Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2018/09/07
L’Internet delle Cose: la toilette connessa e vulnerabile
Ultimo aggiornamento: 2019/09/07 22:20.
Il ricercatore Troy Hunt ha pubblicato un tweet dedicato a una delle cose più bizzarre da collegare a Internet o a uno smartphone: una toilette. Quella che vedete qui sotto, dice, è la traduzione delle diciture su schermo. Qualcuno che sa il giapponese me le può confermare?
[17:50: mi sono arrivate varie conferme della correttezza delle traduzioni]
Il diario delle evacuazioni, con la possibilità di scegliere forma e colore e “feeling”.
Sort in base a forma, colore, “feeling”, mese e numero di utilizzi; movimenti intestinali, normale, scomodo, dolori allo stomaco/addome, dolori alle natiche.
Forma, colore, uniformità del colore. Selezione della forma: a proiettile, pesante, a imbuto, flatulento, uniforme, duro, rigido. La scala di colori si spiega inquietantemente da sola.
Quando avete finito di sorridere e rivolgere un pensiero ai poveri sviluppatori, programmatori e collaudatori dell’app, vi racconto della questione di sicurezza informatica legata a questo gabinetto, che ha una...backdoor. Come raccontato da Extremetech e Trustwave, questa toilette è comandabile via Bluetooth, e il PIN predefinito per abbinare un telefonino a una toilette è 0000.
Questo significa che chiunque si trovi nella portata di trasmissione Bluetooth (un ospite dispettoso in casa o un vicino in vena di scherzi o molestie) può prendere il controllo della toilette e, uhm, scaricare i dati fisiologici che registra, oppure azionarla a sorpresa. Trovarsi con uno sciacquone che parte a sorpresa può essere disorientante, ma immaginate come ci si può sentire se si attiva inaspettatamente il doccino incorporato o l’asciugatore.
Non è previsto alcun rimedio sotto forma di aggiornamento del software della toilette; l’unica protezione è evitare l’acquisto di questi dispositivi insicuri. E se state pensando all’assurdità di avere degli aggiornamenti software per un water, non siete i soli.
Per coniare una frase: ce n’era davvero bisogno?
Il ricercatore Troy Hunt ha pubblicato un tweet dedicato a una delle cose più bizzarre da collegare a Internet o a uno smartphone: una toilette. Quella che vedete qui sotto, dice, è la traduzione delle diciture su schermo. Qualcuno che sa il giapponese me le può confermare?
[17:50: mi sono arrivate varie conferme della correttezza delle traduzioni]
Il diario delle evacuazioni, con la possibilità di scegliere forma e colore e “feeling”.
Sort in base a forma, colore, “feeling”, mese e numero di utilizzi; movimenti intestinali, normale, scomodo, dolori allo stomaco/addome, dolori alle natiche.
Forma, colore, uniformità del colore. Selezione della forma: a proiettile, pesante, a imbuto, flatulento, uniforme, duro, rigido. La scala di colori si spiega inquietantemente da sola.
Quando avete finito di sorridere e rivolgere un pensiero ai poveri sviluppatori, programmatori e collaudatori dell’app, vi racconto della questione di sicurezza informatica legata a questo gabinetto, che ha una...backdoor. Come raccontato da Extremetech e Trustwave, questa toilette è comandabile via Bluetooth, e il PIN predefinito per abbinare un telefonino a una toilette è 0000.
Questo significa che chiunque si trovi nella portata di trasmissione Bluetooth (un ospite dispettoso in casa o un vicino in vena di scherzi o molestie) può prendere il controllo della toilette e, uhm, scaricare i dati fisiologici che registra, oppure azionarla a sorpresa. Trovarsi con uno sciacquone che parte a sorpresa può essere disorientante, ma immaginate come ci si può sentire se si attiva inaspettatamente il doccino incorporato o l’asciugatore.
Non è previsto alcun rimedio sotto forma di aggiornamento del software della toilette; l’unica protezione è evitare l’acquisto di questi dispositivi insicuri. E se state pensando all’assurdità di avere degli aggiornamenti software per un water, non siete i soli.
Per coniare una frase: ce n’era davvero bisogno?
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