Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2014/09/05
Miniguida per genitori angosciati: come filtrare le navigazioni dei minori?
Una delle richieste più frequenti dei genitori che hanno figli giovanissimi è un filtro da applicare al loro accesso a Internet in modo che non siano esposti a contenuti inadatti alla loro età. Purtroppo non ho buone notizie: questi filtri, che sono programmi installati sul singolo dispositivo oppure centralmente sul modem che offre accesso a Internet, funzionano poco e male e comunque sono scavalcabili da qualunque minore sufficientemente motivato. Il massimo che possono offrire è la protezione contro l'esposizione accidentale a contenuti scioccanti.
Un esempio concreto: mettere un blocco sui nomi dei siti pornografici non serve a quasi nulla, perché questi siti usano dei servizi alternativi, dai nomi ben poco intuitivi, per diffondere i propri video (in gergo, usano dei content delivery network il cui nome è diverso da quello del sito). Il risultato è che se si mette un filtro sul nome del sito viene bloccato tutto il testo del sito, ma non i suoi video, che sono probabilmente la parte che si voleva filtrare. E per scavalcare del tutto il filtro, anche per il testo, basta usare per esempio Google in una maniera che non descrivo qui per non regalare spunti ma è molto ovvia ed è solitamente già nota ai ragazzi e alle ragazze tramite il passaparola.
C'è poi, ovviamente, la scappatoia che se la connessione a Internet domestica o scolastica è filtrata, c'è sempre l'amico che ha un accesso a Internet sul quale i genitori non hanno messo filtri o uno smartphone che accede a Internet senza protezioni.
Se vi accontentate di una protezione parziale contro le esposizioni accidentali, comunque, potete usare i controlli parentali: nei dispositivi Apple sono già preinstallati e basta attivarli, mentre sui dispositivi Windows vanno scaricati, installati e attivati; i tablet e smartphone Android hanno app di controllo parentale offerte dai principali produttori di antivirus, come Kaspersky o Norton. Potete anche attivare SafeSearch in Google per ridurre il rischio che una ricerca presenti immagini inadatte (le istruzioni sono qui). È più pratico, tuttavia, attivare un filtro a monte sulla connessione, in modo da filtrare tutti i dispositivi di casa in un solo colpo (compreso il televisore, perché molti modelli vanno su Internet): guardate il manuale del vostro modem per vedere se offre questa possibilità, ma preparatevi a un'operazione tecnica delicata.
Se non volete complicazioni tecniche, c'è sempre l'alternativa di non affidare tablet, smartphone, console di videogioco o altri dispositivi collegabili a Internet a chi è troppo giovane per sopportare lo shock delle immagini di violenza o di pornografia, oppure di consentire la navigazione in Rete soltanto in vostra presenza, per aiutarli in caso di brutti incontri; anche per questo si possono impostare filtri d'orario inesorabili.
Un esempio concreto: mettere un blocco sui nomi dei siti pornografici non serve a quasi nulla, perché questi siti usano dei servizi alternativi, dai nomi ben poco intuitivi, per diffondere i propri video (in gergo, usano dei content delivery network il cui nome è diverso da quello del sito). Il risultato è che se si mette un filtro sul nome del sito viene bloccato tutto il testo del sito, ma non i suoi video, che sono probabilmente la parte che si voleva filtrare. E per scavalcare del tutto il filtro, anche per il testo, basta usare per esempio Google in una maniera che non descrivo qui per non regalare spunti ma è molto ovvia ed è solitamente già nota ai ragazzi e alle ragazze tramite il passaparola.
C'è poi, ovviamente, la scappatoia che se la connessione a Internet domestica o scolastica è filtrata, c'è sempre l'amico che ha un accesso a Internet sul quale i genitori non hanno messo filtri o uno smartphone che accede a Internet senza protezioni.
Se vi accontentate di una protezione parziale contro le esposizioni accidentali, comunque, potete usare i controlli parentali: nei dispositivi Apple sono già preinstallati e basta attivarli, mentre sui dispositivi Windows vanno scaricati, installati e attivati; i tablet e smartphone Android hanno app di controllo parentale offerte dai principali produttori di antivirus, come Kaspersky o Norton. Potete anche attivare SafeSearch in Google per ridurre il rischio che una ricerca presenti immagini inadatte (le istruzioni sono qui). È più pratico, tuttavia, attivare un filtro a monte sulla connessione, in modo da filtrare tutti i dispositivi di casa in un solo colpo (compreso il televisore, perché molti modelli vanno su Internet): guardate il manuale del vostro modem per vedere se offre questa possibilità, ma preparatevi a un'operazione tecnica delicata.
Se non volete complicazioni tecniche, c'è sempre l'alternativa di non affidare tablet, smartphone, console di videogioco o altri dispositivi collegabili a Internet a chi è troppo giovane per sopportare lo shock delle immagini di violenza o di pornografia, oppure di consentire la navigazione in Rete soltanto in vostra presenza, per aiutarli in caso di brutti incontri; anche per questo si possono impostare filtri d'orario inesorabili.
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