Ma andando a spulciare i fatti originali si scopre che non è il caso di parlare di “scoperta”: infatti l’annuncio pubblicato dai ricercatori Konstantin Batygin e Mike Brown del California Institute of Technology (“Evidence for a Distant Giant Planet in the solar system,” nel numero di febbraio 2016 dell’Astronomical Journal) riguarda una ipotesi basata su indizi scientifici. Non c’è nessuna osservazione diretta di questo ipotetico pianeta.
Il presunto pianeta, per ora, è semplicemente una possibile spiegazione di un fenomeno curioso: i sei corpi celesti più lontani del nostro Sistema Solare, ben oltre l’orbita di Nettuno, seguono orbite ellittiche disposte tutte nello stesso modo (con la stessa inclinazione e con direzioni molto simili), come se ci fosse una forza che li raggruppa. Secondo i calcoli e le simulazioni di Brown e Batygin, questa forza sarebbe l’attrazione di un pianeta non ancora avvistato, che avrebbe una massa circa dieci volte quella della Terra e orbiterebbe a 96 miliardi di chilometri dal Sole (per fare un paragone, il pianeta più lontano, ossia Nettuno, orbita a 4,5 miliardi di chilometri).
Ma si tratta soltanto di una congettura, sia pure basata su dati concreti: manca ancora la conferma diretta, ossia un avvistamento con un telescopio.
I fan di Zecharia Sitchin, inoltre, non hanno di che gioire: questo ipotetico pianeta descritto dai ricercatori del CalTech non ha nulla in comune con Nibiru. Per esempio, Nibiru orbiterebbe intorno al Sole ogni 3600 anni, mentre il pianeta annunciato in questi giorni orbiterebbe ogni 20.000 anni circa e non passerebbe mai nelle vicinanze della Terra.