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2017/11/10
Facebook prova a combattere le fake news promuovendo qualunque commento contenente la parola “fake”
Facebook sta facendo vari esperimenti per contrastare il fenomeno delle fake news. Recentemente ne ha svolto uno che probabilmente si poteva evitare semplicemente accendendo un neurone prima di mettersi a picchiettare codice sulla tastiera: ha iniziato a promuovere e mettere in evidenza qualunque commento che contenesse la parola fake.
Avete già indovinato cos’è successo: anche notizie perfettamente attendibili di testate come la BBC, l’Economist, il New York Times, l’Independent e il Guardian si sono trovate inondate di commenti in primo piano che le definivano fake.
Le proteste degli utenti non si sono fatte attendere: invece di aiutare a distinguere le notizie vere da quelle chiaramente false, l’esperimento stava producendo l’effetto contrario, creando solo confusione.
Facebook si è giustificata dichiarando alla BBC che si è trattato di “un piccolo test che ora si è concluso. Volevamo vedere se dare la priorità ai commenti che indicano scetticismo poteva essere utile.” Arrivarci ragionandoci un attimo, invece di fare esperimenti sulla pelle degli utenti, a quanto pare non si usa più.
Avete già indovinato cos’è successo: anche notizie perfettamente attendibili di testate come la BBC, l’Economist, il New York Times, l’Independent e il Guardian si sono trovate inondate di commenti in primo piano che le definivano fake.
Le proteste degli utenti non si sono fatte attendere: invece di aiutare a distinguere le notizie vere da quelle chiaramente false, l’esperimento stava producendo l’effetto contrario, creando solo confusione.
Facebook si è giustificata dichiarando alla BBC che si è trattato di “un piccolo test che ora si è concluso. Volevamo vedere se dare la priorità ai commenti che indicano scetticismo poteva essere utile.” Arrivarci ragionandoci un attimo, invece di fare esperimenti sulla pelle degli utenti, a quanto pare non si usa più.
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