Creazionisti: "La materia è un'illusione". Vero: s'illudono che il creazionismo sia una materia
Stamattina, al rientro dalla radio, mi è caduto l'occhio su questo poster vicino alla stazione di Lugano, e ho tirato fuori subito la mia fotocamera. Ero in auto, fermo al semaforo, per cui non ho avuto tempo di far di meglio. Gli amici mi segnalano che poster analoghi sono spuntati in altri luoghi molto frequentati della città.
Il poster dice "Darwin - una bestemmia alla scienza", mostra il classico disegno degli stadi dell'evoluzione umana, cancellato con una X e la scritta "FALSO", e sotto offre tre slogan: "L'inganno dell'evoluzione – Il Darwinismo non è una scienza – La materia è un [sic] illusione".
In basso c'è un indirizzo di un sito Web, www.lingannodellevoluzione.com.
Non ho ancora avuto tempo di riprendermi dalla crisi di risate e di scoprire chi c'è dietro e ha soldi da spendere in campagne pubblicitarie del genere, e di pensare come bisogna rispondere a una manifestazione di terrapiattismo di questo calibro. Sempre che ci sia bisogno di rispondere a chi sostiene che la materia sia un'illusione. Se nel frattempo scoprite qualcosa voi, segnalatelo nei commenti o via mail al solito topone chiocciola pobox.com. Garantisco l'anonimato a chi mi contatta privatamente.
2010/01/22
Visitando il sito citato dai poster, affissi in tutto il Canton Ticino ma non nel resto della Svizzera, risulta che pubblicizza gli scritti di Harun Yahya (foto qui accanto, tratta da Harunyahya.tv).
Wikipedia in inglese segnala che Harun Yahya è lo pseudonimo di Adnan Oktar, nato ad Ankara nel 1956, un sostenitore di spicco del creazionismo islamico. Migliaia di copie gratuite del suo libro, The Evolution Deceit (L'inganno dell'evoluzione), sono state distribuite in Turchia a partire dal 1998, accompagnate da frequenti pubblicità nei quotidiani turchi. Oktar ha anche acquistato un'inserzione nella rivista statunitense Time.
Un altro suo libro, The Atlas of Creation (L'atlante della creazione), un tomo di 800 pagine pesante più di cinque chili, è stato spedito gratuitamente in decine di migliaia di copie a scuole, ricercatori e istituti di ricerca in Europa e negli Stati Uniti. Il libro è ricco di errori e di affermazioni scientificamente sballate: in sostanza, confronta fossili con animali moderni e li dichiara identici. In realtà basta guardare le immagini per rendersi conto che sono differenti.
Adnan Oktar è qualcosa di più del solito eccentrico che autofinanzia la produzione delle proprie idee pseudoscientifiche. Negli anni scorsi, in Turchia è riuscito a far bloccare l'accesso a vari siti Web, compreso il popolare sito di blogging Wordpress.com e Google Gruppi, che Oktar ha accusato di diffamazione nei suoi confronti. Lo stesso è avvenuto per il sito di Richard Dawkins, notissimo teorico della biologia, e persino per il sito di uno dei giornali più importanti della Turchia, Vatan.
Come riferisce il Guardian britannico, Oktar è a capo di un'organizzazione altamente coordinata ma assai reticente nel rivelare le fonti della propria ampia disponibilità economica, e secondo Reuters nel 2008 è stato condannato a tre anni di carcere in Turchia per "aver creato un'organizzazione illegale per lucro personale".
Oktar dice di offrire un premio di dieci trilioni di lire turche, circa sette trilioni e mezzo di franchi (5 trilioni di euro) a chiunque gli mostri un singolo fossile che dimostri l'evoluzione. A suo dire, tutti i fossili finora scoperti mostrano che "piante, animali, umani e insetti non hanno mai subìto evoluzioni" e sono stati creati tali e quali. Eppure Oktar, per sua stessa ammissione, non ha alcuna esperienza o preparazione scientifica. Ha studiato architettura d'interni.
Chi invece di competenza ne ha, come Richard Dawkins, ha pubblicato varie critiche dell'Atlante della Creazione. Per esempio, questo articolo mostra i ripetuti, grossolani errori delle affermazioni di Oktar: non solo l'autore turco mostra animali vistosamente differenti e li dichiara identici, ma uno degli scivoloni più gustosi è quando Oktar presenta un insetto che sarebbe identico ai suoi antenati di milioni d'anni fa e mostra... un'esca da pesca, con tanto di amo visibile (foto qui accanto).
Chi volesse documentarsi sulle basi scientifiche solide e concrete dell'evoluzione e sul fatto che l'evoluzione non è in conflitto con la fede (come del resto dichiarato anche da Papa Giovanni Paolo II) ha a disposizione un buon numero di siti Internet, anche in italiano, come Pikaia.eu, L'orologiaio miope o questa del Cicap. In inglese segnalo in particolare la chiarissima FAQ dell'emittente pubblica statunitense PBS e Talkorigins.org.
La campagna pubblicitaria sul creazionismo può quindi essere un'ottima occasione per conoscere meglio i fatti che stanno dietro all'evoluzione e sfatare alcuni dei luoghi comuni che circondano una delle scoperte meglio documentate e più importanti della storia.
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