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2019/03/15
Panico da blackout social
Facebook piange e Telegram ride. Per circa 14 ore Facebook è rimasto inaccessibile in buona parte del mondo. È stato il blackout più lungo nella storia di questo social network. Ora tutto è tornato a posto, ma non si sa cosa sia successo.
Facebook dice (BBC) che si è trattato di un “cambiamento di configurazione di server” che ha “innescato una serie di problemi in cascata” che hanno toccato anche WhatsApp e Instagram. Non c’è stato nessun attacco informatico, secondo l’azienda.
Per contro, Telegram, rivale di WhatsApp, ha aggiunto tre milioni di nuovi utenti nel giro di ventiquattro ore, festeggiando pubblicamente questo incremento. Il distacco fra Telegram e WhatsApp resta comunque grande: i 200 milioni di utenti dell’app di messaggistica di Pavel Durov sembrano tanti finché non si considera che WhatsApp ne ha circa un miliardo e mezzo. Tuttavia l’improvviso balzo indica che molti utenti sono prontissimi a cambiare social network e a portare con sé i propri amici, con un probabile effetto valanga.
Anche gli inserzionisti non sono contenti del blackout, perché hanno pagato Facebook per le proprie campagne pubblicitarie ma nessuno le vede. La sospensione del servizio sarebbe costata alle aziende di Zuckerberg circa 90 milioni di dollari di ricavi mancati. La BBC segnala intanto che Facebook ha perso circa 15 milioni di utenti negli Stati Uniti.
Facebook dice (BBC) che si è trattato di un “cambiamento di configurazione di server” che ha “innescato una serie di problemi in cascata” che hanno toccato anche WhatsApp e Instagram. Non c’è stato nessun attacco informatico, secondo l’azienda.
Per contro, Telegram, rivale di WhatsApp, ha aggiunto tre milioni di nuovi utenti nel giro di ventiquattro ore, festeggiando pubblicamente questo incremento. Il distacco fra Telegram e WhatsApp resta comunque grande: i 200 milioni di utenti dell’app di messaggistica di Pavel Durov sembrano tanti finché non si considera che WhatsApp ne ha circa un miliardo e mezzo. Tuttavia l’improvviso balzo indica che molti utenti sono prontissimi a cambiare social network e a portare con sé i propri amici, con un probabile effetto valanga.
Anche gli inserzionisti non sono contenti del blackout, perché hanno pagato Facebook per le proprie campagne pubblicitarie ma nessuno le vede. La sospensione del servizio sarebbe costata alle aziende di Zuckerberg circa 90 milioni di dollari di ricavi mancati. La BBC segnala intanto che Facebook ha perso circa 15 milioni di utenti negli Stati Uniti.
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