Mistero sputa sui morti delle missioni spaziali: vergogna
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Venerdì scorso Italia 1 ha trasmesso una puntata di Mistero che ha inanellato una serie di scemenze pateticamente offensive a proposito delle missioni lunari, presentando i soliti complottisti privi di qualunque qualifica tecnica (Bill Kaysing e Bart Sibrel) e le solite tesi trite e ritrite. Ne trovate su Youtube alcuni spezzoni.
Per chi volesse saperne di più, il blog Complotti Lunari vi offre le risposte alle singole tesi, le prove migliori degli sbarchi lunari e tanto altro materiale per sapere come sono andate davvero le cose invece di sentire l'accozzaglia di castronerie radunata col copincolla dalla redazione di Mistero.
Finché Enrico Ruggeri e la sua brigata di menagramo vogliono parlare di donne rapite e fecondate da alieni per partorire creature che stranamente somigliano a conigli scuoiati, pazienza. Ci si ride sopra. E ci sarebbe solo da puntare il dito e ridere di chi afferma contemporaneamente che le missioni lunari furono falsificate perché gli americani non avevano la tecnologia per farle, ma che gli americani andarono sulla Luna a recuperare un'astronave aliena.
Ma qui si calpesta il lavoro e il sacrificio di tutti coloro che hanno lavorato per una delle imprese più belle della storia dell'umanità. Si sputa sui tanti morti delle missioni spaziali, russi e americani, che hanno pagato il prezzo più alto per raggiungere la Luna ed ampliare la nostra comprensione del cosmo. Si vomitano scemenze sugli anni di studio e di ricerca di intere generazioni di tecnici, di ieri e di oggi.
Non uso il turpiloquio con leggerezza, ma quando ci vuole, ci vuole. Lo tengo per le occasioni speciali, come una bottiglia di buon vino. Caro Ruggeri, il tuo programma, per dirla proprio tutta, sta dando del coglione ai nostri astronauti. A Umberto Guidoni (che è andato a scuola da Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna che secondo il programma condotto da Ruggeri è un impostore); a Roberto Vittori, a Samantha Cristoforetti, a Luca Parmitano, a Paolo Nespoli, a Maurizio Cheli, a Franco Malerba. Stai dicendo che sono tutti troppo scemi per capire di essere stati gabbati dalla NASA e che tu sei più furbo di loro.
Caro Ruggeri, se vuoi contribuire a far crescere una generazione d'imbecilli facilmente manipolabili, se vuoi continuare a rimbambire la gente con fregnacce e mandare al vento la tua carriera di stimato autore di canzoni che hanno toccato il cuore della mia generazione, vai avanti così.
Vergogna.
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