Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2012/02/16
Il MIUR fa confusione: chi glielo dice che “doggy style” non è la traduzione di “pecorino” ma di “pecorina”?
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “fuffao”. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: ore 21:00.
Presto, correte sul sito del MIUR a questo link e salvate una copia della pagina. Non ve ne pentirete, così come non se ne sono pentiti i tantissimi che mi hanno segnalato questo capolavoro assoluto di faciloneria traduttiva.
Ecco la mia cattura:
Il titolo “Dalla pecora al pecorino” è stato tradotto in “From sheep to Doggy Style”. Solo che “doggy style”, in inglese, non è un tipo di formaggio: è una posizione erotica. Letteralmente significa “alla maniera dei cagnolini”. In altre parole, sul sito del MIUR, in questo momento, c'è un bando per assegno di ricerca intitolato “Dalla pecora alla pecorina”. Un'altra versione, con lo stesso straordinario errore, è pubblicata qui.
Vorrei scrivere qualcosa sulla patetica faciloneria che spinge l'italoburocrate a far tradurre qualunque cosa dal primo cane (o pecora) che passa, ma ho le lacrime dal ridere.
Fra l'altro, lo stesso svarione spettacolare compare anche qui sul sito della Commissione Europea (grazie a Guido S. per la segnalazione). Con ben 19.367 euro di budget. Cinquanta euro per pagare un traduttore decente non c'erano?
Non sono sicuro di voler sapere in che modo si è arrivati una traduzione così epicamente sbagliata. Ho paura della risposta. Non è frutto di Google Translate: ho provato con la frase intera, anche se “pecorino” da solo restituisce “Doggy”. Ma mi piacerebbe sapere chi è il citrullo che ha partorito quel “doggy style” (oltretutto in maiuscolo). Sarebbe ancora più divertente se il bando fosse stato stampato, per cui esisterebbe copia cartacea ufficiale di questa castroneria monumentale.
Aggiornamento 1 (1:30). Non so se il bando è stato stampato, ma è presente anche sul sito del prestigiosissimo Nature.
Aggiornamento 2 (21:00). Le pagine in questione sono state rimosse o corrette (almeno nel titolo incriminato) ed è emerso il colpevole insieme a una spiegazione del MIUR.
Presto, correte sul sito del MIUR a questo link e salvate una copia della pagina. Non ve ne pentirete, così come non se ne sono pentiti i tantissimi che mi hanno segnalato questo capolavoro assoluto di faciloneria traduttiva.
Ecco la mia cattura:
Il titolo “Dalla pecora al pecorino” è stato tradotto in “From sheep to Doggy Style”. Solo che “doggy style”, in inglese, non è un tipo di formaggio: è una posizione erotica. Letteralmente significa “alla maniera dei cagnolini”. In altre parole, sul sito del MIUR, in questo momento, c'è un bando per assegno di ricerca intitolato “Dalla pecora alla pecorina”. Un'altra versione, con lo stesso straordinario errore, è pubblicata qui.
Vorrei scrivere qualcosa sulla patetica faciloneria che spinge l'italoburocrate a far tradurre qualunque cosa dal primo cane (o pecora) che passa, ma ho le lacrime dal ridere.
Fra l'altro, lo stesso svarione spettacolare compare anche qui sul sito della Commissione Europea (grazie a Guido S. per la segnalazione). Con ben 19.367 euro di budget. Cinquanta euro per pagare un traduttore decente non c'erano?
Non sono sicuro di voler sapere in che modo si è arrivati una traduzione così epicamente sbagliata. Ho paura della risposta. Non è frutto di Google Translate: ho provato con la frase intera, anche se “pecorino” da solo restituisce “Doggy”. Ma mi piacerebbe sapere chi è il citrullo che ha partorito quel “doggy style” (oltretutto in maiuscolo). Sarebbe ancora più divertente se il bando fosse stato stampato, per cui esisterebbe copia cartacea ufficiale di questa castroneria monumentale.
Aggiornamento 1 (1:30). Non so se il bando è stato stampato, ma è presente anche sul sito del prestigiosissimo Nature.
Aggiornamento 2 (21:00). Le pagine in questione sono state rimosse o corrette (almeno nel titolo incriminato) ed è emerso il colpevole insieme a una spiegazione del MIUR.
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