Credit: Tehrani.com. |
Dal Dipartimento di Polizia di San Jose, in California, tramite Wired arriva una conferma di un sospetto molto diffuso: sì, alcuni ladri usano davvero degli scanner per rilevare i dispositivi lasciati nelle auto. Non tutti, però, perché di solito basta che il ladro veda che qualcuno si allontana dall’auto dopo aver messo qualcosa nel bagagliaio.
Ma i ladri che usano questi scanner non stanno adoperando chissà quali apparati sofisticati e difficili da reperire: usano semplicemente delle normali app per telefonini che ricevono i segnali Bluetooth emessi da molti di questi dispositivi anche quando sono apparentemente inattivi. Alcuni laptop, per esempio, non si spengono completamente quando viene chiuso il loro coperchio.
Queste app rilevano i dispositivi dotati di Bluetooth presenti nelle vicinanze, ne identificano la marca e il modello, l’eventuale pairing già attivo con altri dispositivi o veicoli e la distanza approssimativa da chi adopera l’app. Formalmente vengono offerte come app per ritrovare dispositivi smarriti, ma hanno ovviamente la capacità di ritrovare anche i dispositivi altrui.
L’indicazione del pairing è particolarmente pericolosa, perché spesso identifica il tipo di veicolo nel quale si trova il dispositivo. Se l’app rileva un iPhone X e sa che è in pairing con una BMW X5, il ladro sa già che deve cercare quel modello di automobile.
Nessun commento:
Posta un commento