
Un simpatico esempio di questa disinformazione arriva proprio dall'Eco di Bergamo, che pubblica una serie di mie parole virgolettate che non ho mai pronunciato e che sono perlomeno fantasiose nei loro contenuti.
L'incontro è a ingresso libero ed è organizzato dal gruppo Leffegiovani.
A stasera!
Post eventum

Erano venuti già attrezzati per provocare (come vedete dai loro cartelli qui accanto, abbandonati dopo l'incontro) e il loro intervento ha dimostrato ancora una volta il motivo di fondo per il quale il cospirazionismo fallisce miseramente: l'incapacità di dialogare civilmente.
Quand'anche avessero ragione, presentandosi così squalificano subito la propria causa. Hanno fatto una figuraccia epica, rifiutando le mie ripetute offerte di dibattito, interrompendosi a vicenda e strillando insulti e slogan fra i quali spiccava un memorabile “Io sono Dio” (in confronto l'Uomo del Boiler di Verrès era un fine dicitore).
Se volete tutti i patetici dettagli, potete guardare la registrazione qui o qui. L'Eco di Bergamo ha pubblicato un resoconto della serata con una foto degli intrepidi contestatori. Segnalo questo commento sconsolato di uno spettatore-blogger, in cui qualche simpatizzante degli impavidi si paragona addirittura alle vittime dei campi di sterminio: “Per noi sentire Attivissimo è come per un deportato nei campi di concentramento nazisti o nei gulag di Stalin sentirsi dire che in campi non sono esistiti… ”. Non serve aggiungere altro.
Non c'è neanche da sperare che si tratti di un atteggiamento isolato: Sciechimiche.org e Massimo Mazzucco (responsabile di Lugocomune.net) esultano per il grande risultato.
A quanto pare per loro prendersela con un blogger di campagna, invece di andare per esempio in tribunale a denunciare i mandanti dei complotti di cui tanto parlano, è un trionfo nella ricerca della verità. A me sembra una misura della pochezza dei complottisti.
A parte questo, è stato bello vedere gente giovane darsi da fare per creare qualcosa di utile per il proprio paese. Grazie a tutti (o quasi tutti) di essere venuti: spero di aver fatto conoscere un aspetto poco conosciuto del giornalismo dal quale dipendiamo per conoscere il mondo.