Hi Enea, it's Donald here. When are you coming to see me here at the White House for a good hamburger? Bring Charlie as well!
Ovviamente si tratta di un classico spoofing del numero del mittente, effettuato tramite uno dei tanti servizi disponibili online, e in questo esempio volutamente innocuo l’inganno è molto evidente. Ma se il numero di telefonino che ho simulato fosse stato quello di un amico o familiare di Enea presente nella sua rubrica telefonica, sul telefonino del conduttore sarebbe apparso anche il nome di quell’amico o familiare.
Questo rende estremamente credibile una truffa in cui per esempio il truffatore manda alla vittima un SMS spacciandosi per un familiare che è in viaggio all’estero (informazione facile da trovare grazie ai social network) e dice di essere stato derubato di tutto e di non poter pagare l’albergo, per cui ha bisogno che la vittima gli mandi subito dei soldi tramite Western Union. Le coordinate per il trasferimento di denaro sono nell’SMS e sono ovviamente quelle del conto Western Union del truffatore.
Un altro esempio: il truffatore manda un SMS imitando il numero di telefono della banca della vittima, informandola che c’è un grave problema sul suo conto, che risulta vuoto e chiedendo di richiamare l’assistenza clienti al numero indicato nel messaggio. Il numero è ovviamente quello del truffatore, che chiede alla vittima le coordinate del conto e i codici di accesso dicendo che gli servono per una verifica, e il gioco è fatto.
Se le restrizioni regionali ve lo consentono, potete vedere l’esperimento qui (da 4.21 in poi) oppure (senza restrizioni) qui, insieme a molti consigli su come difendersi dalle truffe telefoniche della giurista Katia Schober-Foletti e del giornalista Francesco Lepori.
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