Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla donazione di tondo*. Se vi piace, potete farne una anche voi (con Paypal, regalandomi una ricarica telefonica dati o pescando dalla mia wishlist su Amazon) per incoraggiarmi a scrivere ancora. Pubblicazione iniziale: 2016/11/12. Ultimo aggiornamento: 2017/01/02 23:50.
Finora non mi ero curato granché degli account fasulli che mi seguono su Twitter, ma ho visto che stanno cominciando a essere un problema ed è ora di fare un po’ di pulizia nel mio account
@disinformatico. Quindi
se mi seguite e avete ancora l’uovo come icona, cambiate icona: sto per purgare i
fake e questo sarà uno dei miei criteri. Non sarà l’unico, ma sicuramente uno dei più rilevanti e immediati da rimediare.
Fra l’altro, cambiare icona serve anche per migliorare la
vostra credibilità in generale su Twitter.
Perché purgare?
Reputazione. Avere un account con tanti follower fasulli dà l’impressione che io abbia gonfiato i numeri dei miei follower comprandoli. Preferirei passare la giornata a lavare le mutande dei lottatori di sumo, ma chi non mi conosce non lo sa e magari si fa un’idea sbagliata.
Rischio di chiusura dell’account. Se Twitter decide che io sono uno che raccatta fake, potrebbe decidere di eliminarmi, e questo sarebbe un peccato (sì, ho ben presente la
Clausola del Gatto Sitwoy). Sto avviando comunque la procedura di autenticazione del mio account
[2016/12/19: l’account è stato autenticato].
Rischio di abuso nei confronti dei follower veri. Chi segue un account che ha tanti follower falsi potrebbe vedere nel flusso di tweet anche i commenti di spammer e phisher e cliccarvi sopra incuriosito, finendo in qualche trappola. Esistono
vere e proprie reti di account zombi che twittano spam. Se poi un account molto seguito viene rubato da uno spammer o un phisher, la trappola è ancora più letale perché sembra che sia l’utente a postare i tweet che contengono spam o link-trappola (sì, ho attivato l’autenticazione a due fattori; fatelo anche voi).
La mia situazione attuale
Non sono messo bene. Per esempio, secondo
Statuspeople.com il 36% dei miei attuali follower su Twitter è fake, il 49% è inattivo e soltanto il 15% è a posto.
I suoi criteri per considerare fake un account sembrano essere il numero di persone seguite dai miei follower (meno di 250 ed è sospetto) e l’assenza di tweet (chi non twitta da 100 giorni è sospetto).
Invece per
Twitteraudit, che (pagando 3,99 dollari) prende un campione a caso di 5000 follower e ne valuta l’autenticità in base al numero di tweet, alla data dell’ultimo tweet e al rapporto fra follower e amici, attualmente sono fasulli 140.706 dei miei 321.982 follower: in altre parole, il 56,3% è reale e il 43,7% è fake. Twitteraudit non offre un servizio di rimozione dei fake (dice che “arriverà presto”) e l’
estensione per Chrome si limita a visualizzare la percentuale di utenti fake di un account sulla base dell’
audit più recente.
Twopcharts mi dice, sulla base di 5000 follower scelti a caso, che addirittura l’87% dei miei follower potrebbe essere falso, spammer o semplicemente poco attivo. Non offre un servizio di rimozione fake.
BotOrNot si è rivelato totalmente inaffidabile, segnalando come fake numerosi account famosissimi, compresa persino la BBC:
Followerwonk, un tempo una delle risorse più utili per Twitter, sta per chiudere, per cui non provo neanche a usarlo.
Socialbakers ha strumenti gratuiti, ma non gestiscono un numero di follower elevato come il mio. Le versioni a pagamento sono un po’ care per questo piccolo esperimento (anche se c’è una prova gratuita di 14 giorni, che però non fornisce informazioni sui follower falsi) e comunque non offrono strumenti per la rimozione di follower fasulli (lo strumento
Fake Followers Check di Socialbakers, presentato a fine 2012, non esiste più).
Naturalmente dopo aver usato questi strumenti li ho subito de-autorizzati a usare il mio account Twitter.
Se l’approccio dei vari servizi di analisi citati qui sopra vi sembra inadeguato o discutibile, Marco Camisani-Calzolari ha pubblicato una serie più rigorosa di criteri, che trovate citata in
questo articolo tecnico come Tabella 2. I criteri includono, per esempio, un nome, un’immagine, un indirizzo fisico, una biografia, almeno 30 follower, l’inclusione in una lista, la pubblicazione di almeno 50 tweet, l’uso di hashtag e altro ancora; il rischio di essere considerati fake aumenta all’aumentare del numero di criteri che non soddisfate.
Date anche un’occhiata allo strumento di analisi descritto in
questo articolo di Digital Inspiration; altre info ancora sono
qui su FiveThirtyEight.
Qui sotto trovate un perfetto esempio di account fake facilmente riconoscibile: un uovo come icona, un nome contenente numeri a caso, un solo tweet che è puro spam.
La situazione mi scoccia, ma mi consolo, perché sono in buona compagnia: Yahoo ha pubblicato un
elenco di account famosi ricolmi di follower fittizi.
Come eliminare i fake?
Esistono vari servizi a pagamento legati ai siti di analisi citati sopra; segnalo anche lo
script gratuito “rimuovi-uova” e quello
rimuovi-fake di Clayton Lambert, recensiti e validati da
IBTimes (non li ho testati e non so se sono diventati obsoleti);
Twopcharts ha un “elenca-uova”; e naturalmente si può sempre procedere a mano, se avete molto tempo e un numero non eccessivo di fake (non è il mio caso, purtroppo).
Wikihow mostra
come eliminare i fake manualmente usando uno smartphone o un computer: in pratica si blocca l’account e poi lo si sblocca, togliendolo così dai propri follower. Questo metodo ha il vantaggio che i follower veri, accorgendosi di essere stati rimossi, si reiscriveranno, mentre quelli falsi probabilmente no. Basta avvisarli prima con un po’ di tweet (e un post come questo, per esempio), così non pensano di essere stati bloccati perché sgraditi.
Sto facendo un po’ di esperimenti. Vi aggiornerò sui risultati: se intanto avete consigli o idee, i commenti sono a vostra disposizione. Nel frattempo, niente panico:
non verrete purgati soltanto perché avete l’uovo come icona. Per essere purgati dovreste soddisfare contemporaneamente vari criteri oltre a questo. Ma se volete rendermi più agevole il lavoro di pulizia, fatemi (e fatevi) il favore di cambiare icona.
2017/01/02: primi filtraggi di prova
Approfittando del periodo relativamente tranquillo di fine anno, ho fatto qualche esperimento: i risultati sono in
questo articolo.