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2019/05/17
Falla di sicurezza in pompa per insulina aiuta i malati
Alcune vecchie pompe per insulina fabbricate dalla Medtronic hanno una falla di sicurezza, ma una volta tanto questo è un bene anziché un problema.
Questa falla, infatti, consente di riprogrammare le pompe con un software che riceve dati sul glucosio in circolo da un sensore separato sottopelle e calcola in tempo reale quanta insulina erogare. La versione non “hackerata” della pompa, invece, non è in grado di comunicare con questo sensore e quindi obbliga gli utenti affetti da diabete tipo 1 a continui calcoli e controlli manuali, giorno e notte.
Installare il software e accoppiare la pompa al sensore significa poter finalmente dormire una notte intera. Ma il software non è stato distribuito dalla casa produttrice: è stato creato da un gruppo di utenti e distribuito gratuitamente. Lo si trova presso OpenAPS.org.
La Medtronic formalmente scoraggia ogni modifica delle proprie pompe, ma di fatto oggi, grazie a questa falla e all’hacking che la sfrutta per accoppiare sensore e pompa tramite un normale smartphone, molti pazienti hanno una vita migliore. È vero che la falla teoricamente consentirebbe a un malintenzionato di prendere il controllo della pompa qualora si avvicinasse e conoscesse il numero di serie dello specifico esemplare, ma il rischio è considerato trascurabile rispetto ai benefici.
L’iniziativa ha avuto così tanto successo che altre case produttrici di pompe per insulina, come Accu-Chek e Dana, hanno consultato la comunità dei looper (si chiamano così gli utenti di questo software) per creare la propria applicazione.
Quando sentite parlare di hacker, insomma, non pensate sempre ai cattivi. Tutti i dettagli sono in questo articolo di The Atlantic.
Questa falla, infatti, consente di riprogrammare le pompe con un software che riceve dati sul glucosio in circolo da un sensore separato sottopelle e calcola in tempo reale quanta insulina erogare. La versione non “hackerata” della pompa, invece, non è in grado di comunicare con questo sensore e quindi obbliga gli utenti affetti da diabete tipo 1 a continui calcoli e controlli manuali, giorno e notte.
Installare il software e accoppiare la pompa al sensore significa poter finalmente dormire una notte intera. Ma il software non è stato distribuito dalla casa produttrice: è stato creato da un gruppo di utenti e distribuito gratuitamente. Lo si trova presso OpenAPS.org.
La Medtronic formalmente scoraggia ogni modifica delle proprie pompe, ma di fatto oggi, grazie a questa falla e all’hacking che la sfrutta per accoppiare sensore e pompa tramite un normale smartphone, molti pazienti hanno una vita migliore. È vero che la falla teoricamente consentirebbe a un malintenzionato di prendere il controllo della pompa qualora si avvicinasse e conoscesse il numero di serie dello specifico esemplare, ma il rischio è considerato trascurabile rispetto ai benefici.
L’iniziativa ha avuto così tanto successo che altre case produttrici di pompe per insulina, come Accu-Chek e Dana, hanno consultato la comunità dei looper (si chiamano così gli utenti di questo software) per creare la propria applicazione.
Quando sentite parlare di hacker, insomma, non pensate sempre ai cattivi. Tutti i dettagli sono in questo articolo di The Atlantic.
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