Sono precettato per Star Trek, mi perdo l'eredità dell'Apollo, chi mi aiuta?
Questa sera sono bloccato dalla proiezione del nuovo film di Star Trek: per recensirlo per la RSI (Radio svizzera di lingua italiana) in uno speciale che andrà in onda su Rete Tre lunedì. Per chi fosse interessato, il ritrovo è alle 20 al cinema Cinestar di Lugano.
In un dilemma che in confronto La Scelta di Sophie si risolveva tirando una monetina, mi tocca perdermi la conferenza "L'eredità dell'Apollo e il futuro umano nello spazio" di Luciano Anselmo, ricercatore presso il Laboratorio di Dinamica del Volo Spaziale dell'ISTI/CNR di Pisa. L'evento è organizzato in collaborazione con la Società Ticinese di Scienze Naturali: ricostruirà l'avventura scientifica e tecnologica che condusse alla conquista della Luna e presenterà i progetti per la colonizzazione umana dello spazio, sia vicino sia profondo, con le loro difficoltà, limiti e ricadute sociali.
La conferenza si tiene infatti questa sera a Bellinzona, alle 20.30, alla Sala conferenze di BancaStato. Dettagli e info sono su www.astroticino.ch o telefonicamente al numero svizzero 091 756 23 76.
Se qualche anima pia ci potesse andare e videoregistrarla (ho il permesso degli organizzatori, dite picciottescamente che vi mando io) e metterlo su Youtube o mandarmelo così lo metto online io, gliene sarei veramente grato. Naturalmente pago io la torta alla panna da tirare in faccia al primo del pubblico che si alza e dice che non siamo mai andati sulla Luna.
Post eventum
Funziona. E' L'Ira di Khan per la generazione dei teenager di oggi. Ritmo forsennato, azione fino all'inverosimile, una storia epica, dinamica vivace dei personaggi, ma poco spazio per le riflessioni sul destino dell'umanità e sui drammi morali che hanno sempre costituito il sottofondo che separa Star Trek da quasi tutta l'altra fantascienza. E' anche vero che sul grande schermo ci vogliono storie spettacolari ed epiche; per la costruzione dei personaggi e per le talvolta soporifere riflessioni sociali care alla narrazione Trek (azzeccatissima la parodia di The Onion) ci vogliono i tempi più rilassati del piccolo schermo. E probabilmente ci saranno.
Non è insomma lo Star Trek dei miei tempi, e questo c'era scritto anche nei trailer, ma è comunque estremamente godibile come film d'azione fantascientifica anche per i fan della serie, grazie alle numerosissime chicche e allusioni alle storie precedenti, alcune delle quali hanno strappato grida di entusiasmo ai fan presenti. La divisa rossa che indica il personaggio che di lì a poco farà una brutta fine è un classico, e non perdetevi la battuta di Scotty sui suoi primi esperimenti di teletrasporto: se la capite e ridete, siete veri Trekker.
C'è una storia d'amore che forse stupirà e lascerà perplessi i duri e puri, la sala macchine dell'Enterprise è fatta davvero in economia e il doppiaggio di Spock anziano sembra fatto da uno a cui sta per cascare fuori la dentiera, ma a parte qualche scivolata qua e là il film tiene inchiodati e avvinti per i suoi 126 minuti. Alla fine, sulle note della musica della sigla classica scritta da Alexander Courage, è partito l'applauso dei tanti fan vintage presenti in sala. Buon segno.
Dopo sette anni d'astinenza manco fossimo afflitti dal pon farr, e dopo il disastro imbarazzante di Nemesis, questo è un buon inizio: o meglio, una buona ripartenza per una delle serie più longeve e redditizie della storia del cinema e della TV.
Una chicca finale: se usate Google Calendar e avete segnato che andrete a vedere Star Trek, troverete automaticamente la conversione delle date gregoriane in date stellari aggiunta al calendario. Dettagli e info sono qui. Il Grande Fratello vi guarda.
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