È
scaricabile temporaneamente qui
il podcast del Disinformatico radiofonico di stamattina, dedicato al
ritorno del Commodore 64, agli
UFO e alle profezie nei documenti FBI
da poco desegretati, al
record di longevità di un disco rigido
nel Regno Unito, alla
nonnina che ha abbattuto l'Internet di tutta l'Armenia
e all'allarme online per un presunto pedofilo
che si aggirerebbe in Canton Ticino.
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NOTA: Questi articoli erano stati pubblicati inizialmente sul sito della
Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non sono più
disponibili. Vengono ripubblicati qui sotto per mantenerli a disposizione
per la consultazione.
Nonnina abbatte l'Internet di un'intera nazione
Chi ha bisogno di hacker e supercattivi informatici al servizio dei governi
per fare la guerra cibernetica? Mentre gli Stati Uniti, l'Europa e altri stati
si attrezzano per i futuri conflitti digitali in cui Internet sarà il campo di
battaglia, c'è una nonnina che da sola riesce a devastare la connettività di
un'intera nazione usando semplicemente una vanga.
È successo, perlomeno stando a quello che racconta il
Guardian
inglese, all'Armenia, che ha subìto un blackout informatico clamoroso. Il 28
marzo scorso una settantacinquenne georgiana stava scavando nei pressi della
capitale Tbilisi alla ricerca di cavi di rame da rivendere quando ha tranciato
per errore un cavo in fibra ottica che trasportava il traffico Internet
destinato appunto all'Armenia.
La Geogia fornisce il 90% della connettività Internet armena, per cui gli
internauti armeni sono rimasti sostanzialmente scollegati da Internet per
diverse ore mentre i fornitori d'accesso locali cercavano di ripristinare le
connessioni. Nell'oscuramento digitale inatteso è rimasta coinvolta anche una
discreta fetta della Georgia e parte dell'Azerbaigian.
La nonnina, colta in flagrante, rischia ora fino a tre anni di carcere, ma è
stata rilasciata temporaneamente in considerazione della sua età.
Dischi rigidi, record di longevità inglese
Dal Regno Unito arriva la
notizia
di un disco rigido ancora funzionante dopo ben ventotto anni: una longevità
straordinaria nel mondo dell'informatica. Si tratta, secondo la casa
produttrice Seagate, di un disco da 5,25", modello ST-412, che risale al 1983
(quando in cima alle classifiche locali c'erano Kajagoogoo e Culture Club,
giusto per inquadrare l'epoca) e proviene da un vecchio PC IBM. Il
proprietario, Mitch Hansen, lo ha recuperato dalla propria soffitta e ha
verificato che era ancora funzionante.
Il disco pesa poco più di due chili e ha una capienza di 10 megabyte. Niente
in confronto alle capienze di oggi, che si misurano in terabyte (migliaia di
gigabyte) e hanno prezzi incredibilmente più bassi. Si stima che ai prezzi del
1983, un gigabyte di memoria su disco rigido avrebbe sfiorato i 104.000
franchi: oggi lo si porta a casa in una penna USB o una memoria per fotocamere
con una decina di franchi.
Il cimelio storico è stato riesumato per un concorso indetto dalla casa
produttrice ed ha fruttato al suo proprietario un festeggiamento ufficiale a
Londra e un premio ironico: un altro disco rigido, ma da 1,5 gigabyte. Una
capienza 150.000 volte superiore a quella del suo pezzo d'antiquariato
digitale.
Provate anche voi a guardare in soffitta o in cantina: riuscite a trovare un
disco rigido o un altro reperto archeoinformatico altrettanto antico?
Gli UFO, le profezie e il principio dello scoiattolo cieco
Volete saperne di più sul mistero ufologico di Roswell e in generale sui
documenti ufficiali segreti del governo americano? Allora vi ingolosirà il
recente aggiornamento dell'archivio pubblico dell'FBI su Internet, denominato
The Vault (presso vault.fbi.gov), al quale
sono stati aggiunti da poco circa 2000 nuovi documenti su argomenti di
indubbio interesse per molti.
Per esempio, c'è una dettagliatissima
cronologia
(ben 150 pagine) degli spostamenti dei terroristi dell'11 settembre 2001.
Oppure c'è il
resoconto
di Guy Hottel, agente speciale dell'FBI a Washington, che il 22 marzo 1950
inviò un promemoria al direttore dell'agenzia a proposito dei dischi volanti
che sarebbero precipitati a Roswell, nel New Mexico, nel 1947. L'agente
scrisse che
"Un investigatore dell'aviazione militare ha dichiarato che erano stati
recuperati tre cosiddetti 'dischi volanti'... descritti come aventi forma
circolare con centri rialzati e un diametro di circa 15 metri. Ciascuno era
occupato da tre corpi di forma umanoide ma alti solo un metro, con indumenti
metallici molto fini".
Secondo il resoconto di Hottel, i dischi volanti erano precipitati a causa del
fatto che
"il governo ha un radar molto potente in quella zona e si ritiene che
interferisca con il meccanismo di controllo dei dischi". Inquietante, anche se la spiegazione dell'incidente lascia un po'
perplessi.
C'è un episodio ancora più inquietante che riguarda la navetta spaziale. Nel
1983 il celebre astronomo Carl Sagan ricevette da un certo signor Springfield
una lettera che preannunciava
il sabotaggio della navetta Columbia per il 23 novembre 1983,
specificando che ci sarebbe stata un'esplosione a causa di una perdita di
carburante: sostanzialmente quello che accadde davvero a gennaio 1986, anche
se con la navetta Challenger anziché Columbia. Chiaroveggenza?
Non è detto. In casi come questi gli studiosi citano il
Principio dello Scoiattolo Cieco: anche lui, a furia di tentativi, ogni
tanto riesce a trovare una ghianda. Facendo tante previsioni, è probabile che
prima o poi qualcuna si avveri. Oppure è facile che capiti qualcosa di
abbastanza simile alla previsione. Siamo noi a ricordare solo i casi in cui le
profezie si avverano, dimenticando gli insuccessi.
Torna il Commodore 64. Con Blu-Ray opzionale
Il Commodore 64 è uno dei personal computer che ha fatto la storia
dell'informatica: è stato per molti il primo computer programmabile domestico.
Debuttò nel 1982 e fu stravenduto in oltre 12 milioni di esemplari. Offriva 64
kilobyte di memoria RAM, grafica con 16 colori a 320x200 pixel e un processore
a 1 MHz. I dati venivano registrati su cassette audio: di dischi rigidi non
era il caso di parlare.
La sua forma caratteristica, con l'intero computer contenuto all'interno della
tastiera e con tasti massicci e rumorosi, ha lasciato il segno e molti
nostalgici ricordano con affetto le notti insonni passate a cercare di
caricare programmi e smanettare con il Commodore 64. All'epoca nacque una
rivalità affine alla tifoseria calcistica fra utenti Commodore e utenti
dell'altro grande protagonista del periodo, lo Spectrum della Sinclair.
Oggi la sagoma inconfondibile del Commodore 64 rivive in versione rimodernata:
l'aspetto esteriore è pressoché identico, ma dentro ci sono componenti adatti
all'informatica di oggi, come WiFi, lettore DVD o Blu-Ray, lettori di schede
SD e di altri formati, porte USB, 4 gigabyte di RAM, un disco da 1000 gigabyte
e un processore Intel Atom dual core da 1,8 GHz.
Non è certo a buon mercato, ma per alcuni l'idea di poter giocare di nuovo con
i videogame di allora (il nuovo C64 può avviarsi con Ubuntu Linux o con un
emulatore del C64 originale) su un oggetto uguale al computer degli anni
Ottanta non ha prezzo. Anche il
sito del produttore
punta tutto sull'effetto nostalgia: anche a chi non apre il borsellino rischia
comunque di scappare la lacrimuccia.
Canton Ticino, allarme per pedofilo su furgone o monovolume bianco o blu
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