Tagliare completamente i ponti con Facebook, chiudendo ed eliminando il proprio profilo, è per molti un gesto troppo impegnativo e impraticabile. Ma c’è un’alternativa che consente di continuare a usare Facebook senza essere tracciati così tanto, specialmente da parte degli innumerevoli siti Web che incorporano silenziosamente i sistemi di tracciamento offerti dal social network di Mark Zuckerberg.
Quest’alternativa si chiama Facebook Container e potete scaricarla gratuitamente presso Mozilla.org. È un accessorio per il programma di navigazione Firefox (tecnicamente si chiama estensione), che isola la vostra attività su Facebook da quella nel resto di Internet se navigate appunto con Firefox.
Il vostro profilo Facebook continuerà a funzionare sostanzialmente come prima, ma sarete meno tracciati e regalerete meno dati sui vostri gusti e orientamenti personali. Quelli che avete già affidato a Facebook non verranno cancellati, ma perlomeno non gliene regalerete così tanti altri nuovi e aggiornati. Se cliccate su un link a un sito trovato in Facebook, quel link si aprirà in una scheda separata e isolata, rendendo molto più difficile per il sito sapere chi siete e associare la vostra visita al vostro profilo Facebook.
L’unico inconveniente è che non potrete cliccare sui “Mi piace” di Facebook presenti nei siti esterni o scrivere nei commenti di questi siti se sono gestiti tramite Facebook, e non potrete accedere ai siti usando le vostre credenziali di Facebook. Del resto, questo è necessario, se non volete essere tracciati.
È importante notare che installare Facebook Container non impedisce a Facebook di raccogliere dati su di voi mentre siete nel social network: impedisce di farlo a tutti i siti esterni. Siti esterni che, in tutta questa polemica sui nostri dati personali accumulati dall’azienda di Zuckerberg, hanno un ruolo importante ma poco considerato.
Anche molti siti di testate giornalistiche, infatti, stanno ospitando articoli che criticano il comportamento di Facebook, ma nel contempo includono nelle proprie pagine i pulsanti e i sistemi di commento di Facebook che consentono a queste testate di effettuare il tracciamento dei lettori e profilarli. Interrompere questa contestata profilazione commerciale di massa richiede anche che questi siti esterni a Facebook smettano di usare i sistemi di tracciamento offerti dal social network.
This Guardian article has been shared 95,000 times, exposing 'all the data Facebook & Google have on you'.— dan barker (@danbarker) 30 marzo 2018
But it doesn't mention at all that the article itself uses:
- Four sets of Facebook tracking.
- Nine sets of Google tracking.
- Two Google ads, using all that data. pic.twitter.com/V8Jd3zdAJs
Lo faranno? È improbabile, almeno finché questa profilazione sarà redditizia. Ma se tanti utenti cominciano a non farsi più profilare grazie a soluzioni come Facebook Container, la convenienza diminuirà e forse i siti smetteranno di schedare i loro visitatori, cioè noi. Che non saremo più il prodotto in vendita, ma torneremo a essere clienti.
Maggiori dettagli su Facebook Container sono qui su Mozilla.org e in questo articolo di Graham Cluley.
Questo articolo è basato sul testo preparato per il mio servizio La Rete in 3 minuti per Radio Inblu del 3 aprile 2018.
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