Questa è l'immagine più nitida mai ottenuta finora di Plutone. È arrivata ieri (8 luglio) dalla sonda New Horizons, che si trovava a 8 milioni di chilometri dal pianeta nano (2300 km di diametro, contro i 3500 della nostra Luna), ed è una combinazione di un'immagine in bianco e nero con un'altra immagine a colori con una risoluzione inferiore. È la prima immagine ricevuta dopo l'anomalia di funzionamento che ha colpito la sonda il 4 luglio scorso e che il 7 luglio è stata risolta.
Come vedete, abbiamo un altro pianeta rosso nel Sistema Solare: la colorazione di Plutone è dovuta probabilmente a molecole di idrocarburi che si formano quando i raggi cosmici e la luce ultravioletta del Sole interagiscono con il metano nell'atmosfera di Plutone e sulla sua superficie, secondo questo articolo NASA.
C'è anche una bella immagine di Plutone insieme a Caronte, uno dei suoi satelliti, scattata sempre l'8 luglio:
Se vi piacciono queste, i prossimi giorni vi riservano ulteriori soddisfazioni: la sonda si sta avvicinando rapidamente a Plutone e scatta quindi foto sempre più dettagliate.
Il 14 luglio prossimo sarà il momento di massima vicinanza durante il passaggio radente di New Horizons, che non si fermerà a Plutone ma continuerà la propria corsa già durata nove anni. Per quel passaggio sono previste immagini con una risoluzione circa cinquecento volte superiore a quelle che vedete qui sopra. Stiamo per svelare, finalmente, il volto dell'ultimo dei pianeti “classici” del Sistema Solare ancora sconosciuto, intravisto per la prima volta soltanto nel 1930.
Questa è la scaletta degli eventi principali di un viaggio senza precedenti (CET indica l'ora dell'Europa centrale):
– La raccolta di dati e di immagini ravvicinate preliminari, come vedete, è già in corso e proseguirà fino al 12 luglio compreso. Verranno cercate eventuali nuove lune oltre alle cinque già note.
– Il 13 luglio le immagini e i dati preliminari verranno trasmessi a terra per sicurezza, caso mai la sonda non dovesse sopravvivere all'incontro con il pianeta.
– Il 14 luglio New Horizons trasmetterà molto poco perché sarà indaffaratissima a raccogliere dati.
4:50 am EDT (10:50 CET). Tre ore prima del massimo avvicinamento, la sonda effettuerà una scansione spettroscopica dell'intero pianeta. Effettuerà anche una scansione fotografica in bianco e nero con risoluzione complessiva tale che avremo immagini in cui Plutone sarà largo 5000 pixel.
7:50 am EDT (13:50 CET). New Horizons sarà alla distanza minima da Plutone: 12.500 chilometri. A questo punto scatterà immagini a colori con risoluzione di un pixel per 500 metri sull'intero pianeta, mentre una seconda fotocamera effettuerà un'altra scansione in bianco e nero di una striscia di Plutone a 100 metri per pixel.
8:04 am EDT (14:04 CET). Distanza minima da Caronte (28.800 km). Acquisizione di immagini e dati sul satellite plutoniano.
8:51 am EDT (14:51 CET). Passando poi dietro il pianeta, la sonda osserverà il Sole mentre viene eclissato da Plutone e registrerà i segnali radio inviatile da Terra: in questo modo luce solare e onde radio attraverseranno l'atmosfera del pianeta e il modo in cui vengono alterate rivelerà nuovi dettagli della composizione di quest'atmosfera.
10:18 am EDT (16:18 CET). New Horizons entrerà nell'ombra di Caronte: questo le permetterà di cercare tracce di un'eventuale atmosfera sul satellite.
9:02 pm EDT (3:02 CET del 15 luglio). Dovrebbe giungere a Terra, dopo un viaggio di circa cinque miliardi di chilometri durato circa cinque ore alla velocità della luce, un primo segnale radio della sonda per confermare che è sopravvissuta all'incontro con Plutone e i suoi satelliti.
– Il 15 luglio comincerà l'invio dei dati scientifici e delle immagini ravvicinate di Plutone e Caronte. Si tratta di una quantità di dati enorme, che richiederà moltissimo tempo (circa sedici mesi) per essere trasmessa integralmente per via della potenza ridottissima del trasmettitore a bordo di New Horizons e della distanza, che costringono a trasmettere al massimo un kilobit (125 byte) al secondo, ossia circa 45 minuti per una singola foto da 1024x1024 pixel, e con frequenti pause. Le immagini di Plutone alla massima risoluzione verranno trasmesse il 15 luglio e quelle di Caronte il 16 insieme ad altri dati prioritari.
Le immagini grezze verranno pubblicate su Internet automaticamente presso Pluto.jhuapl.edu.
Per seguire l'evento c'è soltanto l'imbarazzo della scelta:
– Su Twitter ci sono gli account @NASANewHorizons e @NewHorizons2015 e c'è anche @elakdawalla di Emily Lakdwalla, alla quale devo molte delle informazioni pubblicate qui;
– Ci sono il sito web di New Horizons presso APL, ricco di informazioni di base, e quello NASA dedicato a New Horizons, che offre maggiori aggiornamenti.
– Per sapere quale delle gigantesche antenne terrestri sta ricevendo e trasmettendo dati da e verso New Horizons potete consultare l'ipnotico sito interattivo del Deep Space Network (cercate NHPC, che è la sigla della sonda).
– C'è la completissima cartella stampa della missione (PDF).
– Sul canale streaming video della NASA troverete numerose conferenze stampa che seguiranno questa scaletta.
– Trovate anche molti articoli su Planetary.org.
– Se vi serve un conto alla rovescia con le ultime immagini ei i dati di distanza e velocità, provate Americaspace.com.
– La NASA ha preparato l'app Eyes on Pluto, basata sui dati reali della traiettoria.
– C'è inoltre l'app PlutoSafari, per Android e IOS.
Purtroppo praticamente tutte queste risorse sono in inglese e non c'è una traduzione in italiano, ma se mi seguite su Twitter (@disinformatico) cercherò di darvi il sunto degli eventi in tempo reale in italiano.
Fra l'altro, a bordo della sonda ci sono parecchi “passeggeri”: un contenitore con le ceneri di Clyde Tombaugh, che scoprì Plutone appunto nel 1930; due bandierine degli Stati Uniti; due monete da 25 centesimi; un CD contenente i nomi di 434.000 persone che si sono registrate nel 2005; una foto della squadra di tecnici che ha costruito New Horizons; un frammento di SpaceShip One, il primo veicolo privato ad andare nello spazio; e un francobollo americano del 1991 che reca la scritta “Plutone: non ancora esplorato”. Tra poco non sarà più così.
Fonti: NASA, Nature, Planetary.org, Vox, NASA.
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