Il mio occhio operato, il giorno dopo l’intervento. |
Piccolo aggiornamento sulla mia vicenda di body hacking (sostituzione dei cristallini a entrambi gli occhi): stamattina ho sostituito anche il secondo cristallino.
La procedura è stata notevolmente più rapida e meno dolorosa della precedente; ho fatto mettere una lente per visione ravvicinata (monofocale che mette a fuoco gli oggetti vicini), diversa da quella installata nell’altro occhio (che mette a fuoco gli oggetti lontani), con l’intento di avere una visione nitida a qualunque distanza senza occhiali e con l’opzione di fare una leggera correzione ulteriore per le sessioni di lettura o lavoro al computer.
Per ora l’occhio operato è coperto da una conchiglia e da una benda, che toglierò domani. Sto bene e sono al lavoro, anche se avere il campo visivo parzialmente oscurato mi rallenta un po’; nei prossimi giorni aggiornerò questo post con i risultati.
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Una lente intraoculare simile alle mie. Fonte: Wikipedia. |
La lente nell’occhio appena operato (il destro) è gialla, come quella già installata nell’altro occhio mesi fa, e il mio cervello non ha ancora imparato a correggere la tinta; di conseguenza vedo tutto più scuro e giallognolo con l’occhio destro e per ora sono in preda a un divertente effetto Pulfrich, per cui vedo gli oggetti con un effetto tridimensionale esagerato (anche nelle immagini 2D in leggero movimento).
Anche nell’occhio appena operato, come nel precedente, ho al momento un puntino colorato al centro del campo visivo; è un effetto simile a quello che si prova quando si guarda il sole e poi si sposta lo sguardo. A differenza dell’altro occhio, questo puntino non è stellato. Ho anche dei residui fluttuanti nell’occhio, simili a filamenti (chiamate in gergo “mosche volanti”), che dovrebbero riassorbirsi nei prossimi giorni, ma comunque ci vedo più che a sufficienza da poter lavorare.
Ho provato oggi a guidare e non ho avuto assolutamente problemi; ho notato solo che i fanali delle auto in galleria e le sorgenti luminose puntiformi hanno delle punte di diffrazione (diffraction spike) molto pronunciate a ore 11 e a ore 5, come nell’altro occhio.
L’aspetto esteriore dell’occhio è molto meno pesto rispetto a quello che aveva l’occhio precedentemente operato alla stessa distanza di tempo dall’intervento: sembra che mi sia sfregato troppo l’occhio con le mani, ma niente di più.
Ho un’altra visita di controllo domattina; aggiornerò ulteriormente questo post se ci saranno novità.
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2023/11/14. Una settimana dopo l’intervento, non noto più alcuna differenza di tinta delle immagini fra i due occhi. Il puntino centrale c’è ancora, e per ora impedisce la lettura delle scritte più piccole, ma sta scomparendo. Le punte di diffrazione sono scomparse. Giro ormai sempre senza occhiali, perché vedo bene sia da vicino, sia da lontano (il cervello seleziona automaticamente l’immagine più nitida).
Uso gli occhiali solo quando devo stare molto tempo a guardare oggetti vicini, per esempio davanti allo schermo del computer. In questo caso indosso un paio di quelli che avevo già per la lettura da vicino, al quale ho rimosso la lente per l’occhio destro (che ha la lente intraoculare tarata per la vista da vicino e quindi non ha bisogno di correzione; l’occhio sinistro sì). Direi che la scelta leggermente insolita di installare due cristallini differenti è andata benissimo.
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2023/11/18. Mi sono fatto dare i dati tecnici delle due lenti intraoculari: sono delle Hoya Vivinex iSert, modello XY1, asferiche e gialle, da +21.00D (occhio sinistro) e +22.00D (occhio destro), con un diametro ottico di 6 millimetri.
Questo è un video che mostra l’inseritore e la procedura di inserimento di una di queste lenti. Attenzione: nella seconda metà il video include immagini di chirurgia.
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