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2017/11/02
L’archivio CIA su Osama bin Laden
Ultimo aggiornamento: 2017/11/03 11:40.
L’1/11 la CIA ha messo online circa 321 gigabyte di dati che dichiara di aver recuperato dalla residenza di Osama bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan, nell’incursione del 2 maggio 2011 che portò all’uccisione di bin Laden stesso. Non è il primo rilascio di materiale di questo genere: un primo lotto era stato reso pubblico nel 2015.
L’archivio di circa 470.000 file è scaricabile qui ed è filtrato per togliere materiali protetti da copyright, malware, pornografia, doppioni e informazioni ritenute tuttora sensibili. C’è anche il diario di bin Laden (ANSA parla di “giornale”, ignorando che journal in inglese significa diario). Maggiori dettagli sul contenuto dell’archivio sono nel comunicato stampa della CIA.
È decisamente presto per poter fare qualunque valutazione approfondita sul contenuto di questo enorme dossier di materiale eterogeneo: per ora emergono soltanto alcune considerazioni secondarie, come il fatto che tra i film trovati sui vari dispositivi elettronici nella residenza c’erano alcuni documentari su bin Laden e che alcuni video sotto copyright sono sfuggiti al filtro della CIA.
L’elenco dei video include anche quello che dal nome sembrerebbe essere il documentario complottista Loose Change 2, che sosteneva che bin Laden non era l’artefice dei catastrofici attentati dell’11 settembre 2001. C'è anche chi nota una collezione di videogiochi erotici vintage. Questo non vuol dire che Osama bin Laden fosse cultore di alcunché: i file erano a disposizione dei residenti nel compound.
Va detto, inoltre, che la provenienza e l’autenticità di tutto questo materiale non sono verificabili. Tuttavia gli esperti possono ora consultarlo per valutarne la coerenza interna.
2017/11/03 11:40. L’archivio è stato rimosso: restano solo il comunicato stampa e il PDF del diario di bin Laden, che però è in un formato corrotto. Visitando la pagina che ospitava i link per lo scaricamento compare solo la dicitura “The Abbottabad files are temporarily unavailable pending resolution of a technical issue. We are working to make the material available again as soon as possible." Staremo a vedere. Intanto c'è chi ha iniziato a pubblicare su Twitter le immagini presenti nell’archivio.
L’1/11 la CIA ha messo online circa 321 gigabyte di dati che dichiara di aver recuperato dalla residenza di Osama bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan, nell’incursione del 2 maggio 2011 che portò all’uccisione di bin Laden stesso. Non è il primo rilascio di materiale di questo genere: un primo lotto era stato reso pubblico nel 2015.
L’archivio di circa 470.000 file è scaricabile qui ed è filtrato per togliere materiali protetti da copyright, malware, pornografia, doppioni e informazioni ritenute tuttora sensibili. C’è anche il diario di bin Laden (ANSA parla di “giornale”, ignorando che journal in inglese significa diario). Maggiori dettagli sul contenuto dell’archivio sono nel comunicato stampa della CIA.
È decisamente presto per poter fare qualunque valutazione approfondita sul contenuto di questo enorme dossier di materiale eterogeneo: per ora emergono soltanto alcune considerazioni secondarie, come il fatto che tra i film trovati sui vari dispositivi elettronici nella residenza c’erano alcuni documentari su bin Laden e che alcuni video sotto copyright sono sfuggiti al filtro della CIA.
L’elenco dei video include anche quello che dal nome sembrerebbe essere il documentario complottista Loose Change 2, che sosteneva che bin Laden non era l’artefice dei catastrofici attentati dell’11 settembre 2001. C'è anche chi nota una collezione di videogiochi erotici vintage. Questo non vuol dire che Osama bin Laden fosse cultore di alcunché: i file erano a disposizione dei residenti nel compound.
Va detto, inoltre, che la provenienza e l’autenticità di tutto questo materiale non sono verificabili. Tuttavia gli esperti possono ora consultarlo per valutarne la coerenza interna.
2017/11/03 11:40. L’archivio è stato rimosso: restano solo il comunicato stampa e il PDF del diario di bin Laden, che però è in un formato corrotto. Visitando la pagina che ospitava i link per lo scaricamento compare solo la dicitura “The Abbottabad files are temporarily unavailable pending resolution of a technical issue. We are working to make the material available again as soon as possible." Staremo a vedere. Intanto c'è chi ha iniziato a pubblicare su Twitter le immagini presenti nell’archivio.
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