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2014/12/24
Che ci fa un atlante stradale a bordo della Stazione Spaziale Internazionale?
Via Twitter mi è arrivata la segnalazione di @tamarabalestri, che ha notato che in questa foto pubblicata da Samantha Cristoforetti ad accompagnamento di questo suo post e mostrata qui accanto c'è una particolarità: un atlante stradale (evidenziato in giallo). Che se ne fanno di un atlante stradale nello spazio?
Si tratta, specificamente, del Rand McNally Road Atlas del 2010, come si può rilevare confrontando la foto con le immagini della copertina dell'Atlas in questione.
Qui accanto vedete il dettaglio evidenziato in giallo nella foto precedente, ruotato di 180°. Corrisponde chiaramente a questo Atlas, che copre le strade di Stati Uniti, Canada e Messico.
Cercando un po' ho trovato che lo stesso atlante “spaziale” compare anche in una foto scattata dall'astronauta Alexander Gerst il 21 ottobre scorso sulla ISS.
Ho elaborato un po' l'immagine di Gerst per evidenziarne i dettagli, come potete vedere qui sotto, ed è emersa la probabile ragione della presenza di un atlante stradale a bordo della Stazione: per aiutare gli astronauti a riconoscere le zone della Terra che fotografano.
La foto dell'atlante scattata da Gerst, infatti, rivela che sull'atlante c'è una dedica: “To the [...]ews of ISS, En[...] the Cupola a[...] take lots of pictures!”, che è probabilmente “To the crews of ISS, Enjoy the Cupola and take lots of pictures!”, ossia “Agli equipaggi della ISS, godetevi la Cupola e fate tante foto!”. La dedica è firmata, ma la firma è illeggibile: tuttavia c'è l'indicazione “Exp 13, 21, 22”, che indica che si tratta dello statunitense Jeffrey Williams, unico astronauta ad aver effettuato tutte le missioni (Expedition) citate.
Inoltre la foto di Gerst mostra che accanto all'Atlas delle strade dell'America settentrionale c'è anche un Atlas of the World (atlante del mondo), per cui gli abitanti della Stazione hanno a disposizione una guida completa di tutto il mondo.
Nulla di misterioso, insomma: anzi, è molto logico che gli astronauti usino un atlante per orientarsi. Dal loro punto di vista, a 400 km di quota, vedono la Terra esattamente come se fosse una gigantesca cartina, e le strade sono un ottimo riferimento visivo, con le loro forme caratteristiche e il loro contrasto elevato rispetto al terreno circostante.
Si tratta, specificamente, del Rand McNally Road Atlas del 2010, come si può rilevare confrontando la foto con le immagini della copertina dell'Atlas in questione.
Qui accanto vedete il dettaglio evidenziato in giallo nella foto precedente, ruotato di 180°. Corrisponde chiaramente a questo Atlas, che copre le strade di Stati Uniti, Canada e Messico.
Cercando un po' ho trovato che lo stesso atlante “spaziale” compare anche in una foto scattata dall'astronauta Alexander Gerst il 21 ottobre scorso sulla ISS.
Ho elaborato un po' l'immagine di Gerst per evidenziarne i dettagli, come potete vedere qui sotto, ed è emersa la probabile ragione della presenza di un atlante stradale a bordo della Stazione: per aiutare gli astronauti a riconoscere le zone della Terra che fotografano.
La foto dell'atlante scattata da Gerst, infatti, rivela che sull'atlante c'è una dedica: “To the [...]ews of ISS, En[...] the Cupola a[...] take lots of pictures!”, che è probabilmente “To the crews of ISS, Enjoy the Cupola and take lots of pictures!”, ossia “Agli equipaggi della ISS, godetevi la Cupola e fate tante foto!”. La dedica è firmata, ma la firma è illeggibile: tuttavia c'è l'indicazione “Exp 13, 21, 22”, che indica che si tratta dello statunitense Jeffrey Williams, unico astronauta ad aver effettuato tutte le missioni (Expedition) citate.
Inoltre la foto di Gerst mostra che accanto all'Atlas delle strade dell'America settentrionale c'è anche un Atlas of the World (atlante del mondo), per cui gli abitanti della Stazione hanno a disposizione una guida completa di tutto il mondo.
Nulla di misterioso, insomma: anzi, è molto logico che gli astronauti usino un atlante per orientarsi. Dal loro punto di vista, a 400 km di quota, vedono la Terra esattamente come se fosse una gigantesca cartina, e le strade sono un ottimo riferimento visivo, con le loro forme caratteristiche e il loro contrasto elevato rispetto al terreno circostante.
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