Cina, 17 metri di serpente?
La foto qui accanto (ingrandibile cliccandovi sopra) documenterebbe il ritrovamento, da parte di "una squadra di operai cinesi, impegnati nell’effettuare degli scavi a Gupiing, cittadina situata nella provincia di Jiangxi", di uno di "due giganteschi boa che dormivano nel sottosuolo di un bosco". Un bestione che "misurava 17 metri e pesava circa 300 chilogrammi". O almeno così dice Tiscali.it, citando come fonte il giornale del partito comunista cinese People’s Daily senza però indicare il link diretto alla notizia. La stessa storia gira su Ananova, Weird Asia News, Orange News e centinaia di altri siti almeno da novembre 2009. Ma, lamenta Tiscali con un tono di biasimo, "nonostante le immagini e le innumerevoli testimonianze", ufficialmente "il governo ha definito la storia come una bufala".
O forse l'ha definita bufala proprio per via delle immagini e non per un totalitario desiderio di imporre una verità di stato. Infatti il trucco usato per la fotografia è un classico sempre utile per creare falsi senza ricorrere a diavolerie digitali: la prospettiva forzata, già vista con grande successo nel caso dei ragni urlatori giganti iracheni. Il serpente è infatti appeso alla benna della scavatrice ed è vicino all'obiettivo, mentre le persone sono all'altro estremo del braccio della scavatrice stessa. Questo fa sembrare enorme il serpente e piccole le persone. Guarda caso, la parte superiore della benna, che darebbe meglio il senso delle reali proporzioni e distanze, non è inquadrata. Una versione a maggiore risoluzione è su Xenophilia. La bestiola dovrebbe essere un pitone reticolato.
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