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2014/10/17
Le novità Apple in sintesi
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Ieri Apple ha presentato un'ampia serie di novità hardware e software. Per chi ha fretta, ecco i punti principali.
Mac Mini. Formato invariato, ma maggiore potenza di calcolo e in opzione dischi rigidi ibridi Fusion (rotanti più stato solido) o interamente a stato solido. Prezzo base: 499 dollari, ribassato di 100 rispetto al prezzo base precedente. Disponibile subito.
iMac. La nuova versione con monitor da 27" ha una risoluzione impressionante di 5120x2880 pixel, una scheda grafica più potente e una CPU Intel i5 da 3.5 GHz (in opzione anche da 4 GHz). Disco Fusion da 1 TB, 8 GB di RAM. Prezzo base: 2.449 dollari. Disponibile subito. L'iMac da 21" resta a 1920x1080.
iPad. Nuovi Air e Mini (rispettivamente versioni 2 e 3), leggermente più sottili delle versioni precedenti (l'Air nuovo è spesso la metà del primo iPad) e meno riflettenti. Entrambi hanno sensori d'impronta (TouchID). Niente NFC per gli acquisti senza contatto. Air 2 costerà da 499 dollari in su (versione Wi-Fi con 16 GB) e 629 dollari (versione cellulare LTE con 16 GB). Saranno prenotabili dal 17 ottobre. Restano disponibili i “vecchi” iPad Air e Mini 2, a prezzi ribassati di 100 dollari. L'iPad Mini originale scende a 249 dollari (versione base Wi-Fi con 16 GB).
iOS. Arriva la versione 8.1, che include Apple Pay (pagamenti senza contatto). I dati delle carte di credito dell'utente vengono custoditi in un'area sicura dell'iPhone 6/6 Plus e permettono di fare acquisti semplicemente avvicinando il telefonino al sensore della cassa del negozio e toccando il sensore d'impronta. I dati delle carte non vengono trasmessi al rivenditore o ad Apple: viene usato invece un codice usa e getta. Si possono includere pulsanti Apple Pay nelle app. Apple Pay entrerà in servizio a novembre e sarà solo per iPhone 6 o 6 Plus; chi ha la versione 5 dovrà appoggiarsi a un Apple Watch (che sarà disponibile solo nei primi mesi del 2015). Con il sistema Continuity, sarà possibile rispondere agli SMS e alle telefonate cellulari dai Mac associati. iOS 8.1 sarà scaricabile a partire da lunedì.
OS X. La nuova versione, denominata Yosemite (10.10), è disponibile subito gratuitamente e gira su tutti questi Mac (in pratica, se ci gira Mountain Lion o Mavericks, ci gira anche Yosemite). Ars Technica ne ha una recensione immensa (in inglese). Visivamente imita molto iOS e si stacca molto dalle versioni precedenti. Il look traslucido impera (è disattivabile) e c'è una particolarità che non mancherà di suscitare discussioni: Safari nasconde completamente gli URL e mostra solo il nome del dominio (utile come misura anti-phishing e comunque disattivabile). Il sistema Continuity offre maggiore integrazione con gli altri dispositivi Apple nelle vicinanze, via Bluetooth: per esempio, si può iniziare a comporre una mail su un iPhone o iPad e proseguirne la scrittura su un Mac senza dover salvare la bozza, chiuderla sul telefono, sincronizzare la casella di posta sul Mac e riaprire la bozza (perlomeno nelle applicazioni che supportano il servizio).
Come al solito, è consigliabile aspettare qualche giorno per installare gli aggiornamenti di iOS e OS X, per evitare i rallentamenti tipici dello scaricamento effettuato contemporaneamente da milioni di utenti e lasciare che siano gli altri a sperimentare pregi e soprattutto eventuali difetti (per esempio, GPGmail non è compatibile con Yosemite e una versione compatibile non arriverà prima di fine novembre). Visto il recente flop dell'aggiornamento 8.0.1 di iOS, addirittura ritirato da Apple, il consiglio non è puramente teorico. E naturalmente prima di aggiornare è fondamentale fare una copia di backup dei propri dati.
Ieri Apple ha presentato un'ampia serie di novità hardware e software. Per chi ha fretta, ecco i punti principali.
Mac Mini. Formato invariato, ma maggiore potenza di calcolo e in opzione dischi rigidi ibridi Fusion (rotanti più stato solido) o interamente a stato solido. Prezzo base: 499 dollari, ribassato di 100 rispetto al prezzo base precedente. Disponibile subito.
iMac. La nuova versione con monitor da 27" ha una risoluzione impressionante di 5120x2880 pixel, una scheda grafica più potente e una CPU Intel i5 da 3.5 GHz (in opzione anche da 4 GHz). Disco Fusion da 1 TB, 8 GB di RAM. Prezzo base: 2.449 dollari. Disponibile subito. L'iMac da 21" resta a 1920x1080.
iPad. Nuovi Air e Mini (rispettivamente versioni 2 e 3), leggermente più sottili delle versioni precedenti (l'Air nuovo è spesso la metà del primo iPad) e meno riflettenti. Entrambi hanno sensori d'impronta (TouchID). Niente NFC per gli acquisti senza contatto. Air 2 costerà da 499 dollari in su (versione Wi-Fi con 16 GB) e 629 dollari (versione cellulare LTE con 16 GB). Saranno prenotabili dal 17 ottobre. Restano disponibili i “vecchi” iPad Air e Mini 2, a prezzi ribassati di 100 dollari. L'iPad Mini originale scende a 249 dollari (versione base Wi-Fi con 16 GB).
iOS. Arriva la versione 8.1, che include Apple Pay (pagamenti senza contatto). I dati delle carte di credito dell'utente vengono custoditi in un'area sicura dell'iPhone 6/6 Plus e permettono di fare acquisti semplicemente avvicinando il telefonino al sensore della cassa del negozio e toccando il sensore d'impronta. I dati delle carte non vengono trasmessi al rivenditore o ad Apple: viene usato invece un codice usa e getta. Si possono includere pulsanti Apple Pay nelle app. Apple Pay entrerà in servizio a novembre e sarà solo per iPhone 6 o 6 Plus; chi ha la versione 5 dovrà appoggiarsi a un Apple Watch (che sarà disponibile solo nei primi mesi del 2015). Con il sistema Continuity, sarà possibile rispondere agli SMS e alle telefonate cellulari dai Mac associati. iOS 8.1 sarà scaricabile a partire da lunedì.
OS X. La nuova versione, denominata Yosemite (10.10), è disponibile subito gratuitamente e gira su tutti questi Mac (in pratica, se ci gira Mountain Lion o Mavericks, ci gira anche Yosemite). Ars Technica ne ha una recensione immensa (in inglese). Visivamente imita molto iOS e si stacca molto dalle versioni precedenti. Il look traslucido impera (è disattivabile) e c'è una particolarità che non mancherà di suscitare discussioni: Safari nasconde completamente gli URL e mostra solo il nome del dominio (utile come misura anti-phishing e comunque disattivabile). Il sistema Continuity offre maggiore integrazione con gli altri dispositivi Apple nelle vicinanze, via Bluetooth: per esempio, si può iniziare a comporre una mail su un iPhone o iPad e proseguirne la scrittura su un Mac senza dover salvare la bozza, chiuderla sul telefono, sincronizzare la casella di posta sul Mac e riaprire la bozza (perlomeno nelle applicazioni che supportano il servizio).
Come al solito, è consigliabile aspettare qualche giorno per installare gli aggiornamenti di iOS e OS X, per evitare i rallentamenti tipici dello scaricamento effettuato contemporaneamente da milioni di utenti e lasciare che siano gli altri a sperimentare pregi e soprattutto eventuali difetti (per esempio, GPGmail non è compatibile con Yosemite e una versione compatibile non arriverà prima di fine novembre). Visto il recente flop dell'aggiornamento 8.0.1 di iOS, addirittura ritirato da Apple, il consiglio non è puramente teorico. E naturalmente prima di aggiornare è fondamentale fare una copia di backup dei propri dati.
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