Fotopropaganda falsificata di Berlusconi, media tradizionali battuti dai blogger
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
È approdata anche su PhotoshopDisasters la patetica foto truccata di propaganda di Silvio Berlusconi nel libro Noi amiamo Silvio edito da Peruzzo (che, stando al Corriere, s'è prestato al falso su richiesta diretta del Cavaliere). Ma il merito della scoperta spetta a Vacon Sartirani e al blog San Precario.
Ci sono pezzi di folla copiati, rovesciati e reincollati; bandiere aggiunte e duplicate dilettantescamente; un mazzo di fiori in mano a Berlusconi che pare disegnato da un bambino sotto Rohypnol; e altri dettagli squallidi che potete contemplare nelle versioni ad alta risoluzione che trovate per esempio qui. C'è persino il facepalm incorporato: la signora che si mette le mani nei capelli qui sopra è tratta dalla zona in basso a sinistra della foto.
Complimenti a tutti i falsari interessati per la grande prova di onestà e per l'ennesima figuraccia internazionale regalata all'Italia.
14:45
Un lettore, Luca, segnala che la foto falsificata era già in circolazione dal 2003, data di pubblicazione di The Dark Heart of Italy, di Tobias Jones. Ma la didascalia della foto pubblicata da Peruzzo dice "Milano, 18 aprile 2008. Piazza del Duomo. Silvio Berlusconi saluta i simpatizzanti, convenuti da ogni città di Italia, per il 1°Congresso Nazionale di Forza Italia." Anche la didascalia, dunque, sarebbe falsa.
SirEdward mi ha mandato la scansione di una pagina del libro di 128 pagine "Una storia italiana", numero imprecisato della rivista "Linea Azzurra, periodico quindicinale, stampato da Mondadori Printing S.p.A., marzo 2001", distribuito a tappeto una decina d'anni fa prima delle elezioni, in cui compare una foto molto simile. C'è lo stesso mazzo di fiori fasullo, ma ci sono alcune differenze nel numero e nella posizione delle bandiere (alcune vistosamente già falsificate all'epoca) e nelle clonazioni di fette di pubblico. Questa versione della foto è datata, secondo la didascalia, "18 aprile 1998". Dieci anni prima di quanto scrive Peruzzo.
Eccola qua:
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