le "scie chimiche" o lo sbarco sulla Luna, non è una semplice questione di teorie contrapposte o di indagini più o meno scientifiche: è uno specchio sui nostri processi mentali che penso trovete illuminante anche se ne avete piene le tasche dei complottisti undicisettembrini, lunari o sciachimisti.
Il vero mistero, infatti, è come mai persone altrimenti ragionevoli e sane di mente si lasciano trascinare in questi vortici di ipotesi paranoiche, fantascientifiche e surreali. Speriamo di poter dare qualche risposta in proposito, e per questo lasceremo ampio spazio alle domande del pubblico.
L'incontro s'intitola 11 settembre: il complotto che non c'è ed è organizzato da Studentindipendenti con il patrocinio dell'Università di Pavia. L'ingresso è libero.
Io sarò lì a presentare alcuni di questi aspetti (e, se tutto va bene, una novità che spero troverete interessante) e per discutere, insieme a Montali, delle ragioni di questo diffuso desiderio di spiegazioni cospiratorie per le grandi tragedie della storia. Il cospirazionismo, che riguardi l'assassinio di Kennedy, la scomparsa di Elvis Presley, le "scie chimiche" o lo sbarco sulla Luna, non è una semplice questione di teorie contrapposte o di indagini più o meno scientifiche: è uno specchio sui nostri processi mentali che penso trovete illuminante anche se ne avete piene le tasche dei complottisti undicisettembrini, lunari o sciachimisti.
Il vero mistero, infatti, è come mai persone altrimenti ragionevoli e sane di mente si lasciano trascinare in questi vortici di ipotesi paranoiche, fantascientifiche e surreali. Speriamo di poter dare qualche risposta in proposito, e per questo lasceremo ampio spazio alle domande del pubblico.
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