Ultimo aggiornamento: 2022/08/26 23:30. Questo articolo è disponibile anche in versione podcast audio.
Microsoft Office e Google Docs sono i dominatori praticamente incontrastati nel mercato delle cosiddette suite per ufficio, ossia le applicazioni per la scrittura di testi, la creazione di fogli di calcolo e la produzione di presentazioni. Ma questi dominatori hanno ANCHE alcune limitazioni che in certi casi possono essere un problema.
Per esempio, Microsoft Office richiede una licenza, che va pagata e soprattutto gestita quando si passa da un computer a un altro, e non è disponibile per Linux se non in versione online tramite browser. Google Docs, invece, è usabile solo quando si è connessi a Internet, se non si fanno acrobazie preventive, e comunque implica la possibilità che Google legga quello che si scrive (“Accediamo ai tuoi contenuti privati soltanto se abbiamo la tua autorizzazione o se siamo obbligati per legge”, dice Google), con ovvie implicazioni di riservatezza personale e professionale.
Una soluzione a questi problemi è LibreOffice, una suite libera e gratuita realizzata dalla Document Foundation, che pochi giorni fa ha rilasciato la sua nuova versione 7.4 Community. LibreOffice permette di creare testi, fogli di calcolo, presentazioni e database salvandoli nel formato standard aperto OpenDocument ed è in grado di leggere e scrivere nei formati Microsoft Office.
LibreOffice è da sempre gratuito, anche se accetta donazioni, ed è open source per consentire la massima trasparenza e flessibilità. Evita i costi e le complicazioni delle licenze commerciali, è disponibile in oltre 120 lingue, compreso naturalmente l’italiano, e su tutti i principali sistemi operativi e da oltre vent’anni viene sviluppato da una vasta comunità internazionale di informatici appassionati.
Io lo uso quotidianamente ormai da un paio di decenni per tutti i miei
documenti digitali, compresi quelli di lavoro, e trovo imbattibile la sua
semplicità di uso e di installazione: fa tutto quello che mi serve su tutti i
computer che uso e non mi assilla con scadenze e rinnovi di licenze. La
compatibilità con i documenti Microsoft Office non è perfetta, specialmente
per le formattazioni più complesse, ma in molti casi è assolutamente
accettabile, e se si usa il suo formato normale, ossia OpenDocument, che è
uno standard ISO, si ha la garanzia di poter leggere i propri documenti anche a
grandissima distanza di tempo.
Se volete provarlo, LibreOffice è disponibile subito presso www.libreoffice.org/download in versioni per Windows, macOS e Linux. Ha un altro vantaggio importante rispetto alla concorrenza: funziona anche su sistemi operativi molto vecchi (da Microsoft Windows 7 SP1 in su e da macOS 10.12 in su) e offre anche alcuni prodotti per Android e iOS. La versione per macOS è disponibile sia per computer dotati dei recenti processori Apple Silicon, sia per quelli con processori tradizionali di Intel.
Insomma, se vi serve scrivere testi o creare fogli di calcolo o presentazioni
e non volete spendere o complicarvi la vita, mantenendo il controllo e la
riservatezza dei vostri documenti digitali senza dipendere da nessuno,
LibreOffice può essere una buona soluzione. Provarla non costa nulla.
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Le novità più significative di questa major release sono le seguenti, tratte dal comunicato stampa:
GENERALI
• Supporto per immagini WebP e file EMZ/WMZ
• Pagine di aiuto per la libreria di scripting ScriptForge
• Campo di ricerca per l'Extension Manager
• Miglioramenti delle prestazioni e della compatibilitàWRITER
• Migliore tracciamento delle modifiche nell'area delle note a piè di pagina
• Gli elenchi modificati mostrano i numeri originali nel tracciamento delle modifiche
• Nuove impostazioni tipografiche per la sillabazioneCALC
• Supporto per 16.384 colonne nei fogli di calcolo
• Funzioni extra nel widget AutoSum a discesa
• Nuova voce di menu per la ricerca dei nomi dei fogliIMPRESS
• Nuovo supporto per i temi dei documenti
Questo video riassume le principali novità di LibreOffice 7.4 Community (è disponibile anche su PeerTube):
Le note di rilascio descrivono in dettaglio tutte le novità.
Per chi stesse valutando di installare LibreOffice in azienda come sostituto o complemento della suite Microsoft, segnalo queste note importanti della Document Foundation:
Le informazioni e il press kit per la stampa sono qui.Per le implementazioni di livello aziendale, TDF raccomanda la famiglia di applicazioni LibreOffice Enterprise fornite dalle aziende dell'ecosistema - per desktop, mobile e cloud - con un gran numero di specifiche funzionalità a valore aggiunto e altri vantaggi come gli SLA (Service Level Agreement): https://www.libreoffice.org/download/libreoffice-in-business/.
Nonostante questa raccomandazione, un numero crescente di imprese utilizza la versione supportata dai volontari, invece di quella ottimizzata per le proprie esigenze e supportata dalle aziende dell'ecosistema. Nel tempo, questo rappresenta un problema per la sostenibilità del progetto LibreOffice, perché ne rallenta l'evoluzione. Infatti, ogni riga di codice sviluppata dalle aziende dell'ecosistema per i clienti aziendali viene condivisa con la comunità sul repository del codice master e migliora la piattaforma tecnologica LibreOffice.
I prodotti basati sulla tecnologia LibreOffice sono disponibili per i principali sistemi operativi desktop (Windows, macOS, Linux e Chrome OS), per le piattaforme mobili (Android e iOS) e per il cloud. Il rallentamento dello sviluppo della piattaforma danneggia gli utenti e il progetto LibreOffice - nel lungo periodo - potrebbe essere al di sotto delle aspettative degli utenti e delle sue possibilità.
Migrazioni a LibreOffice
La Document Foundation ha sviluppato un Protocollo di migrazione per supportare le imprese che passano dalle suite per ufficio proprietarie a LibreOffice, che si basa sulla distribuzione di una versione LTS della famiglia LibreOffice Enterprise, oltre alla consulenza e alla formazione per la migrazione fornita da professionisti certificati che offrono soluzioni a valore aggiunto in linea con le offerte proprietarie. Riferimento: https://www.libreoffice.org/get-help/professional-support/.
Infatti, LibreOffice - grazie alla sua base di codice matura, al ricco set di funzionalità, al forte supporto per gli standard aperti, all'eccellente compatibilità e alle opzioni LTS di partner certificati - è la soluzione ideale per le aziende che vogliono riprendere il controllo dei propri dati e liberarsi dal vendor lock-in.
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