Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2020/07/17
“Romance scam”: un arresto e due vittime liberate
Le truffe sentimentali, o romance scam, quelle nelle quali uomini e donne credono di aver incontrato online l’anima gemella ma finiscono per essere depredate da impostori, vengono viste da molti come delle trappole per ingenui gestite da dilettanti: il commento tipico di chi ne parla senza averle vissute è “ma chi vuoi che ci caschi? Quelli che le organizzano devono essere disperati”.
Non è affatto così, come raccontano la BBC e la polizia nigeriana: una donna americana è stata salvata dalla prigionia nella quale veniva tenuta da oltre un anno a Lagos, in Nigeria, da un truffatore che l’aveva convinta a raggiungerlo con una falsa promessa di matrimonio dopo un incontro su Facebook.
La donna, arrivata in Nigeria a febbraio 2019, si era sposata a maggio dello stesso anno con il truffatore, che l’aveva poi imprigionata in una camera d’albergo, che aveva preso il controllo delle carte di credito e dei pagamenti della pensione della quarantaseienne, depredandola di 48.000 dollari nel corso di quindici mesi.
Il truffatore aveva inoltre sfruttato la vittima per frodare i conoscenti e colleghi della donna, che è stata liberata grazie a una soffiata giunta alla polizia. L’uomo è stato arrestato e ora è accusato di crimine informatico.
Il caso della donna americana non è l’unico: la polizia nigeriana segnala di aver salvato anche una donna delle Filippine che era finita nello stesso raggiro ed era stata tenuta prigioniera per sei mesi.
La raccomandazione, come sempre, è non fidarsi degli incontri online, anche se vanno avanti a lungo; non condividere informazioni personali e non pubblicarle sui social network, perché verranno usate come appigli dai truffatori; non dare mai a nessuno coordinate bancarie; e non mandare mai soldi a nessuno conosciuto soltanto online.
Non è affatto così, come raccontano la BBC e la polizia nigeriana: una donna americana è stata salvata dalla prigionia nella quale veniva tenuta da oltre un anno a Lagos, in Nigeria, da un truffatore che l’aveva convinta a raggiungerlo con una falsa promessa di matrimonio dopo un incontro su Facebook.
La donna, arrivata in Nigeria a febbraio 2019, si era sposata a maggio dello stesso anno con il truffatore, che l’aveva poi imprigionata in una camera d’albergo, che aveva preso il controllo delle carte di credito e dei pagamenti della pensione della quarantaseienne, depredandola di 48.000 dollari nel corso di quindici mesi.
Il truffatore aveva inoltre sfruttato la vittima per frodare i conoscenti e colleghi della donna, che è stata liberata grazie a una soffiata giunta alla polizia. L’uomo è stato arrestato e ora è accusato di crimine informatico.
Il caso della donna americana non è l’unico: la polizia nigeriana segnala di aver salvato anche una donna delle Filippine che era finita nello stesso raggiro ed era stata tenuta prigioniera per sei mesi.
La raccomandazione, come sempre, è non fidarsi degli incontri online, anche se vanno avanti a lungo; non condividere informazioni personali e non pubblicarle sui social network, perché verranno usate come appigli dai truffatori; non dare mai a nessuno coordinate bancarie; e non mandare mai soldi a nessuno conosciuto soltanto online.
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