Non credo che sia un segreto che le auto di Tesla, con il loro mix di promesse ecologiche, prestazioni fantascientifiche e informatica spinta, sono una calamita irresistibile per tanti appassionati di tecnologia. Sono, sostanzialmente, computer su ruote, con easter egg e aggiornamenti software, esattamente come i computer e gli smartphone.
Aggiungeteci il fatto che i loro prezzi attuali le rendono oggetto di sola contemplazione per molti, e avete la ricetta perfetta per un hype mediatico e un paradiso per geek e fanboy paragonabile solo a quello di Apple con ogni suo nuovo iPhone. Lo so, ne sono consapevole e faccio di tutto per cercare di restare obiettivo, ma non sono affatto immune a questo fascino (come avrete sicuramente notato se leggete spesso questo blog).
Un esempio di questo hype, sapientemente gestito dal boss di Tesla Elon Musk, è l’interesse che si è scatenato intorno alla “fuga” del manuale della Tesla Model 3, la versione “economica” (diciamo “meno inavvicinabile”) delle auto elettriche dell’azienda. Quante volte è capitato che facesse notizia la pubblicazione di un manuale di un’automobile?
Certo, è un manuale di un’auto molto particolare, che potrebbe essere la causa del collasso di Tesla oppure trasformare il mercato del trasporto offrendo finalmente un’auto elettrica di massa, ed è quindi interessante da studiare, ma è pur sempre un manuale. Complimenti a Tesla, quindi, per aver creato un fenomeno mediatico persino intorno alla documentazione d’uso del suo prodotto.
Fatta questa premessa, ecco i fatti. Le consegne delle Model 3 ad acquirenti comuni negli Stati Uniti sono iniziate da poco (la tiratura iniziale è stata riservata ai dipendenti di Tesla e SpaceX, vincolati a un accordo di riservatezza) e a differenza delle altre auto di Tesla, i cui manuali sono disponibili online ufficialmente, quello della Model 3 è rimasto irreperibile, suscitando molta curiosità.
Un utente di Reddit di nome pn02ner ha risolto il problema in maniera tutto sommato banale: ha chiamato l’assistenza clienti di Tesla e ha chiesto il manuale della Model 3. Gli è arrivato in PDF immediatamente, e quindi non è stato rubato o trafugato in senso stretto. Ora è a disposizione di tutti su Electrek in inglese.
Non ho ancora avuto il tempo di studiarmelo a fondo: se l’argomento vi interessa, fatelo voi e segnalate le vostre osservazioni nei commenti. Intanto scrivo qui alcuni appunti veloci, ispirati anche da Electrek e altre fonti. Buona lettura.
- Questa versione del manuale risale a settembre 2017 e quindi potrebbe non rispecchiare gli ultimi aggiornamenti software introdotti nell’auto e potrebbe essere differente da quello che verrà prima o poi rilasciato ufficialmente da Tesla (in effetti le schermate a pagina 39-40 sono molto diverse da quelle viste negli esemplari circolanti dell’auto).
- La batteria è da 75 kWh, 350 V (pagina 137).
- La telecamera interna, rivolta verso l’abitacolo (pagina 54), è “attualmente inattiva ma potrebbe essere usata in eventuali funzioni future che potrebbero essere aggiunte alla Model 3 con rilasci di sofware”.
- C’è un’opzione di ripristino a condizioni di fabbrica che azzera i dati personali accumulati a bordo, esattamente come nei telefonini, e bisogna definire un nome utente e una password, esattamente come nei computer (pagina 83).
- Esiste un’opzione per disabilitare (almeno in parte) la raccolta di dati di guida inviati a Tesla (pagina 151).
- La procedura di aggiornamento software è a pagina 102.
- Il liquido dei freni va sostituito ogni 2 anni o 40.000 km. Il refrigerante della batteria va cambiato ogni 4 anni o 80.000 km (pagina 112).
- Non c’è la ruota di scorta: al suo posto c’è, in alcuni paesi, un kit di riparazione. Inoltre Tesla fornisce gratis 80 km di traino (pagina 118).
- Non ho trovato indicazioni sulla velocità di carica, che sembrerebbe essere limitata a 90 kW invece dei 120 kW delle Model S e X (ma una mia fonte non conferma il limite, anzi parla di 150 kW).
- Le dimensioni interne ed esterne sono a pagina 134. La Model 3, a specchietti chiusi, è solo 3 cm più stretta della Model S (193 cm contro 196). Questo, per chi ha parcheggi stretti, è un problema non banale.
Avvistata una Model 3 in Europa
Manca circa un anno alla commercializzazione in Europa della Model 3, ma due esemplari sono stati avvistati in Olanda e Germania. L’esemplare olandese è stato fotografato a settembre scorso, ma due giorni fa è stata pubblicata una foto di una Model 3 bianca con targa tedesca (Monaco) rossa (che mi dicono sia una targa provvisoria per concessionari, prove o auto d’epoca).
White @Tesla Model 3 spotted in Germany today.@ElectrekCo @Model3Owners @Teslarati #model3 #tesla pic.twitter.com/vNvQqaIMP8— Maxime Romain Julien (@hellomaxime) 24 novembre 2017
Un altro avvistamento è avvenuto presso il Supercharger di Braak, vicino ad Amburgo:
Se ho tradotto bene (il mio tedesco zoppica), la segnalazione dice che l’auto aveva targhe rosse, era guidata da americani dipendenti di Tesla che stavano viaggiando in tutta Europa, forse per fare marketing virale; dice inoltre che il conducente ha chiesto di non fare fotografie ma ha scattato questa foto dell‘utente segnalatore accanto all’auto, che aveva nel bagagliaio un grosso dispositivo usato per collegarsi al Supercharger, dato che il connettore americano è differente da quello europeo. Secondo Electrek, il dispositivo sarebbe un adattatore Mennekes Type 2/Tesla.
Per evitare falsi avvistamenti, ricordo che la Model 3 si distingue dalle sorelle più grandi X ed S principalmente per le maniglie delle portiere, che nella Model 3 sono a L (come nella foto qui sopra), mentre nelle altre sono rettilinee.
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