Un po' di novità lunari
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Devo una risposta a una giovanissima partecipante alla mia conferenza scolastica improvvisata di ieri sulle missioni lunari, che mi ha chiesto perché le missioni Apollo si chiamano così. Domanda più che lecita: in fin dei conti, che c'entra con la Luna il dio noto perché conduceva il carro del sole?
Nulla. Infatti la NASA ha una lunga tradizione di nomi della mitologia greca usati per i propri veicoli e i propri progetti, e il nome Apollo fu scelto semplicemente perché suonava bene. L'autore della scelta, fatta nel gennaio 1960, ossia prima ancora che un singolo uomo avesse volato nello spazio, fu Abe Silverstein, ingegnere e ricercatore aerospaziale, uno dei padri del programma spaziale statunitense e direttore dell'Office of Flight Programs. I dettagli sono qui su Complotti Lunari.

Il mio blog Complotti lunari, oltre a rispondere alle tesi di messinscena riguardanti gli sbarchi umani sulla Luna, dedica parecchi articoli alla conoscenza tecnica di quelle missioni, che spesso non è mai arrivata al pubblico anche per aspetti tutto sommato semplici. Per esempio, perché c'erano quei fastidiosi, petulanti "bip" nelle comunicazioni radio fra la Terra e gli astronauti? Molti pensano che fossero una sorta di segnale per dire "ho finito di parlare, ora tocca a te", ma la realtà è un po' più complicata e rivela quanto la tecnologia dell'epoca fosse rustica e tirata per il collo per raggiungere il traguardo dell'esplorazione lunare che oggi, per fifa politica e per taccagneria, facciamo fatica a riconquistare. Se vi interessa, la storia è raccontata in questo articolo.
Se poi v'interessa qualche cifra sull'enorme numero di foto, video e filmati ripresi sulla Luna, che quindi sarebbe stato necessario falsificare in modo perfetto con la tecnologia cinematografica degli anni Sessanta, date un'occhiata qui, così potrò mostrarvi uno degli errori degli effetti speciali di 2001: Odissea nello spazio che mostrano quanto sia assurda la teoria che fu il regista Stanley Kubrick a girare le riprese del finto sbarco sulla Luna. Adoro quel film, ma quando un effetto è sbagliato, è sbagliato.
Intanto si avvicina il giorno dell'impatto della sonda LCROSS sul suolo lunare, previsto per le 4:30 AM PDT del 9 ottobre, che equivalgono se non erro alle 13.30 ora italiana. L'urto, a circa 9000 chilometri l'ora, dovrebbe formare una nube di polvere e gas alta fino a 50 chilometri e quindi visibile attraverso un buon telescopio, secondo il sito della missione. La nube permetterà di analizzare il contenuto del sottosuolo lunare per sapere se contiene acqua, preziosa per eventuali basi permanenti. Il bersaglio previsto è il cratere Cabeus A del polo sud lunare (video).

E quello della LCROSS sarà un buchetto profondo qualche metro e largo una ventina: un niente per la Luna. Ma c'è chi preferisce scrivere che "Gli Usa stanno preparando la Guerra intergalattica - Ecco i motivi del Bombardamento Lunare". Da non perdere per capire quante scemenze scrivono i siti che si spacciano per fonti di verità segrete.