Poche ore fa la fantascienza italiana ha perso uno dei propri punti di riferimento e molti di noi, me compreso, hanno perso un amico. Alberto Lisiero, fondatore dello STIC (Star Trek Italian Club), uno dei più grandi club di fantascienza italiani, è morto improvvisamente stanotte.
Fondare un club di appassionati di Star Trek in Italia, nei primi anni Ottanta, era un'impresa da visionari. Non c'era Internet, per cui la visione delle puntate della serie dipendeva esclusivamente dagli umori delle emittenti televisive e la diffusione delle notizie ricorreva a mezzi da carbonari, perché i media tradizionali snobbavano quello che in altri paesi era già da anni un fenomeno di culto.
Arrivarono poi, pian piano, le videocassette. Non solo quelle delle puntate e dei film, ma quelle di VideoTrek, nelle quali Alberto, con i mezzi artigianali dell'epoca, compilava e presentava le chicche e le anteprime introvabili di Star Trek. Fu grazie a sbiaditissime e distorte copie di copie di copie di quei nastri, fatte circolare dagli amici, che venni a sapere che in Italia c'erano altri fan di Star Trek oltre a me. Come tanti, in quegli anni di deserto mediatico, ero convinto di essere il solo o quasi. Lo so, sembra incredibile, ma allora era così. Voi che siete cresciuti con Internet non avete idea di quale tesoro avete tra le mani.
Alberto e Gabriella, sua moglie, dal 1986 in poi ci hanno fatto incontrare e radunare da ogni angolo d'Italia e anche dall'estero una volta l'anno, alla Sticcon, dapprima soltanto per il piacere di condividere la visione di puntate rare o di discutere insieme delle idee e degli ideali di tolleranza, uguaglianza e ottimismo delle prime serie di Star Trek, e poi, con il crescere del successo del club, a vivere l'impossibile: partecipare alla traduzione italiana delle serie e dei film e avere ospiti in Italia i loro attori, autori e tecnici. Trovarsi davanti Spock in carne e ossa alla Sticcon del 2002 è stato un momento incredibile, per citarne uno fra i tanti. Ma ancora più magico è il fatto che nel corso di ventisei anni quell'adunanza rituale ha fatto nascere amicizie, e talvolta amori, che sono diventati ben più centrali di qualunque ospite, e il fascino dello spazio raccontato da Star Trek in Italia a queste convention ha ispirato tante carriere nella scienza, compresa quella di almeno una astronauta.
Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la passione incrollabile, la gioviale follia, la serena amicizia, l'inesauribile disponibilità e la calma determinazione di Alberto Lisiero e dei tanti collaboratori dello STIC. Per tutto questo, per aver aiutato tanti nel mondo dei media italiani a capire che la fantascienza non è un sottogenere per bambini e che non è questione di esplosioni e astronavi ma di ideali e di speranze per l'avvenire, per tante ore indimenticabili con gli amici, e per tanto altro ancora, grazie, Alberto. Grazie.
Aggiornamento: messaggio pubblico di Gabriella Cordone
Ciao a tutti!
Non sono ancora riuscita a leggere tutti i vostri messaggi, gli sms, le email... perché ho le lacrime agli occhi e sono sconvolta. Lo potete immaginare.
Ma non avete idea di quanto mi abbiate sostenuto. Leggere quel poco che ho letto mi ha riempito in parte quell'immenso vuoto che c'è ora nel mio cuore. Vi scrivo queste due righe non solo per ringraziarvi, ma per dirvi anche che è stata una cosa improvvisa, due minuti prima era con noi e poi non c'è stato più. Un infarto fulminante. Tanto sconvolgente che per ore non sono riuscita a versare una lacrima.
Ora invece l'impatto è terribile.
Alberto non ha solo cambiato la mia vita, lui era la mia vita. E lo sarà sempre.
Se volete chiamarmi fatelo pure, anche se scrivere mi viene più facile che parlare lascerò acceso Skype e resterò in chat su Facebook. Se non vi risponderò è perché sono impegnata con chi verrà a trovarlo qui a casa. Anche nei prossimi giorni abbiate pazienza con me.
Ho visto che molti hanno chiesto del funerale.
Alberto se ne va vestito nella sua uniforme di Ammiraglio, perché lui era l'Ammiraglio per me e per tutti. Io porterò la bara vestita in uniforme, perché ero il suo primo ufficiale e così sarà sempre. So che in paese verrò additata per matta ma non mi importa. Se volete venire a onorarlo anche voi in uniforme mi farà un piacere immenso, e so che anche lui... dovunque sia ora... ne sarà contento.
Inoltre non buttate soldi in fiori o corone: scegliete l'ente benefico che volete e fate un versamento a nome suo. Sarà il modo migliore per onorarlo.
Un'ultima cosa per chi verrà al funerale. Anche in questo probabilmente verrò additata e forse a diversi di voi sembrerà una cosa eccessiva. Ma sapete quando Alberto fosse legato a riprese video e foto e il suo ultimo viaggio voglio che resti impresso non solo nella nostra memoria. Quindi, a cerimonia finita e prima di andare al cimitero, vorrei una foto di gruppo tutti insieme, come quelle che facciamo alle convention, con anche una bella ripresa video di saluti.
Grazie a tutti coloro che vedrò oggi e domani. E grazie anche a chi non potrà esserci perché so che ci sarete col pensiero.
Voi siete stati la nostra grande famiglia, i figli che non abbiamo mai avuto. E so che potrò contare sempre su di voi per portare avanti la grande eredità che Alberto si sta lasciando. C'è tanto da fare... e voglio farlo insieme a voi! Sempre.
Fate circolare questo mio messaggio a tutti coloro che conoscevano Alberto.
Segnalo anche i ricordi di Siamogeek, Fanucci, Fantascienza.com.
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