Prendete per esempio Agi.it, che ieri ha titolato “Questa notte un asteroide si avvicinerà pericolosamente alla Terra” (copia su Archive.org). Ma in realtà la sua distanza minima dalla Terra sarà stata simile a quella della Luna: quasi 400 mila chilometri.
Nell’articolo di Agi, però, c’è scritto che si tratta di “circa 384 chilometri”. Cosa volete che siano tre zeri. Per insegnarlo a chiunque scriva queste bestialità per Agi.it, suggerirei di obbligarlo ad andare a piedi per due chilometri. Ah, no, scusate: facciamo duemila. Così magari la differenza resta impressa.
Il titolo, fra l’altro, è una bugia: standosene a centinaia di migliaia di chilometri, lontano quanto la Luna, non c’è nulla di pericoloso nel passaggio di questo asteroide. Meno male che le fake news sarebbero colpa di Internet.
Vale la pena di notare anche quell’indicazione di velocità in miglia (“a più di 19 mila miglia all'ora”), che manda al lettore un messaggio molto chiaro: “non sono capace di convertire le miglia in chilometri, ho copiato da una fonte anglofona, e se anche fossi capace di fare la conversione non me ne frega nulla di spendere tre secondi di Google per farla.” O se vogliamo dirla tutta: “non me ne frega niente di te, lettore. Tanto ormai hai cliccato e io ho incassato”.
Ma Agi.it non è la sola. Prendete per esempio Skytg24, che ha tweetato “Questa notte un asteroide sfiorerà la Terra”:
Questa notte un asteroide sfiorerà la Terra https://t.co/nABeX6POt9— Sky tg24 (@SkyTG24) October 3, 2019
Asineria totale, perché se passare alla distanza della Luna è sfiorare, allora in questo momento George Clooney, da quel di Como, mi sta sfiorando le guance e non so come fare a dirgli di smettere.
Ma se chi scrive queste “notizie” dovesse riportare i fatti, addio clic: non ci sarebbe la possibilità di creare panico e angoscia e quindi ottenere attenzioni che generano incassi pubblicitari. Certo, si potrebbe scrivere un bell’articolo sugli asteroidi che passano senza pericolo nelle relative vicinanze della Terra, ma non sarebbe altrettanto letto.
Vorrei ricordare, a chi ancora vuole praticare giornalismo rispettando la deontologia e la dignità, che esiste sempre un’alternativa efficiente ed economica allo scrivere cazzate sensazionaliste: non scrivere.
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