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2009/12/22
Laghi extraterrestri
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "giovy75" e "robyblade". L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento ore 23:25.
Vedete quel luccichio nella foto qui accanto? È la prima volta che l'umanità fotografa il riflesso del Sole su un lago extraterrestre.
Fermatevi un attimo a considerare questo pensiero. Abbiamo fotografato un lago su un altro mondo. Una cosa che migliaia di generazioni prima di noi avrebbero dichiarato impossibile e inconoscibile.
Per esempio, Margherita Hack, a Lugano pochi giorni fa (in queste foto dello studio fotografico Andrea Tedeschi), citava in proposito Auguste Comte, che nel 1853 affermava risoluto che la struttura dei corpi celesti era per sempre esclusa dalle nostre possibilità di conoscenza. Come no.
L'immagine, scattata dalla sonda Cassini (alla quale coopera l'Agenzia Spaziale Italiana), è datata 8 luglio 2009 e mostra il riflesso del nostro Sole sulla superficie del lago denominato Kraken Mare, che si estende su circa 400.000 chilometri quadrati (mille volte il Lago di Garda) al polo nord di Titano, una delle lune giganti di Saturno.
L'ombra che vedete nella fotografia qui sopra è proprio quella di Titano, proiettata sulla superficie di Saturno, visto con gli anelli quasi di taglio sempre dalla sonda Cassini. La foto proviene da Ciclops.org., uno dei siti ufficiali che pubblica i dati raccolti dalla sonda.
Titano ha parecchi grandi laghi oltre al Kraken Mare, ma non è il caso di pensare ad insediamenti balneari per vacanze esotiche. I laghi sono infatti composti da etano, metano e altri idrocarburi, che a temperature terrestri sarebbero gas, ma nel gelo del sistema solare esterno (-180°C sulla superficie di Titano) sono liquidi e formano ruscelli, fiumi, laghi, coste e spiagge proprio come fa l'acqua sulla Terra e come si vede nella foto in falso colore qui accanto, che mostra il Ligeia Mare.
Maggiori dettagli sono su Nasa.gov (anche qui) e su Ciclops.org. La mappa dei laghi di Titano qui sotto è tratta anch'essa da Ciclops.org.
Decisamente una bella pallina di Natale da aggiungere all'albero.
Vedete quel luccichio nella foto qui accanto? È la prima volta che l'umanità fotografa il riflesso del Sole su un lago extraterrestre.
Fermatevi un attimo a considerare questo pensiero. Abbiamo fotografato un lago su un altro mondo. Una cosa che migliaia di generazioni prima di noi avrebbero dichiarato impossibile e inconoscibile.
Per esempio, Margherita Hack, a Lugano pochi giorni fa (in queste foto dello studio fotografico Andrea Tedeschi), citava in proposito Auguste Comte, che nel 1853 affermava risoluto che la struttura dei corpi celesti era per sempre esclusa dalle nostre possibilità di conoscenza. Come no.
L'immagine, scattata dalla sonda Cassini (alla quale coopera l'Agenzia Spaziale Italiana), è datata 8 luglio 2009 e mostra il riflesso del nostro Sole sulla superficie del lago denominato Kraken Mare, che si estende su circa 400.000 chilometri quadrati (mille volte il Lago di Garda) al polo nord di Titano, una delle lune giganti di Saturno.
L'ombra che vedete nella fotografia qui sopra è proprio quella di Titano, proiettata sulla superficie di Saturno, visto con gli anelli quasi di taglio sempre dalla sonda Cassini. La foto proviene da Ciclops.org., uno dei siti ufficiali che pubblica i dati raccolti dalla sonda.
Titano ha parecchi grandi laghi oltre al Kraken Mare, ma non è il caso di pensare ad insediamenti balneari per vacanze esotiche. I laghi sono infatti composti da etano, metano e altri idrocarburi, che a temperature terrestri sarebbero gas, ma nel gelo del sistema solare esterno (-180°C sulla superficie di Titano) sono liquidi e formano ruscelli, fiumi, laghi, coste e spiagge proprio come fa l'acqua sulla Terra e come si vede nella foto in falso colore qui accanto, che mostra il Ligeia Mare.
Maggiori dettagli sono su Nasa.gov (anche qui) e su Ciclops.org. La mappa dei laghi di Titano qui sotto è tratta anch'essa da Ciclops.org.
Decisamente una bella pallina di Natale da aggiungere all'albero.
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