Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2015/04/24
Dieci anni di video su Youtube
S'intitola semplicemente Me at the Zoo (Io allo zoo) ed è il primissimo video mai pubblicato su Youtube: diciannove secondi in cui il ventiseienne Jawed Karim, uno dei fondatori di Youtube, parla degli elefanti che ha alle proprie spalle presso lo zoo di San Diego. Era il 23 aprile 2005: Youtube.com esisteva da febbraio, ma era un guscio vuoto. Ecco quel video, ancora online oggi:
È difficile pensare che soltanto dieci anni fa questo video era un'innovazione tecnologica straordinaria: nel 2005 il videostreaming, ossia la visualizzazione istantanea di video, senza attese significative, in una pagina Web, e senza doverli scaricare preventivamente per intero, era sostanzialmente fantascienza. Certo, c'era Real Player, che dalla metà degli anni Novanta consentiva lo streaming audio e in seguito quello video, ma era afflitto da rallentamenti esasperanti (a chi frequentava Internet in quegli anni la dicitura Buffering... Buffering è impressa a fuoco nella retina) e da una qualità scadente. Vedere i video musicali o i trailer dei film a piacimento, invece di doverne attendere il passaggio in TV nei programmi specializzati, era per quei tempi una novità travolgente.
Oggi chiunque può pubblicare e condividere video in alta definizione, e anche in 3D, grazie a Youtube. Video come questo, di Luc Bergeron, che compilano alcune delle tante emozioni positive e negative che Youtube ha diffuso e ha conservato.
Che fine ha fatto Jawed Karim? Adesso ha 36 anni e un patrimonio stimato di circa 140 milioni di dollari, derivati dal suo ruolo nella creazione dei componenti software principali di PayPal quando aveva poco più di vent'anni e dalla vendita di Youtube a Google per 1,65 miliardi di dollari nel 2006, e fa il mentore e mecenate per le idee innovative tramite la Y Ventures. Non si sa mai quando potrebbe nascere il prossimo fenomeno planetario come Youtube.
Intanto la tecnologia corre e Youtube si lascia alle spalle i dispositivi vecchi: Google ha infatti eliminato il supporto per i dispositivi iOS fermi alle versioni precedenti la 7.0, per le smart TV non recenti che non hanno supporto per HTML5 e per le Apple TV di prima e seconda generazione. Meno di cinque anni dopo l'acquisto, questi prodotti sono stati resi incompatibili e inutili.
È difficile pensare che soltanto dieci anni fa questo video era un'innovazione tecnologica straordinaria: nel 2005 il videostreaming, ossia la visualizzazione istantanea di video, senza attese significative, in una pagina Web, e senza doverli scaricare preventivamente per intero, era sostanzialmente fantascienza. Certo, c'era Real Player, che dalla metà degli anni Novanta consentiva lo streaming audio e in seguito quello video, ma era afflitto da rallentamenti esasperanti (a chi frequentava Internet in quegli anni la dicitura Buffering... Buffering è impressa a fuoco nella retina) e da una qualità scadente. Vedere i video musicali o i trailer dei film a piacimento, invece di doverne attendere il passaggio in TV nei programmi specializzati, era per quei tempi una novità travolgente.
Oggi chiunque può pubblicare e condividere video in alta definizione, e anche in 3D, grazie a Youtube. Video come questo, di Luc Bergeron, che compilano alcune delle tante emozioni positive e negative che Youtube ha diffuso e ha conservato.
Che fine ha fatto Jawed Karim? Adesso ha 36 anni e un patrimonio stimato di circa 140 milioni di dollari, derivati dal suo ruolo nella creazione dei componenti software principali di PayPal quando aveva poco più di vent'anni e dalla vendita di Youtube a Google per 1,65 miliardi di dollari nel 2006, e fa il mentore e mecenate per le idee innovative tramite la Y Ventures. Non si sa mai quando potrebbe nascere il prossimo fenomeno planetario come Youtube.
Intanto la tecnologia corre e Youtube si lascia alle spalle i dispositivi vecchi: Google ha infatti eliminato il supporto per i dispositivi iOS fermi alle versioni precedenti la 7.0, per le smart TV non recenti che non hanno supporto per HTML5 e per le Apple TV di prima e seconda generazione. Meno di cinque anni dopo l'acquisto, questi prodotti sono stati resi incompatibili e inutili.
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